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Autore: Hope_mybrandnewname    26/01/2013    5 recensioni
1. Come il post pubblicato da Jared sul suo blog "Notes from the outernet".
2. Come le password che potranno aprirlo.
3. Come i membri del gruppo che ha il suono di domani.
5. Come le parole che Mary aveva detto a Jared. "Sii sempre lanciato verso l'alto".
Moltiplicato, il totale è 30. Come 30 Seconds To Mars.
Night Of The Hunter non è più solo una canzone.
I Mars non sono più solo un gruppo.
E la nuova Mary scoprirà il segreto che per secoli è stato celato.
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leehanne

 
Sono passati dieci anni. Dieci. Fottutissimi. Anni. Ed oggi, per la prima volta da allora, mi arriva un sms dal numero 6277.

“Ho bisogno di incontrarti. Pontile sud, Los Angeles, 26 gennaio 2022. Sarò lì ad aspettarti. J.”
 
Fisso lo schermo, incapace di prendere fiato.
Dieci anni dall’ultima volta in cui ho visto i suoi occhi. Dieci anni, in cui mi sono tenuta alla larga da tutto quello che portava il nome 30 Seconds To Mars. Niente musica, niente video, niente concerti, niente foto. Nulla. Ho finto di essermi dimenticata i loro visi e le loro voci. Ho finto di non averli mai conosciuti.
Ho mantenuto le promesse fatte a Shannon. Sono tornata da mia madre, raccontandole di aver vissuto a Parigi per tutto il tempo. Ho fornito dettagli che mi sono immaginata mentre le facevo il resoconto della vacanza studio. Ho ripreso davvero la scuola. E mi sono concentrata talmente tanto nello studio che hoottenuto i voti migliori nella mia classe. Mi sono diplomata con il massimo e mi sono iscritta ad un’università lontana da casa. Ho scelto l’Inghilterra. Ho vissuto lì per tutti questi anni, per poi tornare da mia madre negli USA per le vacanze invernali ed estive. Ho conosciuto nuove persone, ma non sono mai riuscita ad innamorarmi di nessuno. Anche nonostante tutti quegli anni senza i Mars, ogni volta che chiudevo gli occhi, pensavo allo sguardo di Jared.
Rileggo ancora il messaggio.
La firma “J”non mi consente di capire se sia “Jared” o “Joseph”. Mi torna in mente il quadro che ho visto nella loro casa in Tennessee, quando mi facevo mille domande riguardo le iniziali “J. D.” e immaginavo che volessero dire “Jared Devour”.
Tantissimi altri flashback mi assalgono. Dieci anni passati a tenerli lontani da me. Dieci secondi perché tutto torni al proprio posto.
Chissà come faceva a sapere che quest’anno avevo deciso di trattenermi più a lungo negli USA, e che mi trovo proprio a Los Angeles per lavoro, mi domando, prima che questo pensiero sia sostituito da una domanda molto più importante.
Andrò davvero ad incontrarlo?
Certo che ci andrò. Mi è bastato leggere il numero 6277 perché sentissi il bisogno di tornare a casa, dai Mars. Non so cosa aspettarmi, ma so che accetterò tutto.
Anche io ho bisogno di vederti, Jared. Ho bisogno di rivedere i tuoi occhi, di sentire la tua voce. Mi manchi così tanto.
 
