Capitolo
5: Ballo
con ospite a sorpresa
ANGELICA
Era passato ormai un mese da quel fatto,
per fortuna isolato, dell'attacco alla casa di Ben.
Fortunatamente lui non si era accorto di come avevo fatto a eliminare
l'aliena
misteriosa,e ho omesso anche la
parte
della sua nazionalità.
Ben dall'attacco si è ripreso più che bene,dopo
il mio "intervento"
aveva solo un graffio.
In quel ultimo mese non era successo molto,qualche attacco ma erano
tutti
programmati dai miei superiori.
I tre iniziano a rispettarmi, mi sto inserendo bene nel gruppo.
Eppure quell'attacco mi era rimasto impresso nella mente, non capivo
ancora il
senso di quello che era successo. E chi era l'obiettivo? Io o Ben?
Le labbra di Ben si aprono e si chiudono senza emettere alcun suono,
questo mi
porta alla realtà: stiamo facendo ripetizioni.
-Pronto,Angelica!- Ben si sbraccia davanti a me.
-Che c'è?- chiedo seccata.
-Come che c'è? Mi rispondi?-
-A cosa devo risponderti? Se la domanda è ancora se a Crono
sono rimasti
pesanti i figli che ha mangiato,non ti darò alcuna risposta-
rispondo ormai
esasperata da quelle ripetizioni.
-Ti ho chiesto se vieni alla festa di Halloween della scuola questa
sera-
riformula la domanda Ben.
-Non penso,perché?- chiedo.
Ben si gratta la testa un po' imbarazzato -Bhè, Gwen e Kevin
ci vanno insieme e
pensavo che...-
-Non sarà mica un appuntamento vero?- lo interrompo
immediatamente.
-Ma no! Stai scherzando? Non ti ricordi? Io sono fidanzato-
-Ecco appunto, vacci
con lei-rispondo
secca.
-è in Scozia per un torneo di tennis...- replica.
Sbuffo -Ok,ora continuiamo?-
Lui annuisce e ritorna sui libri di mitologia classica.
-Aspetta un attimo,non bisognerà travestirsi?- chiedo.
-Ehm...sì- sussurra Ben con il capo chino.
Metto la testa tra le mani e sbuffo di nuovo -E quando pensavi di
dirmelo?-
chiedo irritata.
-Non hai nessun vestito strano?-chiede.
-No-
Cioè sì,sono vissuta in
epoche dove i
vestiti erano più che strani ma alcuni gli avevo persi ed
altri erano rimasti
in Spagna.
Lui si alza in piedi e mi porge una mano -Allora andiamo a comprarne
uno-
Guardando il paesaggio che si susseguiva dal finestrino della macchina
di
Ben,mi chiedevo ancora come aveva fatto a convincermi a venire con lui.
-Dovresti essere onorata di sederti sulla mia macchina in mia
compagnia,è il
sogno di molte ragazze-
Scoppio in una risata. -Questa è buona Tennyson! Preferirei
buttarmi
immediatamente da un auto in corsa piuttosto della tua infantile
compagnia-
Volta i suoi occhi verso di me e risponde -Allora fallo-
BEN
Appena pronunciate quelle parole, le schegge di ghiaccio che ha
Angelica a
posto degli occhi si illuminano.
Una frazione di secondo dopo, lei spalanca la portiera della macchina e
si
getta in strada.
Pigio sul pedale del freno, il mio cuore inizia a battere
più forte del
normale.
Fermo a guardare davanti a me, non ho il coraggio di guardare indietro
e vedere
le condizioni di Angelica.
Andiamo! Tu sei Ben Tennyson, hai
affrontato cose più difficili di queste.
Apro la portiera della macchina ed esco. La strada è
deserta, fa venire quasi i
brividi.
E poi la vedo. Distesa a terra sull'asfalto a qualche metro da me,
sdraiata su
un fianco dandomi così le spalle, sia le gambe che le
braccia erano messe in
modo irreale che
nessuna persona si
sarebbe mai permessa di assumere in casi normali.
Il mio cuore perde un battito e subito dopo inizia ad accelerare. Senza
nemmeno
accorgermene inizio a correre verso di lei gridando il suo nome.
Mi inginocchio alle sue spalle,è uno di quei pochi momenti
nella mia vita in
cui mi tremano le mani.
Afferro le sue spalle. Il suo corpo viene percosso da
un fremito. La giro con molta cautela e
rimango a bocca aperta.
Angelica inizia a sghignazzare -Dovevi vedere la tua faccia Tennyson-
-Ma...come...-
-Come ho fatto a non farmi niente?- chiede Angelica,mettendosi a sedere
ancora
ridendo un po'.
Annuisco lievemente.
