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Autore: Sirene Chan    02/08/2007    1 recensioni
I protagonisti di Dragon Ball si troveranno faccia a faccia con i personaggi di film e telefilm per sconfiggere un nemico terribile: il Dahaka! Questa fic è stata scritta a due mani da Sirene Chan e Milk 92.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Altri, Goku
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La pallottola era penetrata in profondità nel petto. Il dolore che aveva provato nel sentirla entrare nella propria carne era atroce.

Ma dopo un attimo di intensa sofferenza, il nulla.

Il suo spirito vagava confuso tra le tenebre della morte. Aveva visto il suo corpo portato via con estrema delicatezza dalle persone che poco prima gli avevano privato della vita. Si era accorto di non poter toccare nulla, e di poter vedere cose che in vita sono invisibili.

I suoi ultimi istanti di vita erano trascorsi pieni di orrore e sgomento. Non gli importava il fatto di essere morto, si preoccupava più per il destino che aveva imposto all’umanità. Le sabbie erano liberate. La Terra era condannata.

Delle lacrime scendevano sul suo volto, ma non provava la sensazione del bagnato. I suoi sensi erano perduti, tranne quello della vista e dell’udito. Piangeva, pensando di aver fallito la missione.

Continuava a vagabondare per le strade, senza una meta precisa, quando una voce lo fermò.

Alle sue spalle, una deliziosa ragazza. Aveva i capelli lunghi e neri, ed indossava un abito lungo e bianco, da cerimonia.

- Chi sei? – chiese il principe, ancora frustrato.

La donna non rispose, ma si limitò a guardarlo.

- Perché sono ancora qui e non sono all’altro mondo? – continuò.

- Devi seguire la luce. – disse, la giovane donna.

Aveva una voce soave e delicata. Le parole rincuorarono il ragazzo.

- E dov’è questa luce? – chiese, iniziando ad osservarsi intorno.

Lei non disse nulla. Poi scomparve.

- Aspetta! – si ritrovò ad urlare, solo.

Sospirando, si voltò, per continuare a camminare ed a riflettere.

Ma il volto della donna era proprio dietro alle sue spalle.

Sussultò, vedendola li, e si chiese come aveva fatto.

- Hai delle questioni in sospeso, se non vedi la luce. Tutte le anime presenti sulla Terra ne hanno. Devi scoprire ciò che devi completare. -

- Ma come faccio, se non posso interagire con le persone vive? -

- Melinda Gordon. E’ lei che ti può aiutare. -

- Come faccio a trovarla? -

- Devi solo volerlo. -

- E tu? -

I suoi occhi divennero malinconici .

- Nessuno mi può aiutare. -

La donna scomparve, ed il giovane restò solo.

"Melinda. Melinda Gordon, dove sei?"

Il buio lo avvolse, ma dopo pochi attimi si ritrovò in un altro posto. Si trovava vicino ad un negozio di antiquariato, dove all’interno c’era una donna. La guardò a lungo, e si accorse che lo aveva visto. Allora si avvicinò, ma lei, facendo finta di niente, continuava ad occuparsi dei clienti.

- Tu puoi vedermi? Puoi sentirmi? – chiese, con un barlume di speranza.

Ma lei lo ignorava, sorridendo alle persone che acquistavano qualcosa dal suo negozio.

- Devi aiutarmi! Devo trovare un certo Goku! -

Lei continuò a sorridere alle persone, fino a quando non uscirono dal negozio. Poi si voltò verso lui.

- Chi sei? -

- Io…Non lo so! – chiese, allarmato.

Lei, con voce gentile, rispose.

- E’ normale che gli spiriti non si ricordino molto della loro vita. Ma vedrai che col tempo ti tornerà. -

- Tempo… - mormorò confuso, ma subito dopo guardò la ragazza con sguardo determinato. – Io non ho tempo! -

Lei, colpita dall’espressione dura del principe, gli chiese chi fosse Goku, menzionato poco prima.

Lui però, non lo sapeva.

Melinda si diresse verso il magazzino del negozio, e tirò fuori il suo pc portatile. Notando lo sguardo perplesso del fantasma, lei spiegò velocemente cosa aveva intenzione di fare.

- Guarderò sul mio computer la lista delle persone, cercando questo Goku. Dopodiché troverò l’indirizzo di casa, e andrò a cercarlo io stessa. -

Ma lui pareva più esitante. Nel tempo da cui proveniva non esistevano i pc. Ma dato che quella era la sua unica possibilità di trovare quella persona, non disse niente.

Intanto la ragazza stava cercando quel nome. Aveva digitato con velocità il nome Goku sulla tastiera, e stava aspettando che il browser trovasse qualcosa.

Appena un link apparve sullo schermo, Melinda lo cliccò, e vide apparire il sito del torneo tenkaichi. Tra i nomi dei concorrenti c’era quello che stava cercando.

