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Autore: Winry977    22/01/2013    0 recensioni
Quando tutto ti opprime, ti schiaccia, ci sarà sempre qualcosa che ti potrà fare riemergere da quel buio. Non soccombere. Io ci sarò sempre.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sheianne entrò nel bagno che era coperta di sangue e che ancora ne perdeva. Si mise sotto la doccia, sperando che la spalla smettesse di bruciarle, ma l'unica cosa che l'acqua fece su pulirla dalla cenere. Era entrata nel bagno con un solo pensiero, un pensiero impossibile da annientare. Quella era l'ultima goccia. Era troppo da sopportare pure per lei. Prese in mano una lama e prima che potesse farci qualcosa gli comparve in mente il viso di Christian. Ma tutto fu inutile. Era troppo tardi pure per fermarla. Non c'era alcun rimorso.

Strinse tra le dita l'oggetto tagliente, finché non si graffiò. Sotto l'acqua, con un po' di indecisione, dopo un po' affondò la lama nella carne. Dapprima sull'avambraccio. Poi si spostò più giù, sempre più giù, fino al polso. Alla fine arrivò alle vene. Lo fece.

Tagliò le sue vene, sotto l'acqua fredda che le bagna il capo. Il sangue macchiò le piastrelle fredde sotto i suoi piedi, scalzi. Perché era così che era stata fino a quel momento: scalza. Dal momento in cui l'aveva chiamata suo padre, fino a quando Gordon l'aveva violentata.

Dopo un paio di minuti la vista le si offuscò, fino ad oscurarsi. Scivolò sulle piastrelle, l'acqua le rigò il viso, tossì sangue. Sentì freddo, tremò, forse. Ormai però... Era finita. Il suo ultimo pensiero andò ai ragazzi. Quei ragazzi che avevano provato a salvarla, che le erano stati accanto fino a due mesi prima. Pensò a Andy, che era sempre pronto a proporre qualcosa di nuovo per tirarla su di morale, Jinxx che il primo giorno che aveva dormito in quella casa l'aveva trovata a sorridere a della marmellata, a Jake che la aveva accompagnata suonando Hey There Delilah, ad Ashley che aveva una cotta per lei e non glielo aveva detto e a Christian infine. Fu lui che la fece più soffrire.

Ecco come si sentivano le persone che stavano per cancellare la propria anima dalla terra. Soffrivano anche loro, prima di morire, per chi avrebbe poi sofferto a causa loro.

Sheianne sentì un rumore provenire dalla casa. Una porta che si apriva, forse. Forse erano tornati in anticipo. Troppo tardi. Il respiro le si accorciò, ma ebbe la forza di sussurrare un -Addio.-

 

 

Christian fu il primo ad entrare in casa, e si sorprese dello strano silenzio che gli venne contro. Un silenzio... mostruoso. I ragazzi entrarono subito dopo di lui, discutendo di chi si fosse gettato per primo sul divano e chi avesse cucinato. Christian era disturbato invece. Qualcosa semplicemente non quadrava. Entrò in soggiorno, ma Sheianne non c'era. Poi sentì un fruscio soffuso. Solo che non riusciva a percepirlo bene.

-Zitti un attimo!- esclamò ad un tratto, zittendoli. Calò il silenzio, e il fruscio si fece più nitido.

-Shei?- la chiamò, ma nessuna risposta.

-Shei??- la richiamò, ma nulla di nuovo.

Seguì il suono del fruscio e lo condusse in bagno. La porta era aperta. Spaventosamente aperta. Tremante ne superò l'uscio e appena vide ciò che si stagnava sotto i suoi occhi gettò una bestemmia.

-Shei!!!

Sotto i suoi occhi si stagnava l'immagine del cadavere di Sheianne, buttata, letteralmente, sulle piastrelle della doccia, con la doccia che spruzzava acqua sopra di lei, e con una chiazza di sangue a coprirne il perimetro. I capelli erano bagnati, come lei del resto, una specie di foro nero si apriva sulla sua spalla e il braccio sinistro era cosparso da tagli profondissimi, fino il polso, pieno di sangue che sembrava melmoso.

