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Autore: taemotional    01/01/2013    6 recensioni
{BaekYeol}
"Vederlo in quell'ambiente mi diede una strana sensazione di familiarità. Realizzai, sgranando gli occhi, che quel tipo raccapricciante era proprio il mio stalker."
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Da quello che ho potuto vedere lungo il tragitto, il suo appartamento era piuttosto piccolo.
C’erano solo quattro stanze, di cui una era quella che ospitava i due tipi mezzi nudi di primi, un bagno, una piccola cucina e, in fondo al corridoio, la sua camera.
Mi congelai sulla porta perché, per tutte le cavallette tropicali, quella era proprio la sua stanza! Col suo letto sfatto e invitante e il suo angolo toelette con tanto di lucine attorno allo specchio e sgabello in coordinato.
“Faccio subito, finisco di sistemarmi e andiamo, okay?”
In quel momento, l’idea di uscire di casa sembrava la cosa meno invitante sulla faccia della Terra. Baekhyun si sedette sullo sgabello e mi sorrise appena. Notai in quel momento che, in effetti, aveva l’eyeliner solo su un occhio.
Misi in moto il cervello e, sorprendendomi per la mia stessa idea brillante, trovai una scusa per restare un po’ di più.
“Ti trucco io.”
Baekhyun mi guardò scioccato attraverso il riflesso dello specchio e subito dopo scoppiò a ridere.
“No, dico sul serio, insegnami.”
 La risata sfumò e si trasformò in un cipiglio divertito che gli conferì ancora una volta lo stesso sguardo malefico che mi aveva spaventato quella sera al locale. Sì, era proprio colpa della matita.
Afferrai la sedia della scrivania e la avvicinai al suo sgabello. Gli rubai la matita liquida dalle mani.
“Allora?”
“Vuoi proprio farmi diventare cieco?”
“Naaaah” lo rassicurai io ma lui si riappropriò della matita.
“Facciamo che ti trucco io?”
Nemmeno quest’idea sembrava malvagia. Annuii sistemandomi meglio sulla sedia.
Baekhyun mi guardò un attimo, forse contemplando gli angoli perfetti del mio viso, quindi si alzò e, sporgendosi verso di me, tirò la leva della sedia facendomi scivolare in basso finché i miei occhi non si trovarono perfettamente di fronte ai suoi. Quella sera, anche il cuore decise improvvisamente di ammutinarsi e iniziò a battermi così forte nel petto al punto da fare male.
“Okay, chiudi gli occhi...” mormorò senza allontanare quelle maledette labbra e se non avessi saputo che la sua intenzione era quella di pennellarmi le palpebre avrei quasi pensato che avesse voluto baciarmi. Allontanai quel pensiero debilitante e mi concentrai sul nero che avevo ora di fronte agli occhi. Oh che carino che era, con tutti quei puntini gialli che volteggiavano liberi come farfalle.
“Non così, rilassa le palpebre!” disse ancora lui e la risata mi solleticò una guancia. Obbedii e subito dopo le sue dita erano sulla mia faccia. Sperai con tutto il cuore che non si accorgesse di quanto le guancie avevano iniziato a prendermi fuoco. Certo che dovevo proprio essere impazzito... farmi truccare come una donnuccia non rientrava proprio tra i miei hobby, ma come si faceva a dire di no a quegli occhietti luminosi? Sì, ero decisamente impazzito. Ah, Kai mi avrebbe preso in giro fino alla morte. Già mi vedevo il dito indice puntato contro e la sua faccia paonazza per le troppe risate. Feci una smorfia e sospirai.
“Qualcosa non va?” domandò Baekhyun privandomi senza preavviso del suo calore dal viso. Io aprii gli occhi e scossi con forza il capo.
“Ho fatto, ma posso toglierlo se non ti piace...”
Mi guardai allo specchio. Wow, esclamai nella mia testa meravigliandomi per le sue doti. Ero proprio un figo, quasi quanto il cantante di una di quelle band rock che fanno strillare le fan fino a sputare le tonsille. Ugh, brutta immagine. Torniamo a Bekhyun che, intanto, continuava a guardarmi con le sopracciglia ricurve in un espressione preoccupata.
“Ti sta bene... secondo me, ovviamente” iniziò a dire, “Cioè, se non ti piace lo tolgo in un secondo e non c’è problema. Davvero, non me la prendo. Ti sta bene però, sul serio.”
“Quanto mi sta bene?” domandai io sorridendo appena.
“Ah, uhn... molto, penso.”
“Davvero?” inclinai appena il busto in avanti e continuai a sorridere.
“S-sì...”
Schiusi appena le labbra, “Tu invece sei proprio buffo con solo un occhio truccato.”
Baekhyun saltò sullo sgabello imbarazzato e si affrettò a mettere l’eyeliner anche nell’altro. Aww, che carino, pensai mettendomi a ridere.
Stavo per dire un’ultima frase degna di ‘Chanyeol, il conquistatore’ quando uno strano rumore arrivò alle mie orecchie e mi irrigidii. Proveniva dalla camera accanto e anche Baekhyun se ne accorse perché improvvisamente si stava mettendo la giacca e aveva iniziato a blaterare frasi tipo: “È  ora di andare, non credi? Su, andiamo.”
Tutto il romanticismo volato via chissà dove.
Comunque, io ero d’accordo e mi affrettai ad uscire sul corridoio. Passare di fronte alla porta di quei due tipi incestuosi fu l’esperienza più traumatizzante di tutta la mia vita (quasi più di quella volta che sono stato trascinato al circo contro la mia volontà) e non sto qui a riportarvi le frasi imbarazzanti che provenivano da quella camera e che io non riuscii ad evitare di sentire. Un paio comunque me le segnai mentalmente, non si sa mai.
 