Premette il tasto del mouse per aver maggiori informazioni su questo personaggio. E quando le ebbe, si irrigidì.

Si voltò verso il principe, che stava ancora cercando di decifrare quello che per lui era un linguaggio incomprensibile.

- Goku… è morto. -

La frase colpì il ragazzo.

- Ma come… Quel Sa… Saton ha detto che aveva una sfera del drago…Lui ne aveva una…-

- Dov’era questo Saton? – chiese, intenzionata a cercarlo per parlargli.

Ma l’uomo era confuso, troppo confuso, e riuscì solo a dire

- Una stanza bianca. È li che sono morto.-

A lei non bastava questo come indizio, praticamente tutti avevano pareti bianche. Digitò il nome di Saton, per vedere chi veniva fuori. Ma il correttore automatico corresse il nome in Satan.

Colpita da un idea, cercò in internet qualche foto di Mr Satan, e la mostrò allo spirito.

- E’ questo l’uomo che ti ha detto il nome di Goku? -

Lui osservò bene l’immagine, dopodiché annuì convinto.

- Si, è lui. -

La ragazza sorrise. Almeno sapevano da dove partire.

- Bene, ora cercherò di par…-

Ma mentre parlava, il fantasma scomparve, come tutti i morti facevano.

Prese la borsa, e si avviò verso Satan City, riflettendo su chi potesse essere questo Goku.

Parcheggiò la macchina rossa in un parcheggio pubblico, e si avviò nel palazzo dove abitava il grande Mr Satan. Entrò nella porta aperta, e si guardò in giro. C’era una donna alla scrivania, che doveva essere la segretaria.

- Salve! – salutò cordiale Melinda. – Devo vedere un attimo il signor Satan. E’ una cosa piuttosto urgente. -

La donna, però, con voce monotona disse, indicando una scatola rossa

- Quella è la scatola dove le fan possono mettere le lettere destinate al grande Mr Satan. -

- No, scusi, lei non ha capito. Non sono una fan, io sono…-

- …la sua anima gemella, forse? Lei non è la prima a dirmelo, perciò non pensi che cederò solo per una frase del genere. – continuò leggermente irritata la donna.

Melinda, perplessa, annuì gentile. Ma continuò.

- Scusi, ma ho saputo che questa mattina qui dentro è morta una persona. È vero? -

- Si. – annuì sconsolata la segretaria.

- E so anche che questa persona ha chiesto a Mr Satan di parlargli di un certo Goku. È la verità? –

Lei, confusa, non seppe rispondere.

- E’ per questo motivo che devo vedere il grande Mr Satan. Devo assolutamente sapere chi è colui chiamato Goku. - continuò Melinda.

- Mi spiace signorina, ma non posso far niente per lei. –

Scoraggiata, stette un attimo in silenzio, a pensare a cosa fare.

- Senta signora. Io sono un amica del ragazzo ucciso in questo palazzo, e vorrei parlare a Mr Satan, per farmi raccontare da una persona che era presente come hanno fatto ad uccidere il mio amico.-

La signora sospirò, scocciata.

- Ancora peggio, signorina, non posso permettere a Mr Satan di incontrare una persona in lutto che potrebbe nuocere alla sua incolumità. -

Melinda, rassegnata, salutò ed uscì dal palazzo. Non poteva far altro che continuare le ricerche sul nome di Goku.

Tornò alla macchina, e seduta sul posto del guidatore digitò nuovamente il nome completo, cioè Son Goku. Trovò varie informazioni, come anche i componenti della famiglia. Ma nessun indirizzo.

Allora digitò al nome della consorte, una certa Chichi. E li trovò che era figlia dello stregone del toro. Esultò, vedendo che vicino al nome quest’ultimo c’era un numero di telefono. Tirò fuori il cellulare, e compose il numero. Rispose una voce grossa e gentile. Lei si presentò, e subito dopo chiese l’indirizzo della donna chiamata Chichi. Lui, dopo un attimo di esitazione, glielo disse, e lei ringraziò.

Accese il motore, diretta all’indirizzo che quel buon uomo le aveva detto.

La casa era circondata da erba e montagne. Più che una via era un’area desertica. Si avvicinò alla strana struttura, e bussò.

Attese qualche attimo, ed una donna dai capelli neri legati in cima alla testa le venne ad aprire la porta.

- Signora Son? – chiese educatamente Melinda.

- Si. Cosa desidera? – rispose Chichi.

 

 

NOTE DELLE AUTRICI:

Salve! Per questo capitolo abbiamo preso la protagonista del bellissimo telefilm Ghost Whisperer, Melinda Gordon. Non temete, dal prossimo capitolo i protagonisti indiscussi saranno i guerrieri Z. Saluti!

Sirene Chan e Milk 92

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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