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Autore: Laady    09/01/2013    3 recensioni
I pensieri di Rudi dopo la partenza di Alice, le emozioni che passano tra cervello e cuore dopo la sua partenza. Un'ipotetica sesta stagione dal punto di vista di Rudi alternato ai pensieri di Alice, come andrà a finire?
Breve aggiunta di Marco/Eva. Hope you like it ;)
Genere: Commedia, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter twelve
Ci tengo a precisare che farò dei cambiamenti d'ora in poi, ovvero non parlerò più in terza persona. Chiedo scusa per la breve assenza ma sono stata malata – aihmè – e non ho potuto toccare nemmeno di striscio il computer. Ah, ultima cosa, dato che non riesco a capire di cosa diavolo è principessa Maya ho deciso di farla principessa d'Inghilterra, spero che questo non vi sconvolgerà.

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POV ALICE

 

Appena io e Rudi siamo entrati in casa ci si parò davanti una scena quasi surreale, sembrava appena uscita da una delle commedie di Moccia.

Oh, finalmente! Dai che non stiamo più nella pelle!” Marco sembrava un bambino, continuava a saltare da una parte all'altre della stanza, suscitando ilarità nei presenti.

Che c'è, che c'è?!” Eva fece il suo ingresso nel salotto della casa, più infastidita che mai, appena sveglia.

Eva, è bellissimo!” In preda alla gioia, Marco prese per le mani Eva e iniziò a ballare con lei canticchiando un “taraaantataa, tantan, tantan” abbastanza imbarazzante.

Lei non riuscì più a sostenere quella barriera che aveva alzato dopo il rifiuto di Marco e capitolò nelle braccia del suo ex fidanzato, sciogliendosi in una calda risata e ballando con lui.

Maya sorrideva appena, era gelosa, facile capirlo. Mi faceva tenerezza, ma onestamente, non sapevo se reggere il moccolo a lei o ad Eva; volevo ad entrambe un gran bene, forse troppo, smisurato.

Marco si staccò da Eva solo dopo averla abbracciata e sollevata da terra, poi fu il mio turno e quello di Lucia. Ballò persino con Giulio, e lì nessuno riuscì a trattenere le risate, riuscii persino a scattare una foto.

I genitori di Maya hanno accettato il nostro matrimonio, hanno accettato me! Io e Maya ci sposiamo in inghilterra!” L'atmosfera si fece ancor più incredibile: Lucia era entusiasta e corse ad abbracciare prima Maya e poi Marco, Eva era al limite dell'incredulo. Potevo vedere le lacrime che piano piano stavano per sgorgare fuori dai suoi occhi e fu proprio in quel momento che corse su di sopra, in camera. Volevo seguirla, ma qualcosa me lo impediva. Infondo era stata proprio lei ad abbandonare Marco per questi mesi. Ok, Marco non doveva tradirla tanto per iniziare, ma avevano fatto pace e lei aveva deciso di scappare con il francese, non lui. Era la sorella nel torto, non il povero ragazzo che aveva fatto soffrire e rovinato la vita. No, decisamente non sarei andata a cercarla per parlarle. Magari più tardi le avrei portato una grande dose di camomilla o di gelato, ma non avrei aggiunto altro. Ad ogni modo mi sentivo strana; una strana sensazione s'era impadronita di me giusto prima che misi piede nella nostra casa, e la cosa mi turbava particolarmente.

Non abbiamo ancora deciso la data, ma pensiamo nei giorni di Natale, in modo che anche voi potete venire senza prender ferie dal lavoro. E poi si sa, Natale è il periodo più magico dell'anno!” Marco era euforico.

Ma, Marco.. Mancano solo due mesi.. come farai a preparare un matrimonio in due mesi?” Lucia era ancora più sbalordita, forse preoccupata.

Beh, per l'occasione io mi trasferirò nella casa dove si terrà il matrimonio, e i miei genitori mi daranno una mano; senza contare le innumerevoli conoscenze che hanno. Senza dubbio c'è la faremo, vero Marco?” Questa volta aveva fatto il suo ingresso nella conversazione la dolce Maya. Marco non le rispose, la guardò sorridendo soltanto.

E poi i miei genitori volevano un'altro incontro con voi, sempre se per voi non è un problema, per scusarsi del loro comportamento personalmente. Avevano pensato di andare tutti a Chatsworth House nel weekend, giusto per ambientarci prima del matrimonio.”

Mi mancò un colpo. “Ch-Ch-Ch..Chatsworth House?” Sussurrai. Tutta l'attenzione si concentrò su di me ora.

La conosci?” Sorrise la mia futura cognata.