Alle quattro del pomeriggio mi trovo sul luogo dell’appuntamento. La macchina è parcheggiata non lontano da me. Fa piuttosto freddo, ma non ho intenzione di aspettare in quell’abitacolo: davanti a me c’è l’oceano, e voglio ammirarlo in tutto il suo splendore, e respirare l’odore di salsedine. E se Jared deciderà di non venire… beh, almeno il paesaggio mi consolerà.
Mi perdo ad ammirare quelle acque scure, mosse da correnti forti. Non tengo più conto del tempo che passa e mi chiudo nel mio mondo. Ed è allora che sento qualcuno camminare, così mi volto di scatto.
E lo vedo.
Jared mi fissa, con gli occhi spalancati dallo stupore. Sembra quasi assorto.
Quello che provo è indescrivibile. Vorrei corrergli incontro e abbracciarlo, stringerlo a me, sentire il profumo della sua pelle e starmene lì tra le sue braccia. Vorrei dirgli un sacco di cose, e raccontargli com’è stata la mia vita negli ultimi dieci anni. E fargli moltissime domande. Invece, me ne sto lì ferma, a bocca aperta, ad ammirarlo.
È cambiato. La barba incolta si è un po’ ingrigita, e tra i suoi capelli castani, che ha lasciato crescere, e che porta tirati all’indietro, appare qua e là un capello argenteo. Ci sono delle piccole rughe intorno agli occhi, ma per il resto, è uguale.
Lo stesso sguardo vivo, bruciante, ammaliante, senza tempo, che fa sempre pensare sia ad un bambino, sia ad un uomo che ha visto scorrere i secoli davanti a lui. Lo stesso sorriso, la stessa espressione di meravigliache appariva sempre quando vedeva qualcosa di singolare, o di particolarmente bello.
È vestito semplicemente: un giaccone invernale sui toni del marrone, una sciarpa grigio-azzurra, che fa risaltare il colore meraviglioso dei suoi occhi, dei jeans scuri. Eppure porta gli abiti con tanta eleganza, che anche se fosse vestito di sacchi di iuta sarebbe comunque bellissimo.
Ritorno ad osservare i suoi occhi. Quanto mi è mancata quella sensazione di sprofondare nelle sue iridi, di restare senza fiato davanti a tanta magnificenza.
Jared si avvicina un po’ a me, e alza un braccio per accarezzarmi una guancia, come se avesse bisogno di una prova per sapere che sono reale. Sembra quasi che sia intimorito di vedermi sparire. E lo capisco, visto che è esattamente quello che temo anche io.
Mi lascio sfuggire il suo nome, incredula. Lui sorride e sfiora la mia guancia con il pollice.
 -Tutti questi anni... e sei identica- sussurra, non senza una nota di dolore nella voce. So che si sente colpevole. Pensa di avermi rovinato la vita, dandomi l’Elisir.
 -Ma tu non lo sei. Cos’è successo?-
 -Magie di Hollywood… apparire ancora con l’aspetto di un venticinquenne a “cinquant’anni” non sarebbe stata la mossa giusta per non dare nell’occhio- risponde, con un sorriso, e mimando il gesto delle virgolette. Non sembra stupito dal fatto che fossi sorpresa di vederlo invecchiato. Probabilmente, ha pensato che mi sarei tenuta alla larga da lui e dai Mars, per provare a dimenticare.
 -Sai, questo look ti dona…- dico, sorridendo.
 -Tu dici? Io continuo a preferire lo stile anni ’80.-
Scoppio a ridere, e lui con me. Poi ci guardiamo negli occhi, restando in silenzio. Lo osservo per un po’, e noto che al collo porta ancora la Triad. Ricordo la promessa di Shannon di tenermi lontana dalla Guerra. Se Jared è qui, allora forse tutto è andato per il meglio. O forse si sono arresi, penso, spaventata.
 -La Guerra… è finita, quindi?-chiedo, con un tono di voce incerto.
Jared rimane immobile, poi annuisce lentamente.
 -Quando Nick ha ucciso Mary… beh, abbiamo dovuto vedercela con una serie di nuovi Presidenti. Alcuni di loro si erano autoeletti, così ad un certo punto ci siamo trovati tre o più Presidenti, nello stesso momento. È stato piuttosto stressante…-
Noto che usa ancora quel tono, quando pronuncia “loro”. Mi viene da sorridere.
 -Abbiamo sventato tutti gli attentati che le varie parti avevano organizzato, ed è stato necessario eliminare qualcuno di loro… ma non è stato così difficile. Continuavano a nascere lotte intestine, e si sono uccisi quasi tutti tra di loro. Alla fine, uno è riuscito ad emergere, e ha ottenuto il titolo di Gran Maestro del Grande Occidente…- continua, non senza una nota di ironia. -…e abbiamo trovato un accordo con lui.-
Rimango sbalordita.
 -Cosa? Ma… quei mostri hanno ucciso i nostri padri, e un sacco di altre persone, e voi volevate vendetta…-
Jared mi interrompe.
 -Leehanne, li abbiamo perdonati. Abbiamo passato una vita a cercare di vendicarci, abbiamo sacrificato così tanto… Era tempo di mettere fine a tutto questo- conclude, voltandosi ad osservare il mare.
