Sinceramente non voglio perdermi troppo nello scrivere note che neanche la metà leggono, soprattutto prima del capitolo, quindi taglio davvero corto ringraziando - sì, nuovamente, perché è giusto farlo - tutti coloro che hanno letto, amato e recensito questa mia pazza idea. Scrivere Edelstein, anche se era una rivisitazione, non è stato per niente facile, lo ammetto! Mi sono divertita, però. Ma ora, bando alle ciance! Vi lascio all'epilogo conclusivo :) Buona lettura a tutti!
.
EPILOGO
#02
Southampton, contea di Hampshire.
Inghilterra.
18 Marzo 1914
<< Lady
Gilbert è stata davvero gentile ad aiutarci con il trasloco.
>> parlò la
ragazza dalla fluente chioma bionda, mentre finiva di apparecchiare la
tavola.
<< Aiutarci?
Principessa, veramente abbiamo fatto tutto noi maschioni, voi avete
solo dato
ordini. >> rispose l’uomo, leggendo il giornale.
<< Stai
dicendo che avrei dovuto alzare scatolini, valigie e tutto il resto?
>>
<< Certo che
no, principessa. La mia era solo una precisazione. >>
Emmett e Rosalie
Hale, consci che non vi era alcun miracolo che potesse farli tornare
nel loro
tempo, avevano deciso di continuare a vivere in quel luogo che li aveva
accolti
molto tempo prima.
<< Non ho mai
capito perché hai voluto prendere casa a Southampton
anziché a Londra. >>
parlò l’orso, avvicinandosi alla sua bellissima moglie.
<< Perché
questo posto è magico. >> rispose Rosalie,
guardandolo negli occhi
<< Siamo venuti qui appena saltati dal 1994, è
un po’ come una seconda
casa. >>
<< Ci pensi
che è tutto finito? >> chiese Emmett,
alzandosi per cingerle la vita da
dietro e cullarla tra le sue forti braccia.
<< Quando
Edward e Bella ci hanno dato la notizia non ci credevo, quasi.
>> replicò
Rosalie, sistemandosi meglio nell’abbraccio di suo marito.
<< Il conte è
stato rinchiuso, non potrà più torcere un capello
a nessuno. >> affermò
Emmett, con durezza e dolcezza nella voce << Siamo
liberi, principessa.
>>
<< Non ti
manca un po’? >> domandò Rosalie,
quasi senza farlo finire di parlare.
<< Cosa?
>>
<< Il 1994.
>>
<< Forse un
po’… Ma pensarci non fa altro che aprire ferite
che non potranno mai essere
chiuse. Cicatrizzate, forse, ma non chiuse. >>
<< Lo so, lo
so. Non c’è modo di tornare, e anche se ci fosse,
il presente non è più quello
che conoscevamo. Il tempo è andato avanti, dovremmo saltare
in un’epoca che non
comprendiamo nemmeno… >> concluse tristemente,
la ragazza.
<< Mi manca
la mia famiglia. >> ammise Emmett, per non farla sentire
in colpa. Non
era l’unica, tra i due, a cui mancava la vita moderna e non
solo <<
Lo ammetto, mi mancano i banchetti
della Domenica mattina con Esme. Mi manca giocare con il piccolo Edward
o
sentire Carlisle suonare il pianoforte, ancora convinto di potermelo
insegnare.
Ma la nostra vita è qui, adesso, e per quanto mi piacerebbe
tornare indietro,
sono fiero di ciò che abbiamo fatto. Sono orgoglioso di aver
salvato tua cugina;
sono orgoglioso di aver fatto qualcosa di buono nella vita; sono
orgoglioso di
aver incontrato te, e non mi importa in quale epoca vivremo, mi
interessa solo
di vivere la mia vita con te, principessa. >>
<< Potremmo
costruire la nostra, di famiglia… >>
sussurrò Rosalie, spostando le
grandi mani di Emmett sul suo ventre.
