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Autore: Diana924    22/01/2013    3 recensioni
[Ispirato al film " Chloe - tra seduzione e inganno "]
Blaine Anderson, medico di successo, crede che suo marito Kurt Hummel, insegnante di storia della moda lo tradisca così ingaggia il misterioso Sebastian Smythe perchè seduca lo stesso Kurt per poi riferire a lui.
Sebastian obebdisce e di racconto in racconto Blaine comincia a perdere fiducia in suo marito, cosa succede quando nel gioco s'inserisce anche Thad Harwood, il giovane cugino di Blaine che vive con loro?
Seblaine, Kurtbastian, Thadastian, Klaine, Huntbastian FRIENDSHIP e Kitter| Slash, Triangolo e nel quarto capitolo Death
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Kurt'sPOV

 

Signor commissario, posso solo dirle che fino a questa sera io non sapevo nulla.
Il mio nome è Kurt Hummel, insegno storia della moda all’università e ho una laurea della NYADA. Come ci sono finito nella moda? Uno stage estivo da Vogue, e dopo di lì l’insegnamento.
Sono sposato con Blaine Anderson, il tipo un po’ basso dai capelli neri che stanno diventando ricci per quanto ci ha passato le mani. Si, sono gay, mi piacciono gli uomini e non intendo essere giudicato per questo. Con noi vive anche il giovane cugino di Blaine, Thad Harwood, lo vede quel ragazzo di circa vent’anni che sta tentando di bere un caffè? Poverino, gli tremano le mani e non gli do torto.
Thad vive con noi da dieci anni, è uno di famiglia per me.
Perché sto guardando in alto? Vede la parete di vetro di casa? E si è reso conto che ne manca uno e che i cocci sono qui per terra accanto a me? Sporchi di sangue?

Ho sempre pensato di avere un matrimonio perfetto, mai una lite mai un tafferuglio, al massimo qualche breve litigata finita la quale io e Blaine ci scoprivamo ancora più innamorati.
Non voglio dirle che ho paura d’invecchiare o simili, ma non mi piace pensarci e stupidamente finora ho aggirato il problema flirtando con i miei studenti, nulla di che, un sorriso, una pacca sulla spalla, qualche battuta innocente, niente di che perché amo mio marito e non lo avrei mai tradito.
Due settimane fa avevo un ciclo di lezioni a Washington dove mio padre è membro del congresso e mi sono fermato a dormire da lui. Si, Burt Hummel dell’Ohio, sono suo figlio ma non faccia comparire il nome di mio padre, da quando ha avuto un infarto anni fa ci tengo che stia bene e tutta questa storia lo destabilizzerebbe troppo.

Comunque finita la lezione mi stavo preparando per tornare a casa quando non so per quale motivo ho chiamato Blaine e gli ho detto di aver perso l’aereo. Non era vero: ero sul marciapiede davanti l’ateneo ed ero pronto a salire sul taxi quando … ho avuto paura. Era il mio compleanno sa? E ho avuto paura d’invecchiare, di non essere più attraente per Blaine che è ancora un bell’uomo e mille altri stupidi motivi. Pioveva quel giorno e uno dei miei studenti, Chandler Kiehl se le interessa, mi ha offerto un ombrello e un caffè. Chandler è un ottimo alunno, serio e diligente ma forse un po’ troppo appiccicoso, pensi che ah preteso che ci facessimo una foto assieme dopo il caffè, mentre io correvo all’aeroporto per prendere il volo successivo.
Se avessi saputo le conseguenze che quella foto avrebbe scatenato non avrei mai accettato, mi creda, ma mi sembrò qualcosa di innocuo e perciò ho accettato.

Quando sono tornato dormivano tutti e due e così sono andato tranquillamente a letto. Il girono dopo Blaine mi ha chiesto perché non fossi rientrato in tempo e gli ho detto la stessa cosa che gli avevo riferito per telefono, non era una bugia ma un’omissione, un’omissione che non faceva male a nessuno.
Ho visto la foto che mi aveva mandato Chandler e l’ho tenuta, non ci vedevo nulla di male in una semplice foto, certo il testo della mail è fraintendibile “ grazie per la bella serata, baci Chandler “, ma le assicuro che per me era una cosa innocente.
Nei giorni successivi è andato tutto bene, nulla di cui mi possa lamentare, forse Blaine era un po’ distante ma ho creduto che fosse per il lavoro.
Anche quattro giorni fa mentre eravamo a cena con mio fratello Finn e sua moglie Rachel Berry mi era sembrato svagato, tanto che ad un certo punto se n’è andato al bagno e mi creda ma per qualche secondo nemmeno me ne sono accorto.
<< Lo trovavi sexy il cameriere? >> mi ha chiesto mentre stavamo tornando a casa. << Quale cameriere? >> ho chiesto, era un bel ragazzo ma niente di ché, tanto che mi ero dimenticato di … non stavo flirtando, solo cercavo di metterlo a suo agio ed è stato così che gli ho risposto, perché era vero.
Deve sapere che ogni giorni pranzo da Starbucks, o meglio mi porto lì il pranzo che prendo alla mensa universitaria perché adoro il caffè, ed è una cosa che sanno tutti.
Mi chiede se ho già visto … lui. No signor commissario, prima di stasera non avevo mai visto quel ragazzo, glielo giuro. Anzi, l’ho visto in quel ristorante dove abbiamo cenato con Finn e Rachel, mi sembra di ricordare che fosse anche lui lì ma non ne sono certo.

