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Autore: Hyarsav    18/01/2013    1 recensioni
Si? Devo dirvi come va la mia vita?
Bene io sono Roxas Lost , sono una ragazza stronza ed acida , i capelli corti tinti di nero , gli occhi di un verde spento. Genitori? Naaah non ne voglio sentir parlare! Mia madre una prostituta drogata e mio padre non è da meno , sono stata picchiata da loro fin da quando ero una bambina , ora grazie ad una borsa di studio mi ritrovo ad andare ad un college , questo è il terzo anno che ci vado...divertente...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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4° Giochiamo

Per lo meno quel giorno era il terzo. . .altri quattro giorni e poi lezioni , mi sarei rinchiusa nella biblioteca a fare il topo , o mi sarei attaccata al portatile.
L'Xbox era lì solo per comparsa. . .
Mi svegliai più stanca del solito , presi una maglietta dei jeans  e i miei anfibi neri , afferrai la chiave che tenevo sul comodino , mi accorsi di non aver preso le cose più importanti. . .sono idiota? 
Presi dalla valigia l'accappatoio ,  un'asciugamano ed il bagnoschiuma subito dopo mi diressi ai bagni comuni , erano le cinque del mattino , l'acqua sarebbe stata sicuramente fredda e non ci sarebbe stato nessuno , perfetto.
Di solito mi svegliavo prima degli altri , non volevo fare una doccia sotto gli occhi di quegli idioti che cercavano di capire come avessi tutte quelle dannate cicatrici. 
Arrivata alle docce posai i miei oggetti su una sedia , mi spogliai velocemente ed aprendo il rubinetto della doccia mi misi subito sotto il getto dell'acqua gelida , quelle gocce mi trafiggevano come aghi , avevo la pelle d'oca ma mi sarei abituata , venni scossa da degli spasmi , avevo freddo e le labbra erano ormai viola , erano anni che facevo la doccia in quelle condizioni , il mio corpo minuto ne soffriva ma non avrei ceduto , era come una punizione.
Una punizione per quella vita , mi misi le mani tra i capelli sfiorando i piercing ed appoggiai la testa sulle piastrelle , chissà da quanto tempo erano là. . .
Così mi sarebbe venuta la febbre ma. . .chi se ne frega , che mi venga pure. . .dopo essermi lavata rimasi lì , ancora una volta sotto quel getto. 
<< C'è nessuno? >> sentì la sua voce , che ci faceva lì quell'idiota?
<< Si. . .cosa ci fai nel dormitorio delle ragazze a quest'ora? >>
<< Uhm mi aspettavo di trovarti nella tua stanza ma Frankie mi ha detto che probabilmente eri qui , perché fai la doccia a quest'ora? >>
<< Mi piace farla in solitudine , dopo le cinque qui ci sono più persone , non mi piace farmi vedere >> lo informai
<< Perché? >>
<< Perché cosa? Non mi piace e basta. . .tu ti faresti vedere nudo da quelli del tuo piano? >> domandai quasi ridendo
<< Uhm. . .direi di si , non ho niente da nascondere. . .tu invece si , sei strana >>
<< Non sono strana , sono una persona timida. . . >>
<< No. . .sei ferita , scontrosa e strana >> disse con un tono pacato
<< Non sono ferita. . . >> guardai l'acqua che se ne andava per lo scarico , era macchiata di sangue , si. . .il braccio.
<< Raccontami. . .come te la sei fatta? >>
<< No. >>  
<< RACCONTAMI >> disse più deciso ed io non seppi resistere.
<< La mia famiglia non è una di quelle calorose in cui ti danno i soldi per comprarti da mangiare o per andare in un'università >>
<< Sono stati i tuoi a farti quello che cerchi di nascondere? >> 
<< Si. . .non è che mi passi l'accappatoio? >>  chiusi il rubinetto , mi porse l'accappatoio senza guardarmi ,  simpatica la fata turchina , me lo misi ed uscì da quella doccia tremante e barcollante.
<< Scommetto che l'acqua era fredda. . . >>
Mi misi il cappuccio e risposi senza guardarlo << Non scommettere su qualcosa che sai già. . .idiota >>
<< Uhmmm vedo che mi hai dato un nuovo appellativo. . .devo ringraziarti? >>
<< No , quello non è un appellativo , è il tuo nuovo nome >> mi trattenni dal ridere vedendo la sua faccia imbronciata.
