ei raggi e la luce avvolgono il creato
ch'esso sia banco, landa di biancore,
o qualche recesso dimenticato.
Dietro le nubi, cortina dell'aurora,
si avverte ancora la salda spada della Signora.
Morì una gomma nei diserti fra le some,
morì inseguendo un sogno antico,
'seguendo una bic errante et senza nome,
cercando l'orizzonte ov'era più ardito.
Morì fra la sabbia che giammai perdona
e fu sepolta e compianta da padrona.
Sir Temperino,fulgente in mille occasioni,
le sopravvisse e sostenne il trono creato,
ma guerra, irrazional iracondia e invasioni
aveva affossato l'Imperio difeso e amato.
Cadde Sir Temperino, cadde anche Amabara,
e mai sconfitta si rimebra più amara.
Ma l'alba ritorna sempre nel suo folgore,
ei raggi e la luce mutan nostra visione,
ritornano i tempi di pia speme, d'onore
qualcun riaccese 'na vecchia missione.
La spada che avea spento tiranni e boria
rivendica sempre il posto nella storia.
Nacque da numili natali una penna nova,
capace d'intraveder la bramata meta
di redenzione et iustizia che mai si trova,
cantata e predetta da Stabilo 'l profeta.
I popoli piegati fra polvere e nel frastuono
riconobbero la luce, presto fu sul trono.
L'alba ritorna sempre nel suo bagliore,
ei raggi e la luce illuminano l'avvenire
un nuovo dio del Destino è fautore
e di vicende ancor n'abbiam da dire.
Chi può dir qual nova c'attende era?
Vittoria o polver per Uni*, la sincera?
NOTE:
*Uni è il nome della penna destinata a riprendere in mano le sorti della terra d'Astuccio.
Spero che la narrazione vi sia piaciuta, per quanto arrugginita (chiedo venia). La storia non si fermerà qui e altri capitoli vanno ancora scritti prima ch'io posi la penna. Ovviamente spero che qualcuno esprima il suo parere tramite una recensione.
"Non importa se ci consumiamo per cancellare la discordia" (Holy Rubber cit.)