Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Carrotscupcake_    10/01/2013    5 recensioni
Louis Tomlinson è un ragazzo allegro, vitale, simpatico e carino.
La sua vita potrebbe sembrare assolutamente perfetta. Lui è un cantante, la sua brillante carriera con One Direction è solo all'inizio, lavora con i suoi migliori amici, è l'idolo e il ragazzo ideale di così tante fans, ha una bellissima ragazza e vive con il suo migliore amico Harry Styles...
Si, vive con il suo migliore amico Harry Styles...
E' forse questo che blocca il disco di tutta quella perfezione??
Bhè, per adesso diciamo che certamente rende la vita di Louis unica, poi si vedrà...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Come promesso, ecco il capitolo, ed è giovedì :) Sono stata diligente?? Lo so il capitolo è corto, ma volevo fare come quelle serie tv cazzimmose che lasciano appesi nel momento della svolta... Quiiiiiiindi, se siete curiosi (ma magari anche se non lo siete, loool) lasciatemi un recensione, e se ci sarà un numero di recensioni decenti


<< Niente. >>
Sospira Niall, che è l’ultimo arrivato dopo le due ore di ricerca, nessuno di noi è riuscito a trovare Zayn, nessuna chiamata ha ottenuto una risposta, lui è ancora disperso, e noi siamo senza speranza.
Arrabbiato e frustrato, sferro un calcio nell’erba fresca, staccandone una piccola zolla, e sento le lacrime pungenti fare capolino tra i miei occhi, ma per una volta non me ne curo, anzi è l’ultimo dei miei problemi in questa situazione.
<< Oh merda, mi dispiace. >> sbotto.
Sento Harry che mi poggia una mano sulla spalla, arrivando al mio fianco e scrutandomi il viso, lo sento sospirare e toccarmi le guance, con una smorfia di dolore.
<< Amore, non piangere. >>
<< Troveremo un modo, Louis.. >> Niall si avvicina a me, e riesco a vedere nel suo viso stanco e affranto l’ombra di un minuscolo e vuoto sorriso, e so bene ha dovuto lottare contro il dolore che lo sta tormentando per rivolgermelo.
<< Io non volevo creare tutto questo casino. >>
<>
Niall scavalca Harry per venirmi completamente addosso in un abbraccio quasi violento, mi stringe tanto forte da mancarmi il respiro, e io sollevato, anche se sorpreso, da quell’improvvisa manifestazione d’affetto, lo stringo, se è possibile ancora più forte di quanto abbia fatto lui, per non lasciarlo andare via, anche se ne avesse voglia.
In poco tempo avverto l’umidità delle sue lacrime sulla mia spalla, e quasi come siano state svegliate dalle sue, anche le mie iniziano a fiottare impazzite fuori dai miei occhi, quasi accecandomi, ma nonostante questo continuo a stringermi al mio amico, non notando nemmeno che quest’abbraccio a fatto calare intorno a noi il silenzio.
Stavo impazzendo all’idea che Niall fosse arrabbiato con me, non riesco nemmeno a pensare ad una cosa del genere, lui non è mai arrabbiato con me, nel gruppo è sempre quello che mi difende e mi da manforte, ride alle cose che dico, anche se non sono per niente divertenti, mi rendo conto solo adesso di dare per scontata la sua presenza nella mia vita, mi è sempre affianco, e io non ricordo mai di ringraziarlo, quasi come se il suo affetto mi fosse dovuto, e dimentico che potrebbe voltarmi le spalle da un momento all’altro se solo volesse, e allora cosa farei?
Mi da un forte scossone per avvicinarmi ancora di più, e poi mi lascia libero, regalandomi un altro prezioso sorriso.
<< Non avrei dovuto far gravare tutto questo su di te. >> ammette poi, facendo le spallucce.
<< Ma è davvero colpa mia! >> ruggisco, ma sta volta solamente contro me stesso, strisciandomi con violenza le mani sulla faccia, per asciugarmi le lacrime.
<< Innanzitutto, smettila di rigirare tutte le nostre decisioni su di te, Louis. Anche io ho la mia responsabilità, lo sai che odio contraddirti, ma se avessi davvero voluto dire subito tutto ai ragazzi avrei almeno provato a convincerti. >> Harry fa un passo avanti verso di noi, intromettendosi nella discussione, non voglio che lo faccia, non voglio che si prenda la colpa e soffra come sto soffrendo io.
<< Non dire sciocchezze, tu non centri niente, sono io che ho preso le decisioni, è colpa mia. >> ribatto, con un tono irremovibile.