<< Non mi piace , cambialo >> disse serio mentre mi faceva posto sulla sedia su cui avevo posato i miei vestiti.
<< Mi fai esprimere tre desideri? >>  mi sedetti e lo guardai
<< Ehm. . .si >> rispose anche se non aveva capito
Alzai l'indice << Uno. . .vorrei avere una famiglia , una vera. >>  alzai il medio << Due , non voglio nessuna cicatrice >> alzai l'anulare << Tre. Questo lo conservo. >> sorrisi e poi domandai << Li puoi avverare ? Tu sei un genio della lampada vero? >>
Scoppiò a ridere e disse << Posso provarci ! Ma non garantisco niente , lo giuro ! Ci proverò. . . >>
<< Girati , non sei un'eccezione , non mi faccio vedere da te nuda >>
<< Sei scheletrica. . . >> osservò
<< Grazie , ora smamma ! Fuori dai piedi ! Subito ! >>
<< Ok , ok vado >> disse e sparì attraversando l'uscita.
Mi asciugai tra i brividi e mi ritrovai a sorridere , perché non mi stava lontano quel cretino? Di solito lo facevano tutti ed ora lui spunta così , boh , deve avere qualche problema. Sicuramente.
<< Ti muovi?! Ci vuole tanto? Uff >> Gridò da dietro la porta
<< Ma tu non te n'eri andato? >>
<< No , voglio una partita al Xbox. . . >>
<< Approfittatore >> mormorai.
Mi vestì velocemente lasciando i capelli bagnati , stavo gelando , una maglietta a maniche lunghe in cotone dei jeans e gli anfibi brrr , uscì dal bagno portandomi le cose che mi appartenevano e sentì il suo corpo addossarsi al mio.
<< Sei un ghiacciolo. . .brrr >> 
<< Ti picchio a sangue se non ti levi. . . >> lo minacciai dimenandomi
<< Uhmm no mi secco , probabilmente se mi lascio andare con tutto il peso su di te ti abbassi di trenta centimetri. . . >> scherzò
<< Ecco! Quindi spostati ! Già sono abbastanza bassa ci manchi solo tu. . .arghh levati ! Pesi ! >> urlai 
<< Se gridi così ti sentiranno anche i guardiani , e penseranno che ti voglio fare chissà cosa >>
<< Picchierò anche loro ! >>
Mi tappò la bocca e mi trascinò di peso verso la mia stanza << Si possono contare anche le costole per quanto sei magra. . . >>
Cercai di urlargli qualcosa e di mordergli la mano ma non si arrese. << Feroce la ragazzina >>
Arrivati alla stanza senza mollarmi prese le chiavi dalla tasca dei miei pantaloni ed aprì la porta , mi spinse all'interno e poi entrando anche lui chiuse immediatamente la porta appoggiandosi ad essa.
Frankie socchiuse gli occhi e dopo aver identificato le due figure iniziò a gridare come terrorizzata , fui costretta a lanciargli la prima cosa che mi capitò , la bottiglia del bagnoschiuma , le arrivò in piena fronte e si calmò iniziando a rimproverarmi " Tanto non ti ascoltooo " dicevo a me stessa ma dopo quindici minuti mi ritrovai a gridarle di stare zitta " Basta... ha bisogno di una museruola " pensai.
<< Che ci fa Lui qui !!!? >> Indicò la testa blu che se la rideva sotto i baffi
<< E' uno stalker. . .no no è il genio della lampada >> 
<< Non è vero ! So bene che voi due avete una relazione segreta! >>
A quella colossale minchiata scoppiai a ridere tanto che mi dovetti appoggiare al muro per il dolore allo stomaco , caddi sul letto cercando di fermare quelle risate che mi avevano fatta piangere. Mi fermai e la guardai asciugandomi le lacrime.
<< Hai dei gravi problemi , forse è colpa della botta che ti è arrivata poco fa oppure hai troppa fantasia >>
<< No no , sono normalissima , sai che se i guardiani vengono a saperlo sarai sospesa per una settimana? >>
<< Per cosa? Per aver fatto una partita al Xbox alle sei del mattino? >> domandai aprendo la valigia ed uscendo l' Xbox
<< Si! >> gridò ed io le lanciai uno sguardo minaccioso , stava parlando troppo e sapeva troppo che quella sua voce di mattina mi dava i nervi , finalmente rimase in silenzio ed io mi sentì tranquilla , si sedette sul letto e notai ch'era in pigiama , certo che per una ragazza dell'università avere un pigiama con gli orsetti e le fragoline era davvero umiliante , la fata turchina si sdraiò sul mio letto.
