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Autore: IFoundABrandNewYou    07/01/2013    4 recensioni
Miranda, una ragazza di 25 anni, scrive ad una persona cara, nel 2018, per raccontarle dei sette giorni passati con Nathan Sykes per farlo innamorare di lei. Ci sarà riuscita? A chi sta scrivendo?
Inoltre Miranda ha un orribile segreto che non ha rivelato mai a nessuno fino ad ora...
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Martedì 5 giugno 2018

 

Il telefono continua a squillare, me è inutile, non ti risponderò. Voglio finire di raccontarti la storia altrimenti questo periodo di lontananza non servirebbe a niente. Se cederò e risponderò sappi che non continuerò più a scriverti perché mi sentirò sicuramente in colpa per non avertene parlato prima.

Qualunque cosa tu voglia dirmi puoi dirmela attraverso un' e-mail, ma se non è importante, evita di dirmela, tra 5 giorni sarai qui, quindi potrai raccontarmi tutto quello che desideri, ma per adesso lascia che sia io a parlare...

Dopo essermi addormentata tra le braccia di mia madre, ricordo solo di aver cenato e poi di essere subito andata a dormire.

Il giorno seguente mi svegliai, guardai l'orologio e vidi che segnava le 12:35. Mi alzai di scatto chiedendomi perché la sveglia non fosse suonata. Evidentemente feci molto rumore perché in pochi minuti mi ritrovai mia madre in camera che mi chiese – Miranda, cos'è tutta questa confusione?

-Scusa mamma, oggi volevo andarci a scuola, davvero! Non so perché la sveglia non sia suonata, in realtà non so nemmeno perché il mio cellulare è qui – dissi velocemente, in preda al panico.

-Tranquilla, tranquilla, ieri ti ho vista distrutta così ho deciso di lasciarti dormire per oggi, così ho preso il tuo cellulare e l'ho portato in cucina perché non sapevo come si togliesse la sveglia.

-Oh, grazie mamma! Ti giuro che domani ci vado a scuola.

-Di nulla tesoro, ma adesso ti andrebbe di raccontarmi cosa è successo? - volevo farlo, davvero, ma il cellulare squillò proprio in quel momento

-Oh, il cellulare, beh sarà per un'altra volta – forse, in realtà non volevo proprio farlo!

-Un giorno me lo dirai, vero? - mi chiese mentre scendevo le scale

-Forse

-Davvero?

-Si

-Me lo prometti?

-No!

Mi precipitai in cucina, presi il cellulare, mi sedetti sul divano e risposi senza neanche vedere il numero

-Pronto?

-Indovina chi c'è dall'altra parte del telefono...- mi chiese una voce fin troppo familiare

-Kath?!

-Risposta esatta! - disse quella pazza della mia migliore amica

-Cavolo Kath, non ci posso credere, è da una vita che non ci sentiamo, mi manchi tantissimo, mi sono successe un sacco di cose che ti devo raccontare... - dissi con entusiasmo prima che lei mi interrompesse – Hey, frena, frena! Non mi chiedi neanche qual è il tuo premio per aver indovinato chi sono?

-Oh, giusto, giusto! Ehm... qual è il mio premio?

-Opzione numero uno: un gelato al cioccolato e menta

-Uh lo adoro

-Opzione numero due: un assegno da 200 euro per fare shopping

-Questa è migliore

-Oppure...

-Oppure cosa? - chiesi sulle spine. Io e Kath adoravamo fare questi giochi, li facevamo fin da piccole. Una volta, tra le opzioni che le avevo proposto c'era un giorno gratis al centro benessere e lei scelse proprio quello e io fui costretta a prendere di nascosto i soldi dei miei genitori per pagare il centro. Solo che dopo, loro mi scoprirono e quindi Kath passò nella lista delle “brutte amicizie di nostra figlia”. Odiavo quella lista, mio fratello non ne aveva una,nonostante i suoi amici fumassero e bevessero.