Solo quando fummo sul pianerottolo io potei tornare a respirare decentemente.
“Quei due tipi incestuosi fanno sempre così?”
“Eh? Incestuosi?” domandò Baekhyun annaspando con le chiavi dell’appartamento.
“Sì, i due...” lessi sul campanello, “Fratelli Kim?”
Mi guardò come se non capisse, “No, non sono fratelli...”
“Ma qui c’è scritto...” iniziai io quindi capii. Come potevo non averci pensato prima? Che idiota, quei gemiti mi avevano scosso più di quanto avessi pensato. “Aaaaah sono sposati. Ecco, non capivo perché avevano lo stes—”
Baekhyun scoppiò a ridere fino a lacrimare.
“Ma no!” esclamò senza fiato, “Kim...” annaspò per trovare l’aria, “Kim è solo il cognome più diffuso nella Corea del Sud!”
“Oh...” mormorai io passandomi una mano tra i capelli, “Oh! Ma certo che lo sapevo! Era solo per allentare la tensione! Cosa credi...”
Baekhyun si teneva la pancia. Non lo avevo mai visto perdere il controllo così, ma non potei trattenermi dal mettermi a ridere pure io.
 
Quando mi fermai davanti al locale e gli feci cenno di entrare, Baekhyun mi guardò arricciando le sopracciglia.
“Pensavo che saremmo andati a quel locale in cui vai sempre... oh, certo. Non vuoi farti vedere con uno come me dai tuoi amici. Ma va bene, okay, allora entriam—”
“No, non è per quello!” lo interruppi io sventolando le mani davanti alla mia faccia come un piccione che tenta di corteggiare la femmina. “Cioè, i miei amici non c’entrano nulla. Io nemmeno ce li ho degli amici... è che non voglio andare lì perché poi non... io non potrei...” ma mi fermai perché come potevo dirgli che l’ultima volta che una coppia omosessuale era entrata nel locale, Kim, il buttafuori (oh, anche lui si chiamava così! Che buffo!), li aveva defenestrati nel giro di un nanosecondo. E io non potevo permettergli di far del male al mio Baekhyun.
Questo locale quindi faceva al caso mio: era molto più piccolo, meno alla moda e, sebbene non c’ero stato molte volte, le persone lì non facevano caso a quello che succedeva intorno a loro. Ballavano e si divertivano così come dovrebbe succedere in qualsiasi locale, senza nessun occhio indiscreto puntato contro e nessun buttafuori equipaggiato col gay radar alle calcagna. Dovevo restare in quel posto il tempo necessario per riuscire ad attuare il mio piano che battezzai col nome in codice ‘Scoprire che sapore hanno le labbra di Byun Baekhyun’. Perché, sì, signori e signore, quella sera ero deciso ad arrivare in fondo alla questione. 
Prima tappa: ordinare da bere.
Come dico sempre io, un buon bicchiere aiuta sempre. Quindi afferrai Baekhyun per un braccio e lo trascinai al bancone. Il tipo che serviva lì dietro aveva i capelli sparati in aria (non so quale gel antigravitazionale avesse usato ma dovevo assolutamente scoprirlo perché Kai è sempre lì a lamentarsi del mio che non funziona)  (eppure continua a rubarmelo) e una faccia tonda illuminata da un sorriso sghembo.
Ordinai ‘il solito’ - che cambiai prontamente con un ‘Cuba Libre’ nel momento in cui mi resi conto che quel barista non mi aveva mai visto - e chiesi a Baekhyun cosa volesse. Lui mi guardò spaesato.
“Quello... che hai preso tu?”
Gli sorrisi e tornai a rivolgermi al barista trattenendo l’istinto di mordergli quelle guancie appena arrossate per l’imbarazzo.
