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Autore: Laady    13/01/2013    3 recensioni
I pensieri di Rudi dopo la partenza di Alice, le emozioni che passano tra cervello e cuore dopo la sua partenza. Un'ipotetica sesta stagione dal punto di vista di Rudi alternato ai pensieri di Alice, come andrà a finire?
Breve aggiunta di Marco/Eva. Hope you like it ;)
Genere: Commedia, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter sixteen
Good evening my dears!
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POV ALICE

 

Ali, Ali mai sei tu? Ohi, su sveglia! Apri gli occhi! Ti prego dimmi che sei Alice o qui ci faccio una vera figura di merda”

 

Mi riscossi dal mio sonno, aprii gli occhi e abbassai gli occhiali da Sole.

Il cielo era pieno di nubi bianche, le temperature erano vistosamente diminuite e in più doveva esser passato un po' di tempo da quando mi addormentai dato che il mio corpo si stava assiderando.

Ma.. che ci fai qui?”

Di nuovo quella voce. Girai piano la testa e lo vidi

Ma.. no, che ci fai tu qui?”

Rise.

Walter, ma dove sei finitoo?”

Una donna bionda aveva appena svoltato l'angolo della strada,

Ma.. Alice! Che ci fai sdraiata qui?”

è quello che cercavo di capire anche io!” Disse l'uomo.
“Walter, Carlotta, ciao.. oddio ma che ci fate a Roma? Non eravate in Spagna?”

Si, ma un fiocco azzurro ci ha spinto a sistemarci.”

Solo in quel momento i miei occhi si posarono sul rigonfiamento di Carlotta.

Oddio, ma.. Carlotta sei incinta? Congratulazioni!”

Mi alzai di botto per abbracciarla ma un mal di schiena atroce mi bloccò sul posto.

Mi dimenai, per quanto potevo, emanando gemiti di dolore.

Ohi Ali tutto bene? Walter, dobbiamo portarla a casa! Ma hai dormito fuori?”

Parlava guardando il volto di Walter e il mio di continuo.

NO!” Urlai.

Non posso tornare a casa, o Giulio mi ammazza e Rudi me lo sogno.”

Mi guardarono senza capire e dissi:
“è una storia lunga.”

Sei scappata?”

Mi disse Walter aiutandomi ad alzarmi.

No, no.. beh, si più o meno. Ma non da casa, dall'Inghilterra.”

Ok, facciamo così.” Intervenne la biondona incinta. “Tu ora vieni a casa con noi, ti fai una doccia rigenerante perchè tesoro, hai dei capelli che sembri uno spaventapasseri e due occhiaie che fanno paura, e ci racconti tutto, con calma.”

Non vorrei disturbare, davvero. Tranquilli, mi compro un caffè e mi tiro su!”

Non se ne parla. Susu, venite!”

La gravida si voltò e con un battito di mani iniziò ad incamminarsi davanti a noi.

Vidi Walter ruotare gli occhi al cielo sussurandomi soltanto: “Ormoni. Non dire o fare niente o ti può staccare la testa.”

Carlotta si voltò proporio in quel momento “Hai detto qualcosa Walterino?”

Chi io? Nono, figurati. Saranno gli uccelli che volano, un cinguettio di troppo!”

Non convinta, ma non interessata, si voltò alzando le spalle e continuò per la sua strada.

 

POV RUDI

 

Ciao Rudi”

Mi disse la bionda con fare languido. Quei lineamenti mi stavano facendo morire.

Asia”

Risposi con un cenno della testa. Non volevo fare lo scontroso, davvero, ma la figura davanti a me era così simile a quella dei miei sogni che mi faceva male.

Era come se Alice mi fosse entrata ancora più sottopelle di prima, come se fosse un'antidolorifico esaurito. Mi aveva guarito dal male, ma ora che non c'era più era aumentato. Asia era un medicinale troppo debole, non era Alice.

Mi chiesi come potevo anche solo associarla a mia sorella.

Era più bassina, più formosa è vero, ma Alice aveva impresso il suo corpo e altro nella mia mente, era diventata il massimo dei miei standard. Lei, a confronto, non era altro che uno scarto.

Era da un po' che non ti vedevo. Dove sei sparito?”

Si avvicinava sempre di più a me con passo felpato, iniziai a deglutire.

Mi guardava come se fosse l'ape ed io il polline.

C'era solo un problema, io odiavo il miele ed ero allergico a quelle piccole creaturine a striscie.

