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Autore: Sofy_m    13/01/2013    11 recensioni
"-Canta con me!- dici entusiasta tendendomi la mano e sorridendomi.
-No!- rispondo scuotendo la testa, quasi spaventata. Non posso cantare con te una canzone del genere!
-Per favore Stana...- mi preghi con la tua faccia da cucciolo, me l'aspettavo. Lo sai benissimo che in questo sono peggio di Beckett, non so resistere a quell'espressione."

Los Angeles; la neve scende lenta, le luci colorate lampeggiano e Babbi Natale girano per le strade. E' la vigilia di Natale.
Il cast decide di fare una cena per festeggiare la fine delle riprese e l'inizio delle vacanze...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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christmas stanathan


Mia bella addormentata.




Nathan

Ti guardo mentre i tuoi muscoli si rilassano, il tuo respiro si fa più lento e più pesante e scivoli nel mondo dei sogni.
Sorrido scuotendo la testa divertito. Per fortuna che non eri una bambina Stana! Ci hai messo a malapena cinque secondi ad addormentarti!
Sei distesa al mio fianco sul grande divano rosso del salone, le gambe nude intrecciate alle mie, i tuoi capelli che ti coprono leggermente il viso, i nostri corpi stretti sotto la coperta.
Resto ad ammirarti appoggiando la testa sulla mia mano mentre l'altro braccio è stretto intorno ai tuoi fianchi.
Dio, sei bellissima.
Penso potrei passare anche tutta la notte a guardarti dormire, a studiare le luci e le ombre che il fuoco forma sul tuo viso, il modo in cui respiri o ti sposti leggermente, le espressioni che si formano sul tuo volto.
Ti accarezzo lentamente con le dita... le guance, il naso, la fronte, gli occhi chiusi, le labbra morbide e calde. Non riesco a credere che sia tutto vero.
Ti bacio piano il collo, i capelli, la spalla nuda e respiro a fondo il tuo profumo. Non ho idea di come sopravviverò due settimane senza di te.
Rimango a guardarti ammaliato e mi ritrovo ad immaginarti dormire tranquillamente al mio fianco nel nostro letto, nuda e coperta solo da un lenzuolo, o nella camera di un hotel chissà dove, in viaggio di nozze.
Aspetta, viaggio di nozze?!
Scuoto la testa leggermente confuso. Wow, calma Nate, calma. Non hai mai preso davvero in considerazione l'idea di sposarti e adesso, dopo a malapena un'ora che state insieme, stai già pensando al viaggio di nozze? Andiamo bene.
Rido e ti bacio una guancia. Stana Katic, tu mi hai sconvolto la vita!
Sto ancora sorridendo quando sento una porta aprirsi e dei passi veloci.
-SE SIETE NUDI COPRITEVI!
Mi metto a sedere di scatto, controllando che tu non ti sia svegliata, per poi voltarmi.
Seamus sta camminando velocemente verso il grande tavolo, gli occhi fissi sul pavimento, la giacca e i capelli pieni di neve. -FATE FIN...
-Seamus non urlare!- sibilo appoggiandoti il palmo della mano sopra l'orecchio. Giuro che se ti sveglia lo ammazzo.
Lui si volta stupito. -Nathan...
-Parla piano.- lo prego. -E si può sapere che ci fai qua?
-Juliana ha dimenticato la sciarpa,- spiega con un sorriso raggiungendo una delle sedie e afferrando l'indumento. -sono tornato a prenderla sperando di non interrompere qualcosa.
Scuoto la testa sorridendo. -No, in quel caso ti avrei già rispedito a calci in mezzo alla neve. E comunque spero che l'essere interrotti sia una specialità solo di Castle e Beckett.
Lui ride ed annuisce. -Stana?- chiede poi guardandosi in giro e io rispondo con un cenno della testa mentre lui si avvicina.
Ti accarezzo i capelli e ti stringo più forte a me. -Uh, vi siete proprio dati da fare!- commenta con un sorriso malizioso.
