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Autore: Mariketa    05/01/2013    5 recensioni
Ok! Questa è la mia primissima FanFic in assoluto, quindi vi prego! Siate clementi!!! Sono graditi consigli e critiche! XD
Citazione:
Tutti guardarono la rossa come se stessero guardando una Dea... Vegeta era diventato pallido, gli occhi sgranati e quasi... lucidi!?!?! Balbettando disse solo...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Piccolo, Un po' tutti, Vegeta
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vegeta, che aveva alzato come tutti il calice per festeggiare, lo nascose immediatamente dietro la schiena e mentre chinava leggermente il capo in segno di saluto disse: “Duchessa...”.





“Dea madre! Quanto sei cresciuto bambino mio! Chiamami semplicemente zia Amelia!”

“Ti stavamo aspettando, zia Amelia!”

“Questa è la famosa zia Amelia?!” chiese Bulma.

“Oh! Sì! Zia questa è la mia compagna Bulma!”

“Molto piacere” disse Bulma mentre le porgeva la mano...

“Il piacere è tutto mio fanciulla!” strinse la sua mano e poi aggiunse: “Oh! Vedo che siete in dolce attesa!”

“Cosa? Anche lei a questi poteri?”

La duchessa spostò lo sguardo verso Emma. “Glielo hai già detto tu... Non mi dai mai una soddisfazione.”

“Detto cosa?”

“è inutile parlare con te! Sei una svitata, peggio di tuo padre!”

“E me ne vanto!”

“Andiamo non cominciate voi due! Zia Amelia! Ci hai portato le informazioni?!”

“Per il figlio di mia sorella questo e altro...”

Emma non resistette a tutto questo. Sbatté con forza il bicchiere di vetro a terra, spaccandolo in mille pezzi ed uscì in giardino.

“Emma!!!” esclamò Vegeta.

“Lasciala andare... è solo una ragazzina... Preoccupiamoci di queste informazioni...” concluse la vecchietta.

Una volta uscita Emma si appoggiò con la schiena ad un albero ed iniziò ad ammirare le stelle... e la luna.

La vecchietta cominciò a dare le informazioni e tutti i presenti erano attenti ad ascoltare...
Ciò permise a Junior di uscire senza essere visto...

Si chiuse dolcemente la porta alle sue spalle, poi si girò... Ma che significa? Un temporale? Ma non ci sono nuvole! È una bellissima serata. Allora cosa significano questi lampi? C'è una strana energia nell'aria... Che sarà mai?
Non molto lontano da lui, appoggiata ad un albero vide la sua Emma.
Si avvicinò senza dire nulla e le appoggiò una mano sulla spalla sinistra. Lei si girò di scatto. Stava piangendo. Un secondo dopo il suo volto era freddo e inespressivo. Junior la girò completamente verso di lui, le mise una mano sulla guancia e mentre le accarezzava la guancia con il pollice le disse:
“Non celare a me il tuo sguardo fanciulla... Non ne hai bisogno...”

Emma non sapeva davvero cosa fare, non si era mai mostrata per quello che era veramente ma nel profondo del suo cuore sentiva che poteva fidarsi del ragazzo. L'illusione svanì. Junior ne era davvero felice, si era fidata di lui tanto da abbattere la sua barriera emotiva. Questo era senza dubbio un passo avanti! Ma decise di prendere la cosa con calma. Con i pollici di entrambe le mani le asciugò le piccole lacrime.

“Cos'è che ti turba tanto?”

“Sono così stanca di tutto questo... Vorrei non essere mai nata...”

“Non dire così, la vita è un dono. Tua madre avrà sofferto per dartela... Non puoi gettarla via così”

Emma gli sorrise. Era davvero bella quando sorrideva. Lo era sempre. E Junior si sentiva sempre più attratto da lei.
Lo abbracciò forte... Era talmente piccola che il suo viso era appoggiato sulla pancia. Era così dolce.

“Sai spiegarmi cosa sono questi fulmini?”

Emma annuì con la testa. “Sono le mie emozioni. Una strega è in stretto contatto con la natura e questa le risponde sempre. I fulmini compaiono quando sono tanto arrabbiata oppure...”

“Oppure...?”

“Oppure tanto... Eccitata.”

L'ultima parola non era che un sussurro flebile ma a Junior arrivò molto facilmente... Abbassò il suo sguardo verso la ragazza, scoprendo che il suo sguardo... Era eccitato, famelico. Lei lo desiderava. Eppure era un'illusione? Fa che non lo sia! Desiderò ardentemente vedere quei il fulmini nell'esatto momento in cui lui l'avrebbe fatta eccitare...

