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Autore: Bunjee    26/01/2013    6 recensioni
"Un fruscio alle mie spalle mi fece girare di scatto. Sussultai quando vidi che l'autore di quel lieve rumore era un ragazzo.
"Chi sei?" Chiesi spaventata.
"Dovrei porgerle la stessa domanda, ma immagino che lei è troppo spaventata per rispondermi. Quindi, mi chiamo Michael, e vivo in questa casa.
"Sei un assassino?" chiesi, mentre tutta la tensione del mondo si buttava a capofitto su di me.
Lui sorrise,divertito e disse:"No,non farei male a una mosca, figuriamoci a una signorina che va' in giro tutta sola in una splendida giornata di pioggia."
Sarcastico il tipo eh?
"Mi è finita la benzina" mi giustificai "ho con me la mia attrezzatura da fotografia, e sotto la pioggia si sarebbe rovinata."
"Capisco. Venga,immagino lei stia morendo di freddo."
E da lì, tutto cambiò.
Ho scritto questa ff ispirata al video di Ghost, spero vi piaccia e spero voi abbiate la briga di recensire :3
Genere: Dark, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Kat

30 Giugno 1988

 

"Mamma,mi dai un biscotto?"

"Un'altro?Ne hai già mangiato quattro!!"

"Perfavoore"

"Oh,e va bene,ma non chiedermi aiuto quando ti verrà il diabete."

"Va bene!"

Porsi a mia figlia il biscotto e ripresi a lavare i piatti.

La televisione era accesa e la giornalista stava criticando i vestiti indossati dalle star per i Grammy.

Come se mi importasse.

"Ma parliamo di cronaca,adesso."disse seria la giornalista. "Ieri sera hanno rilasciato il "Vampiro",l'assassino che ha ucciso più di cento donne nel giro

di vent'anni a Normal Valley. L'uomo è stato ad Alcatraz negli ultimi 6 anni e,proprio giovedì scorso lo hanno liberato per mancanza di prove. Vi terremo aggiornati."

 

Guardai la televisione.

Michael...

Improvvisamente suonò il campanello.

"Vado io!!" squillò la voce di mia figlia,accompagnata dal rumore dei suoi passi.

"No,Kim!Aspetta!" avevo paura.Paura che fosse lui.

"Kim!Non aprire la porta!"sbraitai.

Ma troppo tardi. Lei aprì la porta e io mi chinai dietro a un mobile per evitare di essere vista.

"Ciao! Chi sei?"chiese con voce squillante mia figlia.

"Sono Michael, un amico di Kat.Lei è in casa?" La sua voce. Era un po' più roca,ma aveva sempre la stessa tonalità dolce.

"Sì..adesso te la chiamo.Aspetta qui,Michael." mia figlia cominciò a camminare e io quatta quatta me ne andai in cucina,per non destare sospetti.

"Mamma,c'è un signore che vorrebbe vederti."disse lei,entrando in cucina.

"Sì..arrivo"

Andai in salotto e lui era lì,al centro della stanza.

Non appena mi vide sorrise,ma riuscii a leggere angoscia nei suoi occhi.

I suoi occhi..erano l'unica cosa che non era cambiata di lui. Adesso era molto più magro e aveva diverse cicatrici sul volto.

Dio,non oso immaginare cosa gli hanno fatto in quella prigione.

"Kim,vai a giocare in camera tua,per favore..io e Michael dobbiamo parlare."

Lei mi obbedì e dopo poco scomparve dietro al corridoio.

Michael mi guardò,triste,e poi cominciò a parlare.

"Sai,mi ero illuso che tu non mi avessi tradito per tutto questo tempo..."disse,malinconico.

"Cosa intendi?Io non ti ho tradito."esclamai.

"Ah sì?E Kim?E' nata dallo spirito santo?Ma fammi il favore!Scommetto che il padre è andato via subito dopo e ti ha lasciato sola con una figlia."

Stavo per mettermi a piangere dal nervoso.Non mi meritavo tutto questo.Lui non sapeva cosa avevo passato.