Io lo guardo un attimo confuso, per poi rendermi conto che a causa della coperta vede solo il mio petto e la tua spalla nuda.
-Siamo vestiti Seamus!- sbuffo divertito alzando leggermente la coperta per mostrargli il tuo vestito.
-Quindi l'hai fatta annoiare così tanto che si è addormentata?- domanda ridendo.
-Sto davvero prendendo in considerazione l'idea di tirarti dietro un pezzo di legna! Si è svegliata alle quattro stamattina, probabilmente anche prima, era esausta.
Lui alza le mani in segno di scusa. -Seriamente Nathan, tutto ok?- domanda poi più serio.
Sorrido al settimo cielo. -Penso che...- mi blocco quando tu ti giri verso di me, continuando a dormire. -Penso che ok sia un po' troppo riduttivo.- rispondo senza staccare gli occhi dal tuo viso. -Sono l'uomo più felice del mondo. E Seamus... grazie mille, davvero.
Seamus scrolla le spalle. -Non ho fatto nulla di speciale Fillion, ti serviva solo una piccola spinta.
-Come sapevi che sarei stato io a trovare il biglietto?
Lui scoppia a ridere. -In realtà speravo lo trovasse Stana, a quel punto non saresti più potuto scappare!
-Sono contento di averlo trovato io.- rispondo con un brivido, non osando immaginare quanto sarebbe stato imbarazzante il contrario.
-Ci scommetto. Quindi ora siete finalmente una coppia?
-Noi...- mi giro per guardarti. Coppia? Suona piuttosto bene. -Presumo di sì.
-Aspetta che lo scoprano i fan! Andranno fuori di testa! Posso chiamarvi Stanathan anch'io?- chiede ridendo.
Oh, i fan! Non ci avevo nemmeno pensato. -Ehm, a proposito di questo...- inizio.
-Nate...
Mi blocco improvvisamente sentendo la tua voce. Stai ancora dormendo abbracciata a me, un sorriso sul volto. E' stato solo un sospiro, il sussurro del mio nome.
Il suono più bello che io abbia mai sentito in tutta la mia vita.
Ti bacio la fronte, il naso e i capelli. -Ti amo.- sussurro.
-Ti prego Fillion, potrebbe venirmi il voltastomaco!- si lamenta Seamus con una smorfia ma io non lo sento.
Ti bacio dolcemente le labbra, attento a non svegliarti. -Ti amo Stana.
-Ehm, Nathan...
Ti accarezzo i capelli e ti ascolto respirare.
-TERRA CHIAMA FILLION!
Mi volto di scatto. -Mi spieghi che bisogno c'è di urlare? Vuoi svegliarla?!
-Scusami, ma qualcuno sembrava alquanto distratto...
-Bastava mi chiamassi! Ti avrei sentito!
-L'ho fatto due volte Nathan!
-Cosa? Non è vero!- Seamus mi lancia un'occhiataccia. -Seriamente? Due volte? E non ti ho sentito? Ok, forse ero leggermente distratto ma questo non significa che...
-Nate, si può sapere che hai da blaterare tanto?
Entrambi ci giriamo verso di te mentre ti strofini gli occhi e ti metti a sedere.
-Ben svegliata, dormito bene?- ti saluto sistemandoti un ciuffo di capelli.
Tu sorridi e arrossisci. -Avrei dormito meglio se qualcuno non avesse iniziato a lamentarsi...- rispondi scuotendo la testa.
-Ehi, stavo solo sgridando il qui presente signor Dever per essersi messo ad urlare!- mi giustifico indicandolo.
-Oh... Ciao Seamus.- dici imbarazzata notandolo solo adesso.
-Ciao Stana.- risponde lui divertito. -A mia discolpa, ho urlato solo perchè il tuo... uomo? partner? No, troppo da Castle e Beckett. Fidanzato?- io alzo gli occhi al cielo mentre tu nascondi il viso appoggiando la fronte al mio petto. -Ecco, fidanzato penso possa andare bene. Stavo dicendo, ho urlato perchè il tuo fidanzato era leggermente distratto!
Tu sollevi la testa e mi guardi curiosa e divertita mentre io sorrido dolcemente. -Hai detto il mio nome.
-Nate, è da quando ci conosciamo che dico il nome...- rispondi perplessa.
-No, hai sussurrato il mio nome mentre dormivi!- spiego con un enorme sorriso.
-Oh...- abbassi lo sguardo mentre le tue guance diventano ancora più rosse.
