Capitolo
III
L’alkadia,
atterrata sulla terra per lasciare la giovane Ayaka dove da lei indicato,
arrivata alla meta viene attaccata da un uomo misterioso, e viene colpita ad
uno dei motori di base. Harlock accorgendosi che il misterioso personaggio
stava aggredendo Ayaka corre in suo aiuto, in seguito con una mossa astuta lo
sconosciuto riesce a scappare e solo allora Ayaka, trovando una collana a lei
familiare, riconosce nel aggressore… Gin... una persone che ama molto.
-HARLOCK!
HARLCK! HARLOCK!-Gridò una voce di bambina. Il pirata sentendosi chiamare si
girò vedendo la piccola Mayu avvicinarsi correndo.
-MAYU!-
-HARLOCK!-Disse
la piccola piangendo e stringendosi ad Harlock che la prese in braccio
stringendola a se.
-Harlock!
Harlock! Perdonami!... Ho avuto tanta paura!-Disse Mayu piangendo.
-Ma dai!
Non è successo niente! Ti credevo più coraggiosa!-Scherzò lui, la bambina
sentendosi una sciocca, smise di frignare e si asciugò le lacrime.
-Non ho
avuta proprio tanta paura, perché poi è arrivato Tadashi!-Spiegò lei sorridendo,
Harlock ricambiò il sorriso e lasciò scendere la bambina che vide Ayaka fissare
davanti a se, ma senza guardare qualcosa di preciso.
-AYAKAAA!!!-Urlò
la bambina correndo verso di lei, la giovane riportata alla realtà da quel
richiamo, osservò la piccola avvicinarsi e le sorrise aprendo le braccia per
abbracciarla.
-MAYU!-
-Ayaka!
Che bello, credevo di non rivederti mai più!-Disse Mayu abbracciando Ayaka che
la prese in braccio.
-Anch’ io
pensavo di non vederti più!-
-Scusa,
se non ti ho voluto salutare, sono stata cattiva!-Raccontò la bambina.
-No, eri
solo triste… tutto qui… ma ora vieni, andiamo dentro, non stiamo qui fuori… -
-Aspetta Ayaka! Fa entrare prima me… potrebbe esserci
qualcun altro…-Disse Harlock fermando Ayaka precedendola, il pirata aprì la
porta con molta cautela tenendo dinanzi la pistola pronta a far fuoco, dopo
un’accurata perlustrazione, accertatosi che all’interno della casa non ci fosse
nessuno lasciò entrare Ayaka e Mayu.
-Oh santo cielo! Ma chi l’ha ridotta così!!!-Ayaka guardò
sconvolta l’interno della casa, sul pavimento c’era di tutto e di più,
cartacce, buste, cibo, bottiglie di diverse bevande, cuscini per terra, il
divano ribaltato, e proseguendo nella cucina trovò piatti nel lavello, alcuni
addirittura erano rotti come alcuni bicchieri, l’unica casa buona era che nei
mobili c’era del cibo. In camera da letto, trovò il letto disfatto la lampada
era caduta dal comodino e sul cuscino Ayaka notò una cornice e in essa, quella
foto. Quella foto che conosceva bene.
Harlock si avvicinò ad Ayaka, seguito da Mayu e anche lui
guardò quella foto che ritraeva una donna bionda dagli occhi azzurri sui
trent’anni, un uomo moro con gli occhi castani che abbracciava la donna, e
dinanzi a loro una ragazzina sui dodici anni, castana dai capelli ricci con un
sorriso vispo e allegro e di fianco a lei, un ragazzo di qualche anno più
grande con i capelli color miele e gli occhi castano chiaro e questo
abbracciava la ragazzina di fianco a lui. Nella stanza era calato un silenzio
da tomba e Ayaka era rimasta incantata fissare la foto.
-Ayaka, chi sono quelli nella foto?-Chiese Mayu.
-Nella foto… ci sono i miei genitori... io e… e Gin…-Disse
Ayaka tornando nel salone e poggiando la fotografia su di un ripiano, poi
cambiò argomento.
-La vostra nave ha subito dei danni al quanto ho visto, la
mia casa è aperta a tutti voi…-
-Oh si che bello Ayaka così staremo ancora
insieme!-esclamò Mayu contenta.
