Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Catnip_sissi    06/02/2013    2 recensioni
Fu in quel momento che accadde. Che lo vidi per la prima volta. O forse fu lui a vedere me. Mi fermai per prendere aria e cacciai fuori il telefono per mandare un messaggio a Claire quando una moto sbucò dal nulla e risciò di investirmi. La inforcava un ragazzo vestito con dei jeans scuri, un cappotto di pelle e una casco nero e rosso. Inchiodò giusto in tempo. Mi urlò di spostarmi ma non mi mossi. Ero scioccata.forse vide le mie lacrime. Allora lui tirò fuori un altro casco nero e bianco e me lo lanciò al volo. Per non prendermelo in testa lo afferrai e lui mi tese una mano. Non so perché l’afferrai. Dopotutto era uno sconosciuto a viso coperto. Ma non ci pensai 2 volte e salii sulla motocicletta aggrappandomi forte alla sua schiena.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzo confusa dal divano, spingendo via Luke. Sento le lacrime pungermi gli occhi ma non ho la forza di salire al piano di sopra per rifugiarmi sul mio letto, il mio rifugio sicuro, così mi rannicchio sul grande tappeto e comincio a piangere rumorosamente.
Ho rovinato tutto.
No. Non sono stata io. È stato quel dannatissimo Luke. Non posso credere che Josh mi abbia vista tra le braccia di quel viscido, e ha pensato che lo stessi.. non so.. rimpiazzando?? Avrebbe dovuto capire che cercavo di respingerlo. Sono scossa dai singhiozzi quindi non sento dei passi avvicinarsi né la porta aprirsi. Sento solo due braccia calde che mi risollevano e mi abbracciano strette. Talmente strette che vorrei urlare.
Non l’ho fatto. Non l’ho fatto perché le due forti braccia che mi sono intorno alla vita sono Sue. Inspiro avidamente il suo profumo. Un profumo che solo lui può avere che non sentirò da nessun altra parte.
Mi accarezza lieve la schiena sussurrandomi di calmarmi. Ora c’è lui qui.
Piano i singhiozzi cessano e mi trovo tranquilla a dondolare sul posto tra le sue braccia.
 Mi prende la mano e mi porta al piano di sopra dove ci sono le camere. Arrivati nella mia mi fa accomodare sul letto e tira fuori il pigiama da sotto il cuscino. Mi aiuta a metterlo, togliendomi gli abiti di dosso. Devo ammettere che per qualche secondo ho pensato volesse replicare la notte precedente, poi realizzo che non approfitterebbe mai di un mio attimo di debolezza in questo modo.
Mentre mi cambio, anzi, mi cambia, ha messo la borsa dell’acqua calda nel letto, per non farmelo trovare ghiacciato ma pronto ad accogliermi.
Si stende sulle coperte accanto a me, ma io mugolo qualcosa in segno di protesta.
-cosa hai detto?- mi chiede
-dormi con me.
-lo sto facendo-
Avverto, più che vederlo, il suo mezzo sorriso sulle labbra. Apro le coperte. Voglio che dorma accanto a me.
Lui alza un sopracciglio ma decide di accontentarmi. Si toglie la camicia celeste restando in canottiera e toglie i jeans, dopo di che si infila dentro,  alle mie spalle. L’ultima cosa che ricordo quella sera è le sue braccia che mi circondano e mi tengono stretta a sè mentre entrambi scivoliamo nel sonno.
 
Quando riapro gli occhi nulla è cambiato, solo Josh che  non mi abbraccia più. Le sue braccia giacciono inerti sulle lenzuola, mentre sul suo volto c’è un’espressione di beata tranquillità.
Il mio stomaco brontola così decido di andargli a preparare la colazione. Cerco di alzarmi senza fare rumore ma appena appoggio i piedi sulla soffice moquette la testa comincia a girarmi forte. Odio i postumi di una sbronza.
Mi infilo la vestaglia bianca ai piedi del letto e scendo al piano di sotto. Penso di preparargli le crépe con la nutella.
Ne ho portato un grosso barattolo dall’Italia sapendo che in America è difficile da trovare.
In cucina trovo Sam in piedi che beve un grosso bicchiere di succo alla pesca, il mio preferito.
Mi porge un bicchiere colmo di acqua  con un sorriso –ho messo dentro un paio di aspirine, mi ringrazierai quando ti passerà il mal di testa-. Vedo che sul bancone è gia pronto un altro bicchiere con un’altra aspirina da parte. Probabilmente per Ryan.
 
