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Autore: zanhaa    15/02/2013    11 recensioni
-Perchè lui?
Rimasi in silenzio.
-Perchè lui e non io?
Abbassai il viso, mi iniziarono a tremare le labbra.
-Perchè lui c'era quando non c'era nessun altro.
Allontanò lo sguardo da me -Non mi avevi dato la possibilità.
-Ti avevo dato il mio cuore.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 3: Venerdì sera cosa fai?




-Mi sta antipatico
-Come scusa?
-Lui – rispose Sophie in tono ovvio mentre era intenta a togliersi le scarpe
-Harry?
-Si! Harry. – lo disse cercando di imitarlo. Voce bassa e roca e facendo una lunga pausa tra le due parole.
Risi – Perché? A me sembra simpatico, e poi tu neanche ci hai parlato.
-Oh, certo. In un oretta scarsa di chiacchierata, avete stretto una grande amicizia
-Non fare la sarcastica! E poi è stato tanto gentile da accompagnarci a casa
-E a fregarci tutti i soldi di quella stupidissima partita – si buttò sul divano e iniziò a massaggiarsi i piedi.
-Troveremo una soluzione –mi innervosii, sapevo che alla fine la colpa era esclusivamente mia nonostante l’idea del torneo era stata sua. Mi avviai in camera sbattendo la porta.
-Aspetta che ti chiami prima lui! Non fare la stupida! –urlò d’un tratto dal salotto.
Aprii lentamente la porta e mi affacciai guardando nella sua direzione - Non sono… affari tuoi!- richiusi la porta.
Mi buttai sul letto. Affondai la testa nel cuscino. Dopo un po mi alzai e presi il cellulare e lo fissai. Mi ero immaginata una di quelle scenette da film romantici dove lui manda un messaggio a lei subito dopo averla salutata, non andò così. Mi cambiai e mi infilai il pigiama, e mi misi ad osservare il muro di fronte a me. Nella mia testa vagavano un sacco di pensieri, l’affitto, la mamma e il papà che non si parlavano più, l’università, la dieta che stavo rimandando da ormai tre settimane, e poi lui, Harry. Avevo sempre creduto nei colpi di fulmine. E lui era l’ennesimo. Eppure non sapevo niente di lui. Non sapevo il suo cognome, non sapevo quale università frequentava, se era un pazzo folle omicida. Rimasi un po tra i miei pensieri quando mi squillò il cellulare. Sobbalzai, sullo schermo del cellulare apparve “Harry ragazzo ignoto”. Risi leggendo il nome con cui l’avevo salvato in rubrica e aprii il messaggio:
Buonanotte. x
Un sorriso ebete prese il sopravvento sulla mia faccia.
Uscii dalla stanza e andai in salotto dove mia sorella aveva acceso la televisione.
-Guarda! Mi ha inviato la buonanotte!- urlai di gioia saltellando sulle punte.
-“Buonanotte punto x” si è sprecato il ragazzo- rise.
Le tirai il cellulare dalle mani– Ci conosciamo da poco!- feci una smorfia.
-E tu che hai risposto?
-Ancora niente, che gli scrivo?
-Buonanotte, cosa dovresti scrivergli?
-E perché mi hai chiesto che cosa gli avessi risposto?
-Conoscendoti gli avesti scritto un messaggio kilometrico esprimendogli tutte le emozioni che hai provato leggendo quel messaggio.
-Ma..ma n-non è vero.
– cercai di contraddirla pur sapendo che aveva ragione.
-Oh, si che è vero e ora rispondigli.
Presi il cellulare e digitai “Buonanotte”
-Gli metto uno smile?
-Fa come vuoi! Fammi guardare il film!