-Già e non vedo l’ora di giocare con te!-Rispose la
giovane sorridendo alla bambina.
Trascorsero ben sette giorni, ma le riparazioni
dell’alkadia non erano ancora terminate, Mayu e Ayaka passavano la maggior
parte del tempo assieme, sotto lo sguardo attento di Harlock, che via via
conosceva Ayaka sempre di più, si era reso conto che era una persona
affidabile, un po’ smemorata si, ma riusciva a cavarsela ottimamente, era in
grado di prendersi cura di Mayu molto meglio di come facevano all’orfanotrofio,
anche perché le donava affetto cosa che Mayu in poche occasioni aveva avuto.
Le due insieme avevano svolto le faccende casalinghe,
avevano aiutato a preparare colazione, pranzo e cena alla signora Masu-san, e
soprattutto si divertivano.
Quel pomeriggio le due avevano trovato un pallone e
avevano iniziato a giocare a pallavolo. Solo che quando alcuni uomini dell’equipaggio
si accorsero del pallone ci si avventarono.
-EHEIIII! Ragazzi un pallone, che ne dite di fare una
bella partita di calcio!!???-Ovviamente l’intera marmaglia accettò e le due si
ritrovarono a mani vuote.
-Ma non è giusto! uffa!-Si lamentò Ayaka.
-Adesso lo vado a dire ad Harlock!-Disse Mayu convinta che
il Capitano l’avrebbe aiutata.
-Harlock! Harlock! I tuoi uomini si sono presi la nostra
palla!-Raccontò la bambina indicando gli uomini che giocavano in modo rozzo e
pericoloso, spingendosi e buttandosi a terra.
-Ah si… mi dispiace Mayu, ma non posso portargliela via,
si stanno divertendo tanto…-Rispose lui ridendo. La bambina oltre che a
rimanerci di sasso, decise di tornare da Ayaka ed Harlock la seguì.
-Ehei Capitano unitevi a noi!-Disse Yattaran che per la
prima volta aveva mollato uno dei suoi modellini.
-Oh no, continuate pure…-Rispose Harlock scuotendo la
testa.
-E tu Tadashi? Non vuoi giocare a calcio??-Continuò
Yattaran, Tadashi osservò la situazione e poi annuì unendosi al gruppo.
-Se non vi dispiace vorrei giocare anche io!-Annunciò
Ayaka, ma ovviamente gli uomini dell’Alkadia si misero tutti a ridere e la
giovane a bocca aperta cambiò idea.
-MASCHILISTI!!!!-Li chiamò lei.
-Vieni Mayu, Yukie ti va di unirti a noi?-Domandò Ayaka
prendendo per mano Mayu ed entrando in casa assieme a Yukie cominciò a frugare
fra i mobili.
-Che cosa cerchi Ayaka?-Chiese Mayu curiosa.
-Un pulsante che… oh eccolo!!!-Ayaka premé un tasto ed
improvvisamente la parete cominciò a rotare ed al posto del comodino, apparve una
specie di computer, alto come una lavatrice e a lato aveva due casse piuttosto
grandi.
-Wow! Cos’è?-Chiese Yukie.
-È uno stereo… ora facciamo un po’ di casino!!-Esclamò
Ayaka aprendo uno sportello e da lì prese dei dischi.
-Non è musica nuova, è di alcuni anni fa… Mia madre era
una ballerina, e così mio padre le ha costruito questa specie di “discoteca”!-
-Però… è davvero carino…-Disse Yukie.
-Oh e aspetta di sentire come suona… produce un suono in
alta definizione, è il massimo!-Ayaka si avvicinò e accese l’impianto che
comprendeva anche la funzione dell’illuminazione, infatti alcune lampade
mandavano raggi di diversi colori, la giovane cercò di tirare una leva per far
partire il disco.
-Uffa… non riesco ad abbassare la leva!-disse lei.
-Aspetta provo a darti una mano!-Disse Yukie e le due
insieme cercarono di tirare la leva che però non si smuoveva.
