La TerzaLovegood
 

• Come sarebbe a dire un fratellino nuovo?!- chiese Lysander corrucciato. Sua madre Luna lo guardava, sorridente.
• Sì, Lys, un fratellino. A meno che non sia una sorellina- disse paziente.
• Chi ha detto sorellina?- Lorcan sbucò dalle tende che facevano da porta alla casa stravagante dei Lovegood.
• Lo ha detto la mamma! Io non voglio in casa un’altra femmina! Mi basta e mi avanza la mamma!- rispose Lysander. La gatta Ginevra emise un miao di rimprovero: anche lei era una femmina dopotutto.
• Lys, aspettami fuori, ora discuto io con la mamma- disse Lorcan. Lysander afferrò il manico di scopa che aveva portato in salotto e corse fuori.
• Dimmi Lor, cosa volevi dire con discuto? Dopotutto non posso mica tornare in dietro- disse Luna.
• Mamma, sai a cosa mi riferisco. Papà non c’è più, come avresti fatto a…ad avere il bambino? Non mi dire che ti vedi con un altro…-. Lorcan era più grande di Lysander e sapeva come funzionavano quelle cose.
• No, tesoro. Vai fuori, Lys ti sta chiamando- la madre si alzò dal divano e si avviò verso la cucina.
• Ma…- iniziò Lorcan.
• Ma niente tesoro, ora vai-. Luna percorse lo stretto e basso corridoio che portava alla cucina: c’erano appese dappertutto foto grandi e piccole. La donna si soffermò su quella che rappresentava lei e tutti i suoi compagni di scuola. C’era Ginny: capelli rosso fiamma e occhi azzurri. La fidanzata di Harry Potter, colui che aveva salvato il mondo magico. Poi c’erano Ron, Hermione e, per l’appunto, Harry, che le sorridevano. E poi, dopo Neville, Cho e Lavanda, c’era lui. Draco Malfoy. Luna chiuse gli occhi e le venne in mente quella sera.

 
FLASHBACK
 

• Draco, non posso farlo. Se ci scoprono…-
• Sarà la nostra avventura. Luna io ti amo con tutto il mio cuore non posso non farlo-
• Draco…io…-
• E’ l’ora che ti dimentichi Rolf, Luna. Lui è morto, devi voltare pagina-. Poi una strana sensazione aveva avvolto i due ragazzi. Sentivano caldo, ma stavano bene, abbracciati tra loro. Per la prima volta in vita sua Luna non si preoccupò del fatto di non avere niente addosso.

Passarono due, tre ore. Ma non le importava. I bambini erano da Ginny e Harry. Quella era la sua notte.
 
Poi venne l’alba e, dopo un ultimo bacio proibito, Draco se ne andò, lasciando Luna nell’ansia più totale.
 
FINE FLASHBACK
 

• Ragazzi a-a t-tavola!- esclamò debolmente Luna, sentendo che la sua forza era sparita. Si accarezzò un po’ la pancia prima che i ragazzi prendessero posto al tavolino sbilenco, poi mangiò in silenzio.

 
 

• Draco! Che ci fai qui?- esclamò Luna vedendo arrivare il ragazzo alto e biondo.
• Mancano settimane e la piccola verrà al mondo. Suo padre vorrebbe conoscerla- e abbracciò la donna.
• Credi che…-
• Dovremo dire loro la verità-. Proprio in quel momento arrivarono Lysander e Lorcan.

La spiegazione fu la più imbarazzante che fosse mai esistita. Ma loro capirono.
 
 
 
- Violetta, sei stata bravissima!- gridò Lys alla sorella che, in sella alla sua Firebolt, aveva segnato un goal per Corvonero. Era bionda, aveva occhi di ghiaccio. Un misto tra Draco e Luna. Ed era imbattibile nel Quidditch. Era degna di aver il cognome Malfoy.