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Autore: Alexiel_Slicer    30/01/2013    5 recensioni
"Alzò la testolina con gli occhi lucidi che preannunciavano lo scendere di goccioloni.
davanti a sè vide un grosso e massicio tronco rugoso che affondava le proprie radici nel terreno. I suoi rami erano ricoperti da meravigliosi fiori bianchi leggermente rosati che perdevano pian piano i loro petali, che lentamente andavano a posarsi al suolo in un'elegante danza formando un candido tappeto."
"...poi la sua attenzione venne catturata da una donna dal viso bianco, le guance rosee e le labbra scarlatte. I suoi capelli neri e lucenti erano raccolti com meticolosità e tenuti fermi con eleganti fermagli di perle.
Indossava un prezioso kimono di lino verde, riccamente ricamato con motivi floreali.
Si sventolava con il suo ventaglio di seta con fare elegante. Sembrava una bambola di porcellana."
"Non è per una geisha desiderare.
Non è per una geisha provare sentimenti.
La geisha è un'artista del mondo che fluttua.
Danza.
Canta.
Vi intrattiene.
Tutto quello che volete.
Il resto è ombra.
Il resto è segreto."
(tratto da Memorie di una geisha)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XII

Namie correva sotto la pioggia violenta che picchiava sulla sua testa, mentre le sue lacrime si confondevano con essa. Non avvertiva il freddo di quelle gocce che sembravano lame taglienti, nè il tepore delle sue lacrime. Lei correva con gli occhi offuscati dai goccioloni che grondavano da essi, sulla strada trasformatasi in fanghiglia.
Adesso era lei a scappare e loro a rincorrerla e non al contrario come era sempre stato da bambini.
Corse tra i campi di riso, che prima avevano mostrato pozze d'acqua cristallina in cui specchiarsi, invece ora solo acqua pumblea dello stesso colore del cielo.
Arrivò all'ingresso del paese e lì cadde a faccia in giù. Si rialzò trovandosi davanti al grande ciliegio. Era tutto come allora, tutto si stava ripetendo. Lei che cadeva, ma che adesso si rialzava da sola, lei che correva, ma che non era più l'inseguitrice, ma la fuggitiva. Lei lì, davanti al ciliegio, non più come domestica con il suo kimono da quattro soldi, ma come geisha.
Di fronte a quell'albero aveva dato voce al suo sogno, di fronte a quell'albero ora lo rinnegava. Non poteva scegliere, non voleva. Amava Bill, ma voleva a Tom un bene dell'anima. Se avesse ascoltato il cuore avrebbe ferito uno dei due, se avesse scelto avrebbe innalzato l'ascia di guerra tra i due fratelli. Namie non voleva che litigassero, non per lei.
"Sono qui, Sakura il tuo stupido fiore! Perchè hai ascoltato la mia preghiera quel giorno?!" inveì contro l'albero.
"Namie!". Erano i due ragazzi che l'avevano raggiunta e la stavano chiamando.
"Lasciatemi stare! Andate via!".
"Namie, ma che dici?" disse Bill perplesso.
"Non chiedetemi di scegliere perchè non lo farò. E se mi costringeste io smetterei di essere una geisha! Non voglio continuare ad esserlo se significa far litigare due fratelli!".
"Ma..." mormorò Bill.
Tom l'interruppe "Va bene, non ti porremo davanti ad una scelta, ma almeno chiariamo una volta e per tutte come stanno le cose! Chi ami di noi due?".
Namei abbassò lo sguardo "Io vi amo entrambi" mormorò "ma in modi diversi...io ti amo Tom come si ama un fratello, mentre..." lasciò cadere la frase.
"Mentre cosa? Dillo e facciamola finita! Dillo ed io ti lascerò stare, perchè se non lo dici io non mi darò pace! Io so chi vuoi al tuo fianco, ma voglio sentirlo dire dalla tua bocca!".
"Io...amo Bill. Si, lo amo come si può amare un uomo con cui si vuole passare il resto della propria vita...lo amo da sempre...".
Dopo quelle parole il silenzio calò, disturbato solo dallo scrosciare della pioggia. Per quanto tempo rimasero così non lo seppero neanche loro.
Presto la tempesta lasciò spazio ad un timido raggio di sole. Un petalo cadde dall'albero che svolazzò davanti a Namie, per poi ricadere a terra. Un secondo, terzo petalo andò a fargli compagnia e così decine, centinaia di petali dal candido rosa che per mano del vento si trovavano sospesi nell'aria, vorticando lentamente ai loro piedi.
"Non sarò più il tuo fiore, come questi petali lascio i tuoi rami per raggiungere il suolo" mormorò Namie. Detto quello prese la mano di Bill. 


Fine


  
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