Era
stata una pessima idea. Decisamente.
Immergersi
in piena notte nel lago, senza qualcosa che le permettesse di respirare
sott’acqua o di vedere un po’ più che ad un palmo dal proprio naso era stato un errore da
dilettante. Rouge fu costretta a risalire dopo nemmeno dieci minuti, furibonda
con se stessa per il tempo perso inutilmente.
Ma cosa le aveva detto la testa? Che andandoci di notte di sicuro non
avrebbe corso il rischio di imbattersi in Knuckles,
ecco cosa. E anche questa era stata un’idea stupida perché tanto sapeva che lui
per nessun motivo si sarebbe allontanato dallo smeraldo o da Angel Island,
quindi il suo era un timore ingiustificato. Quel tipo era capace di farle fare
le cose più stupide, maledizione. Non gli avrebbe permesso di condizionare
un’altra volta i suoi piani , ma il solo pensare a lui le procurava una
dolorosa stretta al cuore che le impediva di ragionare come si deve. Tirò fuori
il medaglione dalla tasca e fissandolo si rese conto che infondo non era poi
tanto bello, ma aveva comunque bisogno di concentrarsi su qualcosa che non
fosse Knuckles, e la ricerca dell’altra metà faceva
proprio al caso suo. Avrebbe continuato
l’indomani, con l’attrezzatura e l’umore giusto.
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« E poi?
»
Dopo
aver quasi dato fondo a tutto quello che c’era in dispensa e in frigo, Sonic stava raccontando a Amy tutto quello che aveva fatto durante il suo
ultimo viaggio.
S: Te
l’ho detto, poi mi sono fermato al loro villaggio per un paio di giorni. Il tempo
di riprendermi dopo tutto quel macello.
A:
Quindi quei lupi non si sono fatti più vivi?
S: Gli
avevamo dato una lezione con i fiocchi … con il gruppo così decimato non
avrebbero potuto rifarsi vivi, i Lawar sono dei
guerrieri fortissimi li avrebbero fatti a pezzi.
A: Non
avevo mai sentito nominare questa tribù..
S:
Nemmeno io Amy. Vivono oltre le montagne, mi sono
imbattuto nel loro villaggio così per caso. Sono stati molto ospitali con me anche
se stavano passando un momentaccio. Alcuni dei loro cuccioli erano stati rapiti
e ormai non li vedevano da giorni, poi per fortuna siamo riusciti a
recuperarli . Quei codardi hanno avuto quel
che meritavano. C’è un'altra fetta di torta?
« Ti è piaciuta? » Amy si catapultò in
cucina , ritornando immediatamente con una fetta enorme . «Se tornassi qui più spesso la
potresti mangiare sempre. Anzi, potremmo pranzare e cenare insieme tutte le
volte che vuoi! Lo sai vero?? ». Si
sporse pericolosamente dalla poltrona, guardando radiosa Sonic
che invece non sembrava curarsi d’altro che della torta. « Sarebbe magnifico, magari qualche volta
potremmo fare un picnic insieme sulla sponda del lago! »
S: Ti
piace proprio il lago eh? Ma non ti annoia startene lì tutto il tempo?
A: No. Mi
ricorda tanto Mercia. Quando io e mio cugino Rob eravamo bambini ci andavamo spesso e quin… scusa ma tu che ne sai?
Sonic si sporse a sua volta fino a
guardarla in faccia. « Guarda che ti tengo d’occhio, anche se tu non te ne
accorgi! Tutte le volte che torno ti ci trovo, quindi ...»
A: Ok fammi
capire, quindi tutte le volte che torni vieni dalle mie parti… e come mai non
ne so niente? Per caso ti nascondi?
S: Non
ho detto …
A: Si
che lo hai detto, e penso che torni più spesso di quello che penso. Te lo
richiedo, per caso ti nascondi? E smettila di ridere!
Sonic non le rispose e continuò a
fissarla, indeciso. Per fare lo sbruffone si era fregato da solo, Amy ora sarebbe stata inarrestabile. Si tirò su e si
stiracchiò.
S: Bhè grazie della cena Amy!
A: Te ne
vai?
« Ci
vediamo in giro! » E Sonic sfrecciò fuori. Amy non fece in
tempo a raggiungere la finestra che di lui all’orizzonte non era rimasta
nemmeno l’ombra . « Ma è ancora buio ! Non si vede niente…!» Amy urlò al vento, anche sapendo che tanto lui non l’avrebbe
sentita. « Non ti cucino più NIENTE, sei
terribile! »
« Perché
urli??? » Sonic era giusto affianco alla finestra , e
lei non se ne era nemmeno accorta. «Poi non avevi parlato di un picnic?! Come
siete suscettibili voi donne»
« Pensavo
te la fossi data a gambe » disse Amy arrossendo
violentemente. Ormai ci era talmente abituata.
