SETTIMO CAPITOLO

Ingannata, tradita, umiliata, sconfitta era così che mi sentivo mentre Kevin guidava in silenzio il furgone che Bob ci aveva dato, Tim tratteneva i singhiozzi evitando di guardare il corpo senza vita di Lucas steso al suo fianco, chiusi gli occhi e mi massaggiai le tempie, cosa avevo fatto? Come l’avrei spiegato ad Annabeth? Come l’avrei spiegato all’intero branco? Ricacciai indietro le lacrime, no, non avevo nessun diritto io di piangere.

Poco dopo aver preso la strada per il bosco Kevin si fermò rimanendo sempre in silenzio “cosa le dirai?” mi morsi un labbro fissandomi i piedi “la verità” “non ti perdonerà” “….lo so” riprese a guidare senza più aggiungere nulla, poi finalmente arrivammo, fissai la vecchia casa il legno costruita con cura nel fitto bosco, come potevo farlo? Come si può dire a una persona ehi hai presente il tuo compagno? Quello con cui stai per avere un figlio be si è morto perché il tuo alfa è stato così stupido da combinare un disastro dopo l’altro!? Aprii con calma lo sportello “portatelo sul retro….” Eseguirono i miei ordini senza fiatare mentre il resto del branco si avvicinava confuso, scossi la testa ed entrai in casa, Annabeth era stesa sul divano, avvolta in una calda coperta con delle frange rosse, una mano sulla pancia l’altra a coprirle il volto, mi avvicinai lentamente, senza smettere di guardarla, forse stava dormendo “lui dov’è” ok non stava dormendo “Annabeth…i-io” “vi ho sentito arrivare…vi ho sentito arrivare tutti e tre…ma….lui….lui dov’è? Perché non è tornato? E a chi devono portare sul retro?...Mike?” maledetti sensi da licantropo “…Mike è andato via…non credo tornerà…” si alzò lentamente iniziando a squadrarmi, io chiusi gli occhi “….è….è stato difficile…quando sono arrivata….lui aveva soggiogato tutti usando un particolare tipo di aconito…..e….è stato così preciso, così furbo così attento a tutto…..era qualcosa che preparava da tempo ne sono sicura…” “Daphne…dimmi solo dov’è lui…” “forse è meglio se ti risiedi” iniziò a tremare, inclinò leggermente la testa puntando poi il dito indice contro di me “…..no!” presi un respiro profondo, in fondo era il suo compagno, era evidente che non ci fosse bisogno di tante parole ma di sicuro meritava di sapere com’era andata “Mike godeva ancora della forza della prima trasformazione…” “n-no…” “senza contare che è stato più furbo di noi e siamo caduti tutti nella sua elaborata trappola…” “no…..no” “come ti ho detto ha avvelenato Tim, Kevin….e Lucas e quando sono arrivata credevano fossi io il nemico…poi Bob li ha liberati ma….erano molto deboli a causa del veleno e delle ferite…” “no…ti prego no…” “ho combattuto contro Mike…meglio che potevo…ma…è riuscito a….lui stava per uccidermi e….Lucas mi ha salvato ma…” “no….Daphne….no….no” “….ma non so come lui aveva previsto anche questo…si è ritrasformato e….io….lui ha preso un fucile e…” “no…n-noi guariamo…noi espelliamo le pallottole e guariamo…” “si…espelliamo le pallottole…ma non quelle piene d’aconito….io….mi dispiace…n-non non sono arrivata in tempo….” Mi fissò, la bocca leggermente aperta, gli occhi pieni di lacrime “perché” sollevai appena il volto con aria interrogativa “perché non sei arrivata in tempo?” deglutii “prima di attaccarmi Mike aveva morso la sua….la sua ex….e” “e lei era più importante di un membro del tuo branco?” sospirai e allungai una mano verso di lei “non toccarmi Daphne perché in questo momento, l’unica cosa che voglio con tutte le mie forze è staccarti la testa buttarla in un fosso e schiacciarla, ti avevo chiesto….ti avevo chiesto di riportarmelo….lui era….era tutto per me….mia condannato a rimanere sola…per sempre…” tornai a fissare il pavimento “hai sempre noi…il tuo branco! So che è difficile ma ” mi zittì alzando un dito “dov’è” “nel capanno” usci senza più dire niente.