-Opzione numero tre: un biglietto aereo gratuito per far venire la tua migliore amica a Gloucester – disse entusiasta

-Cosa? Davvero verrai qui?

-No, se tu non vuoi

-Ovvio che voglio e quando... hey, aspetta, ho un' altra chiamata – accettai l'altra telefonata e risposi

-Pronto?

-Oh, Miranda grazie al cielo! Ieri non ti ho vista più alle lezioni successive e oggi non c'eri e...

-Nathan – lo interruppi – Cosa vuoi?

-Nulla, volevo solo sapere come stavi, tutto qui – disse con tono colpevole

-Beh, sto bene, grazie per aver chiamato – risposi acida. Feci per attaccare quando lo sentii dire sottovoce – Scusa...

-Come? Credo di non aver sentito bene...

-Scusa ok? S-C-U-S-A! Ero distrutto ieri e non sapevo cosa dire e...

-E quindi hai dovuto per forza farmi stare male, lo capisco...

-No, non è quello che intendevo, è che... ti va ancora di uscire con me?

I miei occhi si illuminarono ma non potevo dimenticare come mi aveva fatto star male il giorno precedente

-Forse... ma seppure accettassi non sarebbe la stessa cosa e comunque mi hai chiaramente detto che non ti piaccio

-Ma noi non ci conosciamo nemmeno, ho sempre detto che non credo nell'amore a prima vista e vorrei uscire per farmi perdonare, tutto qui. Poi se deve succedere qualcosa, succederà, ma andrà tutto da sé

-Quindi... vuoi uscire come amici, giusto?

-Giusto! - rispose

-Ma noi non siamo amici! - ribadii

-Si, lo so, ma voglio che lo diventiamo! Ci stai?

-Ci sto!

-Ti mando un messaggio

-Ok, hey Nate come hai fatto ad avere il mio numer... - ma lui aveva già attaccato così ripresi a parlare con Kath.

-Hey, sei ancora lì?

-Si, chi era?

-L'uomo dei miei sogni...

-Uuuuh... “The mistery man” Sei sicura che sia lui?

-Al 100%? NO! Comunque credo che sceglierò l'opzione numero tre! Vado a chiamare Sarah così le dico che può venire a trovarmi qui gratuitamente – dissi

-Cosa?- chiese Kath dispiaciuta

-Hey, ci sei davvero cascata? Sei tu la mia migliore amica quindi: Vuoi tu, Katherine Taylor Collins, venire nella mia attuale città?

-Certo che voglio e ti perdono... - parlammo del più e del meno e gli raccontai di Nathan e lei non fu molto d'accordo sul fatto che sarei uscita con lui ma disse che io dovevo decidere cosa fare.

Attaccai il telefono a malincuore e appena dissi a mia madre che Kath sarebbe venuta qui lei semplicemente disse:- Per quanto quella ragazza sia una pazza ribelle, devo ammettere che forse averla qui ti farà bene!

-La ospitiamo a casa, vero?

-Certo! - rispose mia madre

-Chi ospitiamo qui? - chiese mio fratello ritornato a casa in quell'istante

-Kath! - risposi emozionata

-Chi? Kath il mostriciattolo?

-Hey, lei non è un mostriciattolo! Tu la chiami così solo perché è riuscita a batterti a braccio di ferro – dissi facendogli la linguaccia

-E' una scusa più che plausibile! - disse lui

-Miranda il tuo cellulare squilla – disse mia madre

Lessi velocemente il messaggio:

"Ci vediamo alle 20:00 davanti al Giuseppe's Restaurant, stasera ti porto a cena fuori! =D"


Sorrisi e rimasi a guardare il telefono per dei minuti

-Tutto bene? - chiese mia madre

-Uhm? Si, certo. Oh stasera esco e non torno per cena!

 

 

Alle 19:45 ero già pronta: capelli fatti, trucco leggero e un vestito bordeaux che speravo l'avrebbe fatto impazzire. Con il rosso avevo fatto fiasco quindi meglio cambiare colore!