<< Cerca di non infettarmelo >> dissi acida mentre collegavo i cavi alla televisione della stanza
<< Uhm. . .ci proverò >> disse socchiudendo gli occhi
<< Roxas. . .sai che quella cosa che stai collegando è proibita? >>
<< Si lo so , so anche che per te è impossibile fare un po' di dannato silenzio ! E poi non è una Cosa è una dannata Xbox >>
<< Ragazze non litigate per me...lo so , lo so ma io non vi amo >>  disse il tizio ed io gli lanciai il joystick  << Tu non c'entri! >>
<< Non è vero , io c'entro sempre >> afferrò il joystick al volo e non aprì occhio
<< Fai silenzio anche tu. . .sennò picchio anche te >>
<< Ma veramente. . . >>
<< Cazzo ! Ti stai zitto? Sto cercando di capire dove va questo cavo! Questa televisione è una merda probabilmente risale a qualche secolo fa >> finalmente capì dove doveva andare e mi illuminai  , avevo finito la mia impresa.
Accesi l'Xbox e misi uno fra i miei giochi preferiti " Call of Duty Black Ops 2  " lo misi in modalità zombie e richiamai il mio nuovo compagno di giochi , arrivammo al venticinquesimo livello , i nostri sguardi puntati sullo schermo , zombie ovunque  , dannato Instant kill  che non appariva , sarebbe stata la cosa più bella , sarebbero stati tutti a terra , bastardi , le mie imprecazioni si potevano sentire per tutto il piano , tutti sapevano al 90% ch'ero io ,  quale ragazza sarebbe stata così educata da gridarle in quel modo aggressivo soprattutto con quelle parole così fini ?
Giocammo dalle sei del mattino alle dieci , gli occhi di due drogati , Frankie ormai era impegnata a capire il perché di quella nostra voglia assassina , uhmm lei non poteva capire. Sicuramente.
Quando entrambi morimmo mi sdraiai sul pavimento , eravamo arrivati a buon punto! 
<< Bella partita , ragazzina >> disse sorridendo
<< Ragazzina di ventun anni. . . >>
<< Sei al terzo anno? >>
<< Si perché? >>
<< Sei bassa e minuta , pensavo fossi del primo >>
<< Hey ! Porta rispetto ! >> gridai , ok ero davvero bassa in confronto a lui
<< Anche io sono del terzo anno >>  Ora ero fregata
<< Sarai di un'altra sezione sicuramente. . . >>
<< 3-F. . . >>
<< Fanculo. . .sono rovinata... >>
<< Sei della stessa sezione? >>
<< Disgraziatamente si. . .ti odio >>
<< Grazie. . .il tuo braccio ha ripreso a sanguinare , deve essere davvero una ferita profonda... >> mi afferrò l'arto ed io sussultai , come il primo giorno , la ferita non era ancora rimarginata. Alzò la manica e sgranò gli occhi.
<< Ma quante ne hai? >> domandò
<< Che te ne fotte? >> risposi schietta e ritirai il braccio alzandomi , presi delle garze ed iniziai a fasciarmi il braccio con difficoltà , con una sola mano era difficile.
Mi afferrò il braccio e lo fece lui al posto mio <<  Qui l'idiota non sono io ma tu>> disse ed io lo guardai , qualcuno che si preoccupava oltre Frankie e la bibliotecaria? Davvero bizzarro.
<< Se mi insulti ancora ti picchio davvero >>
<< Fallo ,  ci sono abituato >> a quella frase rimasi sconvolta , probabilmente anche i suoi lo avevano picchiato da piccolo.
<< Posso davvero? >> dissi quasi ridendo
<< Uhmmm preferirei di no sennò sarei obbligato anche io a farlo no ? Leggi di strada. . .mh? >>
<< Ok , non ti picchio ma soltanto per questa volta >> finì di curare il mio braccio e mi salutò << E' tardi e devo andare a comprare qualcosa da mangiare , ci vediamo in giro >>
Uscì dalla porta silenziosamente e se la chiuse alle spalle.
  
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