Il namecciano si abbassò fino ad arrivare al viso della ragazza. Si avvicinò sempre di più, con timore...
Ti prego fa che non sia un'illusione.
Le loro labbra erano vicinissime. Sempre più vicine. Sempre di più.
Finalmente si baciarono... Un piccolo, dolce bacio dato a fior di labbra.

Emma si staccò velocemente da lui. E si voltò di scatto verso una finestra. Avevano il fiatone. I loro cuori battevano a mille. Junior la guardava con timore. Voleva scappare ancora? E ora che succede?
Dalla terra cominciò a crescere, in tutta velocità, un albero. La crescita si fermò all'altezza di un balcone. Emma saltò e la pianta iniziò a decrescere fino a scomparire. La strega si affacciò al balcone, Junior decise di seguirla... Era questo quello che lei voleva? Quando atterrò anche lui sul balcone la strega gli prese la mano... La porta-finestra era aperta e i due entrarono. Camminarono fino ad un lato del letto, poi Emma si girò verso di lui. Junior si abbassò, le mise le mani sul sedere... Emma era così eccitata, chiuse gli occhi e si morse il labbro inferiore.
Riaprì gli occhi solo quando Junior, con le mani ancora sul sedere la tirò su, prendendola in braccio e mettendo i loro visi alla stessa altezza. Gli occhi di lei erano meravigliosi, l'azzurro che ormai si era abituato a vedere si stava trasformando in grigio... Forse questo era il segnale della sua eccitazione, oltre ai fulmini... Lei strinse le sue esili braccia attorno al collo del ragazzo e colpendolo di sorpresa gli diede un bacio passionale. Lui ricambiò quel bacio come se fosse l'ultimo della sua vita. Il suo bacio era disperato e carico d'amore. Emma era quasi sconvolta dall'intensità di quell'uomo e di tutta quella passione nata tra i due.
Un rumore ruppe tutta l'atmosfera che si era creata tra i due... Emma scese giù, restò ferma ad ascoltare dando le spalle al sua amante. Lui non riuscendole a stare lontano le cinse le vita con le braccia ed iniziò a baciarle la schiena nuda. Inutile dire che Emma fu presa da brividi di passione.

“Basta... Dobbiamo scendere giù... Se ci vedesse mio fratello...”

Le sue mani si spostarono dalla vita ai seni di lei, scoprendola senza nulla sotto.
“Non indossi nulla sotto...”

“No... Ti supplico... Smettila...”

“Fermami se ci riesci...”

Detto ciò iniziò a baciarle il collo. Emma dopo qualche secondo si staccò dalla sua presa e andò verso la porta, fece per aprirla ma Junior la richiuse prima che lei potesse scappare. La ragazza era in trappola. Per paura che scappasse, il namecciano la chiuse in 'gabbia'. Una mano alla sua sinistra, una mano alla sua destra. La stessa situazione creatasi nel bosco. Lui era così possente, così maschio.
La mano destra si spostò dalla porta alla guancia di lei, scendendo verso il basso. Passando in mezzo ai seni. Sfiorando la sua pancia, il suo ventre.
La meta finale era ormai chiara... La sua mano finì sotto la gonna. Dentro le sue mutandine.
Iniziò a toccarla scoprendola già bagnata. Si insinuò con le dita dentro di lei. Era così stretta, così calda. Fuori la 'non tempesta' stava peggiorando. Junior desiderò poter gridare di gioia!
La sua amante era davvero eccitata, cominciò ad ansimare ma fece di tutto per non far rumore. Il namecciano le mise l'altra mano sulla bocca per lasciarla sfogare, allora Emma si abbandonò completamente al piacere. Aveva gli occhi chiusi, per potersi godere meglio quel momento. Li aprì solo un momento e quello che vide le fece raggelare il sangue. Gli occhi di Junior erano diventati color ghiaccio con venature rosse e le pupille erano dilatatissime, sulla sua pelle si distinguevano chiaramente le linee dei capillari... Il loro viola risaltava in modo assurdo sulla pelle verde dell'uomo.
Emma terrorizzata scomparì dalla 'gabbia' e ricomparì subito dopo dietro di lui, accanto al suo letto...

“Che ti sta succedendo???”

Emma aveva gli occhi spalancati dal terrore... L'immagine davanti a lei era davvero spaventosa!
Junior non capì la sua reazione girò la testa verso uno specchio e si spaventò lui stesso... Il suo aspetto era davvero orribile. Per forza Emmaline era così spaventata!