"beh,in effetti è proprio così." risposi,trattenendo le lacrime.

"Ah!Sai che dico?Che ha fatto bene!Io ti ho amato Kat,sono tornato per te.Ho passato sei anni in una prigione e l'unica speranza che avevo era quella di rivederti.E poi torno e hai una cazzutissima figlia!

Ma sta tranquilla,levo subito il disturbo."

Cominciò a camminare verso la porta.

"No!Michael,non te ne andare di nuovo..non lasciarmi sola!"dissi,prendendolo per un polso.

"Beh,vai da questo famoso padre,lui saprà consolarti!"disse,girandosi di scatto.

"SEI TU IL PADRE,CAZZO!"urlai,in preda alla rabbia.

La sua espressione cambiò subito;da arrabbiata divenne preoccupata,e da preoccupata divenne mortificata.

Io ormai non riuscii più a trattenere le lacrime,mi sedetti sul divano e scoppiai in un pianto liberatorio.

"Kat.."mormorò lui "Scusa...non so' cosa mi è preso...scusa...non piangere,ti prego.."aggiunse,sedendosi affianco a me.

Io mi asciugai le lacrime e tirai debolmente su col naso. 

"Vieni a vivere con noi,quindi?"chiesi.

"E c'è bisogno di chiedermelo?Vado a prendere le cose dall'albergo e torno qui,ok?"mi rispose,alzandosi in piedi.

"Albergo,che albergo?"chiesi,alzandomi a mia volta.

"Beh,secondo te dove ho dormito stanotte?"mi domandò,sorridendo sarcastico.

Gli feci una linguaccia per tutta risposta e lo salutai. Lui uscì con la promessa di tornare poco dopo.

Kim rientrò in casa con un gattino in braccio.

"Mamma,guarda!L'ho trovato nella spazzatura!E'abbandonato!Posso tenerlo?"mi chiese lei,sbattendomi in faccia quel gattino piccolo e spaventato.

"Kim,metti a terra il gatto,dopo gli darò un po' di latte.Adesso devo parlarti.."

Kim mi obbedì e poi mi guardò ansiosa.

"Kim,hai presente Michael,il mio amico?"dissi,inchinandomi alla sua altezza.

"E' il mio papà,vero?" mi disse,guardandomi negli occhi.

Rimasi sconvolta.

"Come fai a saperlo?"chiesi,realmente sorpresa.

"L'ho intuito.Io e lui ci somigliamo,non è vero?"mi disse col il classico sorriso sulle labbra.

Aveva ragione.Lei aveva i capelli e neri come Michael,e gli occhi..dio,gli occhi erano tali e quali a quelli del padre.

"Allora,posso tenerlo questo gattino?"disse,indicando il gattino nero che nel frattempo si era tranquillamente appartato sul tappeto.

"Va bene,basta che non fa pipì in giro."

Kim esclamò contenta e portò il gattino nel giardino posteriore della casa.

Michael tornò dopo un quarto d'ora circa con delle valigie tra le mani;lo accompagnai in camera da letto per sistemare le sue cose.

"Sai.."dissi non appena entrammo in camera:"Ho detto a Kim che sei suo padre."

Lui,che stava mettendo i suoi vestiti nell'armadio,si bloccò di colpo.

"Davvero?"mi chiese. "E..come l'ha presa?"

"L'ha presa bene.Mi ha detto che lo sapeva già!"dissi,sedendomi sul letto.

"Intelligente come il padre!"esclamò lui.

"Ah,ah,ah. Molto simpatico"risposi io.

"...E come la madre."aggiunse.

Sorrisi.

"Mi sei mancato."mormorai.

Lui mi guardò,sorrise appena e poi ricominciò a sistemare le sue cose.

"Vado a mettere Kim a letto...è tardi e domani deve andare a scuola."dissi,alzandomi e dirigendomi verso la stanza di Kim.

 

Michael

 

"Mamma,ma Michael deve rimanere con noi?"sentii chiedere  dalla bambina dalla stanza affianco.

