Ritto sulla soglia della caverna, Loki annunciò solennemente: «È l'ora del MILKSHAKE!»
Tronfio come un cavaliere carico d'una pelle di drago, sollevò in aria un sacchetto, mentre il sole splendente alle sue spalle riduceva la sua figura a una silhouette nera.
L'effetto fu abbastanza teatrale, eppure Ikol parve ansioso d'abbandonare la spalla del ragazzino e planò sul fondo della caverna, zampettando nervosamente.
Leah si limitò a fissare il giovane dio con un'espressione che era la maschera stessa dell'insofferenza.
«Loki, ti prego. Mi sento in imbarazzo per te».
Poi, lanciando uno sguardo eloquente all'uccello, aggiunse: «E credo di non essere l'unica».
Prenditi una vacanza, Ikol!