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Autore: ritols92    13/01/2013    1 recensioni
[Altri]
Sono passati quattro anni da quando RiAh è scomparsa, senza lasciare traccia. E ora la ragazza è finalmente tornata in Corea, e come sempre senza dire niente a nessuno. Come la prenderanno i suoi amici quando scopriranno del suo ritorno? E sopratutto, come la prenderà il povero Dongwoo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo che sua sorella si fu addormentata, Byeol scese di sotto e raggiunse gli altri.
-Che ci fai ancora qui?- chiese indicando Woohyun
-Io?- chiese lui di rimando, indicandosi a sua volta
-Non dovevi andare a prendere Dongwoo e portarlo qui?- chiese Byeol sgranando gli occhi
-Hai ragione!- esclamò Woohyun colpendosi la fronte
-Sei senza speranze...- disse MiRo scuotendo la testa
-Ora vado, che sarà mai...- il ragazzo prese la chiavi della macchina e andò a prendere l'amico.
 
Il ragazzo arrivò davanti ad un immenso palazzo un po' malandato, scese dalla vettura e si diresse all'entrata. Suonò il campanello innumerevoli volte, prima che qualcuno rispose
-Chi è?- chiese una voce assonnata
-Dongwoo??- urlò Woohyun
-Woohyun?? Che vuoi?- chiese il ragazzo riconoscendo l'amico
-Come cosa c'è?? Non ricordi che Byeol ti ha invitato a pranzo oggi?-
-Oh! L'avevo dimenticato...vabbè sali che mi preparo..- DOngwoo aprì il portone e Woohyun salì, all'ultimo piano. La porta di casa era aperta, ed entrò senza problemi. Dongwoo era già sotto la doccia, e l'amico cominciò a guardarsi intorno, notando il solito disordine dell'amico.
-Non cambierà mai..- disse scuotendo la testa e inchinandosi a raccogliere dei libri che stavano per terra. Woohyun andò a riporli sul tavolo, e solo allora notò qualcosa spuntare da uno dei libri. Così, spinto dalla sua curiositò, tirò fuori quella che sembrava essere una vecchia foto di quattro anni fa. La foto rittraeva tutti loro, sorridenti e con la divisa del liceo, e poi c'era lei, al centro, con i capelli corti come quelli di un ragazzo e la loro stessa divisa. Ma il suo sguardo non era rivolto verso l'obbiettivo come quello degli altri, era rivolto verso lui, Dongwoo, e anche quello del ragazzo era rivolto vero lei, e sembrava così felice in quella foto, felice come non l'aveva mai visto. Ma poi quella felicità era svanita trascinandosi via i ricordi felici, e ora l'amico era ritornato quello di una volta. Anche se con gli anni era maturato molto e ora non era più scontroso e arrogante, ma comunque sempre chiuso in se stesso
-Che stai facendo?- chiese Dongwoo uscita dalla doccia, con indosso solo un asciugamano intorno alla vita. Woohyun sobbalzò per lo spavento, e per istinto nascose la foto dietro alla schiena
-Che hai li?- Dongwoo si avvicinò al ragazzo, con le punte dei capelli che gocciolavano, bagnando il pavimento
-Niente- rispose Woohyun spostandosi
-Woohyun- disse duro Dongwoo afferrandolo per la maglietta
-Ok ok, non era mia intenzione frugare..ma quei libri stavano troppo in mezzo! E per poco non mi sono quasi rotto l'osso del collo...e..-
-Dammi la foto- lo interrumpe Dongwoo. Woohyun abbozzò un sorriso impaurito e gli porse la foto
-Pensi ancora a lei?- gli chiese senza rifletterci, mentre Dongwoo strigenva tra le mani quella foto
-Solo perché ho una vecchia foto non vuol dire che penso ancora a lei- disse gettandola sul tavolo
-E poi ci siamo tutti in quella foto- continuò. Poi Woohyun ripensò alla ragazza vista all'aeroporto
-Be, ma non sei curioso di sapere che fine ha fatto? Se sta bene..- Woohyun voleva capire cosa ancora provasse l'amico, e sapeva per certo che fargli quelle domande non era giusto, visto quello che aveva sofferto, ma se quella ragazza fosse stata davvero lei, e non era tornata per lui,doveva fare in modo che lui non sapesse del suo ritorno, per non rimanere ferito ulteriormente, anche se una parte di lui gli diceva di dirgli tutto.
-Ormai è passato tanto tempo. A cosa servirebbe pensarci ancora? L'ho aspettata per quasi tre anni.- disse Dongwoo serrando i pugni
-Ok, chiudiamo il discorso allora. E muovti che la mia adorata Byeol ci sta aspettando!- esclamò Woohyun tornando il giocoso di sempre
-Sisi mi vesto e arrivo- Dongwoo tornò in bango ed indossò dei vestiti puliti. Poi si asciugò leggermente i capelli con l'asciugamano, e una volta pronto i due uscirono di casa.
 
