Paul Higgins, omaccione alto dalle guance tonde, poteva dire di avere una vita felice.
Aveva una moglie, una bella casa e un lavoro ben retribuito.
Sì, poteva decisamente dire di avere una vita felice.
Unica era la nota stonata in quel quadretto commovente, o meglio, cinque erano le note intonate che stonavano alla perfezione col suo ideale di disciplina e rispetto.