Lei si avvicina a me,per la precisione al mio viso. Il mio cuore inizia
di
nuovo a battere più del normale. Con la sua mano sinistra
Angelica mi tocca con
delicatezza la mia guancia. Al tatto la sua mano (piccola,minuta e
diafana) è
così fredda. Mi guarda dritto negli occhi, potevo
riflettermi nei suoi due
pozzi di ghiaccio, capaci di nascondere qualsiasi emozione.
Poi si avvicina al mio orecchio -Ricorda:ci vuole molto di
più per scalfirmi.-
ANGELICA
Mi rifletto nello specchio per fare gli ultimi ritocchi prima della
festa. Sì,i vampiri si riflettono
negli specchi e
possono stare alla luce del sole;chi ha detto che non potevamo farlo
non era
molto informato su di noi.
Alla fine ho deciso di optare di "travestirmi" proprio da vampira,
così sono avvantaggiata nel trucco e sui denti. Per quanto
riguardava il
vestito se n'era occupato Ben e devo dire che è stato
bravo,mi piace,il
vestito.
Davanti a me,riflessa, c'è una donna molto pallida con gli
occhi color ghiaccio
e truccati con un ombretto molto scuro per far risaltare ancora di
più il suo
pallore naturale e i suoi occhi. Le sue labbra sono coperte di rossetto
nero. I
suoi capelli neri corvini sono sciolti,mossi e molto voluminosi.
L'abito è
senza spalline,il corsetto è di pelle nera e poi scende in
una lunga e
appariscente gonna nera di velluto. Inclusi con il vestito ci sono guanti neri di pelle e
stivali, anch'essi di
pelle, dove nasconde due pugnali.
Non è il classico vestito da vampira ma io non voglio essere
scontata e
dozzinale.
Apro la porta d'ingresso di
casa mia.
-Sei in ritardo- dico a Ben che è sulla soglia.
-Non è affatto vero- protesta.
-Invece sì,mi chiedo se la tua ragazza non sia scappata in
Scozia per evitarti-
-Questa è tutta invidia- replica.
-A si? E di cosa dovrei essere invidiosa?- chiedo.
-Bé,July ha tutto questo- risponde Ben indicandosi.
Un clacson mi ferma dal rispondere. Mi alzo in punta di piedi, oltre
Ben, per
vedere la fonte di quel rumore. Davanti a me c'è l'auto di
Kevin, con a bordo
il proprietario della vettura e la sua ragazza che ci volgeva uno
sguardo di
scuse per il comportamento di Kevin.
-Dovremmo andare- suggerisce Ben un po' titubante.
-Già,ma aspetta un momento...Perché non sei
travestito da qualche mostro o cose
varie?- chiedo guardandolo più attentamente: è
vestito come sempre.
-Certo che ho un travestimento. Non vedi?- da una tasca tira fuori un
piccolo
oggetto in legno,un paletto.
Alla sua vista impallidisco e faccio automaticamente
un passo indietro.
Inarco le sopraciglia con aria interrogativa.
-Mi sono vestito da ammazza vampiri, non ti sempre ovvio?-
-Wow,ora è tutto più chiaro- rispondo con una
nota di sarcasmo.
Rimette il paletto nella tasca della sua giacca e mi porge un braccio
-Madame-
Sorrido mostrando i miei acuminati canini -
Mademoiselle voulez-vous dire?- e accetto il suo braccio.
-Wow,non ho capito niente di quello che mi hai detto però i
tuoi canini sono
una figata!- esclama Ben aprendomi la portiera della macchina.
Dopo che lui fa il giro dell'auto per poi sedersi di fianco a me,
proseguo la
nostra "conversazione" -Figata è un modo per dire che sono
carina?-
chiedo.
Ben spalanca gli occhi come se si accorgesse di me per la prima volta,
poi
abbassa lo sguardo -Io intendevo i tuoi canini finti, dove li hai
presi?-
-La meilleure chose est que vous ne savez pas- rispondo mentre l'auto
parte.
Il viso di Gwen fa capolino da dietro il sedile anteriore per fare un
cenno di
saluto, è vestita da strega:lungo vestito nero, molto meno
appariscente del mio
e sul cruscotto della macchina c'è un grazioso capello a
punta che di solito
indossano le streghe o almeno così pensano.
Mentre Kevin, sinceramente non lo so da cosa si era travestito
è un mix di cose
messe insieme alla rinfusa.
La festa, come in ogni scuola americana che si rispetti, si trova nella
palestra dell'istituto. La sala ha alla sua destra un tavolo con
bevande e
cibo, a sinistra invece il palco con un dj e al centro la pista da
ballo. La
palestra è "farcita" di studenti vestiti da mummie,streghe,
maghi,
zombie, vampiri...
Ben ed io veniamo subito abbandonati da Gwen e Kevin che si precipitano
nella
pista da ballo,cioè Gwen afferra Kevin per un braccio
insistendo che vuole
ballare e lui si fa trascinare da lei borbottando ma comunque
l'accontenta.