Per me è stata sempre la solita routine del tempo degli esami, ossia tenermi in contatto con i miei studenti, controllare le loro tesine e scambiarsi mail con i miei assistenti. E le assicuro che sono questi i momenti in cui rimpiango di non aver utilizzato la mia laurea della NYADA per una carriera nel mondo dell’arte perché sono anche discretamente bravo. Lo so, non devo divagare, ma è difficile.
Anche adesso, proprio ora che quella coppia è appena scesa dal taxi e lui sta praticamente urlando contro Blaine che si limita a un sorriso di circostanza.
Lui urla mentre lei sta resta in silenzio e mi sembra di capire che è tutta colpa mia, mia e di Blaine ma le assicuro che non abbiamo colpa e che è stato un incidente.
Tre sere fa Blaine mi ha riferito che Thad e la sua ragazza avevano rotto e se vuole la verità quella ragazza non mi è mai piaciuta mentre Blaine sembra adorarla ma non mi lamento. È entrato nel mio studio e mi ha comunicato al notizia, e poi abbiamo scherzato come un tempo mentre ci bevevamo uno dei miei regali di compleanno, una bottiglia di scotch, e ridevamo ricordando i bei tempi e ho persino ironizzato sulla festa, la festa a cui non sono voluto andare e che ha innescato tutto questo.
È stato bello, era da tanto che non parlavamo ma mi sembrava distante, come se volesse mantenere una certa distanza tra noi, e non era da lui, mi creda.
Però, e le sembrerà un dettagli stupido, sia quella sera che quelle successive non siamo mai riusciti ad addormentarci assieme perché o lui già dormiva o era il contrario, le sembrerà una cosa stupida ma non lo è per me.

La sera dopo Thad aveva un concerto, suona il piano divinamente grazie a Blaine che gli ha dato qualche lezione quando era più giovane e che ha insistito frequentasse il conservatorio e a metà dell’esecuzione è arrivato mio marito. Blaine non è mai in ritardo quando si parla di musica e infatti ho cercato di rimproverarlo con lo sguardo, eppure aveva promesso di essere puntuale quando nel pomeriggio Thad era passato nel suo studio a ritirare lo smoking.
Non gli avevamo chiesto la luna ma un po’ più di puntualità si, ora che so quel che so capisco il motivo del suo ritardo ma ieri mi sono parecchio risentito.
Perché parlo di tutto questo al passato remoto? Perché mi sembra un incubo, perché in tutto questo io non c’entro quasi niente e perché mi sto dicendo che se ne parlo così forse mi convincerò che non è accaduto niente, che il vetro non è sporco di sangue, che l’ambulanza non è qui e che quel tizio non sta urlando contro mio marito.
Dopo al rinfresco mi sono messo a parlare con alcuni dei compagni di Thad, mi sembra Jeff Sterling e Nick Duval, anzi, sicuramente loro. Mi piace parlare con i compagni di studi di Thad, mi sembra di essere ancora uno studente della NYADA, e non immagina i sacrifici che ho fatto per frequentare quella scuola. Prima avevo parlato con Blaine e mi ero congratulato anche con lui, perché lui era stato il primo insegnante di Thad e per tutto quello che avevamo condiviso, ma mi era sembrato distante, più della sera prima e quasi annoiato, come se io, suo marito, lo annoiassi
Comunque stavo parlando con loro quando ho visto Blaine che controllava veloce il telefono e poi usciva di corsa dal conservatorio.
Non ho pensato subito al peggio, forse uno dei suoi pazienti aveva avuto un peggioramento o che so io, solo dopo, a casa, con Thad che già dormiva, ho pensato che potesse avere un altro.
Da ragazzi non abbiamo avuto altre esperienze e mi sono detto che forse si era stufato di me, che non mi trovava più attraente, che qualcuno avesse risvegliato il suo interesse meglio di me, insomma, tante cose. Siamo sempre stati sinceri tra noi, beh abbastanza sinceri così ho deciso che en avremmo parlato non appena lui fosse tornato a casa così mi sono preparato un discorso e ho atteso. Sa quanto ho aspettato? Quasi due ore! Due ore in cui mi sono immaginato le cose peggiori e mi sono chiesto chi fosse il mio rivale e perché Blaine non mi avesse detto nulla, se fosse possibile in qualche modo recuperare.

