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Autore: REAwhereverIgo    19/02/2013    5 recensioni
Quando fatti strani cominciano ad accadere ai ragazzi di una scuola superiore, toccherà alla giovane detective Rea infiltrarsi nel liceo e risolvere il caso!
Spero che vi piaccia! :)
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Su due fronti

 

Antonio portava in braccio la ragazza mentre Rea stava con l’orecchio teso ad ascoltare che non arrivasse nessuno.

Certo che sono un tipo più lento di quel che credevo. Ero sicura che fossi tu il cattivo della situazione” commentò lei. Il bidello sospirò.

“Ma non mi dire” rispose acido.

Ehi, se ti comporti come uno che ha da nascondere delle cose mica è colpa mia!” lo accusò la ragazza.

Si affacciò dietro un angolo e vide una lunga scalinata che saliva.

Siamo in una cantina?” domandò.

“Perspicace”

Smettila col sarcasmo, mi urti i nervi!

“Sì, siamo in una cantina. Per la precisione nella cantina del tuo preside” le spiegò.

Del preside?” si stupì Rea. Si guardò intorno come se cercasse una risposta più plausibile ma comprese da sola che era quella la risposta.

“Lui e Samantha hanno ampliato un po’ le basi della casa e hanno così allargato la cantina. In questo modo hanno potuto arrangiarla come prigione”

La ragazza si mise una mano sulla fronte, confusa.

Perché tu sai tutte queste cose? Ma soprattutto, se loro sono di sopra, tu come cavolo hai fatto ad entrare?!” domandò istericamente. Troppe informazioni tutte insieme.

“Sto dietro al preside da un po’ e ho visto che portavano qui la tua amica, poi dopo, quando hanno portato anche te, ho notato che si chiudevano nello studio. Che altro potevo fare? Lasciarvi qua? Non mi pareva il caso, così sono entrato usando il vecchio metodo di aprire la porta con una carta di credito e mi sono nascosto fin quando non sono potuto venire qui”

In pratica sei una specie di detective, ho capito

“Sono solo un bidello che odia veder sparire cadaveri!” ribatté lui.

Cadaveri?

“Dove pensi che siano finiti i ragazzi scomparsi, a Disney world?”

Rea si sentì gelare.

 

Jason si appostò con la macchina fuori dalla casa del preside con Fabio a fianco. Emma era a casa e aveva l’ordine di chiamare la polizia se non si fossero fatti sentire ogni dieci minuti.

Stavano guardando l’interno dell’appartamento con un binocolo e stavano in silenzio religioso.

Secondo te Rea è lì?” domandò il ragazzo.

L’uomo annuì.

Quasi sicuramente” rispose.

Aveva la sensazione che quella donna, Samantha, gli ricordasse qualcuno, anche se non riusciva a focalizzare chi.

Cosa facciamo?” chiese Fabio.

Aspettiamo che vadano a dormire e poi entriamo. Non posso fare altro, non ho il permesso di chiedere un mandato per perquisire la casa e, anche se l’avessi, ci vorrebbe troppo tempo. Visto com’è andata la situazione finora, ogni momento è prezioso per salvarla” gli disse.

Il ragazzo storse la bocca.

E se ci fosse qualcun altro in casa?

Non c’è” rispose Jason, sicuro.

Ma…

Senti, dobbiamo rischiare! Se non lo facciamo quelli l’ammazzano!” esplose.

Scese di nuovo il silenzio nell’abitacolo e lui sospirò disperato.

È l’unica possibilità che abbiamo” lo informò.

Va bene, mi fido” decise Fabio.

Si rimisero il binocolo agli occhi e guardarono dentro.

Le luci erano accese, ma non si vedeva nessuno.

Che succede?”chiese Jason. Quella situazione non gli piaceva.

Si sentì una specie di urlo stridulo e prolungato e poi un colpo di pistola. Delle ombre apparvero proiettate sulle tende gialle, sembrava stessero lottando.

Merda!” esclamò  l’uomo, scendendo di macchina di corsa, seguito da Fabio.

Arrivarono davanti alla porta di casa e iniziarono a suonare.