-Fanno una bella coppia- dico più a me stessa che al mio
accompagnatore.
-Già,vado a prendere da bere. Tu vuoi qualcosa?- chiede Ben.
Guardo il tavolo delle bibite e arriccio il naso,cosa
poteva bere un vampiro in una stanza piena di persone?
-Scegli tu- dico alla fine.
Ben annuisce e si dirige al tavolo. Ma non fa ritorno molto
velocemente, anzi,
viene "trattenuto" da due ragazza,vestite entrambe da streghe, molto
carine e molto poco vestite.
Bell'accompagnatore! Mi ha abbandonata
alla prima ragazza incontrata anzi due. Sono forse gelosa? Nah,
più che altro
sono scocciata e annoiata:potevo starmene a casa.
-Il tuo accompagnatore ti ha abbandonata?- chiede una voce dietro di
me.
Mi volto, c'è
un ragazzo alto,
abbronzato, dai capelli ricci e biondi e gli occhi verdi. Non era
vestito da
niente in particolare forse nascondeva dei denti finti da vampiro in
qualche
tasca del suo abito.
-Possiamo dire che si è distratto al banco delle bibite-
rispondo con un
sorriso.
Lui guarda dietro di me verso il tavolo -Mmh, il tuo accompagnatore
è Ben
Tennyson?-
-Sì è lui-
-Vedo la sua distrazione e mi stupisco che ti abbia abbandonata
così. Tu sei
molto meglio-
-Nè sono lusingata. Ma per lui sono solo un rimpiazzo della
sua ragazza che ora
è in Scozia,penso- rispondo garbata.
Il ragazzo inarca le sopraciglia -Tu un rimpiazzo? Ben sarà
pure un acclamato
eroe ma non capisce nulla di ragazze-
-E tu invece si?- chiedo.
-Più di lui sì,io per esempio non ti abbandonerei
così-
BEN
Saluto le ragazze che mi hanno fermato al tavolo,afferro due bicchieri
qualunque e mi dirigo verso Angelica.
Rimango a bocca aperta,ma non per la sorpresa. Inizio a stringere i
pugni e
subito dopo mi accorgo che avevo i bicchieri pieni di qualche liquido
rosso,
che ora si è spanto su tutto il pavimento.
Angelica stava parlando, anzi, flirtando con un tizio biondo e alto.
Mi precipito da lei infuriato,ma per
cosa?
-Ciao, ho interrotto forse qualcosa? - chiedo irritato.
Angelica e il biondo si voltano a guardarmi e il loro sorriso svanisce.
-In verità sì,hai interrotto qualcosa...Se non ti
dispiace andare via...-
risponde il ragazzo.
Intanto la musica cambia da una musica frizzante e allegra a una lenta
e
deprimente, ideale per un lento...
Afferro il braccio diafano di Angelica e la trascino verso di me, come
se la
volessi abbracciare.
-Se non ti dispiace, ora ballo con la mia accompagnatrice- dico al
biondo
sorridendo trionfante.
ANGELICA
Appena Ben mi porta a qualche metro dal ragazzo biondo, mi libero dalla
sua
presa.
-Ma ti è dato di volta il cervello? Stavo conversando con
quel ragazzo e io non
voglio ballare con uno come te!- gli urlo contro.
Ben mi fulmina con lo sguardo, ora i suoi occhi sembrano due smeraldi .
Mi
afferra entrambe le spalle e mi fa sbattere contro il muro, dalla tasca
estrae
il suo paletto e me lo punta dritto al petto. -Primo,il termine
"conversare" non lo usa più nessuno; secondo, tu sei la mia
accompagnatrice e in quanto tale ballerai con me-
Non ascolto molto il suo discorso, sono troppo presa a fissare
quell'arma
puntata al mio cuore,che una volta batteva. Mi ha puntato l'arma solo
per fare
scena,per gioco, ma io potrei corre un rischio...
-E tu,in quanto mio accompagnatore non dovresti abbandonarmi da sola-
dico
scandendo ogni singola parola.
Lui abbassa lo sguardo e mi lascia andare. Colpito.
Forse gli dispiace sul serio.
Inizio a camminare in
direzione della
pista da ballo,poi mi volto verso di lui -Bé, che cosa stai
aspettando?
Tennyson, voglio ballare con te. Subito. Vuoi un invito scritto? -
Lui sorride e si avvicina a me. Mi stringe forte la mano e, solo per un
secondo, sento uno strano calore.
Inizia la nuova canzone,la riconosco subito.
Prendiamo posizione insieme ad altre coppie al centro della palestra.
La mia
mano destra nella sua mano sinistra, la destra sulla sua spalla destra e la sua mana
destra dietro alla mia
schiena.