Attesi qualche minuto, poi raggiunsi il capanno, erano tutti li, tutti in silenzio a salutare Lucas, alcuni erano in forma di lupo e uggiolavano addolorati, altri ancora umani lo guardavano senza emettere alcun suono, Annabeth se ne stava inginocchiata e lo stringeva forte piangendo in silenzio, un membro del branco iniziò ad ululare seguito a ruota dagli altri, era quello il nostro modo di salutarlo, rimasi appoggiata alla porta a fissare incredula quella scena, avrei dovuto dare delle spiegazioni, avrei dovuto….avevo perso uno dei miei migliori amici e me ne stavo li a pensare a come giustificarmi? Chi ero diventata? Chiusi gli occhi e mi allontanai aggrappandomi al grande albero dove da piccoli giocavamo sempre feci dei grossi respiri, tentando di calmarmi, mi lasciai cadere a terra e iniziai a piangere addormentandomi.

“Se ne sta andando” la voce brusca di Kevin mi riportò alla realtà, aprii gli occhi arrossati dalle lacrime e lo guardai in volto, evitava il mio sguardo…mi odiava lo sapevo…. “chi?” “Annabeth!” ispirai, dovevo parlarle, mi fermai di colpo e tornai a fissarlo “mi dai la colpa di tutto vero?” “non dovrei?” “no…è solo che…mi dispiace…” “lo so” “ma continui a odiarmi” non rispose, bè in fondo non era una domanda “certo…..hai intenzione di andare via anche tu?” “molti lo faranno” “ma tu?” alzò le spalle “se rimani….cosa….io e te…cosa saremo?” finalmente mi guardò, quanto avrei voluto abbracciarlo “alfa e beta….niente di più!” annui mentre il mio cuore riceveva l’ennesimo colpo, mi voltai e ripresi a camminare se lui aveva reagito così quante speranze avevo con Annabeth? La raggiunsi mentre infilava un borsone nel furgone di Bob “vai via?” non si girò ma potevo sentire tutto il disprezzo che stava provando “cosa dovrei fare? Rimanere e fingere che vada tutto bene?” “no…è ovvio che non va bene e che niente sarà come prima…ma sei incinta e…” “e grazie a te non ho più il mio compagno…grazie a te mio figlio non vedrà mai suo padre, e lui….lui non saprà mai di che colore sono i suoi occhi o i suoi capelli….non saprà se sarà maschio o femmina….non….non si sentirà mai chiamare papà….non… noi avevamo dei progetti….eravamo una famiglia e….e magari avremo avuto un altro figlio ma….tu….so che non è giusto darti la colpa di tutto…ma io in questo momento non riesco….non riesco nemmeno a respirare….a mangiare….non riesco nemmeno a guardarti perché ogni volta che ti guardo vedo lui che ti salva la vita e vorrei….vorrei che fossi morta tu….o Tim….o Kevin e so che questo non è giusto ma non riesco a evitarlo e…..io non posso rimanere Daphne…non posso….perché sento che impazzirei….perché io…..non posso….non posso e ti prego….vattene lasciami stare…non dire niente perché ogni cosa che dirai mi sembrerà finta e io non voglio odiarti….non voglio odiare tutti voi….ma solo……lasciami….andare via” rimasi in silenzio, senza poter dire niente, senza voler dire niente, con le lacrime che mi solcavano il viso, semplicemente la guardai, asciugarsi il volto sul maglione viola, chiudere lo sportello e partire, senza sapere dove andare senza sapere cosa fare e tutto quello era colpa mia….chiusi gli occhi ispirai e iniziai a correre nella direzione opposta.

 




NB
capitolo tristino almeno per me T.T coomuqne finalmente sto rileggendo Reborn e lo sto aggiustando e davvero scusate per gli orrori che ho messo davvero O.O cooomunque....mmmh....sarò ripetitiva ma come sempre grazie a chi legge...ogni volta che entro e vedo che al posto dello zero c'è un numerino mi sento la persona più felice del mondo =3