<< Oh, ti prego, smettila. Lo sai che sono dentro in tutta questa situazione almeno quanto te, e devi smetterla di cercare di proteggermi, perché è inevitabile che io soffra e devi sapere che io sono pronto ad affrontarlo. >>
Non sento neanche un tremolio nella sua voce, neanche un segno del suo dolore, o un’incrinatura, un’indecisione, nemmeno un singhiozzo, è così strano che io abbia pensato di voler difendere Harry da tutto ciò che c’è all’esterno e potrebbe farlo soffrire, è strano pensare adesso che mi ero riproposto di fargli scudo dai dolori della vita con il mio stesso corpo, quando vedo me, fragile e tremante di pianto e poi vedo lui, che non ha paura di quello a cui sta andando in contro, o almeno che non dimostra di averne, ed è pronto a rialzarsi e risorgere dalle sue stesse ceneri ogni volta che ce ne sarà bisogno.
Certe volte è così difficile ricordare che il mio piccolo, sensibile Harry, è molto più forte di quanto dia a vedere, è coraggioso e fiero, e dovrei smettere di trattarlo come se lo sottovalutassi, e cercare di proteggerlo, solo per darmi uno scopo nella sua vita, per avere la certezza che abbia un motivo per restarmi accanto.
<< E comunque siamo stati un po’ esagerati, eravamo sconvolti, e la notizia ci ha preso un po’ alla sprovvista, e non abbiamo fatto niente per capirvi. >> aggiunge Niall.
<< Smettila di prenderti il peso del mondo sulle spalle, Louis. Non puoi farcela da solo. >> Dice Liam, dopo essersi avvicinato a noi, con la sua solita pacata discrezione.
<< Ed è per questo che hai noi. >> Harry intreccia le sue dita tra le mie, strappandomi un sorriso.
<< Tutti noi. >> precisa Niall.
Li guardo tutti e tre, la mia vita ha un senso grazie a questi ragazzi, e so che non mi abbandonerebbero mai, neanche Zayn lo farebbe, anche se ha bisogno di un po’ di tempo per capirlo, e io ho realizzato che sono disposto ad aspettarlo anche per il resto della mia vita, perché, anche se amo il mio lavoro e amo la nostra musica, non c’è niente di più importante della loro amicizia. Le persone che ti sono care condizionano tutta la tua vita e le tue azioni senza che nemmeno tu te ne accorga, e non puoi fare a meno della loro presenza, quindi è meglio rassegnarsi, e cercare in tutti i modi di tenerle vicine quanto più possiamo.
<< Grazie ragazzi. >>
<< E adesso sediamoci e aspettiamo, dovrà tornare a casa prima o poi. >> afferma Liam.
<< Io sono disposto ad aspettare anche tutta la vita. >> conferma Niall.
<< Anche io. >> dico io.
<< Sempre che il management non ci venga a prendere per i capelli per farci lavorare… >> sospira Harry.
<< Al diavolo il management! >> esclama Liam, e la seconda volta nella giornata che alza la voce, ma ‘sta volta ci prendiamo un po’ tutti la licenza di ridacchiare, anche perché sembra che si stia prendendo gusto: quel ragazzo è talmente paziente con tutti che ogni tanto anche lui ha bisogno di sfogarsi e buttare tutto fuori.
<< Ben detto, amico. >>
<< Puoi dirlo forte. >> dico, prima di assestargli una bella pacca sulla spalla.
Poi sento la mano di Harry, ancora ancorata alla mia, che mi tira giù sul prato, cado con delicatezza a terra al suo fianco, appiccicandomi a lui, e stringendogli forte la mano, quasi fino a bloccargli la circolazione.
Niall si siede accanto a me, e mi poggia la testa sulla spalla, mi accorgo che ha ancora le guance rigate dal pianto, credo che adesso sia solo per scaricare la tensione e la stanchezza, e quindi lo lascio sfogare, e appoggio la mia testa alla sua.
Appena anche Liam è seduto accanto ad Harry, possiamo rimanere lì ad aspettare, siamo affranti come lo eravamo in sala registrazione, e non ne possiamo più di aspettare un futuro incerto che non riserva niente di buono, ma almeno questa volta i vuoti al nostro fianco non sono due, ma solo uno.
E comunque avere la casa del nostro amico alle nostre spalle, stare seduti sul suo giardino, aspettando proprio lui, allevia un po’ il buco nero della sua mancanza, perché sappiamo che non ci stiamo arrendendo e non lo stiamo abbandonando, e quindi possiamo convincerci che presto o tardi, tornerà.

