Fanfic su artisti musicali > District 3
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Autore: maelle    24/01/2013    10 recensioni
Mi sbattè contro il muro e iniziò a baciarmi e a toccarmi con violenza. La paura prese il sopravvento al dolore.
Sentii i miei vestiti che si strappavano e lui che ansimava sul mio gracile corpo. Chiusi gli occhi sperando di svegliarmi nel mio letto, quanto volevo che fosse solo un sogno.
- Ehi piccola, così non vale - il suo alito puzzava di alcool - Apri gli occhi, è colpa tua se ti sta succedendo questo -
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Don't wake me up if I'm sleeping this life away'
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CAPITOLO 11

i feel something
 







 




- Entra pure - sorrisi gentilmente a Greg che si guardava attorno leggermente imbarazzato.
Io ero leggermente imbarazzata.
Il silenzio regnava tra di noi, finchè un brontolio non lo interruppe.

- Scusa, è il mio pancino - disse il biondo imitando la voce di un bambio ed io non potei fare a meno di scoppiare a ridere come una pecorella smarrita in calore.

- Non mi prendere per il culo - conrinuò poi tirando fuori il labbro inferiore. Sembrava quasi tenero, mi veniva voglia di..No niente.

- Vieni piccino, adesso Holly ti prepara qualcosa da mangiare - lo presi per la mano e lo condussi in cucina - vuoi una mela grattuggiata o della pastina con formaggino? - rise, che bella risata aveva. Holly ma sta zitta un po'.
Dio quanto sembravo stupida, ma mi divertivo.

- Che ne dici della pasta alla carbonara? - chiese invece lui speranzoso

- La cucini tu? Perchè io non so nemmeno accendere il fornello -

- Idem con patate -

- Ho capito, pizza d'asporto - sospirai rassegnata - io prendo una wurstel, tu? -
Sentì Greg che ridacchiò. Non mi dire che c'è ancora qualcuno che ride quando sente nominare wurstel o salsiccia. Però senza accorgermene sorrisi anche io.

- Io con le olive, pago io però. - casa mia, soldi miei.

- No cicciobello, pago io. - dissi schioccando le dita senza motivo.

- Senti piccola fiammiferaia, hai mai sentito parlare della galanteria? - disse posizionandosi davanti a me.
Lo ammetto, in confronto a me era tipo muraglia cinese. Mi sovrastava completamente.

- Non sono poi così bassa, sono un metro e sessantaquattro. - scoppiò a ridere ed iniziò ad accarezzarmi la testa come se fossi una pazza scappata dal manicomio.

Tutto questo mi ricordò qualcosa.


***
(dal capitolo 3)

- Ma perchè mi stai rivelando i suoi piani malefici? - in tutta risposta scrollò le spalle.

-Non so, mi ispiri fiducia- e iniziò ad accarezzarmi la testa 

- Non sono un cane - borbottai

-E' pronta la cena - urlò Dan.

***


- Non ti avevo già detto che non ero un cane? - dissi spostando la sua mano con un gesto secco.

- Si ma sei..tenera? - tenera, io? Mio caro riccioli d'oro, non hai capito proprio con chi stai parlando. I'm a boss.

- Io tenera? - scoppiai a ridere.

- Si sotto questa tua corazza da mafiosa, secondo me sei una ragazza come tutte le altre: sensibile. - non mi piaceva questo discorso, non mi piaceva quando si parlava di me.

- E quindi seguendo il tuo discorso, tu saresti un bravo ragazzo, affidabile sotto quel tuo ciuffo giallo come un pulcino? - chiesi scettica.

- Esatto. Vedi che hai capito? - mi sa che quel pulcino in realtà era al posto del cervello. Lui affidabile? 

Feci per andarmene ma mi trattenne in una specie di abbraccio: mi aveva impedito l'uscita di scena abbracciandomi da dietro, e ora mi trovavo con la schiena spalmata sul suo torace.
Torace leggermente scolpito, a quanto sento. E sento anche qualcos'altro.
E non mi riferisco al suo alito caldo sul mio collo, mi riferisco a qualcosa più giù. Naturalmente intendo la cintura dei suoi pantaloni.

- Greg, la tua cintura mi sta facendo male - bofonchiai, non credo che mi abbia sentito visto che non si mosse di un millimetro.

Non so quanto tempo restammo così, credo che saremmo rimasti così ancora a lungo se il cellulare di Greg non avesse iniziato a suonare insistentemente.
Scocciato lo sfilò dalla sua tasca dei pantaloni e andò in salotto a rispondere, in modo da non farmi sentire.

Intanto chiamai la pizzeria.

Quando tornò mi guardò e sorrise. 
Ora era calato nuovamente l'imbarazzo fra noi, fortunamente arrivarono le pizze e Greg con uno scatto corse verso la porta, impedendomi poi di pagare.

