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Autore: Marss    25/01/2013    1 recensioni
*dalla storia
Appoggio la mia schiena sul suo torace e cerco di riordinare i mille pensieri che mi affollano la mente.
-Cosimo?
-Si?
-Ti amo.
Sorride. -Anche io, da morire.
Detto questo, ci addormentiamo insieme.*
Milano. Alice 17 anni, Cosimo 31. Alice ha una grande passione per il mondo rap, e Cosimo ne fa parte. Alice e Cosimo, due persone diverse, che in comune hanno la voglia di amarsi.
Questa, è la loro storia.
Recensioni sempre gradite!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ad un certo punto, quando il posto è completamente pieno di gente che si accalca attorno al palco, le luci si spengono e noi rimaniamo al buio per quelli che sembrano secoli. L'emozione cresce in me e in tutti i ragazzi che mi stanno attorno. Finalmente una voce grida al microfono:
-Zarri, siete pronti ad accogliere i mitici CLUT BOGO?!
Urlo. Urlano tutti.
-Bene allora, cominciamo!
Detto questo, le luci si riaccendono e il gruppo fa il suo ingresso.
Eccoli. Sono bellissimi, sono emozionatissima, ho il fiato corto e sto sudando, vista la quantità di gente che mi spinge. Per primo entra Joe, che si sistema dietro la console dopo aver salutato il pubblico. Dietro di lui spunta Jack, sorridendo e salutando tutti. E poi, finalmente, entra lui. Cosimo. Entra a testa bassa, acclamato e osannato da tutte le ragazze. Alza gli occhi, si solleva un po il cappello e lancia uno sguardo alla folla adorante. Sorride. Cazzo, ha un sorriso bellissimo!
Urlo. Urlano tutti.

Cominciano a cantare, partendo dalle canzoni del loro ultimo album, “Brutte esperienze”. Noi cantiamo con loro, accompagnando le parole con gesti delle mani, saltando come dei pazzi e sgolandoci fino a perdere la voce.
Dopo 2 ore decido di allontanarmi, non ce la faccio più a stare in mezzo a tutta quella gente che spinge. Avviso Chiara e vado al bar, ordinando un drink. Lo sorseggio appoggiata al bancone, sempre guardando con meraviglia i miei idoli.
Poi parte quella canzone, quella che mi fa tremare il cuore tutte le volte che l'ascolto.
Jack avvicina la sua bocca al microfono e canta.

quando ritornerò da te 
io ci ritornerò da re 
per raccontarti dei miei guai 
dirti le cose che non sai 
se io ritornerò da te 
io ci ritornerò da re 
se non ci rivedremo mai 
allora avranno vinto i guai”

Amo questa canzone, non so spiegarmi il motivo, ma appena la sento comincio a muovermi a ritmo e canticchio a bassa voce quelle splendide parole, facendole coincidere con quelle di Cosimo che sta cominciando la sua strofa.

tu che dormi ed io ti lascio, un bacio ed un messaggio 
la valigia è sopra il letto ed è quella di un lungo viaggio 
penserai che vigliacco sparire così 
controllo del metallo, passaggi ai raggi x 
è la storia di una diva e del suo patrimonio 
e di uno alla deriva e del suo pandemonio 
dal parlarsi son passati ai fattacci 
a quante tipe per bene gli piacciono i ragazzacci”