-È inutile! È bloccata!-Affermò la bionda, spostandosi
mentre Ayaka continuava tirare la leva, era persino salita sull’intero impianto
cercando di smuoverla con i piedi, ma senza successo.
-Torno subito!-Disse Mayu uscendo di corsa, si guardò
attorno cercando qualcosa ma non vide colui che cercava.
-TADASHI! Tadashii!-Chiamò la piccola, il giovane si voltò
uscendo dal “campo di calcio” creato.
-Mayu! Che c’è?-Domandò Tadashi sorridente.
-Ecco io cercavo Harlock ma non lo trovo! Sai dov’è?-
-Probabilmente sarà sull’ Alkadia… vuoi che ti accompagni
da lui?-La bambina annuì ed insieme raggiunsero Harlock, Mayu lo salutò
abbracciandolo e gli chiese semplicemente se poteva andare con lei, il capitano
acconsenti dubbioso, e cominciò ad indagare.
-Ma Mayu dov’è che mi devi portare?-chiese lui con un
mezzo sorrisetto.
-Hmm… in casa di Ayaka!-Rivelò la bambina.
-Da Ayaka!? E perché mai?-
-Ecco… bhe, ha bisogno del tuo aiuto!-Spiegò Mayu
prendendo per mano Harlock che rimase sorpreso. Arrivati sulla soglia di casali
intravide Ayaka su una macchina con entrambi i piedi appoggiati su una
manovella e a dire dal rossore e dal volto umido si capiva che si stava
sforzando.
-GNN… grr.. tsk! Mannaccia!... cazz… ma perché!?-Si
lamentò la ragazza ormai innervosita.
-BASTAAA!!!-Disse Ayaka rimanendo in piedi sulla macchina
sbuffando e sbattendo un piede su un pulsante, e quando si accorse della
presenza di Tadashi perplesso e Harlock che la fissava con un sorriso laterale
la ragazza imbarazzata fece un passo avanti ma inciampò nella leva cadendo e
sbattendo la faccia sulla parte frontale dello stereo gigante e facendo una
specie di capriola si ritrovò seduta gambe aperte, Ayaka si mise una mano sulla
faccia dolorante, ed ancora stordita riaprì gli occhi e vide che tutti la
fissavano.
-AH CHE MALE!-Urlò lei, poi notò che Tadashi la guardava
imbarazzato ma questo era relativamente importante perchè Harlock teneva lo
sguardo basso e lei guardandosi arrossì.
-Ma che maniaco pedofilo!-borbottò lei capendo la
direzione dello sguardo di lui.
-AYAKA! AYAKA! Ti sei fatta male!?!??-Chiese Mayu correndo
da lei.
-Oh certo! Mica potevo farmi bene! Ahia!... E TU SMETTILA
DI GUARDARMI!!! Uffa!-Disse la ragazza cercando di rialzarsi.
-Maledetto rottame! Come mi è venuto in mente di
accenderti!-Disse Ayaka tirando un altro calcio alla radio.
-Stai forse cercando di demolire quello stereo??-Chiese
Harlock in procinto di ridere.
-Può darsi, ma questi non sono affari tuoi!-Rispose lei
incrociando le braccia sul petto.
-Ayaka non riesce a tirare la leva per accenderlo, e ho
pensato che forse tu la potevi aiutare Harlock!-Spiegò Mayu al Capitano
dell’Alkadia, che sorridendo guardò Ayaka.
-Ma lei ha detto che non sono affari miei, Mayu quindi non
vedo perché dovrei aiutarla…-Rispose lui sorridendo.
-Ma tu sei fortissimo! Ti prego Harlock!-Lo pregò la
bambina aggrappandosi al mantello dell’uomo, che però non rispose e si voltò
per andarsene.
-E no! Aspetta tu, o ti dai da fare o giuro che ti a
pranzo ti avveleno con della stricnina!-Minacciò la ragazza, in tono scherzoso.
-Che ricattatrice… ricorrere ad una minaccia! Tsk! Non
puoi chiederlo gentilmente?!-Disse lui proseguendo verso la porta.
-Certo che potrei farlo, te lo dimostro subito!-La ragazza
si avvicinò a Tadashi e gli posò un braccio sulla spalla.