Aggiunsi uno smile e inviai, per poi tornare in camera a dormire.
Beep Beep. Stava suonando la sveglia, allungai un braccio nel tentativo di spegnerla e mi alzai. Mi diressi in cucina a fare colazione e notai che sul divano del salotto c’era ancora Sophie, addormentata.
-Ehi, svegliati! Devi andare a lavoro - mi avvicinai e iniziai a punzecchiarla.
-Che ore sono?- disse soffocando uno sbadiglio.
-Le 6.35
-Cazzo, sono in ritardo!

Facemmo colazione e ci andammo a preparare. Eravamo di fronte lo specchio a lavarci i denti.
-Mi è venuta un’idea per l’affitto -dissi
-Dimmi
-Subaffittiamo la mia camera e io vengo a dormire in camera tua. Infondo, se ci pensi ,il tuo stipendio vale metà dell’affitto di casa, e i pochi soldi che ci manda mamma li spendiamo nelle spese extra.
-Mh..bell’idea! Posso chiedere a Mary o a Niall se conoscono qualcuno.
-Perfetto. Comunque oggi non ho lezioni. Vengo con te al bar a studiare e a farti compagni
–Le dissi sfoggiando il mio sorriso appena “lucidato”
Uscimmo di casa e ci dirigemmo al bar.
-Lara! Come mai qui?- mi venne incontro Niall, un collega di Sophie e mi abbracciò.
-Ciao Niall! Ehi Mary!- salutai la fidanzata di Niall,pure lei lavorava al bar.
-Come è andata ieri? –mi chiese lei curiosa.
-Eh..-abbassai lo sguardo - è andata male- mi abbracciò.
-Ha vinto Carl?- continuò Niall
-No, suo nipote Harry
-Pure lui c’era? E’ bravo a giocare! Quando partecipavo pure io a questi tornei perdevo sempre con lui
-Ecco, meglio che hai smesso- aggiunse ironica Mary
-Dimmi un po, come va di cognome?- dissi con tono vago.
-Perché vuoi saperlo?
-Curiosità!
-Styles.
-Okay, grazie
- sorrisi- ed un'altra cosa, sai dove studia?
-Al tuo stesso college.
-Al King’s?
–spalancai gli occhi.
-Si- iniziò a ridere e Mary gli tirò una gomitata.
-Ragazzi! –si avvicinò a noi Sophie che aveva appena servito un’ordinazione- suppongo che la mia cara sorellina si sia dimenticata di dirvelo, ma affittiamo una stanza, conoscete qualcuno a cui potrebbe servire?
-Ehm, scusami – il ragazzo a cui Sophie aveva appena servito un cappuccino si era alzato e si era avvicinato a noi.
-Il cappuccino non va bene? - domandò Sophie diventando subito paonazza in volto.
-Oh no no no, è che..sto cercando una stanza..
-Puoi venire con me appena finisco il turno.
- lo interruppe.
-Grazie- rise per il suo tono avventato- - Sono Liam, Liam Payne.
-Sophie Clark-

Si strinsero la mano. Lei sembrava imbambolata.
-Ed io sono Lara Clark – intervenni cercando di salvarla dall’imbarazzo - Ah Sophie, mi sono dimenticata che devo passare dall’università. Ci vediamo a casa.
Salutai Niall e Mary ed uscii dal bar. Dopo mezz’ora sull’autobus arrivai al destinazione.
“Legge. Legge. Legge. Dov’è l’ateneo di Legge?” pensavo tra me e me facendo mente locale.
Dopo aver cercato e chiesto indicazioni a qualche studente mi ritrovai l’ateneo di legge. Stavo per salire le scale e mi bloccai. Ero arrivata fin là, e ad un tratto il mio piano malefico di cercarlo, e trovarlo fingendo un incontro casuale mi sembrava una grande stronzata. Mi voltai e mi allontanai.
-Lara? Lara!
Mi accorsi che qualcuno che stesse chiamando e mi girai.
-Pure tu frequenti il King’s?