S: Io
non me la do a gambe. Mai. Però ora
ho da fare!
A: Ma è ancora
buio pesto ! Come te ne vai in giro se non vedi un’accidenti di niente?
S: Tu
non ti preoccupare d’accordo? Piuttosto mettiti a cucinare.
A:
Allora domani pranziamo insieme. Lo hai detto!
S: Si si
l’ho detto.
E
stavolta andò via sul serio. Ma tanto Amy sapeva
benissimo dove era andato.
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« Sott’acqua
dici?»
«Esattamente
»
Tails guardò Sonic
confuso .
T: Ma
non potevi aspettare domani mattina?
S: No
perché domani mattina vorrei dare un’occhiata al fondo del lago.
T: Ma non
ti serve nessuna attrezzatura speciale. Silent Lake
non è molto profondo…
S: No ma
Never Lake si. Quanto sarà profondo….300? 400 metri?
T: Oh
anche di più direi! Ma che devi farci a Never Lake?
S: Io
niente. Ma Rouge sicuramente qualcosa. Ieri notte Amy
l’ha vista lì.
T: Ho
capito. Ho un piccolo sottomarino comunque…chi l’avrebbe detto non pensavo che
lo avrei mai usato!
S: Benissimo.
Allora lo collauderemo insieme domani mattina.
T:
Questo significa che adesso mi lascerai dormire?
S: Certo
amico. E anche io mi farò un sonnellino.
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L’indomani Sonic e Tails partirono per il lago di primo mattino, poiché per
portare il piccolo sommergibile con il Tornado ci sarebbe voluto un bel po’.
Quando arrivarono, dopo aver sistemato le ultime cose Tails
ci entrò dentro seguito con estrema riluttanza da Sonic,
il quale non gradiva affatto l’idea di ritrovarsi con tonnellate di acqua sopra
la testa. Ma l’interno del sottomarino era confortevole e rassicurante.
T:
Iniziamo la discesa!
E in men
che non si dica si ritrovarono immersi nel blu profondo dell’acqua. Il lago era
stranamente immobile, privo di qualsiasi forma di vita. Soltanto ogni tanto
delle lunghe e viscide alghe emergevano dal nulla contribuendo alla triste atmosfera.
S: Un
posticino allegro eh?
T: Già! La
strumentazione ha rilevato un alto tasso di salinità, ecco perché in giro non
vediamo pesci. Adesso provo a scendere più in profondità, altrimenti non posso
scannerizzare il fondale.
Sonic non rispose, si sentiva sempre peggio. Avrebbe giurato che
quel sottomarino si stesse rimpicciolendo davanti ai suoi occhi, e aveva
difficoltà a respirare. Tails lo notò.
T: Tutto
bene? Mi sembri pallido!
S: Sei
sicuro che qui dentro ci sia abbastanza ossigeno?
T: Certo
comunque tengo tutto sotto controllo. È piccolo ma è tarato per quattro
persone, quindi stai tranquillo ti stai solo impressionan…
ma che diavolo?!?!?!?
La strumentazione
cominciò ad emettere dei bip ininterrotti. Tails
cercò di capire quale fosse il problema ma era evidente che non sapeva da che
parte cominciare.
T: La strumentazione
sta impazzendo, qualcosa le impedisce di funzionare! Sonic
credo che dobbiamo risalire, in queste condizioni non possiamo fare nulla!
S: Allora
torniamo a galla! Facciamo presto.
La
risalita veloce provocò ad entrambi un terribile vuoto alla testa, ma quando
finalmente misero la testa fuori del sommergibile tutto passò all’istante. Sonic non era mai stato così felice di rimettere piede a
terra.
T:
Adesso non ho alcun dubbio… la causa dei nostri problemi è sul fondo di questo
lago.
S: Già, perché
ormai risolvere problemi all’asciutto era diventato noioso!
T: Senti
Sonic, credo che dovresti andare da Knuckles e chiedergli di venire con noi la prossima volta.
S: Se
credi che Knuckles si allontanerà dal Master Emerald allora
significa che ancora non lo conosci bene. Poi scusa quale prossima volta?
T:
Domani . Dammi il tempo di sistemare un paio di cose e ritorniamo sotto.
S:
Possiamo anche prendercela con più calma sai…
T: No
non direi. Se questa situazione non si risolve io non posso più lavorare a un
bel nulla quindi prima capiamo il problema dov’è meglio è!
S: Se la
metti così …