"Sì,domani vi conoscerete meglio...per il momento non vi siete parlati molto,ma vedrai che gli vorrai bene."disse lei.

"Buona notte.." disse la bambina.

"Buona notte."

Dopodichè Kat tornò nella stanza,dove ci addormentammo assieme.

 

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Kat

 

9:00 

Mi svegliai.

Kim era già andata a scuola,l'autobus passava ogni mattina per prenderla,e lei si era abituata a svegliarsi presto e a prepararsi da sola.

"Come stai?"mi chiese Michael.

Mi girai,ma Michael non era nel posto affianco al mio:era seduto per terra in un angolino.

Mi portai le mani al collo,e,quando le ritrassi,notai che avevo un po' di sangue sulle dita.

"Michael..che mi hai fatto?"chiesi,intuendo ciò che era successo.

Lui mi guardò con aria mortificata.

"Stanotte mi sono svegliato e avevo fame..tanta fame..era da sei anni che non bevevo sangue,non sono riuscito a controllarmi.."disse lui,con lo sguardo a terra.

"Perchè non mi hai detto che se ti fosse venuta fame non seresti riuscito a controllarti?"chiesi,arrabbiata.

"Perchè avevo paura della tua reaz.."

"Non mi importa!Ti rendi conto del pericolo in cui ti sei messo?Immagina se ti veniva fame mentre avevi Kim vicino.Oppure immagina se fossi morta dissanguata perchè tu non riuscivi a controllarti."gridai,arrabbiata.

"..scusa.."disse lui,mortificato.

"Ti fa male?"mi chiese,dopo un attimo di silenzio.

"Un po',brucia."risposi,portandomi di nuovo le dita sulla ferita.

"Mettici dei cerotti sopra..."mormorò.

Mi illuminai.

"Michael!"esclamai,felice.

"Che succede?"chiese lui,allarmandosi.

"Hai bevuto il mio sangue,giusto?"dissi,eccitata.

"Si..." rispose lui,inchinando il viso verso terra.

"Questo significa che sei tornato normale!"esclamai nuovamente,abbracciandolo dalla felicità.

"Sei di nuovo una persona normale!Non dovrai più uccidere nessuno!"

Lui rimase un attimo immobile,per realizzare quello che era appena successo,ma poi si alzò,urlando contento e correndo da una parte all'altra.

Era finita,finalmente...

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-10 anni dopo

 

"Maaaammma,sto uscendo!"  gridò Kim dal salone.

"Va bene tesoro!"risposi dalla cucina.

Eh già,erano passati 10 anni. Kim era ormai una ragazza;una bellissima ragazza,aggiungerei dire.

Michael era tornato normale e ci eravamo sposati due anni dopo il suo ritorno.

Io,beh,ero felice.Avevo ancora il mio lavoro di fotografa e adesso lavoro per Rolling Stones e certe volte mi chiamano dal New York Times per fare qualche servizio.

Michael si rende utile come puo',visto che per lui è stato molto difficile trovare un lavoro dopo quello che era successo e dopo che mezzo mondo lo considerava un assassino.

Certe volte mi aiuta con i miei servizi,altre volte si rende utile a casa e durante il week end tiene spettacoli in locali in cui canta e balla.

Lui è molto bravo,ma penso che il pubblico (composto maggiormente da ragazzi e ragazze) vada ad assistere ai suoi spettacoli perchè sono incuriositi da lui,e vogliano vedere "Il Vampiro" cavarsela su un palco.

Per quanto mi riguarda,20 anni fa,non avrei mai immaginato che un giorno la mia vita sarebbe stata così bella,e,sopratutto,non avrei mai immaginato di convivere con le due persone che amo di più al mondo:

Michael e Kim.

 

Ciaooooooooooooooooooooooooooooo! Beh,grazie a tutti,davvero :) Spero che la FF vi sia piaciuta e sto pensando di scriverne un'altra..però cambio tema xD Boh,vedrò e.e
Grazie per averla seguita e per aver recensito... VI VOLLIO BENE!  Ahhaha,bacioni ragazzi,alla prossima :3
   
 
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