- La prossima volta però pago io - dissi addentando un pezzo di pizza.

- Quindi ci sarà una prossima volta? - arrossii, peggio del pomodoro sulla pizza. Per poco non mi strozzai con la pizza.

- No, cioè non so, se tu..-

- Tranquilla se non vuoi..- il suo tono sembrava deluso, ora lui sembrava un cagnolino.

- Per me va bene - non so perchè dissi quelle parole, ma mi uscirono spontanee.

- Bueno - finimmo di cenare parlando del più del meno, della scuola e di Dan ed Audrey.

- Sono teneri quei due insieme, non avrei mai pensato che Dan fosse così, così - non mi venivano le parole.

- Dolce, premuroso e bla bla bla? - finì lui la frase per me. Annuii vigorosamente.

- Ha imparato dal migliore, modestamente - 

- E saresti tu il migliore? - scoppiai a ridere e lui alzò un sopracciglio.
Lo vidi alzarsi, sparecchiare e porgermi la mano per poi condurmi in salotto.

- Mia cara donzella, cosa le posso umilmente offrire? - cercava di fare la voce da nobile, ma sembrava solo che avesse un polpo in gola.

- Siamo a casa mia, dovrei essere io ad offrirti qualcosa! - risposi dandogli un leggero schiaffo al petto.

- Se non sbaglio abbiamo un film in sospeso, noi due - continuò poi lui avvicinandosi al televisore e prendendo quel dvd che avevo preso la sera che erano venuti a casa mia.

Ci mettemmo a guardare il film horror ed isintivamente lo abbracciai.
Si io amo i film horror, ma mi fanno paura. Una volta ne ho visto uno e ne sono rimasta traumatizzata per quasi un anno.
Lui mi ispirava sicurezza ed emanava anche calore. La mia coperta personale, insomma.

Mi strinse a sé ed appoggiò la sua testa sopra la mia. 
 
 


Audrey's pov

Dopo cena salii in camera mia ed iniziai ad ascoltare musica. Come ogni giorno.
Era come un mio rito, come se mi annullassi.
C'eravamo solo io e la musica. Vagavo con la mente, a volte non pensavo a nulla, ascoltavo solo.
Ma stranamente qualcosa interruppe questo specie di rito.

Una chiamata: Dan.

- Pronto? - 

- Hei bella, sono Dan! - istintivamente sorrisi.

- Ti volevo chiedere se ti va di fare due passi - mi chiese dolcemente, come se avesse paura di un mio rifiuto.

- Certo, quando? -

- Ora - ed attaccò.

Ero leggermente stranita, non sapevo cosa dovevo fare.
Sentii dei colpi alla finestra, mi affacciai e vidi un ragazzo con un cappellino inconfondibile. Dan.

- Arrivo - gli urlai dalla finestra.
Dissi ai miei che uscivo a buttare la spazzatura e quando fui fuori mi catapultai su Dan e lo abbracciai.

- Ciao anche a te, piccola - mi disse dandomi un leggero bacio sulle mie labbra carnose.

Notai che in mano aveva qualcosa, ma quando chiesi che cos'era, lui lo nascose dietro la schiena.
Ci sedemmo su una panchina nel giardino vicino casa mia e lui iniziò a parlarmi in tono serio.

Ero preoccupata.

- E' da un po' che usciamo no? - io annuii e lui continuò - io mi trovo molto bene con te, sei una ragazza dolce, bella, premurosa. Hai un carattere fantastico,
sei una sorpresa, ogni giorno di più. - oddio, era una dichiarazione?

- Sei la prima ragazza che mi fa provare dei veri sentimenti: amore. Io so di essermi innamorato. - prese un respiro profondo - se tu diventassi la mia fidanzata sarei il ragazzo con il berretto più felice del mondo. - detto ciò mi porse dei fiori, era impacciato, si vedeva.
Non sapevo cosa dire, sembrava che la voce non volesse uscire dalle mie labbra.

Così agii d'impulso e premetti le mie labbra sulle sue.

- Lo prendo per un si - soffiò lui sulle mie labbra, per poi tornare a baciarmi.

 
 
 
 





 


Hola chicas :)

finalmente ho aggiornato, yeah *balle di fieno che rotolano per terra *
bene mi sono divertita a scrivere questo capitolo, continuavo a dire ' ma come sono ' AHAHAH 
dico solo una cosa, a me non piace descrivere un bacio, del tipo: le nostre lingue presero a danzare a ritmo di salsa e merengue lol 
bene ora finisco di scassarvi le palle e sparisco c:
per la prima volta mi piace un capitolo, ma spero che piaccia a voi biscotte!

bacioni, martina
  
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