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Autore: michaelgosling    18/01/2013    2 recensioni
In un mondo futuro dominato e logorato un governo corrotto e distratto ha diviso la società in categorie in base alla bellezza esteriore: Intoccabili, belli e ricchi, Borghesi, mediamente belli e classe sociale media, e Mostri, fisicamente brutti e pover. Costringono anche ogni individuo a sposare una persona della stessa classe sociale scelta in base alle somiglianze fisiche, stessi capelli, stessi occhi, per poter fare figli uguali ai genitori..
Ed è in questa atmosfera cupa che si snodano le vicende di Ayris, una Borghese che non bada alle apparenze, Nathan, Borghese e compagno assegnato ad Ayris, Scott, un Intoccabile ribelle e omosessuale e James, un Mostro dal cuore d'oro, che non sono disposti ad accettare simili condizioni.
Insieme ad un gruppo di persone diversissime per età, sesso, carattere e principi che la pensano come loro, lotteranno per quello in cui credono.
Ce la faranno?
O lo Stato e l'apparenza che domina avrà la meglio?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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csf CAPITOLO 3. PERICOLI.

L'aria era mite e la fioritura delle varie piante era la prova dell'arrivo della primavera.
Una bella adolescente sui diciassette anni era appoggiata al tronco di un albero con la schiena, e con ammirazione guardava un giovane che, con particolare cura e attenzione, dava l'acqua ad alcuni fiori, per aiutarne la crescita.
"Mi dispiace se ti stai annoiando. Ho quasi finito, Ayris."
"Non mi sto annoiando, fai con calma." fece la giovane con tono amorevole.
Il tempo aveva donato ad Ayris una notevole bellezza, quasi rara: crescendo era dimagrita e il suo corpo sembrava essersi slanciato, rendendolo quasi perfetto.
Se si fosse truccata o curata, sarebbe stata spostata negli Intoccabili.
Il giovane con cui si trovava non aveva subito molti cambiamenti.
Gli occhi verdi avevano conservato quella luce di bontà. ingenuità e purezza, mentre i tratti del viso lo facevano sembrare più uomo, ma al tempo stesso aveva ancora quello sguardo da bambino, esattamente come la pelle: bianca e liscia.
Erano passati undici anni da quando si erano conosciuti, ma nonostante il pericolo, Ayris continuava a vedere James.
Quando quest'ultimo posò lo sguardo sulla ragazza le sorrise timidamente, arrossendo terribilmente: era così bella.
Così bella che a volte lui si sentiva a disagio in sua presenza, che gli passava nel momento nel quale lei gli sorrideva.
Crescendo si era reso conto che quello che provava per lei non era amicizia, ammirazione o disponibilità, ma amore.
Era così evidente che fosse innamorato di lei che si stupiva che lei ancora non lo avesse capito.
Era tutto così irreale.
Loro non avrebbero mai dovuto conoscersi, pensava a volte James, quando sentiva il cuore spezzarsi nel vedere la ragazza che amava allontanarsi per andare a casa con il Trasportatore 240.
Ma poi si pentiva subito di quel pensiero, e si dava dell'egoista.
Lei non lo avrebbe mai amato.
Era troppo bella.
Troppo straordinaria.
Per quanto il suo aspetto fosse meraviglioso, a far innamorare James era stato il carattere.
Amava il fatto che lei rischiasse la vita tutti i giorni per vederlo e farlo sentire meno solo.
Amava il fatto che quando lui, goffo com'era, combinava qualche pasticcio, lei lo abbracciava e lo consolava, invece che fargli la ramanzina come chiunque altro avrebbe certamente fatto.
Amava il fatto che lei non si stancasse mai di lui.
Amava il fatto che lei si comportava come se sapesse leggergli la mente: ha sempre detto e fatto le cose giuste al momento giusto.
Amava cosa gli faceva provare: si sentiva importante per qualcuno e mai brutto quando era con lei.
Insomma, con i suoi piccoli gesti Ayris faceva in modo, forse inconsciamente, che James avesse più considerazione di sé stesso.
Si era presa cura di lui, e continuava a farlo.
Ma la loro era una storia impossibile.