-Oh Tadashi per favore ci daresti una mano? Abbiamo un
problemino con quella leva…-Ayaka posò una mano sulla guancia di Tadashi e
cominciò a carezzarlo e il ragazzo arrossì.
-Dai… Tadashi!-Continuò la giovane sorridendo, e Tadashi
diventando rosso come un peperone e rimanendo a bocca aperta.
-C-c-c-OOO-SsAAA??? I-io? Oh MAM-ma-MIA!AHAH AHA SANTO
CIELO! Mi DIS-piace ma… MA devo and-ARE! AHAHA!... scUSIII C-cApItAn-nOOoO!!!-Urlò
Tadashi correndo via come un razzo.
-Ma che gli è preso?-Chiese Yukie ridendo.
-Uffa… che roccia quel ragazzo… se mi avessero detto che
era così timido, tanto da scappare non ci avrei giocato così… tsk!-Disse Ayaka
facendo il muso lungo, ora non le restava altro che chiedere aiuto ad Harlock…
in modo gentile, ma quando alzò lo sguardo questo se ne stava andando.
-AH!... Ehemm… Capitan Harlock… Scusi, non è che per gentilezza, cortesia, e
per favore lei potrebbe darci una mano ad attivare questa sofisticata macchina,
se non le è di troppo disturbo??-Disse lei sorridendo in modo falso, Harlock
dal canto suo ancora voltato sorrise soddisfatto, non sapeva perché ma ci
trovava uno strano gusto a perseguitare quella ragazza.
-Se la metti su questo piano… certo che vi darò una
mano…-Harlock si avvicinò allo stereo, lo guardò e posò una mano sulla leva in
questione.
-Ayaka…-Disse lui spingendo la leva verso l’alto.
-Si fa così… verso l’alto… anche un deficiente l’avrebbe
capito!-Disse lui ridendo, lasciando a bocca aperta la ragazza che era
sconvolta.
-Si ma comunque non funziona!-Disse Yukie.
-È vero ha ragione Yukie! Ayaka!-Concordò Mayu.
-Eppure è strano… anche se non è in funzione da anni, non
pensò che si sia rotto, l’impianto luce funziona, le casse sono
collegate...-Ayaka si avvicinò alla radio e sotto lo sguardo attento di Harlock
cominciò a muovere qualche manovella del volume, ma purtroppo, niente.
-Merda… ma come mai non funziona?!-Disse la ragazza
tirando un calcio allo stereo.
-abbassa il volume!-Ordinò Harlock, incrociando le bracci
sul petto.
-E perché dovrei farlo!?-
-Lo stereo è spento… abbassa il volume o quando lo
accenderai ci romperemo i timpani!!- Ayaka rimase a bocca aperta per le parole
di lui, e guardando con la coda dell’occhio l’interruttore di accensione non
era attivo rimase sconvolta lanciando un grido.
-AHAHA MA IO L’AVEVO ACCESO!!! MALEDETT…-Gridò le
stringendo un la mano a pugno, per accendere il congegno, ma Harlock la bloccò
afferrandola per il polso.
-Prima il volume…-Disse lui guardandola negli occhi,
mentre lei scostando violentemente, e una volta libera abbassò il volume e
accese lo stereo e dopo qualche secondo finalmente parti la musica.
-WOW!!! FUNZIONAAA!!!-Esultò Ayaka.
-Oh ma questa canzone la conosco… è Vamos a
-FORZA FACCIAMO UNA BELLA FESTA!!!!!!!!.... Dai Mayu
balliamo!! Dai Yukie!-Così tutto il pomeriggio e la serata trascorse nella
confusione più totale, tutti ballavano e si divertivano sotto il vigilato controllo
di Harlock, che a differenza di tutti si era isolato appostandosi fuori dalla
casa. Intorno le dieci di sera però, il pirata decise che era giunta l’ora di
chiudere i festeggiamenti, Mayu doveva anche andare a letto! Entrò nella casa
nella quale trovò una buona parte della sua ciurma ubriaca e a terra, mentre
gli altri ancora in piedi si dimenavano cercando di seguire la musica
barcollando. Cercò con lo sguardo Mayu, ma non la vide ed allora si diresse
verso lo stereo e spense tutto. In un secondo tutto tace, e i presenti notando
la presenza del loro capitano lo fissarono fra un misto di mal contento e
timore.