“Oh... L'ex supremo della terra mi aveva avvisato di tutto questo. A quanto pare quando sono eccitato, quando sono estremamente arrabbiato o disperato viene fuori la mia parte demoniaca... Mi dispiace non averti avvisato ma è la prima volta che mi capita e sinceramente non mi ero neanche accorto della trasformazione...”

“O-ok... Ti prego scendiamo ora... Cerca di calmarti e andiamo da Vegeta...”

Junior fece un gran respiro, poi disse: “Sì... Certo... Va avanti tu, appena mi sarò calmato arrivo...”

Emma non disse nulla, uscì piano piano e senza fare rumore...


“Ecco il figliol prodigo che ritorna! Scontenta di vederti...” disse Amelia.

“Il dispiacere è tutto mio!”

“Non ricominciamo per favore.” disse Vegeta con un tono che non permetteva repliche.

Emma si mise nella solita posa regale, con uno sguardo che non lasciava trasparire emozioni...
La duchessa Amelia rispose alla provocazione con uno sguardo alquanto altezzoso...
“Ho dato le informazioni a Vegeta... Ti dirà tutto lui... Con permesso...”
Concluse facendo un inchino verso il principe...

“A mai più rivederci Duchessa Amelia!” disse infine Emmaline.

Nel frattempo tornò anche Junior...

“Ehi Junior! Dov'eri finito?” chiese Crilin all'amico.

“Impicciati degli affari tuoi!”

“Accidenti che modi...”

“Di un po' Crilin... Hai notato che Junior è mancato nello stesso momento in cui è mancata Emma... Quei due non me la raccontano giusta...” Sussurrò Yamcha all'orecchio dell'amico.

“Già! Dovremmo indagare!”

Sia Junior che Emma li avevano sentiti e per fargliela pagare, la strega diede vita a due api che iniziarono pungere ripetutamente i due malcapitati!

“Tsk! Si può sapere cosa ti ha detto zia Amelia?”

“Ha detto che per trovare l'assassino di nostra madre dobbiamo cercare un certo Nikolai...”

“Lo conosciamo?”

“No... Ma sappiamo che è un demone del fumo a cui piace molto la locanda del pescatore!”

“Intendi quello sul pianeta Morf?”

“Esattamente!”

“Mmmh... Interessante! Lì è sempre pieno di demoni super arrapati!”

“Non ci pensare nemmeno! Non vado lì per uccidere ma per prendere una perla del teletrasporto!”

“Lo so, scusa! È che i demoni sono tutti così sexy... Mi fan venire voglia di leccare le loro corna... Arr!
Ahahah!!! Dai... Dimmi ti questa perla”

“Avevo dimenticato quanto fosse difficile controllare i tuoi ormoni! Comunque, questo Nikolai sa dov'è la perla del teletrasporto... Dobbiamo convincerlo a dirci dov'è!”

“Posso provare a sedurlo!”

“Scordatelo! Ti farò fare il viaggio con la cintura di castità! E vedi di tenere le tue gambe ben chiuse!!!”

“Ahahah!!! Sei uno spasso fratello!”

In quel momento intervenne Bulma: “Bene! Quando si parte?”

“Tu non verrai con noi!” Rispose Vegeta.

“Cosa? Sono io che vi costruirò la navicella spaziale! Sono stanca di stare qui! Voglio rivivere un po' di avventure!”

“Non se ne parla Bulma! Non nelle tue condizioni...”

“Entro domani avrai cambiato idea... Mio principe...”

Mio principe? Aveva proprio detto mio principe? Oh! Maledizione! Perchè bastava così poco per far impazzire il duro principe dei saiyan? Quella donna si era avvicinata a lui con sguardo famelico e gli aveva sussurrato a fior di labbra quella parole in un modo così sensuale... Per non parlare di quando, senza farsi vedere da nessuno, gli aveva preso la mano e l'aveva fatta strusciare contro le sue cosce...
Se mai l'avesse avuta, Vegeta avrebbe perso anche la sua corona per una donna così... Il guaio era che lei lo sapeva!

Anche se era evidente la sua eccitazione, non si mosse... Lo sguardo era fisso e serio verso la sua donna...
Fece un gran sospiro in segno di rassegnazione poi disse: “Lei verrà con noi...”

“Wow Bulma! Sei una grande! Io lo devo picchiare per farmi ascoltare!”