 

 

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Scesi le scale di casa fino ad arrivare in salone. La casa era vuota o almeno credevo: i miei genitori erano a lavoro e non sarebbero tornati prima delle

20:30 e mio fratello usciva praticamente ogni sera. Anche se era nuovo si era subito ambientato e aveva già molti amici a differenza mia.

-Dove vai così conciata?

-Steven? Cosa ci fai tu qui? Non dovevi uscire oggi?

-Si, infatti devo. I miei amici mi vengono a prendere alle nove. Ma non hai ancora risposto alla mia domanda

-Oh beh... esco con un' amica!

-Esci con un'amica e ti vesti così?

-Beh... diciamo che esco con un amico... Davvero sto male?

-No, sei bellissima, davvero. Solo... non è un po' troppo corto per uscire con un “amico”? - mi chiese imitando le virgolette con le dita

-Hey, è davvero un amico! E poi non è molto corto... sei peggio di papà

-Lo so, ma sono geloso! - sorrise e lo stesso feci anch'io – A che ora ti viene a prendere?

-Oh no, ci vediamo davanti al ristorante alle otto

-Vuoi che ti accompagni?

-Lo faresti per me?

-Questo e altro!- disse sorridendomi

C'incamminammo verso la sua auto

-Sicura che riesci a reggerti su quei trampoli?

-Sono tacchi non trampoli!

-E' uguale – disse sedendosi in macchina – Allora... dove ti porto?

-Al “Giuseppe's Restaurant”!

-E dov'è?

-Non lo so ma tu hai il navigatore giusto?

-Ah, come faresti senza di me?

-Rimarrei a piedi! - gli sorrisi mentre lui metteva in moto la macchina. La radio riproduceva una vecchia canzone di Mika, ricordo che adoravo quella canzone ma fui costretta ad abbassare il volume per chiedere a mio fratello: - Non ti ha dato fastidio? Intendo non ti ha dato fastidio abbandonare la nostra vecchia casa, i tuoi amici, la tua ragazza e i luoghi che eravamo soliti visitare, solo per causa mia? - mio fratello mi guardò per un istante

-All'inizio si, ma adesso non più. Insomma, abbiamo architettato tutto apposta no?

-Si, lo so, ma non credevo che ci saremmo trasferiti così lontano

-Già, la sigaretta che gli abbiamo fatto trovare in stanza li ha fatti davvero arrabbiare! - ridemmo

-Da non dimenticare tutte le volte che sono scappata di casa

-Credevano davvero che tu fossi una cattiva ragazza

-Tu non glielo dirai vero?

-Che eri vittima di bullismo? - annuii -Certo che non lo farò. So come sono i nostri genitori, in meno di mezza giornata lo saprebbe tutta la città

-Non ho mai capito cosa avevano contro di me

-Gelosia

-Dai, non scherzare

-Non sto scherzando, solo un pazzo non si accorgerebbe di quanto sei bella – disse con sincerità

-Grazie, ma a quanto pare il mio “amico” non se n'è accorto, dice che non s'innamora della bellezza esteriore

-Beh allora fagli conoscere la tua bellezza interiore – gli sorrisi – Eccoci arrivati: Giuseppe's restaurant! - mi guardai intorno alla ricerca di Nathan fino a quando non lo avvistai mentre guardava l'ora sul cellulare.

-Chi è “lui”?

-Quello più carino – dissi indicandolo

-E' un ragazzo fortunato – gli scoccai un bacio sulla guancia ed uscii dalla macchina diretta verso Nate.

-Ciao... - dissi alle spalle di Nathan

-Cia...oh wow – disse appena mi vide

-Cosa c'è...? - chiesi confusa

-Nulla, nulla è che... sei davvero bellissima stasera – sorrisi e arrossii – Ti va se entriamo?

-Certo

Entrammo nel ristorante,Nathan aveva prenotato un tavolo appartato.