No Maya, la domanda è: Come fare a non conoscerla?” Avevo gli occhi sbarrati. Visitare quella casa era da sempre stato il mio sogno, andare nel Derbyshire ed entrare in tutta quella lussuria mi aveva sempre affascinato. Adoravo i castelli, le favole con le princiepesse e quant'altro. Ma da sempre sapevo che andare in posti del genere sarebbe stato solo un miraggio, una fantasia. - Le principesse e i principi, quei posti, esistono solo nelle favole e nella tua testa Alice. - Questo era il mio pensiero, fino a venti secondi fa. La mia certezza. Ora mi si sarebbe presentata l'occasione di andarci con la mia famiglia, con Rudi. Non sapevo se erano le coincidenze del momento o il fato che mi faceva capire che Rudi era davvero il mio principe e stavamo vivendo una favola, che lui davvero stava stravolgendo le mie certezze.

 

POV RUDI


Morale della storia, domani partiamo per l'Inghilterra. Era fantastico, davvero, se non per un piccolo particolare: Io odio volare. Ero letteralmente sbiancato alla notizia, ma la felicità del momento, per fortuna, non lo diede a vedere. Già mi immaginavo la scena: banchetti imbanditi di ogni prelibatezza, balli, incontri galanti, e io che avrei fatto ad ogni avvenimento una pessima figuraccia. Per l'ennisima volta nella mia vita mi dispiacque di non esser Marco, lui era sempre perfetto in quelle occasioni, sapeva come comportarsi, cosa dire e fare. Io non ero così. E poi ci sarebbe stata Alice, e lei sarebbe stata davvero perfetta, io avrei sfigurato solo di più del previsto, rendendomi ridicolo. La mia mente mi stava facendo vivere un filmato nella quale facevo ogni sorta di cavolate, tutti ridevano di me, e Alice delusa e imbarazzata fuggiva tra le braccia di un altro ragazzo. Scossi la testa, odiavo quelle fantasie Cesaroniche.

 

POV ALICE

 

Maya mi stava raccontando la vita di corte e per poco non mi venne un infarto. Balli, vestiti lunghi, guanti bianchi, coroncine. Una ragazza della Garbatella sarebbe stata in grado di sopravvivere a tutto questo? No, non ne sarei mai stata capace. Potevo prevedere quel che sarebbe successo: C'ero io, in un vestito da barbona e poco adatto alla situazione, e tutti che mi guardavano male e mi snobbavano. Mi comportavo come un cane abbandonato e affamato, pulcioso. Rudi mi guardava disgustato, fino a quando una bellissima ragazza lo prese per il colletto della camicia e lo porto via, via da me. Al diavolo Maya, al diavolo i balli, al diavolo quelle predizioni da quattro soldi.

 

In quattro e quattr'otto ci ritrovammo sul volo per l'Inghilterra, e di nuovo quella sensazione. Cosa diavolo mi stava succedendo? Perchè avevo quel batticuore e quella paura? Rudi era vicino a me sull'aereo, e sembrava una statua.

Ehi, tutto ok?” gli chiesi soltanto. Lo so, ero fredda, ma c'era qualcosa dentro di me che mi impediva di esser la solita sua amante calorosa.

Si” mi rispose solo lui.

Oh Rudi, nemmeno un giorno che siamo a casa e già ci comportiamo così? Ma cosa diavolo ci prende? Perchè sei freddo? No, non voglio pensarci.

Mi misi le cuffie, chiusi gli occhi e dormii per le due ore seguenti.

 

Era sera, avevamo disfatto i bagagli ed eravamo pronti per la cena. Pomeriggio mamma e Eva erano andate a fare shopping, io non volli andar con loro, preferivo concedermi all'esplorazione del castello. Era esattamente come me lo aspettavo, meraviglioso. Decine e decine di appartamenti, biblioteche sparse per il castello, tappeti rossi ornati di ricami oro ovunque, tappezzerie di classe. Una mano mi prese il polso, mi trascinò in un appartamento senza proprietario. Due forti mani mi cinsero la vita, due labbra calorose presero le mie. Ci erano bastati due minuti per cospargere i nostri vestiti ovunque, dopo di chè mi prese e diventai sua. Ogni volta le sensazioni erano diverse, mai ripetute o simili. Potevo sentire la danza dei nostri cuori, quel Tum-tum creava un'opera migliore di quelle esistenti; facevamo un baffo ai violini e ai clavicembali, altro che Beethoven e Mozart. Quella era senza dubbio l'armonia perfetta.