Scoppiarono tutti in una grande risata... Interrotta da Emma, che disse: “Vegy... Ci servirà un squadra... Potrei sbagliarmi ma è meglio se verrà qualcun altro insieme a noi...”

“Urca! Avevo proprio bisogno di sgranchirmi un po' le gambe!!!” intervenne Goku.

“Va bene... Kaharot, tu verrai con noi... Inoltre ci saranno anche Junior e Yamcha.” concluse Vegeta.

“Kaharot...” disse Emmaline avvicinandosi al nostro eroe dai capelli a palma.

“Perdonami...”

“Per cosa?” chiese stupito Goku.

“Ho letto nella tua mente... Non c'è ricordo del nostro popolo...”

“No... Io... Ho battuto la testa da bambino e ho perso la memoria riguardo le mie origini...”

Emma in tono teatrale disse: “Kaharot... Figlio di Bardack... Tu hai salvato la vita di mio fratello per ben due volte... E non è tutto! Sei stato tu ad eliminare Freezer e a vendicare il popolo dei saiyan...”

“Sì... Esatto!”

“Scegli le tue tre vite...”

“Devo scegliere le mie tre vite? Non capisco!”

“Emmaline si sente in debito con te. Hai salvato due volte la mia vita e ci hai vendicati. Lei ha tre debiti di vita con te. Ora tu devi scegliere quali sono le tre vite che lei deve spezzare per saldare il conto.”

“Mi stai dicendo che è sufficiente che io le dica il nome di tre persone e lei le ucciderà per me?”

“Sì. È esattamente così che farà.” disse Vegeta.

“No... Non ce n'è bisogno... Non voglio che nessuno muoia!”

“Mi farai tre nomi... Il primo sarà quando il sole giocherà a nascondino tra le montagne... Il secondo sarà quando ti trasformerai nel dolore... Il terzo... Quando la gioia si unirà all'angoscia...”

“Che significa? Non capisco!”

“Chi vivrà... Vedrà...” detto ciò Emma tornò al piano di sopra, in camera sua... Senza dire più una sola parola...

“Lasciala stare...” disse improvvisamente Vegeta “La sua magia controlla anche il tempo, lei ti ha dato una previsione del futuro... Questo controllo del tempo avvolte la porta a non capir più nulla... La magia delle streghe è influenzata dalla luna, di conseguenza loro sono tutte lunatiche.
Ti presteranno attenzione solo per un certo tempo... Non ti affaticare troppo nel cercare di capire...”.


La festa finì e ognuno tornò a casa...
Bulma bussò in camera di Emma.

“Avanti! Entra pure Bulma!”

Bulma entrò, si chiuse la porta alle spalle e disse: “come sapevi che ero io?”

“Me lo stai chiedendo davvero?”

“Hai ragione... Sono venuta qui per...”

“Lo so perchè sei venuta. Hai notato anche tu che Junior è sparito proprio quando io non c'ero!”

“Già... In molti lo abbiamo notato... Ma non credo che tra noi ci sia Vegeta... Puoi stare tranquilla!”

“Lo so... Altrimenti lo avrebbe già ucciso...”

“Che cos'è successo Emma?”

“Ci siamo baciati... E... Ci siamo spinti anche oltre...”

“Cosa? Vuol dire che non sei più vergine?!”

“Dea madre, no! Non così oltre!”

“Lasciati andare Em! Non è sbagliato amare!”

“Posso restare sola per favore?!”

“Sì! Certo! A-allora buonanotte!”

Emma non rispose e Bulma uscì dalla stanza, in quel preciso istante Vegeta uscì dal bagno e passò davanti alla porta.

“Bulma? Che ci fai qui? Emma sta dormendo lasciala stare!”

“Guarda che tua sorella è sveglia!”

“Sveglia? Io non vi ho sentito parlare!”

“Certo! È sconveniente origliare!”

I due coniugi andarono a letto, addormentandosi tra le braccia di Morfeo.

Intanto, lontano dalla capsule corporation...

“Goku che hai? Perchè non dormi?” chiese Chichi al suo uomo da sotto le coperte.

“Stavo pensando a quello che mi ha detto Emmaline... Tu pensi che le chiederò davvero di uccidere per me?”

“Oh! Andiamo Goku! Non ci pensare! Sua zia la considera una svitata e suo fratello una lunatica! Per me è proprio pazza! Dormi e non pensarci...”

“Io credo che la sua pazzia abbia una logica!”
Detto ciò si girò per mettersi comodo e dormire beatamente accanto alla sua donna.
  
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