Non riesco a dire nulla. Sono semplicemente senza parole, ma capisco che è sincero, e capisco anche che ci è voluto molto per arrivare a quella decisione.
 -E poi… ho finalmente capito che c’era qualcosa di più importante di tutto il resto- dice.
Si gira verso di me, guardandomi intensamente. Mi sento avvampare.
Cerco di non distogliere lo sguardo, ma è difficile resistere. Infine cedo, e lo abbraccio forte, nascondendo la testa tra la spalla e l’incavo del collo. Jared ride, e mi stringe a sé.
 -Jared, in questi dieci anni, non è cambiato nulla. E credimi, ho provato a dimenticarti e a costruirmi una vita tutta mia…- dico poco dopo, scostandomi da lui, per guardarlo negli occhi. -Io ho bisogno di te. Voglio te nella mia vita, e non voglio più passare dieci anni così…-
 -Non ho mai voluto che soffrissi, scusami…- mi interrompe.
 -Non scusarti, so che l’hai fatto per proteggermi. …Jared, io ti amo.-
Ora tocca a lui distogliere lo sguardo.
 -Ho sperato ardentemente che in tutti questi anni tu avessi deciso di non vedermi più. Non sai quanto ho sperato che non accettassi l’invito, oggi.-
 -E allora perché hai voluto che ci incontrassimo?-
 -Perché questi dieci anni sono stati una tortura, senza di te.-
Mi guarda, e i suoi occhi sono lucidi. Dopo qualche secondo di pausa, va avanti.
 -Ho… sperato che tu non volessi vedermi per il semplice fatto che non volevo privarti della tua vita, e non volevo metterti di nuovo in pericolo. Ora siamo in pace con gli Illuminati, ma se l’accordo saltasse, e tornassimo a farci la guerra? Come potrei farti vivere ancora un attentato come quello del 26 gennaio di dieci anni fa? Come potrei vivere io stesso, sapendo che ti ho praticamente dato in pasto a loro?-
 -Se la Guerra riprendesse, sono pronta a combattere. Al tuo fianco. E sai che allontanarmi non mi impedirà di agire.-
 -Lo so… è una delle cose che amo di più di te- dice, senza riuscire a nascondere un sorriso.
Rimango in silenzio, soppesando le sue parole. So che è sincero, ma sembra comunque incredibile che lui stia parlando di me.
Jared si accorge del mio silenzio e mi rivolge un nuovo sorriso, ma questo è molto più furbo.
 -Quindi… non hai intenzione di prendermi a calci perché ti ho dato l’Immortalità, e poi ti ho condannata a dieci anni di solitudine?-
Fingo di pensarci su, stando al gioco. -Beh, sui dieci anni di solitudine ho qualcosa da ridire… riguardo l’Immortalità, non è così male come pensavo.-
Si mette a ridere e torna a guardare l’oceano.
-Bene, perché non sono minimamente pentito di averti dato l’Elisir. Non avrei mai potuto lasciarti morire lì. Soprattutto dopo che mi hai salvato la vita…- dice, rivolgendomi un’occhiata. -E poi, non avrei potuto sopportare di sapere che non esistevi più in questo mondo.-
Si avvicina di nuovo a me e mi prende il viso tra le mani.
 -Leehanne… io ti amo.-
Le sue iridi sembrano risplendere, come due pietre preziose. Colmo la distanza tra noi e sfioro le sue labbra con un bacio. Jared mi attira a sé e mi bacia con passione. Sentire ancora le sue labbra mi trasporta immediatamente dieci anni indietro nel tempo, quando ci eravamo baciati per la prima volta nella sua macchina. Rivivo il mio diciottesimo compleanno, la magnifica festa che Jared aveva organizzato per me, la notte trascorsa insieme. Il giorno dell’attentato, la gioia di rivederlo, la paura di perderlo di nuovo, e per sempre. Torno al nostro primo incontro, sempre in quel capannone, ma in circostanze diverse. Al soggiorno a Parigi, alle cene con lui, Shannon e Tomo, alla conversazione telefonica di Capodanno, ai viaggi in aereo che abbiamo condiviso.
Tutti questi ricordi e tanti altri sembrano tornare in vita. Passo le mani sul suo torace, poi salgo e sfioro il collo con le dita. Lui mi bacia ancora, e sento le sue dita attraversare i miei capelli. Poi si allontana un po’ dalle mie labbra, ma rimane comunque lì, vicinissimo a me.
Restiamo fronte contro fronte, ad occhi chiusi, mentre sento il suo respiro sul viso. Lo sento pronunciare il mio nome. Apro gli occhi e trovo le sue iridi azzurre. Ne rimango incantata, come sempre.
E penso che non mi importa se attraverseremo altre dieci, cento, mille guerre. Io sarò al suo fianco, sempre, e lui sarà al mio. Combatteremo insieme, più forti di prima, ci proteggeremo a vicenda e proteggeremo le persone che amiamo.
Combatteremo, in difesa dei nostri sogni, delle nostre vite.
Combatteremo, comunque sia, qualunque cosa accada.
Combatteremo, tra Paradiso ed Inferno.