-E' stata una cosa molto dolce.- rispondo emozionato.
-Non ho... detto altro, vero?- chiedi sottovoce e io scuoto la testa.
-No, c'era altro?- domando incuriosito.
-Oh vi prego! Aspettate almeno che io sia uscito!- Seamus chiude gli occhi con una smorfia e scuote la testa.
Io lo ignoro e ti prendo il viso tra le mani, abbassandomi leggermente per baciarti.
Tu rispondi con foga, allacciando le braccia al mio collo e facendo passare la tua lingua sulle mie labbra. Afferro i tuoi fianchi e ti stringo a me mentre facciamo incontrare le nostre lingue. Ti sfugge un leggero gemito e io sorrido, senza staccarmi da te.
-Ok, ragazzi... buon Natale!
Tu ti inginocchi e premi il tuo corpo contro il mio, le tue mani tra i miei capelli mentre continuiamo a baciarci, fino a quando, improvvisamente, mi stacco.
-Seamus!- lo chiamo quando è ormai quasi sulla porta. -Riguardo a prima... noi- ti guardo e faccio un cenno con la testa. -non ne abbiamo ancora parlato. Potresti evitare di dirlo agli altri?
Il nostro collega sorride e scuote la testa. -Scusa Nathan, ma non penso siano così stupidi. Hanno visto tutti come vi siete baciati sotto il vischio e come poi siete scomparsi, sanno che avete passato la serata insieme. Tamala mi ha chiesto di raccontarle ogni minimo particolare se vi avessi interrotti!- esclama ridendo e ti vedo abbassare lo sguardo imbarazzata. -E com'è che Andrew ha detto che voi avete una settimana di vacanze in più?- chiede socchiudendo gli occhi.
-Buon Natale Seamus!- rispondo con un sorriso e lui sbuffa.
-Divertitevi, ma mi raccomando, le precauzioni....
-SEAMUS!- esclami tu sbalordita.
-Buon Nataleeeee!- risponde lui alzando la mano e uscendo con una risata.
-Sai...- mormoro stupito quando vedo la porta chiudersi. -avevo sempre pensato che lui fosse quello più "normale".
Tu scoppi a ridere e appoggi la guancia sulla mia spalla. -Penso che di "normale" non ci sia nessuno tra noi!
Sorrido e ti bacio la punta del naso. -Ora che siamo soli, signorina Katic, che altro c'era nel sogno?- chiedo eccitato.
-No!- rispondi tu tornando a stenderti sul divano.
-Per favore!- ti supplico con la mia faccia da cucciolo.
-Scordatelo!
-Perchè?- mi abbasso sopra di te, appoggiandomi sugli avambracci, fino a che i nostri visi non distano solo qualche centimetro. -Era un sogno indecente?- chiedo malizioso.
-Nathan!- sbuffi e alzi gli occhi al cielo, spingendomi di lato e io torno a sedermi. -Sei proprio un bambino!
-Un bellissimo bambino vero?- tu scuoti la testa senza speranze. -Dai Stana, perchè non vuoi dirmelo?
-Oh, e va bene!- ti arrendi scocciata. -Ma ad una condizione, torni a sdraiarti vicino a me.
Sei adorabile Stana. -Bisogno di coccole?- domando obbedendo al tuo ordine con un gran sorriso.
-Continua così Nate, e a Roma ti ci mando a calci!
-Ok, ma sappi che a me piace farti le coccole.- passo un braccio intorno alle tu spalle mentre l'altra mano accarezza la tua coscia e appoggio le labbra alla tua fronte, mentre ti stringo a me. -Allora?- mormoro curioso.
Tu sospiri. -Nate, è una cosa stupida.
-Non importa.- rispondo alzando le spalle. -Ero con te, nel tuo sogno.
-Nate...
-Ti prego.
Sposti leggermente la testa per guardarmi negli occhi e annuisci, ancora leggermente dubbiosa. -Ero vestita di bianco.- sussurri arrossendo.
-Ok.- dico aspettando la continuazione, che però non arriva. -E...?- ti incito con un sorriso.
Scuoti la testa divertita. -Non hai capito. Avevo un vestito bianco.
-Quindi? Cosa...- mi interrompo. Quel vestito bianco. -Oh.- sussurro sorpreso.