Qua e là, ora scusami” balbettai “devo proprio andare!”

Accellerai il mio passo ma la sentivo dietro di me che, imperterrita, mi seguiva come un segugio.

Senti un po', che ne dici di fare qualcosa insieme, stasera?”

Vorrei tanto, ma ho da fare Asia”

Oh.. potrei aiutarti a lavorare..”

Non penso riusciresti”

Mi sottovaluti..” mi sorrise, di nuovo. Non riuscivo neppure a guardarla.

Senti Asia, io non ti conosco, questa è la seconda volta in vita mia che tivedo. Non so perchè continui ad insistere con me, ma non mi va. Sono impegnato.”

Ci si può sempre liberare dal lavoro”

Mi cinse le spalle, quei trattamenti li volevo da un'altra persona!

Asia, ti prego” Chiusi gli occhi.

Rudi, ti prego” mi sussurrò ad un palmo dalla mia bocca.

 

POV ALICE

 

Completamente bloccata.

Altro che doccia calda, altro qualsiasi altra cosa.

Cazzo no, cazzo no!

Non poteva farmi questo.

Non poteva tradirmi così, non poteva voltarmi le spalle.

-Alice fai qualcosa per fermarlo, muoviti cazzo!-

Le mie gambe erano bloccate, di nuovo.

Per la seconda volta non riuscivo a fare niente.

Walter e Carlotta mi guardavano interrogativi, non diedi loro corda.

-Alice. ALICE.- il mio cervello stava iniziando a parlarmi.

-Volevi trovare Rudi? Bene l'hai trovato. Volevi riprenderti Rudi? Bene, ne hai la possibilità. Ma se non ti muovi, se non lo fermi..- il fiato mi si mozzò -Fermarlo? Aspetta un po', perchè devo fermarlo? Se loro stanno amoreggiando significa che lui ha fatto la sua scelta. Guarda caso, non sono io.-

Feci per girarmi quando qualcosa dentro di me si attivò.

Potevo chiaramente sentire i meccanismi del mio essere che si mettevano in azione, riuscivo a percepire i bulloni che si avvitavano, i nervi che si mettevano in moto.

Corsi, veloce, come mai prima, al diavolo il mal di schiena, al diavolo i miei amici che mi chiamavano ignari della situazione.

Urlai un solo:

Fermo!”

La persona innanzi a me si voltò e lentamente, mi guardò.

A-Alice?” Balbettò. Allontanò la bionda per girarsi completamente e concedermi la migliore visione del mondo.

Rudi, non farlo.”

A te cosa importa?” Sputò fuori con tutta la rabbia miscelata a tristezza del mondo. Odiavo vederlo così, la sua delusione era palpabile.

Mi importa, mi importa eccome.”

Non mi sembrava, sai?” sorrise beffardo.

Lo so. Ma a volte le apparenze ingannano, così come le persone sbagliano. Io ho sbagliato Rudi. Lo so. E.. e ho fatto un'errore madornale che non dovevo fare. Ho compromesso il nostro futuro, ti ho fatto soffrire, mi sono fatta male da sola, con le mie mani. Come al solito non ho fatto altro che allontanare la persona che amavo, che.. amo.”

Lo vidi sussultare, si stava irrigidendo. Sapevo che stavo dando spettacolo, le persone vicino a noi si voltavano per guardarci, certi addirittura si fermavano. Non mi importava, avevo il mio scopo vicino e dovevo raggiungerlo. Non ho avuto tempo per preparare niente, la mia lista era andata a puttane. Ma non doveva fallire anche la mia missione, non dovevo osare sbagliare. Dosavo ogni parola con la massima cura, il mio cervello era all'opera per trovare le giustificazioni migliori.

Avevo programmato un'itinerario di cose da fare, sull'aereo, lo sai? Mi sono precipitata a Roma appena ho potuto. Marco mi ha 'coperta'. Ho chiamato Eva, avevo intenzione di entrare in casa di nascosto e trovarti per parlarti. Ma tu non eri più a casa, Rudi. E sai cosa ho provato nel momento che ho capito che potevi essere chissà dove? Mi sono sentita smarrita.” Risi vedendo la sua espressione impressionata, gli occhi che tanto ho ammirato sbarrati. Cercava di parlare e dire la sua ma lo interruppi.
“Non ti aspettavi che sarei venuta a cercarti, vero Rudi? Ho passato la notte in bianco nella speranza di leggere il tuo nome su un qualsiasi citofono e mi sono addormentata. In strada Rudi. Ho dormito in strada, per te. Sai bene quanto io sia schizzinosa.”