“Cin cin?” gli domandai una volta che i due bicchieri furono tra le nostre dita (ovviamente, essendo un gentiluomo, avevo pagato io).
Baekhyun annuì alzando il proprio bicchiere, il vetro si scontrò e io buttai giù un lungo sorso. Avevo capito che Baekhyun non era solito frequentare locali o bere alcool, quindi avrebbe imitato ogni mio gesto. E infatti fu così: finì mezzo bicchiere nel giro di un paio di secondi.
“Ti piace?” gli domandai allora e non pensavo che quella bevanda avrebbe potuto avere un effetto così repentino. Baekhyun aveva iniziato a sorridere senza motivo - rispondendomi con mezze frasi spezzate e guardandosi intorno con gli occhi socchiusi di chi non riesce a mettere a fuoco ad un palmo dal naso.
Gli strappai il mezzo bicchiere dalle dita.
“Hey...” si lamentò lui.
“Non è possibile...” borbottai io. Com’era possibile che fosse già ridotto in quel modo? Il mio piano si era incrinato già al primo punto. Non era nel mio stile provarci con gente mezza ubriaca, e sicuramente Baekhyun non faceva eccezione.
“Chanyeol... vedo un po’ strano...”
“Uff, scusami, non pensavo che non reggessi per niente l’alcol...”
“No, no!” mi contraddisse lui dandomi una botta sulla spalla e riprendendosi il bicchiere. “Vedi? Riesco a reggerlo!” e mi sventolò il bicchiere davanti la faccia, “Anche con una mano sola! Sono forte.”
Evitai il face palm e mi maledii per il primo punto del piano che era andato a farsi friggere insieme alle mozzarelline che il tipo lì vicino aveva ordinato. Sono un perfetto idiota.
“Dai, andiamo a ballare!” gridò poi prendendomi a braccetto e iniziando a tirare. Lo guardai con le sopracciglia aggrottate e pensai che forse avrei dovuto riportarlo a casa.
“Dai!” gridò ancora lui e i suoi occhietti socchiusi erano troppo per me: non potevo oppormi a quello sguardo. Sarà stato pure ubriaco, ma sapeva come raggirarmi.
“Solo una canzone, poi torniamo a casa... okay?” proposi io tentando di mantenere un tono fermo. Ho sentito dire che con le persone brille bisogna fare così o non ti ascoltano... un po’ come ho fatto con il cane di mia cugina quando, quella volta, mi aveva morso il cavallo dei pantaloni perché mi ci era caduto un pezzo di carne. Avevo seriamente temuto per le mie potenzialità riproduttive. E in questi casi o ti imponi con un tono duro e convinto, o il cane non ti ascolta e continua a sbavarti addosso. Oppure come quella volta che Kai mi aveva baciato. Se avessi usato un tono più deciso di sicuro - unito a, perché no, un paio di sberle - avremmo evitato quella scena raccapricciante.
Comunque, ho reso quale tono bisogna usare, e io ci avevo provato. Solo che lui era irrigidito in una maniera che mi aveva fatto salire il sudore freddo sul collo. Sembrava essere tornato lucido di colpo. Ma era stata solo una mia impressione, perché un secondo dopo eccolo che riparte a tirarmi il braccio e io non potei fare altro che seguirlo.
Seconda tappa: portarlo in mezzo alla pista. Spuntai anche questo punto della lista sebbene fosse stato lui a trascinarmi a ballare.
Terza tappa: ballare. Questo punto fu un po’ più complicato da portare a termine. Non si poteva dire che Baekhyun fosse un gran ballerino, ma attirava l’attenzione. Sì, l’attenzione di tutti quelli a cui tirava una gomitata mentre si muoveva frenetico e senza prestare la minima attenzione al ritmo della musica.
