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Autore: Una Certa Ragazza    25/01/2013    3 recensioni
Raccolta di poesie. Non è un granchè come definizione, e non restringe il campo, ma è proprio questo il punto: la vita non è riconducibile ad una sola idea che la riassuma. Unico punto in comune delle poesie della raccolta è il tentativo di descrivere "il lato azzurro della vita": la nostalgia, la felicità nell'essere mancanti di qualcosa, la dignità nell'essere fragili e umani.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I souvenir del viaggio'
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Ciao!
Bene, prima di andare a Genova per qualche giorno aggiorno, così mi assicuro di aver fatto almeno questo!
Sono giorni piuttosto frenetici, questi, ahimè... Del resto, preferisco avere tante cose da fare, è l'unico modo per garantire a me stessa di combinare davvero qualcosa: sorprendentemente, meno cose mi prefiggo di fare, meno riesco a finirne.
On a side note, come direbbe un inglese, devo ringraziare Alessandro per avermi sistemato il computer in maniera così meravigliosa. Grazie!

Questa poesia è dedicata a mia sorella Elena, più piccola di me ma non la più piccola :)
Pur avendo avuto all'epoca solo quattordici anni, l'anno scorso ha deciso di andare a vivere a Torino per coltivare la sua passione, la danza.
Rispetto molto la sua decisione, inutile dire però che mi manca terribilmente. Ecco, la poesia nasce da lì.
Quindi, per fortuna, non parla della morte di una persona (mi sono state chieste delucidazioni in merito più di una volta, e in effetti riconosco che il testo è ambiguo), solo di un'assenza. Che poi dura solo cinque giorni alla settimana, in ogni caso. Ogni tanto spunta ugualmente la nostalgia, ma è ineluttabile, e sono felice per lei.
Il titolo è l'inizio di una canzone di Vecchioni, "Per un vecchio bambino", che io ho sempre associato alla partenza di mia sorella.





E il tempo diventava ieri
 


A volte apro la porta
E credo di vederti
Ancora nella stanza.
Ti sento a tratti ridere
Di qualche mia sciocchezza
Tu che mi dici sempre
Che forse sono pazza.
Da stolta e visionaria
Ricordo appena che
Il tuo spettacolo va avanti
E non prevede me
E prima che io entri
O dica una parola
Sono di nuovo sola.
 
   
 
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