04/01/2013
4 recensioni“Ei Talpa! Io esco, tu cosa fai?” domandò Kumar mettendosi la giacca.
“Uh, scegli Steven! Scegli Steveeeen!” dissi puntando alla tv.
Stavo guardando un programma dove una ragazza usciva con alcuni ragazzi e alla fine doveva decidere con chi stava meglio.
Steven era un gran figone, e poi era dolce. Avrebbe dovuto scegliere lui.. oh merda, stavo diventando peggio di mia nonna.
“Uhm, no. Devo vedere se sceglie Steven!” dissi concentrata sulla tv.
Il ragazzo uscii ridendo.
Mi aveva chiamata Talpa perché ormai con il freddo che faceva me ne stavo tutto il tempo dentro a guardare stupide commedie, oppure questi programmi del cazzo.
Era passata una settimana da quando vidi Max, e una settimana da quando non vidi più nessuno.
Siva mi aveva chiamata, anzi, tutti i ragazzi mi avevano chiamata. Ma non avevo detto dove e con chi ero.
Avevo deciso con chi stare, ma onestamente volevo starmene un po’ a casa di Kumar. Lì eravamo solo io e lui, senza nessuno a rompere le palle e senza nessuno che litigava, quella piccola casetta era il mio paradiso.
Sentii suonare al campanello. Mi alzai e andai ad aprire.
Tom Says.
Quella mattina mi ero alzato di pessimo umore. Avevo sognato che Hope era al mio fianco, che dormivamo insieme abbracciati. E quando mi svegliai.. mi accorsi che era tutto un sogno, e questo mi aveva fatto incazzare.
Era da due settimane che non era lì con me, e la mia testa diceva che era da Kumar. Volevo provare ad insistere, sarei tornato a vedere se era lì.
Così mi vestii, presi la macchina e mi diressi verso casa sua. La macchina non c’era, mmh, avrei provato lo stesso a vedere se lei era lì.
Scesi dalla macchina e suonai al campanello.
Hope Says.
“Tom cosa ci fai qui e chi ti ha detto che sto da Kumar?!” gli domandai.
“Io ho sempre saputo che tu stavi qui.. lo immaginavo. E poi, voglio la mia ragazza indietro” disse lui autoinvitandosi ad entrare.
“Bene, ora che sai dove sono, vai via!” dissi provando a farlo uscire.
Lui chiuse la porta e senza nemmeno accorgermene ero al muro con lui di sopra che mi baciava.
Le nostre lingue si sfioravano, giocavano e si toccavano tra di loro. Quel bacio aveva molto poco di casto.
Misi le braccia intorno al suo collo e lui me le mise sui fianchi. Il mio Tom, era di nuovo con me.
“Non vivo più senza te.. ti prego. Torna a casa, dimentichiamoci di tutto..” disse lui a pochi centimetri dalle mia labbra.
Io annuii con le lacrime agli occhi.
Mi sollevò da terra e cinsi le mie gambe ai suoi fianchi, mi tenne stretta a sé per un po’.
“Quanto cazzo mi sei mancata Hope..” disse mentre scendevo.
“Anche tu mi sei mancato Tom..” risposi ridendo.
Mi baciò di nuovo.
“Dai, prepara le tue cose e andiamo” disse sorridendo.
“Come? Non ho mica detto che sarei tornata ora!” risposi.
Lui fece una faccia bruttissima.
“Scherzo scemo, dai aiutami” dissi prendendolo per mano.
Dopo aver finito di preparare la mia valigia scrissi un biglietto a Kumar che non era ancora tornato.
“Ciao Kumar, è venuto Tom. Ho deciso che lui è l’amore della mia vita. Sono tornata a casa.
Tu non hai idea di quanto io mi sia divertita e rilassata allo stesso tempo con te in queste due settimane, non potrò mai ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto per me! Ti aspettiamo a casa da noi per fare quattro chiacchere.
Un bacio e un abbraccio, la tua talpa.”
-3 giorni dopo-.
Stavo a casa da tre giorni, i ragazzi non la smettevano di abbracciarmi e riempirmi di baci, Tom era gelosissimo, quando qualcuno di loro mi dava baci sulla guancia lui diceva: ‘ei! Lei è mia, spazio prego!’ e scoppiavano tutti a ridere.
Kumar era venuto a trovarci, ed era molto felice che avevo preso una scelta, mi disse anche che gli sarei mancata.
Ero nella mia stanza, ovvero, quella di Tom che ormai era anche la mia ad ascoltare musica, quando Tom spalancò la porta ed entrò tutto gasato. Si buttò a dosso a me continuando a ridere come un deficiente.
Tom Says.
Hope era tornata a casa, ma soprattutto era tornata con me. Ed ero felicissimo.