Non so quanto tempo siamo stati in silenzio, ad aspettare Zayn, l’unica cosa che so e che nessuno di noi ha smesso di essere teso, nessuno di noi ha chiuso gli occhi, o nemmeno sospirato, tremato per il freddo o per la fame, mentre l’aria attorno a noi si sta facendo sempre più scura, la sera si sta avvicinando, e lui non è ancora tornato.
<< Sono le cinque, forse dovremmo mangiare qualcosa. >> suggerisce Liam interrompendo il silenzio, che ormai è diventato più doloroso e stridente di mille urla.
<< Non ho per niente fame. >> risponde Niall, se Zayn fosse qui non avrebbe esitato a prenderlo in giro, chiedendosi per quale assurdo motivo proprio lui non ha per niente fame, e facendo riferimento alle volte in cui il biondino una volta seduto a tavola si è trasformato in una aspirapolvere, ma Zayn non è qui, e ovviamente è proprio per quello che Niall si rifiuta di mangiare.
<< Non ho voglia di alzarmi da qui. >> concorda Harry, stringendosi ancora un po’ a me.
<< Potrebbe andare solo uno di noi a prendere da mangiare, così quando Zayn arriverà troverà gli altri. >> insiste Liam, mi piace il fatto che lui abbia utilizzato la parola “quando” e non la parola “se”. E’ ovvio che una semplice frase pronunciata da lui possa cambiare di certo le cose, ma mi da la sicurezza che gli altri non si siano arresi, quindi non ho nessuna intenzione di farlo io.
<< Non voglio andare a prendere qualcosa da mangiare, non voglio che proprio mentre sono via lui arrivi, e trovi tutti voi ad aspettarlo tranne me, anche se non credo che gli dispiacerebbe… >> sussurro.
<< Scommetto che gli manchi un sacco… >> dice Harry, rivolgendomi un sorrisetto.
<< Cosa te lo fa pensare? >> dico io, passandogli una mano fra i morbidi ricci.
<< Beh, a me mancheresti. >> afferma lui con una tale semplicità da farmi sorridere.
Dovrei essere abituato ad Harry ormai, ma non fa altro che sorprendermi in continuazione.
Harry è capace di essere così fragile che avrei paura di ucciderlo stringendolo un po’ più forte, che l’unica cosa che avrei voglia di fare e tenerlo lontano da tutto il mondo, per paura che persino l’aria potrebbe consumarlo, che ogni singolo dolore, anche se piccolo come una puntura di uno spillo, potrebbe distruggerlo mentre io lo sto a guardare.
Harry è capace di essere tanto forte da mettermi a tacere in un secondo, da farmi fare esattamente quello che lui vuole senza nemmeno che io mi accorga di star prendendo degli ordini da lui, da trascinare me e lui di nuovo in superficie quando stiamo affondando, da non perdere mai la speranza anche quando sembra tutto perduto, da avere il coraggio di prendere la decisione più giusta e non quella più facile.
Harry è capace di essere così insicuro che persino io riesco a capire quanto ha paura di perdermi, quanto si sentirebbe vuoto senza di me, quanto mi ha fatto diventare il senso della sua vita, senza che io meriti minimamente tutto questo, facendomi sentire la persona più sicura e più amata della terra, dandomi la certezza che non lo perderò mai, in nessun caso, che ha bisogno di me.
Harry è capace di essere così determinato e sicuro di sé, da far capire al mondo intero, o almeno a chi per qualche assurdo motivo non se ne sia già accorto da solo, quanto sia incredibilmente perfetto, bello, desiderabile, da farmi andare in paranoia dalle gelosia, farmi venire voglia di rinchiuderlo e tenerlo tutto per me, farmi sentire terribilmente insignificante in suo confronto.
Harry è capace di essere così ingenuo come un bambino, tanto da farmi sorridere, farmi venire voglia di coccolarlo, come quando sorride come se tutto il mondo gli ruotasse attorno, o guarda le cose con curiosità, come se non se sapesse ancora niente della vita, ma avesse già un’idea tutta sua, in un mondo tutto suo, o quando mi dimostra i suo amore in modo semplice e schietto, ignorando semplicemente che le cose potrebbero essere molto più complicate, addirittura un po’ sbagliate.
Harry è capace di essere malizioso e provocatore come nessuno, facendosi desiderare, facendomi impazzire dalla voglia di baciarlo, e poi di baciarlo ancora, e poi solo di starlo a guardare, e poi di toccarlo, toccarlo ovunque, insistentemente, e spogliarlo, lasciarlo senza vestiti e farlo completamente mio.
