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Autore: ChiaraDanger    07/01/2013    7 recensioni
So che può sembrare la solita storia scontata ma spero possiate cambiare idea leggendola.
Questo è un piccolo estratto:
Precedentemente avevo pensato che finalmente stavo provando cosa significasse sentirsi liberi, sentirsi vivi, ma solo in quel momento, solo con lui vicino a me, solo con la sua bocca avvinghiata desiderosamente alla mia stavo veramente provando cosa potesse realmente intendersi col dire sentirsi vivi, sentirsi il sangue scorrere nelle vene e la linfa vitale crescere al proprio interno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danielle Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata!!! Lo so, lo so faccio schifo!!! è da un mese quasi che non aggiorno!! Non ho scuse!! Capirei se vi foste stancate della mia storia!!!
Comunque vorrei ringraziare lo stesso tutte voi per i bellissimi commenti che mi lasciate e soprattutto un pensiero alle 8 persone che hanno messo questa storia tra le storie seguite!!! Io vi amooooo!!!
Ok questo è il merda-capitolo... stiamo per entrare in una nuova fase della storia quindi.. spero vi piaccia xD


“..Potrei restare qui a fissarlo per ore senza mai stancarmi.
Chi sa a cosa sta pensando.. ha il volto così rilassato e sereno. Sorride e io non riesco a staccare gli occhi da quelle morbide labbra leggermente curvate in un impercettibile sorriso.
E’ così diverso quando è da solo.. Sembra quasi un’altra persona…”
 
“Oggi Lex mi ha costretta a guardare gli allenamenti della squadra con lei e inevitabilmente il mio sguardo si è posato su di lui.
Mi piace vederlo sul campo da football.. lì non ci sono finzioni o maschere da tenere. Sul campo vedo ciò che è in realtà, un ragazzo appassionato, carismatico, divertente e pieno di energia.. il ragazzo che amo..”
 
“..Mi ha baciata! Lui mi ha baciata! Credo di non essere mai stata meglio in tutta la mia vita.
Stasera Joe mi ha baciata.. Non avrei mai creduto ad una cosa del genere se me l’avessero raccontata, se mi avessero detto che un giorno Joe Jonas mi avrebbe baciata.
Sentire quelle labbra a contatto con le mie è stato semplicemente paradisiaco. Vincere alla lotteria non sarebbe minimamente paragonabile a ciò che ho provato quando ho sentito le sue perfette labbra posarsi sulle mie..”

 
“Ragazzi ho bisogno della vostra attenzione” gridò la professoressa di chimica per sovrastare il caos che c’era in aula già alla prima ora di lezione.
 
Questa sarebbe stata di sicuro una giornata infernale e le premesse c’erano già tutte.
Avevo passato tutta la notte a piangere e il fatto che mia madre avesse ignorato i miei occhi rossi e voce rotta questa mattina non migliorò affatto la situazione.
A peggiorare ulteriormente le cose c’era il mio orario scolastico che dopo tutto quello che era successo a casa di Danielle mi obbligava a passare le prime tre ore della giornata in aula con Lex, lei e Joe e il fatto che non riuscissi a trovare il mio solito quaderno rosa.
La mia speranza era che queste ore passassero in fretta, che non fossi costretta a stare a stretto contatto con nessuno di loro e che soprattutto il trucco facesse il suo lavoro in modo da non dare nell’occhio.
 
“Devo parlarvi di alcune cose molto importanti che riguardano voi dell’ultimo anno” aggiunse non appena ebbe l’attenzione di tutti.
“Prima di tutto il test che ci sarà esattamente tra un mese e mezzo a partire da oggi e che inciderà del 50% sulla vostra ammissione agli esami finali” spiegò la signorina Grey lasciando più di metà della classe a bocca aperta.
“Prof è uno scherzo vero?” chiese qualcuno dalle ultime file facendo ridere quasi tutti.
“Assolutamente no!” ribatté Miss Grey “Quindi d’ora in poi vi conviene seguire le lezioni e studiare” aggiunse lanciando uno sguardo in direzione di Joe e dei suoi amici che raramente erano presenti alle lezioni.
 
In realtà questa era la seconda volta, da quando era iniziato l’anno scolastico, che li vedevo in aula ma avrei decisamente preferito che anche oggi si fossero assentati, soprattutto perché sentivo il suo sguardo su di me e tutto ciò mi metteva a disagio.
Sicuramente Danielle e Nick gli avevano già detto tutto, a meno che non lo sapesse già, quindi quei suoi sguardi bruciavano come fuoco sulla pelle.
Potevo solo sperare che non stesse pensando a qualcosa per prendersi gioco di me o peggio farmela dato che doveva odiarmi ancora di più ora che sapeva come stavano le cose.
 