 
RiAh non appena arrivò a casa di MiRah andò subito a farsi una doccia.
Ora l'amica e suo fratello Byunghun erano rimasti da soli in salotto ad aspettarla.
-Allora, sei felice??- chiese MiRah punzecchiando con il gomito il fianco di Byunghun
-Felice per cosa?- chiese lui nervosamente
-Dai! Lo so che ti è sempre piaciuta RiAh! E ora che vivrà a casa nostra non ti sembra vero..- rispose la sorella, sorridendo maliziosamente
-Ma piantala!- rispose lui imbarazzato, spingendola lontano,
-sappi che ti tengo d'occhio comunque- disse putandogli un dito contro
-Si si come vuoi- rispose il fratello sventolando la mano.
 
Quando RiAh ebbe finito di farsi la doccia, e si fu rivestita, scese di sotto
-Io vado- disse prendendo la sua borsa a trocaolla fucsia
-Sicura di voler andare da sola?- le chiese MiRah
-Certo, andrà tutto bene, non preoccuparti- sorrise RiAh. Poi uscì di casa.
La ragazza stava andando da suo padre in ospedale, finalmente dopo tanto tempo l'avrebbe rivisto, anche se non nelle sue migliori condizioni.
 
Quando arrivò in ospedale le venne in mente che l'ultima volta che era stata li era per il suo amico JaeBum, e sempre li aveva scoperto tutto.
Ed ora era davanti a quella porta, indecisa se entrare o meno. Fece un respiro profondo e strinse tra le mani la corda della borsa, e finalmente bussò. Una voce roca le disse di entrare,lei aprì la porta, e non appena vide il padre disteso sul letto, fiuni di lacrime le rigarono il viso
-RiAh- sibilò l'uomo
-Appa- la ragazza si portò una mano alla bocca, e poi corse da lui
-Come stai piccola mia?- chiese l'uomo, allungando una mano per afferrare quella della figlia, che lo lasciò fare
RiAh si asciugò le lacrime con la manica del maglioncino
-Non è importante di come sto io...-disse tirando su con il naso -Voglio sapere come stai tu- continuò
Il padre guardò sua figlia, e un sorriso triste si allungò sul suo viso
-Probabilmente questa è la punizione che mi merito, per averti fatta soffrire così tanto- disse l'uomo voltando la faccia dall'altra parte, vergognandosi
-Appa..è vero che mi hai fatta soffrire, e che ancora sto soffrendo. Ma anche tu...quando devi aver sofferto per come ti ha trattato la mamma?-
-Riah..-
-Sia chiaro, non ti sto perdonando, ne tanto meno difendendo..ma anche tu hai sofferto, e hai proiettato questa tua sofferenza su di me. E ora guardati, in che condizioni ti sei ridotto-
-Perché sei tornata, se dici di non avermi perdonato-
-Perché sei pur sempre mio padre. Non posso lasciarti vivere gli ultimi istanti della tua vita da solo-
Gli occhi dell'uomo divennero lucidi, e una calda lacrima scese dal suo viso
-Grazie RiAh..- il padre fece cenno a RiAh di avvicinarsi, e lei lo fece, facendosi stringere tra le braccia del padre.
-Ora devo andare, ho altre cose da sbrigare..- la ragazza si sciolse dall'abbraccio -Qui ti lascio il mio numero di telefono, ma tornerò qui stasera, tornerò qui ogni giorno, ok?-
-Va bene- rispose l'uomo sorridendo, poi la figlia andò via.
 