Aprite subito, polizia!” gridò, ma non ebbe risposta.

Iniziò a battere con la spalla alla porta, cercando di aprirla senza successo.

Posso?” domandò il ragazzo. Sfoderò la pistola e sparò un colpo alla serratura, che saltò lasciando la porta aperta.

Prego” disse divertito.

Il divertimento fu subito rimpiazzato dalla paura quando vide che Antonio aveva in mano una rivoltella e la stava puntando contro Rea e Laura, che erano stese a terra.

Che stai facendo?” esclamò, lanciandosi su di lui. Il bidello si spaventò quando se lo vide arrivare addosso e perse la mira, così che la bionda poté dare una testata a Rea, togliendosela di dosso.

Maledetta!” le disse lei, alzandosi in piedi e seguendola di corsa.

Jason sfoderò anche la sua pistola e andò a cercare il preside, che trovò con la testa tra le mani, seduto sul divano. Accanto aveva una ragazza semi-svenuta che giaceva supina.

Ma che…?

L’uomo alzò lo sguardo e lo fissò, con occhi speranzosi.

“Faccia finire tutto questo” lo implorò.

In quell’istante ci fu un altro colpo di pistola e Rea gridò di dolore.

Non ce la fai ad affrontarmi a mani nude?” chiese in direzione della bionda.

“Fossi scema!” rispose quella, ridendo.

Fabio era ancora occupato a tenere fermo Antonio, che cercava disperatamente di bloccarlo.

“Ragazzino idiota, non sono io il cattivo!” urlava, ma quello non lo sentiva.

Stavi per sparare alla mia ragazza!

“Stavo per sparare a Samantha, deficiente!”

Jason non sapeva più che fare, si sentiva preso tra due fuochi. Alla fine alzò la pistola al soffitto e sparò un colpo, che risuonò in tutta la casa.

Ne seguì un silenzio glaciale.

Samantha, ti dichiaro in arresto!” esclamò poi, tirando fuori dalla cintura le manette. La bionda strinse gli occhi e continuò a puntare la magnum su Rea.

“Se fai un altro passo la uccido” lo minacciò. Lui si bloccò e la guardò impaurito.

Non aggravare la tua posizione, sei accusata di almeno sedici omicidi e di spaccio di droga” le ricordò. La donna non mosse un muscolo.

“Fatemi uscire o l’ammazzo” ripeté.

Jason si sentiva alle strette, non sapeva come proteggere sua figlia.

Ma per favore!” esclamò Rea. Samantha l’aveva persa di vista e lei ebbe la possibilità di alzarsi di terra e gettarsi su di lei.

Così impari a spararmi a un braccio!” gridò, sovrastandola col suo corpo. La bionda provò a divincolarsi ma a quel punto l’uomo le fu sopra con le manette e la bloccò.

Fossi in te starei ferma” le consigliò.

La ragazza sorrise trionfalmente e si spostò, piuttosto acciaccata.

Che dolore” commentò toccandosi la spalla.

Alzò gli occhi su Antonio e Fabio, che erano rimasti immobili.

Smettetela di litigare, siete dalla stessa parte” li sgridò.

“Ma dai?” chiese il bidello sarcastico.

Il ragazzo si mosse velocemente e le fu accanto.

Stai bene?” domandò preoccupato.

Ho avuto giorni migliori” rispose lei, ridendo.

Il preside si alzò con tutta la compostezza che riusciva ad avere e si avvicinò a Jason con i palmi rivolti verso l’alto.

“Per favore” lo implorò. Lui lo guardò stranito e poi annuì.

“Sergio sei in arresto. Qualsiasi cosa che dirai verrà usata contro di te” disse, ammanettandolo.

Samantha stava continuando a scalciare, ma i suoi occhi incontrarono quelli di Fabio, che trattenne il fiato. Spostò lo sguardo sulla ragazza debole e svenuta sul divano e comprese.

Comprese di essere stato uno stupido per delle settimane.

Ma che…

Rea lo notò e sospirò.

Fabio, ti presento tua sorella Laura degli ultimi due mesi e mezzo” lo informò.

 

  
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