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Autore: Satyros_    20/01/2013    1 recensioni
(Het, con un pizzico di Slash e FemSlash.)
Le stelle erano infinite. Eppurre volevo contarle. Tutte, dalla prima all’ultima.[...]Sentii dei rumori, attorno a me. Non ebbi paura, erano i rumori della natura. Ma tutto peggiorò, quandi concepii che si trattava di passi.[...]
Se c’era davvero qualcosa di cui avere paura non era Madre Terra, ma L’uomo. Spalancai gli occhi, e mi sedetti sulle ginocchia, allerta. Sperai fosse qualche forestiero, nulla di chè.
«Ciao!» Sentii alle mie spalle.[...]Mi voltai, e lo vidi. Un ragazzo alto, snello, in una improbabile tenuta da Smoking.
« Ero al Bar, dovevo andare in bagno…ma c’era troppa coda, così sono passato per il retro, per addentrarmi nel bosco, ma cedo di essermi perso…»
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Day Tripper -


She's a big teaser, she took me half the way there
She's a big teaser, she took me half the way there, now
{Beatles}

Paul's p.o.v.
« Hey Paul!» Mi salutò George; come sempre ci eravamo incontrati al parco per discutere amichevolmente, e fumare in santa pace, lontani dai problemi del mondo esterno.
« Geo!» lo salutai. Nonostante John fosse il mio migliore amico, George era quel tipo lievemente più maturo, con la quale si poteva parlare di una ragazza senza fare continue allusioni al sesso, com’era solito a fare John.
Anche se Geo era il più piccolo, era ottimo come psicologo personale.
« Allora Macca, se mi hai chiamato, significa che ti devi sfogare,» mi disse, inivtandomi a sedermi sulla sua stessa panchina
« quindi, coraggio, spara!» concluse sorridendomi, ed offrendomi una sigaretta, che come sempre rifiutai, avendo a portata di mano il mio pacchetto.
 « Questa sera porterò una ragazza con noi, ma non voglio che finisca come con tutte le altre» dissi con aria assente.
«Che cosa vuol dire “come con tutte le altre”?» domandò sorridente; quando sorrideva gli si evidenziavano i solchi naso-facciali, e metteva in evidenza tutti quei denti, perfettamente al loro posto. Adoravo i sorrisi di George, erano davvero magnifici – parlo da amico, naturalmente – .
« La conosco solo da un giorno, non so nulla di lei… eppure mi affascina così tanto, George!» gli dissi, mentre il sorriso si spegneva sul volto, per formulare una domanda o una risposa alla mia affermazione
« Allora deve essere davvero bella!» Esclamò scoppiando in una risata cristallina e lievemente nasale.
« Beh, è diversa. Non so che tipo sia, se sia timida o se ami divertirsi, se sia un tipo da Una-botta-e-via, o un tipo da relazione seria…capisci?» domandai gettando il mozzicone a terra, e mettendo fine al suo fumo, pestandolo più volte.
« Quindi non vuoi giocare coi suoi sentimenti, perché non la conosci ancora, vero?» mi domandò, anche se in realtà più che una domanda, era tutto ciò che pensavo, racchiuso in una frase. Gorge aveva capito tutto.
« iI fatto è che di solito non sono così! Tu mi conosci, Geo, lo sai quanto sono bello, e quanto le ragazze mi vengano dietro!» ironizzai pavoneggiandomi, come al mio solito. Notai che George alzò gli occhi al cielo, lievemente seccato dalla mia piena autostima, ma pur sempre con fare cordiale ed ironico
«  lo sai quanto io usi questo a mio vantaggio, per le tipiche “Una-botta-e-via”, però con lei è diverso. C’è qualcosa, dentro di me, che vuole conoscerla a fondo… forse solo come amica!» Esclamai, in quel momento mi vennero in mente tutte le rispose alle mie domande. Feci un gridolino di gioia, e tirai una pacca amichevole sulla spalla del mio amico dal bel sorriso
«Ci sono!» sbottai, « Grazie Mille Geo, sei sempre il miglior Strizzacervelli di Liverpool!» esclamai in fine, tagliando la corda; Mentre George cercava di orientarsi su ciò che era appena accaduto. Lo avevo lasciato lievemente spiazzato, ma gli avrei chiesto scusa quella serata.
Erano le cinque e mezza, avevo pochissimo tempo! Corsi in camera a prepararmi. La maggior parte di tempo la impiegai alla cura dei miei capelli perfetti, ma naturalmente con l’infallibile aiuto di Gel e Brillantina!
Mi fissai allo specchio e mi incitai «Coraggio Paul, ce la puoi fare! È solo una ragazza, e tu sei un ragazzo, giusto? Oh, ma che cazzo sto dicendo?!» non stava andando per il meglio, l’autoincitamento.
Tentai invano di giustificarmi, il fatto era che non riuscivo ad accettare il fatto di essere… nervoso.
Uscii, correndo, mancavano dieci minuti! Misi in moto la mia auto, azzurro cinireo, e partii.
La mia memoria visiva m’aiutò molto, infatti riuscii a suonare al campanello esatto.
« Oh!» qualcuno aprì la porta, ma poi la richiuse. Sentii dei rumori internamente, che indicavano i chiavistelli che venivano sabotati, subito dopo mi apparve.
E Come una visione edilliaca; Indossava un vestito color notte, e si era anche truccata! Mi sentii lusingato.
« Sono le sei, e tu sei già qua! Incredibile, il tuo tempismo!» mi disse frettolosamente, mentre tentava di tirar fuori qualche coa dalla sua piccola borsetta bianca.
« Io sono perfetto, Miss, cosa credevi? Credevi che sarei arrivato alle sette, per caso?» le domandai, porgendole il mio braccio. Attorcigliò il suo arto al mio, e potei sentire la sua pelle sulla stoffa della mia giacca. Era pallida e fredda – Mi chiesi se si stesse ibernando, o cosa – al contrario, invece aveva due zigomi rossi ed accesi, che la facevano sembrare ancora di più misteriosamente… vampiresca! Pallida come la luna, capelli corvini come la notte, ed occhi neri come la pece, labbra rosso sangue e guance color pesca. Tutto in lei aveva un ordine cromatico preciso, basato sul contrasto dei toni. Mi chiesi quali misteri oscurassero la vita di quella ragazza, che ora era li, davanti a me, tutta sorridente. Il mio occhio cadde nuovamente sulle sue tette. Sarei stato uno stupido a non darci almeno un’occhiata! Mi sentii dinuovo un maniaco. In quel momento mi sarebbe servito George, lo strizzacervelli. Ma invece ero solo, e teso. Per la prima volta, ero teso a causa di una ragazza. Che Stranezza, pensai. Io, che ero così sicuro di me, ora mi trovavo in una situazione sconvenevole, ma avrei finto in ogni caso, di riaccquistare la mia sicurezza. Ne andava del mio onore!

Little Girl Blue:

Chiedo scusa per l'aggiornamento trado.
D'ora in poi aggiornerò ogni mercoledì e sabato.
Se riuscirò a rispettare i tempi con coeerenza.
Mi dispiace di avere pochi lettori e recensori, significa che il metodo che utilizzo per scrivere non rientra negli standard migliori.
Chiedo umilmente scusa per questo, ad ogni modo, ringrazio molto xjonasbeatle, che non manca mai un capitolo, per lasciare il suo prezioso commento.
Lo dedico a lei, questo capitolo, anche se di scarso carattere.
Little Girl Blue.

   
 
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