Tu ti copri il viso con le mani. -Scusami, lo so che è assurdo e decisamente troppo presto, stiamo insieme da quando, due ore? E' che... ci ho sempre immaginati insieme e il mio cervello deve aver fatto tutto da solo. Mi dispiace, non avrei dovuto dirtelo, ma stavi insistendo e... Nate, non ci sto già pensando, davvero, non so cosa mi sia preso...
Appoggio il pollice sulle tue labbra per interromperti mentre immagini di te vestita da sposa riempiono la mia testa. -Basta Stana.
-Scusami.- ripeti abbattuta.
-Ehi,- ti prendo il viso tra le mani costringendoti a guardarmi. -la mia... cosa abbiamo deciso? Fidanzata va bene?- tu annuisci. -La mia fidanzata ha sognato di diventare mia moglie, è qualcosa di straordinario. E se ti consola...
-Nathan...- sbuffi.
-Lasciami finire. Se ti consola prima ci ho immaginati in viaggio di nozze.- ammetto con un sorriso e tu mi baci dolcemente mentre ridi. -Stana, nemmeno io ci sto già pensando, sarebbe da pazzi e non voglio fare le cose in fretta, voglio vedere solo come va. Ma penso che le nostre menti si siano lasciate andare un po'.
Annuisci e sbadigli portandoti una mano sulla bocca. -Ti amo.
Mi sembra di sentire il mio cuore gonfiarsi e riempirmi il petto, tutto il corpo. -Ti amo anch'io.- rispondo baciandoti e alzandomi in piedi.
-Che stai facendo?- chiedi curiosa mentre io mi guardo intorno.
-Cerco la mia maglia. Qualcuno prima deve averla lanciata...- commento con un sorriso malizioso.
-Ero solo un po'... presa.- rispondi arrossendo e io sento il mio cuore perdere un battito. -Comunque... perchè la cerchi?- domandi mentre mi piego per afferrare l'indumento finito vicino ad una sedia.
-Perchè devo riaccompagnarti a casa ed uscire a petto nudo da qui non mi sembra una grande idea?- suggerisco mentre mi infilo la maglia.
-Dobbiamo proprio andare?
-Beh Stana, sono quasi le due...
Mi guardi stupita e sorridi. -Non me n'ero accorta.- rispondi infilandoti i tacchi e alzandoti in piedi. Io prendo i nostri cappotti mentre tu raccogli la mia felpa. -Tieni, e grazie.- dici porgendomela con un sorriso, prima di baciarmi una guancia.
-No.- scuoto la testa mentre mi metto la sciarpa che mi hai regalato. -E' tua, te le regalo. Ti sta troppo bene.
-Nate, non serve...
-Smettila di lamentarti Katic, consideralo un altro regalo di Natale!- esclamo afferrando la felpa e aiutandoti ad indossarla di nuovo.
-Come se non me ne avessi già fatti ad abbastanza!- rispondi alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa.
-Ti lamenti sempre così tanto appena sveglia?- chiedo ridendo e guadagnandomi un pugno sulla spalla. -Ahi!
Sbuffi e ti infili il cappotto, camminando velocemente verso la porta. Io recupero tutte le mie cose e ti raggiungo prima che tu possa uscire.
-Aspetta.- sussurro facendo passare le mie braccia intorno ai tuoi fianchi e premendo il mio petto contro la tua schiena. -Ci siamo dimenticati di una cosa.
-Sarebbe?- domandi sospettosa alzando un sopracciglio e voltandoti leggermente verso di me.
Io alzo un dito verso il soffitto. -Un vero, lungo, dolce bacio sotto il vischio. Niente fughe.
Ti giri completamente verso di me, infili le mani tra i miei capelli e ti mordi il labbro inferiore, per poi baciarmi. Ti stringo forte e ti accarezzo il viso, mentre faccio scorrere la lingua sulle tue labbra e ti sento sorridere.
Restiamo così, a baciarci come due ragazzini, per non so quanto tempo.
Non sono mai stato tanto felice in tutta la mia vita.
Quando ci stacchiamo hai le labbra arrossate e gli occhi che brillano. -Nate, sei la cosa migliore che potesse capitarmi.- sussurri appoggiando la fronte sulla mia spalla.
-Ti amo Stana.- rispondo e ti bacio i capelli prima di cingerti i fianchi ed uscire da quel salone.