Mi ritrovai di fronte Harry. Mi mancò il respiro. Sorrisi. Ero riuscita a fare il mio incontro casuale.
-e-ehm…s-si! Non sapevo che pure tu..qui. Università!- finsi.
Mi venne incontro e mi abbracciò. Con lui vi erano altri due ragazzi. Uno dalla carnagione un po scura, con gli occhi e i capelli neri, e l’altro con i capelli castani e gli occhi azzurro cielo.
-Loro sono Zayn- il ragazzo moro mi tese la mano e sorrise, ricambiai la stretta - e Louis - salutai il ragazzo dagli occhi chiari.
-Lei è la ragazza di cui ci hai parlato?- chiese Zayn per poi sorridermi malizioso.
Arrossii di colpo. –E’ da stamattina che parla di te- lo assecondò Louis -dice che te la cavi abbastanza bene a poker.
-Noi ogni ventisei di ogni mese ci riuniamo e giochiamo, saresti la benvenuta
- continuò Zayn.
-oh. Ehm grazie. Mi farebbe piacere- accennai un sorriso. In verità non mi piaceva per niente come idea.
-Comunque Harry, noi due andiamo in biblioteca ci raggiungi lì? – esordì Louis per poi girarsi perso di me- è stato un piacere conoscerti.
-Ci rivediamo Lara– mi salutò Zayn e se ne andarono. Li vidimo salire le scale dell’edificio e poi io ed Harry iniziammo a fissarci.
-Se non ti va di partecipare non fa niente…
-No, no! Mi va eccome.
- mentivo, ma lui mi piaceva e avrei colto ogni occasione pur di vederlo.
Sorrise -Sai..mi ha fatto piacere rivederti
-Pure a me! Che poi che coincidenza, alla stessa università , non ci eravamo mai visti prima
- conclusi velocemente e risi.
Mi ricambiò il sorriso -Senti..ti avrei chiamata oggi, ma visto che ci siamo, venerdì sera cosa fai?
-oh..Niente-
sentii il mio cuore scoppiare. Mi stava per chiedere di uscire. Avrei iniziato a ballare dalla gioia non appena se ne fosse andato. Cercai di trattenere dentro di me il risolino stridulo di quando mi stava per accadere qualcosa che mi sarebbe piaciuta.
-Un mio amico da una festa al ‘Fabric’, mi ha chiesto di invitare persone, quindi…che ne dici? Può venire pure Sophie, chi vuoi!
-Grandioso! Ci saremo sicuramente
-sorrisi.
-Perfetto! La serata inizia a mezza notte, ci vediamo lì, quindi?
-Certo
-Ora devo andare, a venerdì!
– mi salutò baciandomi agli angoli della bocca e si allontanò.
Lo vidi andare via. Il sorriso che avevo si stava affievolendo man mano che lo vedevo allontanarsi. Avevo immaginato un appuntamento solo io e lui per conoscerci. Avevo sbagliato. Mi ero fatta il filmino sbagliato per l’ennesima volta. Se la fortuna sarebbe stata dalla mia parte lo avrei visto venerdì di sfuggita, di sicuro a ballare con qualcuna che non ero io. Ma forse sarebbe stato meglio aspettare venerdì per sapere come sarebbero andati gli eventi.





Note dell'autrice:
Salve gente c:
Ecco qui il terzo capitolo, spero vi sia piaciuto :3
E' abbastanza lungo e "contorto" ma
volevo inserire gli altri ragazzi.
Consideratelo un capitolo di passaggio lol
L'avevo scritto almeno tre o quattro volte, ma alla fine
questo mi piaceva di più, spero non vi annoi ç_ç
Diciamo che il prossimo capitolo, il capitolo della festa
sarà uno dei più importanti della storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate c: recentiseeeee :)
Ringrazio chi ha recensito i precedenti capitoli e chi ha messo la storia nelle seguite ricordate e preferite.
Grazie, Grazie, Grazie!
Se scrivete pure voi, qualsiasi tipo di storia linkatemele nei commenti, per messaggi privati o su Twitter :)
Fatemi sapere cosa ne pensate c:
Ciaoo e grazie <3
  
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