“Okay, Baekhyun!” dovetti dirgli a un certo punto, “Ora torniamo a casa.”
Si bloccò di nuovo, per la seconda volta. E i suoi occhi mi guardarono immobili.
“Ma siamo appena arrivati...” mormorò sfregandosi un braccio.
“Sì, ma tu non sei in te e io non posso vederti così...”
“Eh?”
“In questo stato non posso farti nulla di quello che avevo pensato!”
“Che volevi farmi?”
“Dovrei spuntare l’ultimo punto della mia lista, vedi?” e alzai una mano mostrandogli il palmo. Lui guardò attentamente la lista e, quando arrivò in fondo, le sopracciglia si incurvarono in un’espressione di sorpresa. Oddio, ritornai in me e ritirai la mano. Gli avevo fatto vedere la mia lista sul serio! Mi guardai il palmo della mano e presi a sfregarlo cercando di eliminare ogni traccia.
“Ah, questo maledetto inchiostro indelebile...”
Baekhyun scoppiò a ridere portandosi le mani sul volto per coprire la bocca, proprio come faceva sempre.
“Prima di arrivare all’ultimo punto...” mormorò poi, “C’è il penultimo che, se non ricordo male, dice: ‘stringerlo dolcemente a me e guardarlo negli occhi’, o sbaglio?”
Il sudore freddo che mi si era fermato sul collo evaporò di colpo.
“B-Baekhyun...?” mormorai mentre lui si avvicinava, troppo sicuro di sé, con quel sorriso e quegli occhi e quelle guancie che volevo accarezzare così tanto e mordere fino a farlo gemere. “Tu... ora non sembri ubriaco...” e sobbalzai nel momento in cui le sue dita si poggiarono sui miei fianchi.
“Mi hai scoperto” rise lui, “Facevo finta.”
Il mio cuore fece una capriola, seguito dai polmoni, dal fegato e da qualsiasi altro organo del petto che sia capace di fare un triplo salto mortale all’indietro. Qui, altro che le farfalle! Nel momento in cui Baekhyun si allungò verso il mio viso, sentii le falene accopparsi nel mio stomaco.
“Chanyeol, Chanyeol, Chanyeol...” soffiò a pochi centimetri dalle mie labbra, “Io non riesco proprio a capire chi sei. Sei davvero lo stesso playboy che ho seguito con lo sguardo per tutti questi anni?”
Gli passai un braccio attorno alla vita.
“Quindi stai ammettendo di essere un mio stalker?” domandai con un mezzo sorriso e lo avvicinai a me.
“Eh? Ma che dici! Sono solo uno fissato con la matita e i cosmetici.”
La musica pulsava attorno a noi e nei corpi delle altre persone, ma noi già non eravamo più in quel mondo. Nella nostra bolla indisturbata, c’era un mondo in cui l'imbarazzante storia d’amore di Park Chanyeol aveva mosso i suoi primi passi.
 
Quinta tappa: baciare Byun Baekhyun. ✓
 

-FINE-
 

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Note finali: Scusate la brevità della storia ma primo: è un bonus, quindi è anche troppo lunga xD secondo: non ho più idee lol e poi ho in mente una storia con gli SHINee che spero sarà interessante. u.u

Ah sì, dedico la storia a FabyHana perché ha letto alcuni pezzi della storia in anteprima, perché è la sua otp e perché ho voglia di dedicargliela u.u

Detto questo, l'ultimo capitolo non è betato quindi segnalatemi gli errori se volete ^^
Grazie a chi ha seguito la storia e commentato! Aspetto i vostri pareri come sempre u.u
Chu ♥

-Crystal

   
 
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