...

-Grazie, buon Natale anche a lei!- saluto il tassista e mi avvicino alla porta di casa tua, tenendoti tra le braccia.
Ti sei riaddormentata appena ci siamo seduti sui sedili del taxi e io ho iniziato a massaggiarti il collo e le spalle. Sei adorabile quando dormi.
No, sei sempre adorabile. Ma quando dormi sei così rilassata, serena, felice...
Infilo le mani nelle tasche del tuo cappotto per cercare le chiavi e poi apro la porta. Accendo le luci e cammino attraverso l'entrata e il piccolo corridoio, per poi bloccarmi davanti ad un'altra porta.
Sono già stato a casa tua parecchie volte, abbiamo cenato insieme, guardato un film o semplicemente passato la serata a chiacchierare in giardino. Ma non sono mai entrato nella tua stanza.
Insomma, non penso sia un problema, però...
-Stana...- ti chiamo dolcemente accarezzandoti una guancia, nel tentativo di svegliarti. Vorrei avere il tuo permesso. -Stana...
Niente, continui a dormire tranquilla.
Sospiro e apro la porta.
La camera è grande rispetto alle altre stanze della casa e a quanto immaginavo. I muri sono di un azzurro pallido e le tende alle finestre sono bianche, la coperta sopra il letto matrimoniale è di colore blu notte.
-Wow...- sussurro mentre continuo ad ammirare la tua stanza.
Una parete è ricoperta da disegni, biglietti, fogli e fotografie. Amici, colleghi, famiglia, passato, luoghi in cui sei stata... Riconosco il primo foglio del nostro primo copione, una delle foto di gruppo, il biglietto del concerto dei Duran Duran a cui siamo andati insieme e alcune fotografie dell'India che mi avevi mostrato.
Ci sono libri più o meno ovunque, di qualsiasi genere, cd di musica e qualche dvd. Vicino alla porta una copia della Notte stellata di Van Gogh.
Sono senza parole... E' tutto così in perfetto stile Stana!
Mi sembra di essere entrato nel tuo piccolo mondo personale, e improvvisamente mi sento un intruso.
Ti tolgo il cappotto e la felpa e ti sfilo i tacchi, mettendoli sopra ad una sedia, poi ti distendo lentamente sul letto.
-Ehi, mia bella addormentata.- Ti bacio la fronte e gioco con i tuoi capelli. -Non puoi dormire con questo vestito addosso!
Tu farfugli qualcosa e ti muovi, girandoti sul letto fino a darmi le spalle. Io scoppio a ridere.
-Stana...
-Lasciami dormire!- ti lamenti debolmente.
-Lo farò quando ti sarai cambiata!- rispondo, ma tu non reagisci. -Ehi,- ti bacio una guancia. -dove posso trovare un pigiama?
Tu alzi un braccio e indichi un armadio bianco, senza aprire gli occhi. Mi chiedo se capisci davvero cosa sta succedendo.
Apro l'armadio e prendo una camicia da notte bianca, con dei bottoni davanti. -Tieni, mettitela.
Ti strofini gli occhi e ti metti a sedere sul letto con un sospiro. -Mi daresti una mano? Penso di essere troppo addormentata per riuscirci da sola...- sussurri in tono di scuse e io sorrido.
-Certo.- rispondo aiutandoti ad alzarti in piedi. -Cosa devo fare?
-Potresti aiutarmi a togliere il vestito?- chiedi con uno sbadiglio.
Io mi blocco a bocca aperta.
-Nate...- sussurri dopo qualche secondo di silenzio.
Scuoto la testa per riprendermi. -C-certo...
Ti abbasso la spallina del vestito, mentre le mie mani tremano. Faccio lo stesso con la zip del vestito e scendo con le labbra a baciarti il collo e la schiena nuda che pian piano scopro.
Poi posiziono di fronte a te e dopo averti baciato le labbra e il petto inizio a sfilarti lentamente, molto lentamente, il vestito. Tu, con gli occhi chiusi e un mezzo sorriso sul volto, appoggi le mani alle mie spalle per sostenerti.
Torno a concentrarmi sul tuo corpo, e mentre le mie mani scendono con il vestito, trattengo il respiro e sento i miei jeans farsi molto più stretti.
Ovviamente sei senza reggiseno.
L'unica cosa a cui riesco a pensare mentre quel vestito rosso cade a terra è che nuda, coperta soltanto da un paio di mutandine nere, sei bellissima, perfetta, una visione straordinaria.
Incapace di trattenermi faccio scorrere le mie mani sulla tua pelle calda e tu sospiri, aprendo gli occhi.
Lentamente, mi inginocchio davanti a te.
-Sei bello Nate.- dici sorridendo come una bambina, con uno sguardo assonnato adorante, passando una mano tra i miei capelli.
Il mio cervello si spegne.
Inizio a baciarti le gambe, partendo dalle caviglie e risalendo, mentre le mie mani ti accarezzano i polpacci e le cosce.
Stringo dolcemente il tuo fondoschiena e appoggio le labbra sulla pelle al di sopra dell'elastico dei tuoi slip, facendoti sospirare.
Traccio dei disegni invisibili con le dita sulla tua schiena, ti bacio la pancia piatta fino ad arrivare all'incavo tra i seni.  Li massaggio per qualche secondo, facendoti gemere, per poi infilare le mani tra i tuoi capelli e baciarti appassionatamente.
Tu rispondi aggrappandoti alla mia giacca e facendo un passo indietro, verso il letto.
Le mie mani afferrano le tue gambe e ti sollevano, mentre tu passi le braccia intorno al mio collo.