Anche se lei lo avesse ricambiato (cosa alquanto improbabile per il giovane), non sarebbe potuto accadere nulla.
L'anno successivo Ayris  si sarebbe sposata con Nathan Anderson, e lui con Eleanor McKoy.
Il ragazzo non credeva che si sarebbe mai innamorato, ma era successo e se alle volte era la cosa più bella del mondo altre volte era doloroso, tanto che gli capitava  di buttarsi giù e di avere la sensazione di non farcela più a reggere quella situazione, troppo pesante per lui.
Si scosse quando vide la ragazza alzarsi all'improvviso.
"Qualcosa non va?" chiese timidamente, con il suo solito tono gentile.
"Sono in ritardo, devo andare."
Quello era davvero un guaio.
Se non erano mai stati scoperti era perchè Nathan aveva studiato gli orari degli ufficiali comunali che sorvegliavano Surrey.
Peccato che erano le 17:15, e il giro di perlustrazione della zona del paese nella quale si incontravano iniziava alle 17:00.
Se si fosse sbrigata e se avesse avuto fortuna, forse Ayris ce l'avrebbe fatta.
Salutò l'amico frettolosamente e corse verso il Trasportatore 240, che teneva nascosto in una grotta poco distante.
Cercò di correre più velocemente quando vide in lontananza un uomo in giacca e cravatta.
La ragazza si sentì mancare quando percepì inconsciamente che l'uomo aveva intuito che c'era qualcuno che correva.
Si voltò e vide James avvicinarsi all'uomo, probabilmente per distrarlo, ma poi la ragazza si spaventò ulteriormente quando si sentì afferrare da qualcuno: provò istintivamente ad urlare, ma questo qualcuno glielo impedì.
Prendendola per un braccio, la nascose dietro una roccia.
Era buio, e Ayris non lo aveva ancora visto in faccia.
Quando finalmente sentì la sua mano abbandonarla, volse lo sguardo su di lui: era un ragazzo che non poteva avere più di venti anni.
Era fisicamente perfetto: i capelli biondi erano corti e gli occhi che si nascondevano dietro a dei grossi occhiali erano di un bel verde chiaro.
Era alto e snello, e la pelle risultava talmente perfetta da sembrare nuova.
Indossava un completo che appariva nuovo e molto costoso.
Per quanto fosse incredibile agli occhi della ragazza, quello che aveva davanti era un Intoccabile, non c'erano dubbi.
Ayris avrebbe voluto fargli molte domande, ma si limitò a guardarlo sorpresa: non sapeva da dove cominciare.
Il giovane la osservò da capo a piedi, come se la stesse esaminando.
"Ti chiederei cosa ci fa una Borghese a Surrey, ma sarebbe da ipocriti." cominciò lui, facendole un mezzo sorriso.
"Perchè mi hai nascosto?" chiese la ragazza, raccogliendo tutto il coraggio che aveva con un sospiro.
"Per salvarti il culo."
"Grazie per la finezza."
"Problemi con il mio linguaggio scurrile, dolcezza?"
Ayris non gradiva essere chiamata dolcezza, ma quello che aveva davanti era un Intoccabile e le aveva appena salvato la vita. Non era il caso di essere schizzinosi: meglio tenerselo buono.
"Hai intenzione di denunciarmi?"
Il giovane inarcò un sopracciglio.
"Se ti avessi voluto dietro le sbarre o condannata a morte, non ti avrei nascosto. Mi sembra piuttosto ovvio, no?"
La giovane stava per rispondere, ma quando sentirono l'imminente arrivo di qualcuno si agitò.
Con sicurezza il giovane prese dalla tasca della giacca una piccola scatola, porgendola alla ragazza.
"Cos'è?"
"Trasportatore 450. Premi il pulsante e tornerai a casa."
"Io ho il 240 e non è così!"
"Hai ancora il 240? Oh, benedetta ragazza! Non farai in tempo!"
La ragazza appariva più confusa di prima, così l'adolescente prese una mano di Ayris e le fece sfiorare l'oggetto con le dita.
Vide un lampo, e poi di quel giovane neanche l'ombra.
Si guardò intorno, e riconobbe un viso che conosceva molto bene.
"Nathan!"
"Cristo Santo, Ayris! Mi stavo preoccupando! Cosa è successo?"
"Mi sono quasi fatta beccare. Mi ha salvato un Intoccabile."
"Un Intoccabile? A Surrey? Meglio andare a casa, temo che tu abbia sbattuto la testa."

ECCOMI!!! SPERO VI PIACCIA QUESTO CAPITOLO!!! FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! ALLA PROSSIMA ;) 
  
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