Tom salutò Matt K., Matt, Lee e Jona. Passò a Ozzy, Brian e Oliver.
-Ciao ragazzi, mi raccomando- abbracciò i primi due.
-Oliver, grazie di tutto quanto, grazie di aver tentato di capirmi e di averci lasciato liberi. Ti voglio bene. Ci vediamo tra due settimane. –
Raggiunse la fidanzata, già comoda in macchina pronta a partire per due settimane di vacanza alle isole Canarie con il suo ragazzo.
Ozzy a momenti piangeva, aveva gli occhi lucidi, nonostante avrebbe rivisto la sorella tra poco, ma era tipico di lui fare tragedie per qualsiasi cosa. Brian lo consolò.
-Sono così orgoglioso di lui- disse Matt riferendosi al piccolo Tom, un ragazzino che era diventato un uomo, grazie all’influenza di Gene e al ritrovato rapporto con il fratello. Era cresciuto.
-Già! Chissà come finirà- lo seguì Lee.
-Tu che ne pensi, Oli?- domandò Jona rivolgendosi all’amico.
-Semplicemente non finirà- sorrise sincero il tatuato.
L’auto si mise in moto.
Oliver li osservò, cosa provava per Gene?! Qualcosa di intenso che non accennava a diminuire, ma ormai aveva fatto la sua scelta e beh, come si dice: se ami una persona devi lasciarla andare e lui lo aveva appena fatto.
Li salutò con la mano, sorridente e li guardò allontanarsi.
Ozzy gli mise una mano sulla spalla -Hai fatto la cosa giusta- sussurrò.
Già, lo sapeva, ne era convinto, ma quanto soffriva.
Gli tornò in mente la prima volta che aveva visto Gene, sballata in discoteca, poi quando si erano presentati allo Smoking e i loro sguardi si erano incrociati. Rammentò il loro bacio, così voluto, così desiderato da annullare tutto ciò che esisteva in torno a lui in quel momento. Ricordò quando lei aveva scelto Tom e lui aveva tentato di fermarla per tenerla con sé, senza successo. Rivide la scena di Tom che confessava i propri sentimenti per quel demone caduto dal cielo, come fosse un angelo, venuto sulla terra per perfezionare gli uomini.
Ripensò al suo viso, alla sua voglia di averla, alla sua resa.
I suoi occhi non furono mai più li stessi, lei lo aveva cambiato, gli aveva permesso di diventare una persona nuova, altruista. Lo aveva migliorato.
Si infilò gli auricolari, selezionò la riproduzione casuale e premette play. Partì Don’t go. Dannazione, canzone giusta nel momento giusto. La canzone che lo aveva avvicinato alla sua ossessione, le parole con cui aveva tentato di non perderla e che ora lo stavano allontanando definitivamente da essa. C’era tutto, l’inizio, il mezzo e la fine.
“Don’t go
I can’t do this on my own
Don’t go
Save me from the worst
And hold me in the night.
Save me from the ones that haunt me in the night.”
Non andare
Non posso fare questo da solo
Non andare
Salvami dal peggio
E stringimi nella notte.
Salvami da chi mi infesta nella notte.
Non andare
^^^^^Eccoci alla fine, mi spiace se magari non è finita come volevate, perdonatemi per tutti gli errori, spero vi sia piaciuta. Sinceramente fa un po’ triste dover finire questo progetto, mi sono divertita a scriverlo. Grazie a chi ha lasciato recensioni e a chi l’ha seguita fino alla fine :) mi rivedrete prestissimo con un’altra FF (anche se so che non mancherò a nessuno xD). Grazie a tutti :)
*Black Devil*