Basta Nathan, devi fermarti. Devi pensare a ciò che è giusto.
A tutti i buoi motivi per cui dovete aspettare che le hai elencato prima.
Passerai due settimane senza di lei a Roma.
Basta.
Non sai nemmeno se è quello che vuole in questo momento. E' così stanca che domani potrebbe pensare che fosse soltanto un sogno, mentre tu vuoi che sia la notte più fantastica di tutta la sua vita. Vuoi fare l'amore con lei e poi stare sveglio per coccolarla e chiacchierare delle cose più stupide che vi passano per la testa.
Basta, fermati.

Mi stacco da te con un sospiro e ti faccio tornare in piedi.
-Scusami.- sussurro sistemandoti i capelli, ma tu scuoti la testa e mi baci la punta del naso.
Afferro la camicia da notte e ti aiuto ad infilarla. -Tiene abbastanza caldo o senti freddo?- chiedo preoccupato e tu sorridi.
-Va benissimo.- rispondi guardandomi negli occhi.
Io annuisco e ti prendo per mano, riportandoti sul letto. Tu ti sdrai e ti sistemo le coperte, poi ti bacio la fronte. Sospiri soddisfatta e chiudi gli occhi, mormorando qualcosa che sembra un "ti amo" e io sento il battito del mio cuore accelerare.
-Buona notte tesoro.- dico alzandomi e dirigendomi verso la porta. -Passo a prenderti tra circa dieci ore.- tu annuisci lentamente e io sorrido, intenerito da quella visione.
-Ah, prendo un paio di chiavi di casa tua per chiudere la porta, te le restituisco domani, ok?- aggiungo uscendo dalla tua stanza, ma tu non rispondi, probabilmente stai già dormendo. -Ho capito, ti lascio un post-it.- ridacchio. -Sogni d'oro amore mio. Buon Natale.



Angolo dell'autrice:
Chiedo scusa per l'enorme ritardo, ma il ritorno a scuola è stato abbastanza un trauma e io non so scrivere i finali!
Ogni volta mi blocco e la mia ispirazione sparisce. Comunque, spero che questo vi piaccia.
Un grazie enorme ad Elena e Katia e a tutti quelli che hanno seguito questa storia! :D
Un bacio, alla prossima!
Sofy_m

STANATHAN IS REAL!





  
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