- Ritieniti fortunato che io lasci un principiante a condurmi- gli dico
a bassa
voce.
Lui sorride -Più tardi ricordami di prostrarmi ai tuoi piedi
per questa grazia
ricevuta.-
-Dovremmo stare più vicini, devi stringermi a te un po' di
più- suggerisco.
Lui si guarda attorno -Ma gli altri sono come noi-
-Se gli altri si buttano giù da un ponte tu li segui?-
chiedo ironica.
Ben fa un sorriso malizioso -Ammettilo, non resisti a starmi
così vicino senza
potermi toccare-
Alzo gli occhi al
soffitto,non so cosa
mi trattiene dal prenderlo a schiaffi.
Se solo Ben sapesse quante volte ho dovuto fare balli del genere...
-Tennyson, in questo preciso istante vorrei essere in tutti i luoghi
possibili
tranne questo, a ballare con te. Quindi se dobbiamo ballare insieme,
facciamolo
bene- rispondo.
-Okay, come devo fare- chiede.
-Avvicinami a te e stringimi più forte. Come se fossi la
cosa più importante
per te. -
Obbedisce, ora i nostri visi sono a pochi centimetri. I suoi occhi
verdi di
fronte ai miei azzurri, tutti gli altri ballerini scompaiono: solo lui
ed io,
che sensazione strana.
-Mi dispiace per averti abbandonata, hai ragione- sussurra.
-Lo so, io ho sempre ragione- replico.
-Noto solo adesso che questa sera sei davvero bellissima.-
Lui inizia ad avvicinarsi ancora di più a me,se fossi viva
potrei sentire il
suo respiro sulle mie labbra: vuole baciarmi.
La fiaba s'interrompe. Mi scanso velocemente da Ben. Lui mi guarda con
aria
interrogativa:non capisce quello che succede.
-Angie...che fai?- mi chiede ancora con aria sorpresa.
-Non chiamarmi così! Ho bisogno solo di prendere una boccata
d'aria- mento e
inizio a incamminarmi verso la porta per uscire.
Lui si fa strada per raggiungermi -Angelica, cosa è
successo?-
Mi volto esasperata verso di lui -Niente,tu non puoi capire. Ora
lasciami in
pace, ti prego- rispondo supplice.
Ben rimane interdetto ma mi lascia andare.
Cammino a passo svelto verso la porta ma ad un certo punto mi blocco,
qualcosa
non va. C'è uno strano rumore.
E succede tutto così velocemente: mi giro, di nuovo, verso
il centro della
palestra, Ben è ancora lì. Inizio a correre,
più veloce che posso. Gli afferro
le spalle e lo butto a terra insieme a me un secondo prima
dell'esplosione di
tutte le finestre.
Dopo un po',Ben fa un colpo di tosse,per catturare la mia attenzione.
-Lo so che non morivi dalla voglia di saltarmi addosso, ma ora mi stai facendo male.-
Ops, ero ancora sopra di lui. Senza aggiungere altro mi tiro su e mi guardo attorno.
Ed ecco la seconda esplosione. Un intenso fumo esce dal buco che si è formato in una porzione di muro della palestra della scuola.
L'Omnitrix inizia ad illuminarsi e a fare strani rumori. Poi dal fumo fa capolino una ragazza dall'incarnato ambrato,dai lunghi e fluenti capelli neri e anche lei con delle graziose orecchie ad elfo. Con un passo lento ma allo stesso tempo potente si avvicina sempre di più a noi. Indossa una tuta di pelle d'oro. I suoi occhi sono di un intenso color miele che saettano disprezzo, disprezzo direzionato verso di me.
Si ferma esattamente davanti a me, con un sorriso freddo.
-Ti pensavo molto più vecchia- dice la sconosciuta con un tono di voce neutro.
-Anzi, ti pensavo già morta. Per essere un'impura sei vissuta troppo-
Sa realmente quello che penso che sappia? E quell'impura? è sicuramente una di Dianaee.
-Mi mantengo a mio modo- rispondo con tono di superiorità.
-Oh, lo sappiamo che hai un segreto. Prendi quello che è successo oggi come un avvertimento, perchè la prossima volta scoprirò cosa nascondi e ti ucciderò - mi sussurra.
-Buona fortuna!- le rispondo.
-Che risposta maleducata! Un po' di rispetto per tua sorella!- e con questa rivelazione scompare in una nube di fumo.
CONTINUA
ANGOLO AUTRICE:
Ciao! Scusate ancora per il ritardo, ma sto migliorando...
Okay, spero che il capitolo vi sia piaciuto, io sto già lavorando per il seguito che purtroppo non pubblicherò la prossima settimana perchè sono piena di verifiche.
Un bacio grande e un grazie infinito a tutti quelli che leggono e recensiscono questa storia.
ASTRID