Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: The Edge    04/01/2013    3 recensioni
Due gemelli, due facce della stessa medaglia.
Ambientata nei giorni nostri
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ursula Marren piegò gli abiti del nipote, il quale si era appena addormentato.
La piccola Lizzy dormiva accoccolata ad un vecchio orsetto di peluche.
L’anziana donna si sedette sul bordo del letto di George e gli scostò dal viso pallido una ciocca di capelli.
Lo osservò nei minimi dettagli, cercando di capire se stesse bene e se fosse in buona salute.
Le botte e i tagli vennero subito notati dallo sguardo di ghiaccio dell’anziana signora. Se ne dispiacque molto, strinse la mano del ragazzo tra le sue.
“Povero caro..” sussurrò la donna con le lacrime agli occhi.

Un uomo accese la luce in corridoio e illuminò una parte della stanza in cui riposava George.
“Ursula se qui?”
“Sì Harry, vieni pure.”
Harry Marren si tolse la sciarpa e la appoggiò sul mobile, si diresse verso la moglie e le mise una mano sulla spalla “Che succede cara?”
“Nostro figlio sta esagerando. Guarda questo povero ragazzo.. lo picchia continuamente. Prima l’ho aiutato a mettersi una maglia pulita e ho visto com’è ridotto. Gli ho chiesto come si era procurato tutti gli ematomi e mi ha risposto con ‘papà’. Renditi conto a che livelli è sceso Paul”
“Accidenti, da dove gli è partita questa violenza? Era sempre stato buono con tutti.”
“George mi ha detto che lui fa uso di alcool. Da quando quella poco di buona lo ha lasciato. Se solo avessimo saputo di tutto ciò… forse non saremmo a questi livelli.”
“Ormai il danno è fatto. Lasciamolo dormire, ne riparliamo quando si sveglia”

***


Nel frattempo in casa Williams, Scarlett era sdraiata sul letto e osservava il soffitto.
Fece un rapido conto e scoprì che era quasi un mese e mezzo che suo padre non tornava a casa. Il suo lavoro lo faceva viaggiare parecchio…e a volte sentiva la mancanza di una figura paterna.
La ragazza si girò su un fianco, iniziò a giocherellare con la federa del cuscino. Era inquieta, non riusciva ad addormentarsi.
Guardò il piccolo orologio sul comodino: le 2.45
Si alzò dal letto e si avviò verso la camera del fratello.
“Jimmy?”
“uh…”
“Jimmy?”
“co..sa vuoi?”
“Non riesco a dormire”
“Gnaw… io ci stavo riuscendo benissimo.”
“Posso..dormire con te?”
James si alzò di scatto e si avvicinò alla sorella, le mise un braccio attorno alla vita e la abbracciò “Tutto bene? Sono.. anni che non dormiamo insieme. Di solito venivi da me quando eri preoccupata per qualcosa”
“Non so cosa succede, però.. boh. Ho voglia di dormire con te. Posso?”
“Certo. Sarai anche una seccatura, visto che mi hai svegliato, ma sei sempre la mia sorellina. Ora se non ti dispiace vorrei dormire, ti va bene?”
“Grazie”
Stretti come cuccioli nello stesso letto, Jim fece scivolare un braccio attorno alle spalle di Scarlett e appoggiò la testa contro la sua.
La labbra della ragazza si incurvarono in un sorriso. Cullata dal respiro calmo e regolare di suo fratello, si addormentò.
 
Il mattino dopo, James si svegliò a causa di un peso leggero sul petto.
Scarlett si era addormentata su di lui.
“Non le bastava dormire con me. No. Ha usato il sottoscritto come cuscino” pensò ancora mezzo addormentato il ragazzo, ma in fondo gli piaceva.
Le accarezzò una guancia e la scostò gentilmente da sé, la fece scivolare lentamente sul lato sinistro del letto, lasciandole più spazio.
“Era da secoli che non la vedevo così rilassata.”
Il ragazzo sorrise e si alzò, deciso a lasciarla riposare ancora un po’.
Amava la domenica. Niente scuola e poteva dormire quanto gli pareva.

 
Dalla parte opposta della città, George si stava svegliando anche lui.
Il ragazzo aprì gli occhi e vide il viso rugoso e sorridente di sua nonna che lo fissava “Buongiorno bell’addormentato”
“ ‘Giorno nonna”
“Cos’è successo ieri?”
“Sono tornato a casa da scuola, mio padre ha iniziato ad insultare prima la mia ragazza, poi me e alla fine mi ha picchiato”
Gli occhi azzurri della donna si incupirono “Paul è arrivato a questo?”
“Sì nonna. Tutta colpa dell’alcol”
“Giusto. E dimmi… quei tagli che hai sull’avambraccio sinistro come me li spieghi?”
“Mi tagliavo. Era l’unico modo per.. per.. far si che il dolore fisico nascondesse i miei problemi”
“Oh George, cosa ti costava fare una telefonata? Avrei fatto una ramanzina coi fiocchi a tuo padre. Guarda come sei ridotto..”
Ursula scosse la testa e tese le braccia, George la abbracciò e chiuse gli occhi.
Fin da bambino quegli abbracci per lui avevano un solo significato.
Protezione.


Angolo della matta:
Rieccomi qua con un nuovo capitolo!
Zap, lasciatemi una recensioncina pliz!
A presto!
The Edge
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: The Edge