“La seconda notizia che vi interessa riguarda i vostri crediti scolastici e le attività extracurriculari” riprese a parlare la professoressa dopo un veloce scambio di idee riguardo il test.
“Molti di voi svolgono già attività in grado di fargli guadagnare qualche credito extra, due esempi sono Danielle e Joe, rispettivamente capitano delle cheerleader e della squadra di football” disse lanciando uno sguardo in direzione prima dell’uno, poi dell’altra i quali annuirono soddisfatti.
“altri invece non ne hanno affatto bisogno perché i loro soli voti sono già sufficienti a raggiungere un numero di crediti elevato” spiegò lanciando altre occhiate qua e la.
“Quindi professoressa?” chiese Danielle fiera del fatto che la professoressa l’avesse nominata.
“Quindi per chiunque non svolgesse alcuna attività extra egli è pregato di recarsi domani pomeriggio presso l’auditorium della scuola per le audizione per lo spettacolo che metteremo in scena a fine anno” concluse compiaciuta.
“Cosa?” dissi d’impeto, forse a voce un po’ troppo alta, non volendo credere alle mie orecchie.
“Qualcosa che non va signorina Scott?” la prof, come tutti in classe, si rivolse verso di me facendomi pentire immediatamente della mia reazione.
 “No è tutto ok signorina Grey, mi scusi” risposi sentendo le mie guancia avvampare.
 –sei un’idiota Valerie. Adesso tutti sanno che dovrai prender parte all’audizione- mi rimproverai mentalmente.
“Benissimo. Allora vi aspetto domani. Ovviamente anche gli altri sono invitati a venire qualora ne avessero voglia o bisogno” disse in fine cominciando la lezione.
 
Questa era la ciliegina sulla torta della mia giornata, ed erano solo le 8:30.
Avrei dovuto fare un’audizione, probabilmente davanti alla maggior parte dei ragazzi dell’ultimo anno, tutto per uno stupido spettacolo scolastico; e neanche mi piaceva la recitazione.
Non ce l’avrei mai fatta. Non con il mio carattere. Non con tutti i pensieri e problemi che mi passavano per la testa. Soprattutto non se i miei problemi avessero deciso di prender parte allo spettacolo.
Ero timida, insicura, chiusa.. l’opposto di quel che un’attrice dovrebbe essere. In più ero rimasta totalmente sola, con problemi molto più grandi a cui far fronte e a quanto pare un’imminente test da non sottovalutare.
 
“Valerie possiamo parlare?”
“Dammi un buon motivo per il quale dovrei ancora voler parlare con te” risposi acida mettendo le mie cose in borsa, pronta a lasciare quell’aula.
“Valerie ti prego” disse in un sospiro “E’ vero ho sbagliato e tu hai ragione ad avercela con me ma ti prego, Valerie ti scongiuro non mandiamo tutto all’aria per un errore”
“Tu lo chiami un errore Lex?” mi rivolsi verso di lei più arrabbiata che mai. “
Sei andata a sputtanare i miei segreti all’ultima persona al mondo alla quale li avrei detti e tutto questo per cosa? Una fottuta scopata con quel gran figlio di puttana di Nicholas” gridai dimenticandomi completamente del resto delle persone ancora presenti in aula.
Lex non rispose nulla, si limitò solamente a fissarmi  con gli occhi lucidi ed annuire, come se solo ora si stesse rendendo veramente conto di quello che era successo.
“Ora scusami ma devo andare” dissi cercando di rimanere il più fredda e distaccata possibile.
“Certo..” più che una parola fu un sospiro “Scusami Valerie”.
Appena sentii quelle due ultime parole mi precipitai fuori incapace di reggere ancora quella corazza e immediatamente ricominciai a piangere.
Vedevo quanto Lex fosse dispiaciuta e quanto anche lei ci stesse male per tutto quello che era successo ma in quel momento non ce l’avrei fatta a passare su tutto e far finta di nulla.
Faceva troppo male.
Sapevo che prima o poi l’avrei perdonata, senza di lei le cose erano anche peggio, ma mi ci sarebbe voluto del tempo; tempo per perdonare, dimenticare e fidarmi ancora una volta.
 
Mi asciugai le ultime lacrime e dopo essermi data una sistemata uscii fuori dal bagno andandomi a scontrare con qualcuno.
“Scusa” dissi immediatamente abbassandomi a raccogliere le mie e le sue cose, ma quando tra i quaderni caduti lessi il nome Jonas sentii le gambe non reggere più e finii per terra.
Non avevo neanche il coraggio di alzare lo sguardo per vedere quale dei tre fosse.
Mi feci forza e raccolsi tutte le mie cose. Mi alzai e sempre senza alzare lo sguardo feci un passo per andar via ma una mano si strinse intorno al mio braccio e mi fermò.
“Dobbiamo parlare” era un ordine, non un invito.
Iniziai a tremare e ad agitarmi. Non sapevo dove tutto ciò mi avrebbe portata e avevo paura.
“In realtà ho lezione”  dissi in un tono di voce quasi impercettibile ma lui non mollò la presa.
“Non mi sembra di averti dato la possibilità di rifiutarti” ribatté tirandomi più vicina a lui “seguimi” ordinò di nuovo costringendomi ad andare con lui.
Ero terrorizzata. Cosa avrebbe mai voluto adesso Nick Jonas da me?
  
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