Perchè l'hai fatto? Perchè ora? Perchè ti sei presa la briga di cercarmi?”

Perchè tu mi hai sbattuto la porta in faccia Rudi, esattamente come ho fatto io un mese fa. Ma non ho intenzione di cercare un altro portone, voglio tentare di riaprire la nostra porta con la chiave secondaria, quelle delle emergenze e questa è senza dubbio un'emergenza con la E maiuscola.”

Perchè?” Ripetesti tu.“Perchè.. non lo so perchè. Non penso esista una motivazione in merito se non il sentimento che serbo per te, dentro di me.

Ci sono delle cose che non si possono spiegare Rudi, semplicemente succedono. Così come io mi sono innamorata di te. È successo. Ed è stata la cosa più bella di tutte. Sai qual'è la cosa più buffa della situazione? Che io non ho smesso di tenere a te solo perchè ci siamo separati. Anzi, se possibile, ti voglio più di prima. Voglio svegliarmi la mattina e vederti al mio fianco, voglio poterti toccare, anche solo sfiorare, durante la giornata, voglio sdraiarmi in un letto con te la sera, voglio esser tua la notte. Tutti i giorni, tutte le notti.”

Smettila di dirmi queste cose. Ormai non c'è più niente per cui lottare.” Stava soffrendo. Stava tentando di tenere saldo e levato il muro contro di me, ma i mattoncini che lo componevano stavano iniziando a tremare per mano mia. Ero io il suo terremoto, quello che lo aveva scombussolato, che aveva distrutto e fatto cadere in mille pezzi. Ora non mi rimaneva che ricostruirlo con un cemento nuovo, uno più forte.

Mi avvicinai a lui, con tutta la calma del mondo.

Io sono tornata per restare, Rudi. Sono tornata per te. Mi manca parlare con te, com'eravamo soliti fare. Mi mancano le nostre discussioni, i nostri piccoli battibecchi stupidi ma importanti. Non ho mai smesso di volerti, nemmeno dopo tutto il male che ci siamo fatti. E lo so che tu pensi la stessa cosa, so di essere ancora la tua certezza. Due persone normali avrebbero già messo una pietra sopra la relazione andata a puttane, ma non noi. Noi siamo l'eccezione.”

Lo vidi titubante fare un passo e poi un altro.

Ora era lui ad avvicinarsi, pericolosamente, alle mie labbra.

Un bacio. Non aveva detto niente, aveva solo posato il suo essere su di me in una tacita e casta promessa.

Li hai sentiti?” Mi chiese.

Sentito cosa?” Domandai mordendomi un labbro sorridendo.

I fuochi d'artificio” Sorrise, eravamo fronte contro fronte.

No, ho sentito di più.”

Cosa intendi?” Si staccò di mezzo centimetro, arricciò il naso in una maniera tanto meravigliosa quanto dolce.

Gli sorrisi. “Il big bang”.

Mi diede un altro bacio dalla quale ne susseguirono mille ancora.

Delle cose fredde iniziarono a farsi sentire nell'aria, alzammo lo sguardo e vedemmo un dono di Dio:

Rudi, guarda, nevica!”

Mi presi il viso tra le tue grandi mani e mi sussurasti un semplice, ma non poco importante: “Grazie” in una maniera così speciale che mi dimenticai di Walter e Carlotta, della gente che ci scorreva frenetica a fianco e di quella faccia da merlo dietro Rudi che spiava il nostro amore sbalordita.

Sembrava la scena di un film; il mondo andava avanti con i suoi abitanti, ma il tempo intorno a noi si era fermato.

 

Nessuno, però, dubitava della presenza di un'ombra che ci osservava.

 

Angolo dell'autrice

 

Et voilàà! Non è esattamente come avevo pensato che sarebbe andata, ma a me sta bene così. E a voi? :D
Question number one: Sono stata troppo affrettata? Se fosse così scusate, ma davvero non resistevo più a vederli divisi.

Question number two: Chi era quell'ombra?

Question number three: Come si evolveranno le cose ora che si sono 'sistemate'?

Baci e ringraziamenti a quelli che recensiscono e a quelli che leggono soltanto; alla prossima!

  
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