È tornato cercando di fare il minor rumore possibile credendo che stessi dormendo ma l’aspettavo e sono stato diretto con lui, me lo doveva e volevo arrivare subito al punto: << Lui chi è? Lo ami? >> gli ho chiesto e non è apparso sorpreso o dispiaciuto, anzi aveva un’espressione di sfida che mi ha fatto infuriare.
<< Avrebbe importanza? E tu, sei innamorato? >> mi ha chiesto, e chiunque si sarebbe accorto che era teso e nervoso. << Tu hai lasciato il conservatorio prima del tempo, tu torni a casa tardi e io sono quello che deve subire il terzo grado? >> gli ho chiesto sorpreso, mi sarei aspettato o una negazione o una confessione, non quell’attacco. Con quello che so ora riconosco che era giustificato ma ieri mi è sembrato solamente irragionevole. << Tu sei più discreto, come ho fatto a dimenticarlo? Tu non torni a casa tardi perché sei stato con i tuoi studenti, e come creda che mi senta quando ti vengo a trovare e ti trovo che chatti con loro? >> e quello era ingiusto, alquanto ingiusto da parte sua in quel momento. << Sono i miei studenti, mi piace avere un contatto con loro e sono sempre disponibile per loro, è così che ho la loro fiducia >>. Mi piace insegnare, come piace a Finn, il mio fratellastro, e mi piace avere un buon rapporto con i miei studenti, specialmente quelli di cui sono il relatore. << E pensi che ci creda? Per quel che mi riguarda potresti esserteli scopati tutti! >> ha urlato prima di andare in camera a cambiarsi.
Ha dormito sul divano, non sono stato a imporglielo ma è stata una sua scelta.

Nel pomeriggio mi è arrivato un sms di Blaine dove mi chiedeva se potevamo vederci da Starbucks e che era urgente così ho lasciato l’università, la fortuna di avere degli assistenti, e sono corso da Starbucks. Come facevo a sapere quale signor commissario? Forse perché dopo due anni di matrimonio, dieci di convivenza e altri tre in cui siamo stati insieme al liceo conosco Blaine.
<< Sono nel bel mezzo degli esami >> ho detto non appena l’ho visto, se fosse stato per me ci saremmo presi tutto il tempo di cui avevamo bisogno ma non siamo più dei liceali. << Non ti disturberò molto, voglio che siamo sinceri tra noi, voglio la verità. C’è qualcosa di cui vuoi parlarmi? >> mi ha chiesto, come se fossi stato io a tradirlo.
<< Io? E di cosa? >> non ero pronto a quello, mi trattava come se fossi il colpevole quando a rigor di logica era stato lui a tradirmi. << Di Washington >> mi ha risposto subito, gli tremavano le mani emntre cercava di bere il suo caffè, non so se di colpa o di rabbia. << Vuoi la verità? Ti ho mentito, va bene così? Ho perso intenzionalmente il volo e ho bevuto un drink, due. Ho avuto paura, paura d’invecchiare, di aver sprecato tutti questi anni e sono rimasto a Washington >>. << Con Chandler, vero? >> mi ha chiesto. << Tu hai cercato tra le mie cose >> , è stata una costatazione, glielo giuro.
<< Come credi mi sia sentito Kurt? Ho speso tempo e denaro per organizzarti una festa perfetta, ho chiamato tutti, sono stato impeccabile e tu … tu ti sei scopato un diciottenne, dio quanto mi faccio schifo1 >> ha urlato, e quello è stato troppo, davvero. << Ci ho solo flirtato Blaine e … >> a un certo punto ha smesso di parlare e ha alzato lo sguardo così mi sono voltato.
Ed è stato allora che l’ho visto.

Alto, magro, più giovane di noi di almeno dieci anni, capelli castani e occhi verdi e un’aria strafottente che è diventata prima sorpresa, poi colpevole e infine terrorizzata nel vederci insieme, come se non rientrasse nei suoi piani. << Conosci quel ragazzo? >> gli ho chiesto perché era evidente che si conoscessero e ho sentito la porta sbattere, era praticamente fuggito.
Un bel ragazzo ma c’era qualcosa in lui che non mi piaceva, a pelle. So che non dovrei dire certe cose in questo momento, non con quel ragazzo che urla e che ha appena definito Blaine un assassino ma sto cercando di essere sincero, c’era qualcosa in quel ragazzo che non mi piaceva. Si, tornerò al mio resoconto, come vuole signor commissario.
<< Non è importante, è finita >> mi ha detto Blaine con un sorriso triste. << Io sono stato sincero con te, e tu ora mi vieni a dire che la tua piccola avventura è appena finita. Non sai quante volte sono stato tentato ma niente perché ti amo e tu … >> << Io non ho mai voluto stare con un altro >> mi ha interrotto furente, quando Blaine crede in qualcosa signor commissario è difficile fargli cambiare idea. << Volevi che fossimo sinceri, ma tu non lo sei stato >> e sono uscito.
Mi creda, mentre cercavo un taxi mi sono sentito distrutto, svuotato, come se tutto fosse finito e l’ho creduto, tanti insieme buttati al vento e mi sono sentito così idiota per essermi fidato di lui.
<< Kurt, Kurt, aspetta. Ti dirò tutto >> mi ha detto dopo avermi raggiunto, e se avessi saputo quello che sarebbe accaduto ne avrei fatto a meno, mi creda. Nemmeno tre ore fa la mai vita andava bene e ora tutto questo.

