Aveva per la prima volta la camiciaslacciata e esibiva il suo nuovo corpo con nonchalanche, tanto doveva pur abituarcisi in qualche
modo.
Peccato che in quel momento stava arrivando Celina, che quando lo vide lo fissò in cagnesco.
Il ragazzo si sentiva un po a disagio.
"Non so, è una mia impressione o sei diverso dal solito?"
"beh, ecco...si si sono diverso, credo"
"che significa credo??? Bah non mi interessa, abbottonati e sistemati che forse tra poco ti chiamo"
"Forse devi accompagnarmi a fare qualche commissione, e comunque non ti devo nessun tipo di spiegazione, fai come ti dico!!!"
Per quanto lui cercava di scansarsi lei non demordeva.
"Carmen giusto? senti spostati mi stai soffocando"
Non sapeva il motivo, ma quell'abbraccio le sembrava confortante, anche perchè Carmen aveva capito il suo disagio e non lo stringeva troppo.
"Si Carmen...."
"Ti piace stare così?"
"Nicolas, non devi chiedermi scusa, sai che io starei abbracciata a te per ore e ore"
"si lo so...hem, ora dovrei andare"
"Carmen...."
"Non sai che rispondere vero? "
"No...non trattarmi cosí perfavore, non é colpa mia se devo andare"
"Eh certo e la prossima volta andiamo a prenderci un gelato okay?"
Ora era faccia a faccia con lei, Carmen lo fissava e quasi le veniva la tremarella, cosa strana perché era lei di solito che metteva a disagio gli altri.
Fu un attimo effimero ma che la mandò in paradiso.
Nicolas le aveva appena posato le labbra sulla guancia e lei era davvero shokata, incapace di reagire.
Un uomo non poco figo, appena lo vide lo afferrò per il colletto.
"Victor..."
Anche se ormai la mentalità di Niní stava lasciando posto alla sua, certe cose restavano impresse.
"Perché? so che non é opportuno ma devo abituarmi a questo corpicino piatto"
Chissá cosa voleva fargli?