-

"The Key" è giunta alla fine. All'inizio, la storia doveva solo riguardare la Guerra tra l'Associazione e gli Illuminati, ma mentre scrivevo, mi sono accorta che c'era molto di più dentro, più di quanto potessi immaginare. C'era la fratellanza, l'amicizia, il desiderio di vendetta, il perdono, la voglia di andare avanti, i sogni, gli incubi, l'amore. E ci sono tante altre cose che spero vi siano arrivate.

Vorrei ringraziare uno ad uno tutti coloro che hanno letto questa storia.

Innanzitutto, un gigantesco grazie a IlaMars e a ItsLaylaHere per il sostegno e i consigli. Avete seguito questa storia da più di un anno spronandomi a continuare e a dare sempre il meglio. Vi sono davvero riconoscente.

Grazie a chi ha recensito:

 ItsLaylaHere
 D95_Silvia
 imafuckingmofo
 zetavengeance
 IlaMars
 MartaDreamer
 JustJoy
 Maria_A
 Perfect_Denial
 Ronnie02
 xAriel
 IlaOnMars6277
 Closer to the edge
 Grace kiwi
 Equinox
 Moon10
 bluelilith
 Ila_Chia_Echelon
 balim_hnevz
 iscizu
 heartgranade
 __EleKtra__


 

Grazie a chi ha seguito la storia:


 25lena25
 Alexa Echelon 1D 
 AliceLol 
 almosthero 
 balim_hnevz 
 Bdb 
 bluelilith 
 bulletproofAliz 
 Closer to the edge 
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 _TokiDoki_

Grazie a chi l'ha messa tra le preferite:

 
balim_hnevz
 D95_Silvia
 Equinox
 Fucking Deathwish
 Gee_Echelon
 Grace kiwi
 IlaMars
 JustJoy
 Mars PR_Black Rose
 NikkiFromMars
 TanyaFromMars
 ValeMihara
 Vale_Rose_Mary
 xAriel
 _Phobos_
 _TokiDoki_


Grazie a chi ha messo questa storia tra le ricordate: 

 balim_hnevz
 Mirtale
 xdouglashair


Last but not least, grazie a tutti voi che avete seguito "The Key" fino alla fine. Mi avete dato una forza incredibile. Spero che il finale non vi abbia delusi e che la storia vi abbia appassionato. Lasciate una recensione se vi va, mi piacerebbe sapere la vostra opinione :)

Continuate a combattere e continuare a sognare. Non abbandonate mai la speranza.

Provehito In Altum

Vee


  
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