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Autore: AlwaysSev    22/01/2013    1 recensioni
"Harry, la tua amica mi piaceva tanto, ma lo sai anche te che per me la mamma è sempre la mamma, però non dirlo a Cho, potrei fare una brutta figura!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cho Chang, Dudley Dursley, Harry Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Erano passati 15 anni dalla battaglia di Hogwarts, 15 anni da quando Harry e Ginny stavano insieme, 15 anni d'amore anche per Hermione e Ron, 15 anni che Harry non parlava con Dudley, quel cugino che gli aveva rovinato l'infanzia, quel cugino che gli dava tutti i giorni il tormento. Lo stesso cugino che si era rivelato un fratello quando si salutarono, uno sguardo e nacque l'intesa fra i due.
Era giunto il giorno di rincontrarlo, di reincontrare tutta la sua famiglia, sia quella di magica che non, dopotutto i Dursley l'avevano fatto diventare quello che era, dopotutto.

*

Arrivò il giorno dell'incontro, aveva spedito un gufo a tutti, anche ai suoi zii, che tanto, sapeva non sarebbero venuti...
I primi ad arrivare furono, ovviamente, Ron ed Hermione, a seguire tutta la famiglia Weasley, arrivò anche Teddy, accompagnato dai suoi nonni. La lista degli invitati era veramente lunga, quasi infinita.

La festa stava per cominciare, ma ad un tratto un rumore di bicchieri rotti fece girare la sala verso un uomo.
"Dudley!" esclamò Harry, felice di vederlo, non si sarebbe mai aspettato di incontrare suo cugino lì, ci sperava, ma non ne sarebbe mai stato sicuro.
"Harry!" gli rispose, con il suo solito vocione, non era cambiato di una virgola, ma si notava, con grande piacere, che si era fatto uomo, che non era più il bulletto di quartiere.
"Sono felice di vederti, sapevo che gli zii non sarebbero venuti, ma fa niente" disse facendo spallucce, era diventato anche lui un uomo, anche se era stato cresciuto con il menefreghismo degli zii nei suoi confronti.
"Vieni che ti presento la mia famiglia" gli fece strada, sapeva che Dudley era cresciuto e che, ormai, non si sarebbe impaurito e che, anzi, aveva capito che i maghi non erano malvagi come glieli avevano sempre disegnati.
Mentre si facevano strada tra la folla, un viso familiare si pose davanti a loro.
Aveva i capelli lunghi e neri, non sembrava cambiata di una virgola.
"Ciao Harry" la sua voce era la stessa di 15 anni prima e anche il suo volto non sembrava essere cresciuto per niente, sembrava ancora una bambina.
"Oh, ciao Cho, ben arriva..." tossì, una gomitata gli arrivò sul braccio, guardò Dudley.
"Cho, lui è mio cugino Dudley" le sorrise e si avvicinò a lei per sussurrarle "Non tiriamo fuori tutte le cose che gli dissi anni fa" ridacchiarono entrambi.
"Dudley Dursley" allungò la mano e la strinse a quella di Cho, era stato un improvviso colpo di fulmine.
Harry capì subito e li lasciò parlare, senza lasciarli del tutto soli, non sapeva come si comportava Dudley con le ragazze e sapeva che Cho, dopo 15 anni, ancora pensava a Cedric e ciò non riusciva a mandarla avanti e a stabilire una relazione stabile.

La festa finì, i Weasley, stranamente, non furono gli ultimi ad andar via.
Cho e Dudley avevano passato tutta la serata a parlare, la ragazza le aveva anche concesso un ballo, rimettendoci un piede, a causa della goffaggine di Dudley.
"Ci potremo mai rivedere?" chiese, sapeva che lei era una strega, gliel'aveva rivelato durante la serata, anche se l'aveva già immaginato, ma aveva capito che non poteva fargli del male e che, anzi, poteva portare solo un po' d'amore nella sua vita, amore che non fosse quello che prova una mamma per il figlio.
"Quando vuoi" le rispose "Però ora devo andare, ti mando un gufo per il prossimo appuntamento" gli fece anche l'occhiolino, i due ragazzi si erano intesi molto bene, a quanto sembrava.
Dudley non fece in tempo ad alzarsi per salutarla, che la ragazza si smaterializzò, lasciando il ragazzo frastornato.