Non so mai veramente cosa potrò aspettarmi da lui, cosa gli passa per la testa, e questo è uno dei tanti motivi per cui lo amo, stare con lui è sempre una sorpresa, e le sorprese sono come gli enigmi, sono come i cruciverba, ti lasciano quel sospetto che stia per succedere qualcosa, quella voglia disperata di sapere cosa, ma c’è bisogno di pazienza per arrivare alla soluzione, ma è una pazienza che vibra di tensione e curiosità, non quella pazienza noiosa che serve quando fai la fila alla posta, è una pazienza eccitante, che non ti da mai il tempo di riposare, e prima o poi ti coglie di sorpresa lasciandoti senza parole.
<< Io proporrei di chiamare Zayn, allora. >> dice Liam, che chiaramente non ne può più di stare lì fermo senza far niente, cogliendomi un po’ alla sprovvista, dato che non ho proprio idea di quanto tempo sia stato a fissare il vuoto, perso nel mio mondo di arcobaleni e cuoricini a pensare a quanto sia speciale Harry.
<< Credo sia una buona idea. >> replico, dopo aver ripreso il controllo di me stesso.
<< Già. Potremmo dirgli che Niall stai facendo lo sciopero della fame, scommetto che così torna sicuro. >> dice Harry.
<< D’accordo, usiamo il mio cellulare, però. >> commenta Niall, staccando per la prima volta la testa dalla mia spalla, per prendere il cellulare.
Compone il numero in silenzio, e mette in vivavoce, sentiamo il telefono squillare, e squillare, e squillare…
<< State parlando con la segreteria telefonica di Zayn, non posso parlare al momento, lasciate un messaggio dopo il bip, lo troverò a meno che Niall non si mangi anche quello. >> dopo la voce allegra e ironica di Zayn, che fa sospirare un po’ tutti, si sente, per un secondo prima del bip, la risata cristallina di Niall. Mi ricordo bene che eravamo tutti assieme quando fece questa segreteria, eravamo a casa sua e stavamo mangiando, e appena Zayn si era distratto per prendere il cellulare io avevo nascosto il suo panino per dispetto, lui aveva ovviamente subito pensato che Niall se lo fosse mangiato, e per questo aveva fatto questa segreteria telefonica, ma dopo quando io gli restituii il panino lui si arrabbiò un sacco, perché mi ero permesso di scaricare la colpa sull’irlandese, e solo lui poteva dargli fastidio, ricordo ancora che per questo mi inseguì per ore, e facemmo anche tardi alle prove di un concerto, non mi ricordo nemmeno quale fosse e dove eravamo, perché ci stavamo talmente divertendo da esserci distratti tutti, persino Liam.
So bene che tutti noi abbiamo ricordato di quel pomeriggio, perché prima di cominciare a parlare ci prendiamo un secondo di silenzio.
<< Ciao Zayn. >> dice Harry.
<< Ehm… Siamo fuori casa tua, aspettiamo che torni… >> continua Liam.
<< Abbiamo fatto una specie di filone dal lavoro, non ci andava di stare lì senza di te. >> aggiungo io.
<< Per favore, fai presto, ci manchi.. >> sospira Niall.
<< Ci dispiace per quello che è successo, ma almeno parliamone. >> dico io.
<< Non abbiamo nemmeno mangiato, Niall ha detto che non ha fame. >> commenta Liam.
<< E stare seduti sul prato dopo un po’ è scomodo. >> si lagna un po’ Harry.
<< E fa freddo. >> lo appoggio.
<< E poi non riesco a credere che ti abbiamo cercato per tutta la città e non ti abbiamo trovato, sono frustrato. >> sbotta Liam.
<< Si insomma torna, per favore, fallo per me. >> Niall attacca il cellulare, e se lo rimette in tasca, e rimaniamo tutti in attesa.
Poi decidiamo di stenderci, senza separarci troppo l’uno dall’altro, e ci mettiamo a fissare le nuvole nel cielo scuro.

Un quarto d’ora di silenzio dopo, sentiamo il telefono squillare.


 

Piccole Note:

Come promesso, ecco il capitolo, ed è giovedì :) Sono stata diligente?? Lo so il capitolo è corto, ma volevo fare come quelle serie tv cazzimmose che lasciano appesi nel momento della svolta... Quiiiiiiindi, se siete curiosi (ma magari anche se non lo siete, loool) lasciatemi un recensione, e se ci sarà un numero di recensioni decenti, aggiornerò giovedì prossimo! Ah, e a proprosito di questo volevo ringraziarvi DAVVERO, perché pensavo che sareste spariti tutti dopo la mia luuunga pausa, invece ho avuto tanto recensioni, GRAZIE! Grazie!! Alla prossima..

                                                                                                                                                                                                  _Carrotscupcake_ 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Carrotscupcake_