<< Vuoi dire
che…? >>
<< Sì, sono
incinta, Emmett. >> annunciò, sorridendo.
Il ragazzo,
divenuto ormai uomo, la voltò per baciarla con passione.
Erano passati ormai
due anni da quando la loggia non si prestava più agli affari
del conte. Nel
presente di Edward e Bella, infatti, tutto era mutato col trascorrere
degli
anni. La loggia non era più sotto le direttive del conte e
il loro lavoro era
cambiato. Nessuno si concentrava più sulla pratica, non
avendo più viaggiatori
da reclutare, ma per lo più sulle cause, sui motivi, sul
come ed il perché
questo era accaduto per secoli. La loggia si era trasformata in un
ambiente
scientifico più che pratico.
<< Signori Clearwater,
i vostri ospiti sono
arrivati. >> annunciò il maggiordomo,
interrompendo il loro romantico
momento.
<< Falli
passare, grazie, Oscar. >> disse Rosalie, staccandosi da
Emmett.
Posò il quarto ed
ultimo piatto sulla tovaglia bianca, in attesa.
Quando i due
giovani entrarono, mano nella mano, i coniugi Clearwater –
nuovi nomi per una
nuova vita – capirono che forse non avevano perso del tutto
le loro famiglie.
Certo, la giovane Rosalie non avrebbe più rivisto la sua
adorata zia Renée ed
Emmett non avrebbe più potuto abbracciare suo fratello
Carlisle, ma sapevano
che un po’ di magia era rimasta nelle loro vite. Un
po’ di speranza per tenere
con loro ciò che, per un’opera più
grande, erano stati costretti ad
abbandonare, c’era ancora.
<< Forse, le
nostre famiglie, non le abbiamo perse completamente. >>
sussurrò Emmett,
baciando la guancia della sua consorte, che annuii nascondendo le
lacrime di
commozione.
Passarono una
serata gradevole, insieme ai due viaggiatori venuti dal futuro.
Tra risate, chiacchiere
e una cena che non poté durare più di quattro
ore, il passato, il presente e il
futuro si fusero in un solo tempo e in una sola epoca, facendo capire a
tutti
loro che niente era perduto. Non era il tempo, infatti, a far
dimenticare le
persone. Finché queste sarebbero rimaste nel cuore di ognuno
di loro, niente e
nessuno avrebbe potuto portargliele via.
.
Ebbene
sì, gente, Edelstein
è ufficialmente finita.
Il cerchio si è chiuso, la vita di Edward è Bella
è proseguita senza intoppi; Rosalie e Emmett, purtroppo, non
sono potuti tornare a casa. Questo, onde evitare che qualcuno lo
chieda, lo rispiego: il cronografo funzionava solo all'indietro, l'ho
spiegato durante il corso della storia. Il suo potere, la sua magia,
consentiva di viaggiare nel tempo, sì, ma solo nel passato.
Sarebbe stato assurdo e anche un po' contro-storia che, magicamente, si
fosse trovato il modo per invertire il processo. Il figlio del conte
è un'altra storia. Il conte faceva le sue regole ed egli
stesso ha saputo come eluderle. Inoltre, come spiega lo stesso Emmett,
in che mondo sarebbero tornati? Loro sono saltati indietro nel 1994 e
per tornare al presente sarebbero saltati nel 2014. Forse un po' troppo
diversa la vita... All'interno di questo ultimo epilogo, comunque, ho
lasciato un piccolo indizio su come la vita nei nuovi coniugi e quella
dei nostri protagonisti si sarebbe riunita, un giorno. Solo un occhio
attento avrebbe colto la sottiglezza XD sì, sono pessima
fino alla fine!
Se c'è qualcosa che durante la storia vi è
sfuggita, questo è il tempo delle domande, lettori! Ora
posso finalmente rispondere a tutti i vostri questiti :)
Ringrazio nuovamente tutti di cuore e
spero che quando tornerò su Efp sarete pronti ad accogliere
me e le mie storie a braccia aperte! Vi mando un bacio! :*