-CC! Che succede?!- Jake lo raggiunse e gettò una bestemmia a suo seguito, mentre anche gli altri si radunavano nel bagno incuriositi. Le loro facce mutarono. Ashley si gettò su Sheianne e la chiamò.

-No! Sheianne! Ti prego! Shei!!- la scosse. -Svegliati! Svegliati!

La passarono così quella nottata, a cercare di svegliare Sheianne e a piangere.

 

Fecero rimuovere il corpo il giorno dopo, dopo averlo ripulito e fatto analizzare da qualche esperto. Dopo essere entrati a conoscenza della diagnosi, una rabbia montò addosso ognuno di loro, eppure non potevano fare alcuna accusa. La vittima era morta, non c'era più nulla da fare. Christian giurò su se stesso che se avesse incontrato anche solo suo padre lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani.

Uscì con i ragazzi per svagarsi, ma il pensiero volava sempre dritto a Sheianne. Non poteva credere che non fosse più su quel mondo perché delle persone glielo avevano messo in testa. Era assurdo.

Sulla strada verso la scuola di Sheianne, Christian vide un uomo in lontananza. Un uomo che avrebbe ucciso molto volentieri.

-Lei!- urlò, attirandone l'attenzione. L'uomo si girò. Si, era il padre di Sheianne.

Christian gli si avvicinò a grandi falcate, ignorando gli amici che gli dicevano di stare fermo.

-Lei non ha idea di cosa ha fatto!

L'uomo si accigliò. -E che avrei fatto, grazia?

-Lei l'ha uccisa!- Christian caricò un pugno e lo lanciò dritto dritto contro il viso del padre di Sheianne. Stava per mollargliene un'altro, ma Ashley e Jinxx lo trattennero e lo portarono via. Non c'era più nulla che potessero fare.

 

Mentre si preparavano per il funerale, che avevano deciso di fare senza troppe cerimonie, Ashley notò in camera sua che lo spartito sul quale aveva scritto la frase dedicata a Sheianne, era stato spostato. -Oh, Shei. Lo hai letto allora...- mormorò con un groppo in gola. Alzò lo sguardo verso il soffitto per trattenere le lacrime, ma non ci riuscì. Gli rigarono il viso, e gli ricomparve in mente l'immagine della ragazza distesa nella doccia priva di vita.

Christian gli bussò alla porta. -Ehi, Ash. Sei pronto?- si accigliò non appena lo vide. -Ash?

Lui chinò lo sguardo per terra e finì di prepararsi.

-Sai...- disse dopo un po' con la voce flebile e oppressa. -... io.. ero innamorato di lei...

A Christian si strinse il cuore. Abbracciò l'amico.

Si avviarono a seguito del becchino verso il cimitero, e lì osservarono un'ultima volta il viso di Sheianne. Bianca come un lenzuolo, con le labbra viola ed i capelli sciolti sparsi nel tessuto morbido della bara. Era seria, ma sul viso si leggeva un'espressione di serenità.

“Per lo meno avrà la pace che si merita, lassù”. Pensò Jinxx osservandola.

Christian passò una mano sul suo viso. Era di una freddezza impressionante. Si commosse, e dopo che anche gli altri ragazzi la salutarono, fece cenno di chiuderla e seppellirla, ma subito gli venne da rimangiarsi la parola. Voleva scuoterla un'ultima volta, svegliarla da quel coma apparentemente eterno e riaverla con sé. Niente, non poteva. Quando il becchino ebbe finito il suo lavoro, li lasciò lì, davanti la lastra della lapide.

I primi a crollare furono Christian ed Ashley, ma poi tutti gli si accodarono, piangendo.

Quando uscirono dal cimitero erano distrutti, colmi di odio per chi aveva provocato una morte del genere, ma se c'era una cosa di cui erano certi era che da quel momento avrebbero salvato chiunque potevano come potevano per impedire che una cosa del genere succedesse ad altri. Perché, se c'era una cosa che era chiara a tutti, era che il mondo non è mai abbastanza cattivo con chi è troppo buono, troppo debole. Solo allora realizzarono che girava al contrario.

  
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