A casa delle quattro sorelle, tutti erano seduti a tavola pranzando in perfetta armonia.
-Allora Dongwoo, come va con il lavoro?- chiese MiRo al ragazzo
-Bene, fare ripetizioni d'inglese non è male come cosa- rispose il ragazzo
-E l'università? Stai andando spero- intervenne Ji Chul
-Ya! Non sei mica suo padre!- lo rimproverò MiRo
-Che c'entra? Ormai per me è uno di famiglia! Ha grandi capacità e in futuro potrebbe fare l'insegnante- rispose lui
-Certo, anche tu hai ragione! Ma qui le domande le faccio io... Allora Dongwoo, stai andando all'università?- domandò MiRo tornando a guardare il ragazzo seduto davanti a lei
-Si certo- rispose mostrando un sorriso divertito. Ormai quelle persone per Dongwoo erano diventate la famiglia che sempre aveva desiderato. Finalmente, da quando era amato, si sentiva amato, come quando RiAh gli era stato vicino
-Dongwoo è sempre stato bravo con l'inglese! Al liceo aveva persino dato ripetizioni a RiAh- disse Woohyun. Improvvisamente nella sala calò il silenzio più totale, e Byeol non potè fare a meno di tirare un calcio al suo ragazzo, seguito da un'occhiataccia killer
-Allora- MiRo si schiarì la voce e ruppe il silenzio per l'ennesima volta -Dobbiamo ancora vedere il video del matrimonio- continuò
-Oh mamma, mi è bastato vederlo dal vivo- la prese in girò SeoSa
-Come sei simpatica guarda-. rispose MiRo facendole una smorfia.
-Ah Woohyun nel pomeriggio abbiamo una lezione comunque- disse Dongwoo guardando l'orologio
-E' vero! L'avevo quasi dimenticato- esclamò il ragazzo
-Sei senza speranza proprio- gli disse Byeol scutendo la testa
-Se volete vi posso accompagnare io- disse Ji Chul
-Non preoccuparti, stamattina ho preso la macchina quindi siamo apposto- rispose Woohyun
-Allora è meglio se noi andiamo- Dongwoo si alzò da tavola, ringraziando tutti per l'invito e per il delizioso pasto e insieme a Woohyun uscì di casa.
 
Una delle prime cose che RiAh dovette sbrigare era iscriversi all'università. L'università che stava frequentando in Canada la trasferì automaticamente alla Korean University (?xD) una delle università più importanti di tutta la Korea.
-Si, ora sto andando a ultimare le ultime cose- RiAh era al telefono con MiRah
-Capisco, appena hai finito chiamami, gli altri non vedono l'ora di vederti!- la ragazza si riferirva a RohSae e HaNeul e Yeol. Suoi vecchie compagne di scuola
-Anche io non vedo l'ora! Ora devo chiudere, sono arrivata- le due ragazze si salutarono e RiAh ripose il telefono dentro alla borsa, e accorgendosi di avere una ascarpa slacciata si chinò a terra per allacciarla. In quel momento non si accorse di due ragazzi che le passarono dietro chiacchierando....
 