<< Ha detto di chiamarsi Sebastian, quel ragazzo che hai visto poco fa, gli ho chiesto di tentarti perché volevo sapere se avevi un amante. Mi ha detto di aver fatto sesso con te, ha preso dei soldi e mi ha raccontato delle cose, su di voi, insieme, nei minimi dettagli. E … mi sono sentito più vicino a te, perché mi sembrava di condividere la tua intimità, perché ti amo ancora e avevo una scusa per sapere cosa facevi >> mi ha confessato, e se vuole saperlo quel Sebastian deve essere un bravo attore e un ottimo oratore, ha ragione, doveva essere non deve.
<< Che dettagli? >> ho chiesto curioso. << Che vi eravate baciati, che aveva sentito la tua eccitazione e … ci sono andato a letto >> ha ammesso. Poi ha aggiunto le solite cose, ossia che era dispiaciuto ma che quelle parole lo avevano convinto e che pensava di avermi perso, che non sarebbe capitato più e gli ho creduto.
Ci siamo baciati, per strada di sera come se fossimo ancora due adolescenti ed è stato bello. Sembra riduttivo ma era come se fossi tornati all’adolescenza e mi è piaciuto, mi era mancato quell’aspetto di Blaine, mi era mancato lui.

<< Ho ancora alcuni studenti e poi torno a casa, promesso >> gli ho sussurrato e dopo un ultimo bacio sono dovuto tornare in facoltà di corsa. Mentre ero lì mi chiedevo se tutto sarebbe tornato come prima e non vedevo l’ora di tornare a casa come non mi accadeva da tempo.
E non appena arrivo, scendo dalla macchina e sento un rumore di vetri rotti. Sono corso subito e l’ho visto. Sebastian, o come diamine si chiama. Era là, per terra, gli occhi chiusi e un’espressione di tristezza sul volto, e c’era sangue, sangue sul terreno e vetri rotti macchiati di sangue.
E sopra, nella nostra stanza, c’erano Thad e Blaine, Thad vestito e Blaine in camicia e boxer che osservavano la scena, Blaine praticamente era di fronte alla parete e sembrava immobile mentre Thad si stava avvicinando.
E questo è tutto, non so altro mi creda, sono l’attore principale di questo dramma ma non sapevo che vi avrei recitato.


Un mese dopo:

Non me sono accorto, non fino al concerto di Thad. Mentre eravamo a casa mi sono accorto che Blaine si era come estraniato da tutti e mi sono avvicinato a lui.
<< Tutto bene? >> gli ho chiesto preoccupato. << Sento il suo odore, sento l’odore di Sebastian >> mi ha risposto ancora sovrappensiero, per poi passarsi le mani sui polsini della camicia dove c’erano due gemelli nuovi, li porta da quella notte e ho visto lo sguardo che si è scambiato con Thad, Thad cerca di non parlargli da quella notte e da allora Blaine lo guarda colpevole. E poi mio marito si è guardato la camicia, o per meglio dire ha guardato i due gemelli.

 

 

 

Note dove si cerca di scoprire la verità:

Ecco di ritorno con il secondo POV, quello di Kurt dove ci racconta la SUA versione della storia e il SUO punto di vista, che diverge di molto rispetto a quello di Blaine.
Ma è la verità? O per meglio dire Kurt è stato realmente sincero con Blaine e davvero non aveva mai visto Sebastian prima dell'incontro da Starbucks?
Siccome nel film la parte di Liam Neeson è corta mi sono sentita più libera e ho aggiunto e modificato quanto potevo, ma questo capitolo risulta corto la metà dell'altro per ovvi motivi, ma vi sono maggiori dettagli sui dialoghi tra i due, sia quello dopo la scena seblaine che al bar.
L'arco cronologico è di tre giorni più l'ultima sera, solo che per i due scorrono in maniera diversa.
Il prossimo POV sarà quello di Thad, seguiranno quello di Sebastian e quello di Hunter che è la vera novità in tutta la fic e che all'inizio non era nemmeno contemplato

   
 
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