"Ale, dove siamo ?" ripetei sempre più spaventata.
"Sta' tranquilla, Susy. Qui sei al sicuro" mi rispose lui con voce rassicurante.
Non era la risposta che volevo, ma cercai comunque di tranquillizzarmi.
Ale era lì con me.
"Ma sei un angelo ? E, soprattutto, dove sei ? Qui è così buio, non riesco a vederti !"
"Però puoi sentirmi..." mi rispose lui. "Comunque no, non sono un angelo : sono un fantasma."
Mi si strinse il cuore.
"Certo, sei morto."
All'improvviso una luce abbagliante illuminò la stanza.
E, finalmente, lo vidi.
"Ale ! "
Era più bello di quand'era in vita, o almeno così mi parve.
Corsi ad abbracciarlo.
Toccai il nulla.