-Basta così, vi siete divertiti abbastanza… -Ma una voce
stridula lo interruppe.
-EHeehei! Aspetta! chiii ti haa dettoo che t-tu potevi
“stutare” a musicà!!-Disse Ayaka barcollando con una bottigli di alcool in
mano.
-Ayaka?-Disse Harlock vedendo la ragazza ubriaca fradicia.
-EHE? Ma tu chi cazzo sei? Ti conosco?-Chiese Ayaka
ridacchiando, e guardando Harlock in modo strano, lui d’altra parte rimase a
bocca aperta.
-Ayaka, sono io, Harlock! Capitan Harlock!-Disse lui
cercando di farsi riconoscere, ma la ragazza, incosciente prese a ridere.
-AHAH! “HALLOCK”! ma che nome deficiente! HIHIIH! E io
conosco uno con un nome così cretino!... devi essere un amico di Gin! AHHA!-Di
nuovo quel nome, Harlock fremeva come un matto, avrebbe fatto qualunque cosa
per sapere chi era questo GIN. Lui assunse uno sguardo serio, e irritato e
Ayaka se ne accorse, e smise di ridere, ma purtroppo per pochi secondi, non riuscendo
a trattenersi scoppiò a ridere, e subito dopo Mayu si avvicinò ad Harlock.
-Ayaka? Harlock, perché ride?-Chiese la bambina.
-Oh Mayu, ma dov’eri?!-Domandò lui mettendo le mani sui
fianchi.
-Ero in bagno con Yukie!.. Ma Ayaka?-Volle sapere Mayu.
-È ubriaca Mayu! Ha bevuto troppo… ed ora non capisce più
niente!-Spiegò lui a Mayu che rimanendo a bocca aperta corse dalla ragazza
aggrappandosi alla maglia della giovane.
-Ehei! Ehi! Bimba!-Disse lei cercando di farsi lasciare.
-Ayaka! Sono io Mayu!-
-Mayu? Oh ma che sei mia figlia? E quando t’ho fatto?...
oh cribbio, non dirmi che l’allocco lì è mio marito e tuo padre! Oh dio!-Disse
Ayaka sconvolta ed ubriaca.
-Adesso basta! Tu sei sbronza! Mayu non è tua figlia, e
tanto meno io non sono tuo marito!-Rispose Harlock. Ayaka si fece una risata e
poi prese a singhiozare
-Oh… meno ih male! Ihhi perché ih sposare un ih pirata ih…
ahaa!-
-ORA FILATTE TUTTI ALLE VOSTRE POSTAZZIONI UOMINI!-In poco
tutta la ciurma dell’Alkadia si volatilizzò e in casa restarono soltanto Yukie,
Mayu, Harlock, Ayaka e Tadashi.
-Mayu, tu va con Yukie sull’astronave, sta notte dormirai
anche tu sull’Alkadia!-
-Ma io voglio restare con Ayaka!-Contestò Mayu facendo il
muso lungo.
-No, Mayu, Ayaka non sta bene, e quindi non è il caso!
Obbedisci e va con Yukie, che è già troppo tardi per una bambina della tua età!
Fila a dormire!-Impose Harlock.
-Uffa! Sei cattivo!-Rispose Mayu, mentre si lasciava
prendere per mano da Yukie.
-E tu, Ayaka va a letto anche tu, dammi la bottiglia…
-Disse Harlock, ma Ayaka quasi facendolo a posta si fece un sorso ed
indietreggiò.
-Vienitela a prendere…-Cominciò a provocare lei passandosi
la lingua sulle labbra, e ridendo.
-Ayaka, tu sei ubriaca fradicia! Smettila, dammi quella bottiglia!-Lei rise e scosse il capo e guardò Tadashi e rise di nuovo e si avvicinò a questo che arrossì e guardò il capitano.
-C-capitano… -Chiamò lui.
-Che c’è Tadashi non ti va di giocare con me!!-Disse lei mordendosi il labbro inferiore.
