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Autore: Mattimeus    25/02/2013    1 recensioni
Nella galassia a spirale chiamata Via Lattea, in una zona piuttosto periferica di uno dei suoi bracci, nel sistema di una stella di medie dimensioni, sul terzo pianeta, in un continente non ben precisato, nei pressi di una non tanto alta catena montuosa, c'è una piccola valle riparata, rimasta fuori dallo sguardo di chiunque nell'universo. In quella piccola valle c'è un gradevolissimo bosco vicino al quale, ombreggiato dalla rocciosa parete della montagna, è costruita una piccola casa. È già un fatto notevolissimo che esista sulla terra ancora una costruzione così ben tenuta – la maggior parte di esse è andata persa durante le giostre – eppure, per quanto possa sembrare assurdo, è anche abitata.
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Ritornava una rondine al tetto :
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
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Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
\
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono ;
e restò negli aperti occhi un grido: 
portava due bambole in dono.
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(da "X Agosto", Giovanni Pascoli)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fantasia su di un cosmo feudale



IV


Il Portento era pronto alla battaglia, con il suo scudiero al fianco. Era tradizione che il vincitore del confronto decidesse della sorte dello scudiero del rivale: se ucciderlo o prenderlo con sé. Il Portento era molto geloso del suo uomo e non avrebbe permesso ad altri di averlo. Piuttosto l'avrebbe ucciso lui stesso.

Il suo avversario era molto più alto di lui, ma molto più fragile. Sembrava che quelle gambe sottili reggessero a stento il peso del suo corpo. Lo scudiero parlò:

-Mio signore, ho avuto modo di osservare il tuo avversario. È molto veloce e tenterà di perforare il tuo corpo con le sue dita sottili. Non permettere che ti tocchi.-

Il portento fu compiaciuto.

-Hai svolto bene il tuo compito. Hai altri consigli da darmi?-

-Mio signore, utilizzate quella montagna come quando mi avete trovato sul pianeta.-

C'era infatti una montagna presso il luogo dello scontro. Quando la giostra ebbe inizio, l'avversario si dimostrò davvero molto veloce. Il Portento decise così di abbattere la montagna e scagliarla contro il suo avversario. Lo scudiero aveva parlato bene: l'altro così esile non riusci a resistere a tale forza e fu sconfitto. Il portento gioì: aveva davvero un magnifico scudiero! Per mostrare a tutti che il suo uomo era lo scudiero migliore, schiacciò quello dello sconfitto.

   
 
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