Chiudo gli occhi e mi lascio andare, trasportata dalla sua voce. Poi la canzone finisce, i Clut Bogo salutano e tra mille urla scendono dal palco. I miei amici mi raggiungono e cominciamo a parlare del concerto. Nel frattempo il DJ è salito alla console e sta mettendo della musica per far ballare la gente. Il mio gruppo decide di andare a ballare, Chiara li segue, ma io preferisco rimanere ancora un po al bar. Non sono particolarmente brava a muovermi, quindi preferisco evitare di fare brutte figure. Un po di gente comincia ad andarsene, è l'1.15 e il concerto è già finito. Mio padre dovrebbe venirci a prendere alle 2.30, quindi abbiamo ancora un po di tempo.
Sono indecisa sul da farsi, che faccio, mi butto in mezzo alla pista?! Ma non faccio in tempo a formulare un altro pensiero che sento una voce accanto a me:
-Ciao!
Mi giro lentamente, riconoscendo la voce ma senza sperarci troppo. Oh merda. E' lui, è proprio lui. Vedo il suo sorriso bellissimo, i suoi denti bianchi, il suo naso perfetto, ed infine i suoi occhi magnetici agganciati ai miei. Cosimo Bianchi mi sta fissando, sorridendo divertito.
Riesco a malapena a balbettare un ciao, e lui ride. Ha una risata bellissima.
-Vuoi qualcosa da bere? Offro io!- Mi chiede. Ci metto un po a metabolizzare la domanda. Forse sono già ubriaca.
-N..no grazie! Ho già bevuto!
-Come vuoi- Risponde, ordinando una Vodka al barista. Poi si avvicina ancora di più a me, facendo sfiorare i nostri gomiti appoggiati al bancone. Vedo con la coda dell'occhio che mi sta squadrando dalla testa ai piedi, e non posso fare a meno di arrossire.
-Sei molto carina sai?
Non lo sta dicendo sul serio. Sto sognando, oppure sono veramente ubriaca.
Lo guardo in viso, fisso i suoi occhi e mormoro un grazie. Sorride.
-Ti ho notata prima, mentre cantavamo. Ti muovi bene e sai tutte le nostre canzoni! Come mai ti sei allontanata alla fine?
-Avevo troppo caldo e la gola secca, dovevo assolutamente bere qualcosa.
-Già, immagino. Ma chissà come, non sono riuscito a staccarti gli occhi di dosso.
-Sul serio?!- chiedo sbalordita, facendo mente locale sul periodo passato al bar. Hanno cantato “Tornerò da re”, e ho chiuso gli occhi per cantare. Magari non me ne ero accorta. Si va be, come no, sarà la sua solita frase per rimorchiare.
-Giuro- risponde -ti vedevo così assorta nella canzone, con gli occhi chiusi e un mezzo sorriso sulle labbra...
Accidenti, allora mi guardava sul serio. Arrossisco di nuovo.
-Che stupido, non mi sono ancora presentato. Piacere, Cosimo.
-Alice, piacere mio.
Ci stringiamo le mani. Mi supera in altezza di almeno 30cm e per guardarlo in faccia devo piegare di molto il collo. Ma ne vale la pena.
-Allora, ti va di andare in un posticino più tranquillo dove possiamo conoscerci meglio?
Mentre dice queste ultime parole, “conoscerci meglio” mi guarda il corpo con un sorrisino malizioso.
SI, SI SI!! No, un momento. Non posso, non lo conosco, è troppo grande per me. Ooh al diavolo cervello, per un paio d'ore puoi stare anche zitto no?!
-Certo..- mormoro -aspetta che avviso una mia amica e torno subito.
Detto questo mi butto fra la folla, cercando Chiara. La trovo quasi in mezzo alla pista che si scatena ammirata da un sacco di ragazzi.
-Chia! Chia! Devo dirti una cosa, è urgente!!
-Ali! Ma dov'eri finita?
-Non ci crederai mai! Ero al bar quando ad un tratto..
-Aspetta, spostiamoci che qui non riesco a sentire nulla!
Ci dirigiamo verso i bagni, decisamente più tranquilli.
-Stavi dicendo?
-Allora, ero al bar, pensavo ai fatti miei, quando improvvisamente spunta Cosimo Bianchi e comincia a parlarmi! A me!
-Stai scherzando vero?!
-No! Guarda laggiù- e le indico il bancone dove Cosimo è ancora appoggiato.
-Cavoli, che fortuna che hai! E ora?
-Mi ha chiesto di andare in un posto un po più tranquillo. Ma non sono sicura, cioè lui è uno sconosciuto alla fine, è troppo grande per me!
-Ali ma ti sei bevuta il cervello?! Lui è Cosimo Bianchi, ha una fila immensa di ragazze che andrebbero a letto con lui alla prima occasione!
-Lo so ma...
-Niente ma, ora tu torni immediatamente da lui!
Guardo il cellulare. Le 2.15. Merda, mio padre arriva fra 15 minuti! Lo dico a Chiara, che sorride divertita.
-E che problema c'è? Chiamalo e digli che viene a prenderci mio padre e che dormi da me. Io avviso mio padre di venirmi a prendere.
-Ok, ma io come torno a casa?
-Ti fai accompagnare da lui...- dice, ammiccando al ragazzo.
-Oddio, non ce la farò mai! Ok, ora chiamo mio padre.

  
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