-N-no per n-niente! Oh cielo!-Disse Tadashi vedendo Ayaka che faceva salire e scendere la zip della maglietta.
-Capitano! Mi dispiace ma io me la squaglio questa si sta spogliando!-Disse ancora tadashi arrossendo come un peperone.
-Ma Tadashi!-Disse Harlock arrossendo lievemente e allungando una mano come per fermarlo, ma il giovane continuava ad arretrare.
-Tadashia, andiamo, non sono poi così ubriaca, tranquillo ti non ti faccio niente!-Disse la ragazza divertendo si a tirare giù la cerniera, e quel punto Tadashi alla vista degli indumenti intimi della ragazza, divenne ancora più rosso.
-Mi dispiace capitano! Ma io non ho mai visto una donna nuda! Ahaha!-Rivelò Tadashi aprendo e sbattendo la porta scappando via lasciando solo Harlock con l’esuberante e seducente Ayaka.
-Poverino… sta proprio rovinato…-Rise di gusto e si voltò verso Harlock.
-Vuoi scappare anche tu?-Chiese lei giocherellando con la zip.
-Tu sei ubriaca, altrimenti non ti comporteresti così…-
-Tu dici? Per una piccola sbronza, guarda che non sono così ubriaca… Bhe allora mi divertirò a vederti scappare… la porta è lì!- Harlock si avvicinò alla porta e con grande sorpresa di Ayaka la chiuse a chiave restando in casa.
-Voglio proprio vedere fin dove sei capace di arrivare, visto che dici di non essere ubriaca…-Lei arrossì, ma con una spudoratezza innata si tolse la maglietta e rimase con il reggiseno, Harlock arrossì in modo leggero, ma senza darlo a vedere, Ayaka rendendosi conto del indifferenza di lui, sorrise e si sbottono il pantalone e lo tolse, Harlock ebbe un tremore, Ayaka era bella, molto bella, ma ora era incosciente, e non si rendeva conto delle proprie azioni! Si disse l’uomo.
-Ayaka… qual è il tuo intento?-Chiese lui.
-Non l’hai ancora capito? Se no perché mi sarei spogliata!-Disse lei ridendo.
-Bhe mi dispiace, tirati su qui pantaloni, sei una stupida! Se credi che io mi spogli per accontentarti, ti sbagli le mie regole del cuore non sono queste! Ora hai solo tre minuti per rivestirti e andartene a letto!-Ayaka spalancando gli occhi e la bocca si sentì umiliata e sconfitta, e si rese conto di essere ridicola e allora mettendosi una mano sulla bocca scappò in un’altra camera e gridò ad Harlock di andarsene, e lui come era giusto che facesse e andò via.
Il mattino seguente, quando Ayaka si sveglio aveva un lieve mal di testa, fuori era già giorno da un pezzo e guardando l’orologio scoprì che erano le dieci passate. Frugò nei cassetti, alla ricerca di qualcosa da mangiare, ma non trovò nulla, aveva portato tutto sull’Alkadia! Sbuffò e il suo stomaco quasi per risposta brontolò. Esattamente un secondo dopo, bussarono alla sua porta, lei andò ad aprire pregando che non si trattasse di Harlock. Che pessima figura che aveva fatto ieri sera! Vabbè che voleva divertirsi un po’ ma fare lo strip-tease! Aprì la porta prendendo un lungo sospiro e si trovò Mayu davanti.
-Oh Mayu!-
-Ciao Ayaka! Buon giorno come stai?-Chiese la bambina sorridendo.
-Buon… giorno a te Mayu! Io sto bene tu?-
-Bene, bene, io mi ero preoccupata per te e così ti ho portato qualcosa da mangiare!-Spiegò la piccola.
-Ah ti ringrazio!-Ayaka fece entrare Mayu ed insieme a lei fece colazione e circa mezzora dopo, bussarono alla porta, lei andò alla porta ed aprendo si trovò dinanzi Harlock sorridente, lei arrossì ricordando le scene della sera precedente, come si vergognava, e pure lei di spogliarelli ne aveva fatti purtroppo, ma con lui era diverso, era in imbarazzo e le menzogne con lui non attaccavano.