 

Sorrisi ripensando a quel pomeriggio, alle parole nascoste che ci dicemmo, al mistero che ci avvolgeva e la paura di essere scoperti che padroneggiava. Erano precisamente le sette quando mi ricollegai alla realtà e mi accorsi che avevo fatto il più grande errore della mia vita. Non essendo andata con mamma ed Eva, non avendo commissionato loro niente, mi ritrovavo senza vestito. Ero disperata! Chiamai Maya, e lei si che fu la benedizione del cielo; era già pronta, indossava un vesito rosso e lungo con qualche risvolto sulla scollatura. Mi portò due vestiti, uno che affermò essere troppo elegante per la sola cena ma che sarebbe stato perfetto per il giorno successivo quando ci sarebbe stato il ballo di annuncio del matrimonio, e uno che era l'ideale.

Alle sette e mezza Rudi venne a bussare alla mia porta in smoking, era elegantissimo e quel taglio stretto ed inusuale per lui gli donava in maniera impressionante.

Sei.. bellissima.” Era rimasto senza parole alla mia vista, ma ero io quella con una freccia pulsante nel cuore alla sua visione.

 

POV RUDI

 

Era davanti a me, con un vestito lungo che delineava le sue forme, verde. Le era sempre stato bene quel colore sebbene lo mettesse di rado. Per non parlare poi di quella scollatura a cuore che lo stava facendo diventare matto. Le aveva fatto un complimento banale e se ne rimproverava, ma alla fin fine era colpa sua se lo aveva lasciato di stucco.. vero? Si chiese da solo, al suo cervello. -Fantastico, ora inizio pure a parlare da solo. Oddio lo sto rifacendo. Ancora, occazzo, stai zitto! Zitto tu! No, cosa? Ma vuoi tacere, stai facendo la figura del baccalà!- Scossi la testa, ero diventato letteralmente pazzo, o più probabilmente era lei che mi aveva stregato. Un suo bacio mi fece rinsavire, solo allora notai il lieve ombretto verde brillantinato sugli occhi, i capelli mezzi raccolti mezzi no in una crocchia. Il mio cuore perse un battito, tanto per cambiare.

Mi prese ridendo sotto braccio e ci dirigemmo nella salone dove si sarebbe tenuto il banchetto, già pregustavo il cibo che avrei mangiato. -Mamma mia, ho una fame..-

Quando mi sedetti a tavola sbarrai talmente tanto gli occhi che avevo paura sarebbero caduti nel piatto davanti a me. C'erano tantissime forchette e coltelli, chucchiai e tre bicchieri. -Manteniamo la calma, un po' di logica e ci arrivi Rudi. Ok, un bicchiere è per il vino, uno per l'acqua e uno per.. ocazzo.-

 

POV ALICE

 

La cena si stava concludendo in modo impeccabile e tutti ridevamo amabilmente, chi per reale divertimento, chi perchè era assuefatto dal vino. Si era fatto tardi, Rudi mi lanciò un'occhiata che faceva capire mille parole, mille pensieri. Ricambiai. Con una scusa banale scappammo via dagli altri, alla ricerca di un luogo tutto nostro. Trovammo una stanza, una diversa da quella di pomeriggio. C'era un'immenso davanzale che dava sul giardino nella quale si trovavano un corteo di luci e fontane. Accendemmo un'interruttore che illuminò il soffitto, guardammo ammirati la camera pieni di libri. Rudi tornò su di me a baciarmi famelico il collo e il lobo dell'orecchio, sapeva quanto mi piaceva! Mi fece sedere su un tavolo dietro di noi e continuò la sua opera, sperai non finisse mai. Gli cinsi la vita con le mie gambe per stringerlo ancora di più facendo sì che il suo corpo aderisse con il mio, eravamo incollati. La situazione si fece sempre più piccante, quando all'improvviso la porta si aprì, ed entrò qualcuno.

Te pareva se non mandava me a cercarle gli orecchini, già, perchè è il momento perfetto per mostrare il suo nuovo acquisto a Maya. Aspetta ma questa non è la mia cam-” Era Giulio che, a causa di un bruttissimo scherzo del destino, ci aveva scovato. Io e Rudi ci staccamo all'improvviso come se ci fossimo scottati l'uno con l'altro, ma troppo lentamente per non farci vedere da nostro padre. Un lampo di emozioni di ogni genere si impossessò del suo volto, si passò le sue grandi mani sui capelli, prima di riiniziare a parlare, stavolta con noi che tremanti, attendevamo la nostra sorte.

 

Angolo dell'autrice

 

Ok! Ho esagerato mettendo fronzoli e mica fronzoli, ma alla fine ci sono arrivata. Il capitolo è per lo più insensato, yes i know, ma volevo risaltare il concetto del filo che separava i ragazzi tra sogno e realtà. Alice aveva quel presentimento, e alla fine è successo. Come reagirà Giulio? Cosa farà, cosa dirà? Prenderà provvedimenti? To be continued! Alla prossima, gente mia cara, grazie a chi recensisce e chi legge semplicemente, un bacione a tutti, belli e brutti!

  
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