Dopo pochi minuti arrivò un cameriere io ordinai una pizza e Nate ordinò spaghetti alla bolognese, il suo piatto preferito

-Volevo ancora chiederti scusa per ieri io... ricominciamo ok? - rimasi in silenzio per qualche secondo

-Piacere mi chiamo Miranda, vengo da Los Angeles e mi sono trasferita qui da poco

-Il mio nome Nathan, sono di Gloucester, vivo qui da quando sono piccolo e molti mi conoscono come quello che non ha mai lasciato una ragazza ma tutte le ragazze lasciano lui!- scoppiammo in una sonora risata – Come mai ti sei trasferita qui?

-I miei genitori credono che io non sia una ragazza con la testa sulle spalle.

-Ed è così?

-Forse!

Parlammo, mangiammo e ridemmo tutta la serata, una delle serate più belle della mia vita.

 

 

-Ho mangiato benissimo oggi – gli dissi sorridendo.

-Già anche io, ma... ho ancora un vuoto nel mio stomaco... ti va un gelato?

-Pizza e gelato? Ovvio che mi va! - mi sorrise e decise di portarmi dal gelataio migliore della città secondo lui.

-Allora, che gusto vuoi?

-Non, so... scegli tu per me, accetto tutto!

-Ok, se non ti piace lo mangi lo stesso però... uhm... vediamo... due coni cioccolato e menta

-Hey, aspetta!

-Cosa? Non ti piace?

-No, la adoro,ma c'è qualcosa che non quadra:

  1. mi porti in un ristorante italiano,e io adoro la cucina italiana

  2. mi proponi la combinazione pizza-gelato, di cui sono innamorata

  3. mi offri un gelato menta e cioccolato che sono i miei gusti preferiti...

adesso dimmi... chi è la tua spia?

-N-non ho nessuna spia: anche a me piace la cucina italiana, avevo fame e volevo un gelato e poi dato che avevo voglia di gelato al cioccolato e non avevo mai provato quello a menta ho deciso di unirli, tutto qui... è un caso ok?

-Ok...- forse era vero, Nathan non aveva bisogno di nessuna spia, noi eravamo collegati, in qualche modo che non riuscivo ancora a capire

 

 

-Avevi ragione, il gelato a menta è fantastico

-Lo so. Cavolo, è tardi, devo tornare a casa.

-Ti accompagno?

-Sarebbe stupendo.

 

 

Arrivammo sotto casa mia, stavo per aprire la porta di casa quando lui mi fermò il braccio

-Prima che tu vada... è tutto ok tra noi,vero? Intendo, ci dimentichiamo del passato e adiamo avanti?

-No Nate, non è tutto ok! Per quanto odi ammetterlo, sono ancora innamorata di te e non credo che questo sentimento possa cambiare in una sera, mi dispiace ma è così!

-Dammi cinque giorni

-Cinque giorni?

-Si, in cinque giorni ti farò passare questa cotta

-Cosa? Non puoi manipolare i miei sentimenti così

-Non voglio manipolarti in alcun modo, è solo che...

-C'è un'altra vero? - abbassò lo sguardo annuendo – Potevi dirmelo fin dall'inizio. Lei... chi è?

-Non è di qui. L'ho conosciuta durante un viaggio in Italia

-Non voglio sapere altro – dissi aprendo la porta e velocemente richiudendola una volta entrata.

 

Si è fatto tardi, Sasha sta per uscire da scuola e devo andare a prenderla. Sono felice che tu abbia rinunciato a chiamarmi.

Sempre tua

Miranda

Buona sera prisoners!!!

Allora vi ho subito chiarito le idee: la ragazza di cui Nathan stava parlando, non è assolutamente Miranda e non pensate che vi stia illudendo, perché è davvero così.

Non saprete subito chi è la ragazza però muhahaha muhahaha (?)
In più vorrei dire che non so perchè a un certo punto della storia, la scrittura cambia perchè sul computer la scrittura è uguale e quando la passo qui, la scrittura cambia!!

Grazie per aver letto

Baci!

(Non so cosa scrivere casomai non ve ne foste accorte)

  
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