Quando le crépe hanno finito di sfrigolare, le farcisco tutte con la nutella e ne porto tre a Josh, su un vassoio, assieme a una tazza di caffé lungo e un bicchiere di succo.
Salgo con calma i gradini, facendo attenzione a non permettere nemmeno una a goccia di liquido di rovinare il perfetto vassoio del buongiorno.
Lui dorme ancora. Appoggio il vassoio sul cassettone e mi avvicino dolcemente al letto. Solleticandogli l’orecchio gli sussurro –Tesoro, alzati. La colazione è pronta-
Apre gli occhi pian piano dandomi un bacio sulla guancia. Molto opportuno dato che entrambi abbiamo l’alito fresco mattiniero.
Si stiracchia e lancia un’occhiata alla sua colazione in attesa.
-Penso che prima mi andrò a fare una doccia- e sorride.
-Io invece penso che dovresti prima mangiare- e metto il broncio.- si raffreddano le crépe!-
Sempre sorridendo josh si avvicina al vassoio prendendo con le mani una crepe arrotolata e se ne mette in bocca un’estremità. Si avvicina con l’altra estremità ancora penzolante e me la offre. La prendo con la punta della lingua e do un piccolo morsetto. Lui da un altro morso e a quel punto solo due centimetri separano le nostre labbra. Con il morso finale faccio congiungere la nostre bocche in un dolce, mi sembra proprio il caso di dirlo, bacio.
Ridendo entra in bagno e sento l’acqua che scorre. Accidenti quanto è bello. Vedo nel riflesso dello specchio che si sta togliendo la canottiera. Solo al bivio “entro o me ne vado?” sto per entrare quando un pensiero mi attraversa il cervello. Luke!
Scendo di corsa i gradini e non trovo nessuno nel salone. Guardo nello studio. Niente. Così vado in cucina ma ci trovo solo Ryan e Samantha che chiacchierano mangiando ognuno una tazza di cereali. Mi salutano con la mano e Sam mi fa un cenno verso il bordo del bancone. C’è un biglietto scritto su uno dei post-it dell’ingresso.
Ciao Nina. Scusami per ieri. Penso di essere stato uno sciocco a credere che avrei potuto conquistarti in unas ola sera. Mi scuso con te e con Josh. Quando ti ho sentita piangere mi sono reso conto di essere un’idiota perciò ti chiedo scusa. Quando vorrai ci sarò, come amico e sempre e solo come tale.
Sei fantastica e lui è molto fortunato.
Jake
Ps. Grazie per esserti presa cura di me ieri sera. Non me lo meritavo.

 
Un mese dopo
Sono sul divano e aspetto che Josh arrivi.
Devo dargli una grande notizia.
Appena apre la porta non lo vedo neppure. È nascosto da un grande mazzo di rose e lillà. Il profumo è talmente travolgente da mandarmi in estasi. Sa quasi di LUI. Prendo i fiori e li metto in un grande vaso nell’ingresso da dove il loro odore potrà spargersi per tutta la casa.
Poi lo abbraccio e lo bacio dolcemente sorridendo.
Lo porto in soggiorno e dopo che l’ho fatto accomodare sventolo una busta marrone davanti ai suoi occhi.
-indovina un po’?- esulto
Lui sgrana gli occhi. –non mi dirai che…-
Annuisco come una bambina di 2 anni .
- ma è fantastico! Sei stata ammessa!-
Ebbene si. Sono stata ammessa alla California State University, a Los Angeles. Frequenterò i corsi per laurearmi in letteratura inglese, sperando di andare abbastanza bene per poter aspirare a una cattedra alla stessa università.
Sono su di giri.
Ho fatto chiarezza sulla mia vita. Ora è tutto al suo posto.
Ma andiamo con ordine.
Vi ricordate Claire? Bè mi è venuta a trovare e ha fatto la conoscenza di Luke, che finalmente ha messo la testa a posto. Sono tornati insieme in Italia dove studieranno entrambi architettura.
Samantha e Ryan hanno deciso di provare a vedere se nella loro amicizia c’era qualcosa di più. Abbiamo tutti le dita incrociate.
Papà è tornato a navigare, ma tra 2 anni andrà in pensione, e si trasferirà con la mamma a Parigi.
Sono felice anche per il fatto che adesso potrò visitare la mia città preferita quando vorrò… vi state chiedendo perché?? Ecco.. perché il mio fidanzato Perfetto, con un lavoro Perfetto, ha deciso di farmi il regalo Perfetto comprando un piccolo appartamento Perfetto nel centro  Perfetto della Perfetta Parigi.
Ci andremo appena il suo lavoro glielo permetterà e quando sarò libera dai miei studi. Per adesso mi sono trasferita da lui poiché l’amico di papà ha deciso di affittare la casa dove stavamo; la cosa non mi dispiace affatto.
Adesso va tutto come deve andare.
 
Angolo dell’autrice(leggete please!):
ecco qui finita la mia long su josh.. ditemi se vi piace e non ignoratemi come avete fatto nel capitolo precedente perché ci rimango male…Un bacioneeeeee.
Catnip_sissi
  
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