"Harry, credo di essermi innamorato, ma devi aiutarmi, non so come conquistare una strega, non sono mai stato con una strega..." Harry lo interruppe.
Il ragazzo deglutì, era la prima volta che qualcuno gli chiedeva di dargli una mano per questioni d'anore, anche perché lui, prima di dedicarsi a Ginny, ci aveva messo veramente anni!
"C-certo" disse balbettando, non gli capitava di balbettare dai tempi di Hogwarts, gli sembrò di essere tornato indietro nel tempo.
"Cho è una ragazza sensibile e romantica, le piacciono i piccoli gesti. Comprale un mazzo di fiori, margherite, a lei piacciono le margherite e poi..." si interruppe per pensare un po' a cosa dirgli e poi riprese parola "Accompagna le margherite con una lettera, una lettera non troppo sdolcinata, a lei non piacciono quelli troppo romantici, devi dargli l'impressione di poterla proteggere, anche se lei è una strega molto abile" Harry sorrise, un sorriso finto, sapeva che l'ultima frase avrebbe potuto turbare l'animo del cugino, ancora titubante per la storia della magia, anche se erano passati anni da quando l'aveva scoperto.
"Mi raccomando, non farti scoprire dagli zii" gli disse per poi salutare il cugino, che non vedeva l'ora di mettere in atto i consigli di Harry.
"Grazie" lo abbracciò e sparì.

*

"Dudley" una voce di donna, acuta, stridula, fastidiosa. "Cosa è questa cosa?" chiese sventolando un foglio.
"E' una lettera, mamma" le rispose, sottolineando la parola "mamma", non era mai stato così serio con la madre.

"Sei pregata di ridarmela" si avvicinò alla donna e le strappò la lettera di mano, la piego e se la mesi nella tasca dei jeans.
"Io e tuo padre abbiamo letto la lettera, non siamo d'accordo della piega che vuoi far prendere alla tua vita. Ora devi scegliere" la voce era solenne. Petunia era seria, più seria che mai.
Anche se ormai aveva accettato la magia, non voleva averla di nuovo dentro casa, prima la sorella, poi il nipote e ora anche la nuora, era troppo.

Passarono ore, Dudley si era preso del tempo per pensarci.
"Mamma ti voglio bene" disse solamente per poi andarla ad abbracciare.
"Non voglio perdere l'unica donna della mia vita" ci aveva ripensato, alla festa di Harry aveva pensato che l'amore della mamma non bastava, aveva pensato che aveva bisogno di un altro tipo di amore, ma solo al pensiero di perdere la propria mamma per un altro tipo di amore l'aveva fatto star male.

*

"Harry, la tua amica mi piaceva tanto, ma lo sai anche te che per me la mamma è sempre la mamma, però non dirlo a Cho, potrei fare una brutta figura!"

 


NdA: Probabilmente Harry può risultare OOC per i suoi consigli a Dudley, ma ovviamente si parla di 15 anni dopo, quindi per cui i personaggi sono maturati e non si trattano più come ragazzini, quindi riescono ad avere un dialogo decente senza interruzioni, anche se, qualche movenza di Harry ho provato a lasciarla.

So che il tema è "amori non ricambiati" e io l'ho voluta mettere su un altro piano, ovvero ho voluto che l'amore non fosse ricambiato non da parte di Cho o di Dudley, ma da Petunia è per questo che ho voluto sottolineare l'amore che prova Dudley per la madre, tanto da darle retta anche per cose personali. Scrivo ciò perché la storia è stata scritta per un contest.

  
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