Per dimostrarle quanto l’amavo, avevo deciso di portarla nel posto in cui gli giurai che lì gli avrei dichiarato il mio amore.
Senza nemmeno pensarci chiamai all’agenzia di viaggio e prenotai due biglietti e quattro notti d’albergo.
Corsi in camera tutto felice da lei per dirglielo.
“Hope, prepara la valigia. Stasera partiamo” le dissi.
“Cosa?! E dove vorresti andare?!” domandò confusa.
“Tu preparala, vedrai che non resterai delusa.” Gli dissi.
Senza fare altre domande preparò la sua valigia e io la mia.
“Dove cazzo andate con quelle valigie?” domandò Nathan entrando in camera.
“Stasera io e Hope partiamo, manchiamo quattro giorni” dissi felice.
Il ragazzo fece una faccia stranissima e se ne andò.
-Aeroporto di Londra-
“Allora, mi dici dove dobbiamo andare?” disse Hope dopo che avevamo dato i nostri bagagli.
“Parigi, stiamo arrivando!” dissi soddisfatto.
“Cosa?! Parigi!?” domandò felice saltandomi addosso.
Vidi alcuni flash, sicuramente quei cazzo di paparazzi che non avevano un cazzo da fare.
Andammo all’imbarco e in 40 minuti fummo nella città dell’amour. (?)
Arrivati in albergo, sistemammo le nostre cose e portai Hope ai giardinetti che ci sono sotto la Tour Effeil.
“Tom, perché questo viaggio improvviso?” domandò la ragazza mentre passeggiavamo mano nella mano.
“Ricordi cosa ti dissi quando siamo stati qui tempo fa?” le domandai mettendomi di fronte a lei e guardandola negli occhi.
“Si, forse..” disse confusa.
“Ti ho promesso che se mai un giorno avrei dovuto chiederti di sposarmi, lo avrei fatto qui. Ma non voglio farlo, è presto per quello..” cominciai a dire.
“E allora perché siamo qui?” domandò ancora più confusa di prima.
“Quando ci siamo lasciati, mi sono sentito uno schifo. Come se una parte di me mancasse, ero vuoto, non sapevo cosa fare. Quella parte eri tu, sei tu che mi completi Hope. Non potrei immaginare una vita senza di te, e averti ora al mio fianco è una cosa splendida..
Voglio che la nostra relazione diventi seria, niente più sotterfugi, niente più Max, o Kesley. Solo io e tu.” Dissi sorridendo.
Lei non mi rispose, e il che mi preoccupò.
“Che ne dici?” le domandai speranzoso.
Lei fece ‘si’ con la testa e mi abbraccio.
“Si che lo voglio Parker! Nemmeno io potrei immaginare la mia vita senza di te!” disse per poi cominciare a baciarmi dolcemente.
E fu così che io e la mia Hope cominciammo una vera e propria relazione. Non avrei mai immaginato che si potesse amare qualcuno fino a sentirsi male.
Vuoi o non vuoi, l’amore arriva e quando succede ti travolge, senza che tu te ne accorga. Senti le farfalle nello stomaco se solo lui/lei ti guarda o ti sorride.
Muori dalla voglia di baciarlo, abbracciarlo o averlo tuo.. e impazzisci se non puoi farlo.
Puoi anche soffrire, sentirti malissimo, ma resta comunque il più bel sentimento che l’uomo possa provare.
Consiglio a tutti quelli che sono innamorati di qualcuno, ma non hanno il coraggio di dirglielo, di buttarsi e di farlo.
Chi vi dice che anche lui/lei non è innamorato di voi? E anche se non dovesse essere così, ci sono molte altre persone in questo mondo, nessuno di noi resterà solo per sempre!
-Tom Parker.
-Spazio Autrice-
Maccccccciao! Ammetto di essere stata un po' in ritardo, e in mia difesa dico che è tutta colpa della mia testolina che non aveva idee :s
Queste GRAAAAAAAAN finale mi è venuto in mente l'altra notte mentre mi facevo pensieri poco casti su Parker. mlmlml ok, ma non parliamo di questoooo. HAHAHAHAHAHA
Vi ho deluso? Vi aspettavate un altro finale? Non so, spero di non averlo fatto!
La storia è finita, e il che mi rattrista molto! Avrei voluto continuarla ma avevo paura di fare un disastro dato che non ho idee. In compenso come già sapete, ho iniziato un'altra storia 'alcuni segni non vanno più via'. Ho visto che molte hanno cominciato a seguirla e spero che anche le altre che non lo stanno facendo lo facciano!
Grazie per aver recensito la storia, grazie per la pazienza e di tutto! Vi amo tanto, ciaaaauz.
Desi.