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Autore: PiccolaStrangeBottom    01/02/2013    0 recensioni
Niní e Vicky hanno creato una macchina per rendere Nicolas reale.
Cosa succederà ora?
ho fatto sta fanfiction perchè onestamente mi piace piu la versione maschile di nini ma anche lei l'adoro, che dire spero vi piaccia, sn una novellina quindi nn siate troppo severi :D e gradirei molto una vostra opinione :D
questa è una NicolasXCarmen
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il nostro Nico entrò baldanzoso nell' ambasciata.
Aveva per la prima volta la camiciaslacciata e esibiva il suo nuovo corpo con nonchalanche, tanto doveva pur abituarcisi in qualche
modo.
Peccato che in quel momento stava arrivando Celina, che quando lo vide lo fissò in cagnesco.
 
"E questo che significa, ti sembra il modo di andare in giro? copriti razza di scostumato prima che ti mando via a calci"
 
Nico cercò di allacciarsi la camicia, mentre Celina gli passò di fianco allontanandosi, ma prima di uscire si girò per guardarlo meglio.
Il ragazzo si sentiva un po a disagio.
 
"Hem....c'è qualcosa che non va?"
"Non so, è una mia impressione o sei diverso dal solito?"
"beh, ecco...si si sono diverso, credo"
"che significa credo??? Bah non mi interessa, abbottonati e sistemati che forse tra poco ti chiamo"
 
Nicolas non sapeva esattamente cosa intendesse la donna.
 
"Scusi ma, mi chiama per cosa?"
"Forse devi accompagnarmi a fare qualche commissione, e comunque non ti devo nessun tipo di spiegazione, fai come ti dico!!!"
 
Celina si allontanò, e Nico dopo essersi assicurato che fosse di schiena, le fece la linguaccia.
 
"Mamma mia che antipatica, va beh però se devo portarla a fare delle commissioni, mi tocca, è il mio lavoro dopotutto"
 
Nico continuò a camminare per il salone dell ambasciata, ma non era fuori pericolo ancora, infatti in lontananza vide una persona a lui molto conosciuta, che subito gli saltò al collo.
Per quanto lui cercava di scansarsi lei non demordeva.
 
"Nicolas, come sei carino oggi"
"Carmen giusto? senti spostati mi stai soffocando"
 
Carmen lo lasciò a malincuore, ma lo avvolse comunque in un abbraccio, che nonostante tutto lui ricambiò.
Non sapeva il motivo, ma quell'abbraccio le sembrava confortante, anche perchè Carmen aveva capito il suo disagio e non lo stringeva troppo.
 
"hem...Nicolas?"
"Si Carmen...."
"Ti piace stare così?"
 
Nico si accorse che si stava lasciando andare un po troppo e si staccò subito.
 
"Scusa Carmen, ho avuto un attimo di debolezza, non volevo approfittarne"
"Nicolas, non devi chiedermi scusa, sai che io starei abbracciata a te per ore e ore"
"si lo so...hem, ora dovrei andare"
 
Carmen mise le mani sui fianchi.
 
"Vedi come sei, prima mi seduci poi te ne vai, almeno non mi illudere Nicolas perché ti ripeto, come nemica sono letale"
"Carmen...."
"Non sai che rispondere vero? "
"No...non trattarmi cosí perfavore, non é colpa mia se devo andare"
 
Carmen non poteva resistere a quegli occhietti verdi, quindi decise di non andarr oltre.
 
"Come posso dirti di no, vai pure se devi, tanto ci rivediamo sicuramente"
"Eh certo e la prossima volta andiamo a prenderci un gelato okay?"
 
Carmen rimase spiazzata, mai Nicolas le aveva chiesto un appuntamento, ora non sapeva proprio che dire anche perché nicolas le si avvicinò, mettendole le mani sulle spalle.
Ora era faccia a faccia con lei, Carmen lo fissava e quasi le veniva la tremarella, cosa strana perché era lei di solito che metteva a disagio gli altri.
Fu un attimo effimero ma che la mandò in paradiso.
Nicolas le aveva appena posato le labbra sulla guancia e lei era davvero shokata, incapace di reagire.
 
"Ci vediamo, a presto Carmen"
 
Il giovane si allontanò, lasciandola li di pietra, ma si sa com' é Carmen, quindi anche se frastornata non ci volle molto che si riprese.
 
"Nicolas....Nicolas, mi ha dato un bacio,  anche se solo sulla guancia, forse sta cedendo e la prossima volta punteró piú in alto, perché io voglio quelle labbra"
 
Intanto Nicolas proseguí, incontrando anche un altra persona, che stavolta lo fece indietreggiare terrorizzato.
Un uomo non poco figo, appena lo vide lo afferrò per il colletto.
 
"Ma ciao, piccolo traditore"
"Victor..."
 
I suoi ricordi di quel viscido uomo, erano troppo nitidi.
Anche se ormai la mentalità di Niní stava lasciando posto alla sua, certe cose restavano impresse.
 
"Non ci posso credere, guardati come sei conciato"
 
Nico si accorse che aveva di nuvo la camicia sbottonata, nonostante lui l'avesse abbottonata, anche se alla ben in meglio.
 
"Non dovresti andare in giro con la camicia aperta"
"Perché? so che non é opportuno ma devo abituarmi a questo corpicino piatto"
 
Victor strinse la presa su di lui.
Chissá cosa voleva fargli? 
  
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