Una volta entrata nell'edificio il cuore prese a batterle forte. Era una delle università più importante di tutta Seul. Le probabilità di incontrare qualcuno di sua conoscenza erano alte, ma non poteva farci niente, era scappate anche troppe volte, e non voleva vivere la sua vita come una clandestina. Fece un respiro profondo, e si diresse in segreteria, però l'edificio era talmente immenso che non riuscì a trovarla, così chiese alla prima ragazza che vide passare in corridoio
-Scusa!- disse inseguendola
-Dici a me?- chiese volandosi la ragazza voltandosi. Quando RiAh la vide, si sentì morire, sbiancò di colpo e sgranò gli occhi, mentre i libri che la ragazza teneva in mano cominciarono a cadere sul pavimento.
RiAh aprì bocca per andare a dire qualcosa, ma prima che potesse emettere alcun suono, la mano dell'altra ragazza l'aveva già colpita in pieno viso. E ora, con il volto ancora girato, cominciò a piangere, toccandosi la guancia appena colpita che divenne subito rossa
-Con quale coraggio ti fai rivedere?!-urlò improvvisamente PaRam. La ragazza cercò in tutti i modi di essere dura, ma anche lei cominciò a piangere
-Si può sapere dove cazzo sei stata!!?- urlò ancora scuotendo RiAh per le spalle
-Scusami..scusami..- fu l'unica cosa che riuscì a dire RiAh, con voce soffocata
-Dimmi che sei veramente tu..- sussurrò PaRam abbracciando forte l'amica. Lei riacambiò l'abbraccio e annuì
-Quando sei tornata?? Perché non mi hai detto niente?? Perché non ti sei fatta mai sentire?? PERCHE'??- finalmente dopo tanti anni PaRam potè finalmente sfogarsi sull'amica che l'aveva praticamente abbandonata
-Mi dispace PaRam! Dovevo farlo! Poi ti spiegherò tutto con più calma..ma dimmi. Come sta JaeBum??- le domandò RiAh strigendole le mani
-Tsk, torni in Korea e pensi subito a lui- rispose facendo la fina offesa
-Sai che non è così! E sai cosa intendo-
-Lo so lo so! Sta benone! Ha superato il risveglio alla perfezione, non presentando alcun trauma. Ora anche lui studia qui- spiegò l'amica
-Davvero??- RiAh era euforica
-Si certo- rispose -Anche...- PaRam andò a parlare ma si bloccò improvvisamente
-Cosa?-
-Niente, dicevo..anche lui studia qui! Appena finisce la lezione dobbiamo vederci per pranzare! Penso che gli andrà il kimchi di traverso quando ti vedrà- solo all'idea PaRam scoppiò a ridere
-Non so se potrò unirmi a voi..prima devo sbrigare delle cose in segreteria, però mi sono persa- spiegò RiAh portandosi una mano dietro alla testa
-Vieni ti ci porto io! Tanto ora ho un'ora buca- PaRam prese sotto braccio la ragazza e la condusse alla segreteria
-Ora devo andare un attimo in biblioteca a restituire un libro. Appena finisci aspettami qui. NON MUOVERTI- la minacciò PaRam
-Non vado da nessuna parte!- rispose felice RiAh.
-Allora vado e torno!- PaRam le voltò le spalle e corse via.
RiAh la guardò sorridente allontanarsi, poi bussò alla porta delle segreteria ed entrò.
-Salve- disse avvicinandosi allo sportello
-Salve..in cosa posso esserle utile?- le chiese la signorina
-Si ecco, sono la ragazza che studiava in Canada..- spiegò RiAh,poi la signorina andò a cercare il fascicolo
-RiAh giusto?- chiese la donna leggendo il nome sui fogli
-Esatto!- rispose lei.
-Dovrebbe firmare qui- disse la donna porgendole un foglio
-Ecco fatto- RiAh firmò e le restituì la penna
-Perfetto, allora torni domani e le farò avere la scheda con il programma!- le disse la donna
-Grazie mille!- RiAh chinò leggermente il capo per ringraziare. Si diresse alla porta, e nel momento esatto in cui andò ad aprirla, un ragazzo entrò a sua volta, cosicché i due ragazzi andarono a sbattere uno contro l'altro.
-Scusami!- esclamò RiAh inchinandosi ripetute volte, senza vedere contro chi aveva appena sbattuto
-Non importa- rispose freddamente il ragazzo. Fu allora che RiAh riconobbe quella voce e quella freddezza. Alla fine la peggiore delle sue preoccupazioni era diventata realtà. Anche lui frequentava quell'università, quindi evitarlo, non vederlo sarebbe stato impossibile. E ancora con lo sguardo basso il cuore prese a batterle forte, gli occhi le divennero lucidi e le gambe cominciarono a tremarle
-Tutto bene?- le chiese
-Sisi- rispose agitata RiAh prima di uscire di corsa e con la testa china dalla segreteria.
Dongwoo seguì con lo sguardo la ragazza uscire, e provò una strana sensazione. Come che quella scena l'aveva già vissuta, tempo prima. Poi un lampo gli attraversò la testa
-Come si chiamava la ragazza appena stata qui?- chiese frettolosamente avvicinandosi alla segreteria
-Qualcos non va Dongwoo?- gli chiese la donna, preoccupata
-Per caso il suo nome era...- non riusciva a pronunciare quel nome, ma si sforzò -Era Riah?-
La donna annuì -Si esatto, si appena trasferita dal canada- rispose la donna annuendo -Perché me lo chiedi?- chiese ancora, ma prima che lui potesse darle una risposta era già corso via.
Cominciò a cercarla nervosamente nel corridoio, in lontananza scorse una ragazza camminare a passo svelto.
RiAh uscita dalla segreteria cominciò a camminare svelta davanti a se, poi PaRam comparve da dietro l'angolo
-Dove stai andando?- la rimproverò -Ti avevo detto di aspettarmi davanti alla segreteria- continuò
-Si lo so,ma non arrivavi, ora andiamo, forza- rispose agitata RiAh
-Ma che ti prende? Perché sei così pallida? Non eri così prima..-
-Ti prego andiamo via- RiAh afferrò l'amica per il braccio, ma a sua volta qualcuno afferrò il suo, imedendole di camminare
-Oddio!- urlò PaRam sgranando gli occhi. RiAh si voltò di scatto, e fu in quel momento che i loro occhi s'incrontrarono, risvegliando vecchie emozioni ormai spente.
  
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