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Autore: bulmasanzo    25/02/2013    3 recensioni
Una riscrittura della storia riproposta in ogni titolo della saga dei fratelli Mario, in uno stile semiserio e tragicomico che diventa progressivamente sempre più impegnato.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Bowser, Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Luigi s'è sollevato completamente sulle punte dei piedi, come riesca a stare in equilibrio senza cadere lo sa solo lui. Guarda in alto, verso il cielo.

Donkey Kong ha appena scagliato in aria un enorme masso, e per giustificare questo gesto assurdo ha dichiarato di dover abbattere qualcosa.

In realtà, non gli crede molto, lo sta più che altro assecondando. Provateci voi, a contraddire un gorilla gigante che ha tutta l'aria di poter essere in grado di frantumarvi la testa con un pugno.

Il fatto è che, dopo la sua liberazione, ha fatto capire loro di avere intenzione di aiutarli.

Anche se nemmeno lui sembra essere molto entusiasta di questo. Pare che lo faccia solo per una questione di onore. O meglio, per obbedire al volere del nonno.

Dopo essere usciti dal falso castello di Bowser, è infatti ricomparso lo spettro di Cranky, il quale ha ricordato al suo 'scalmanato nipote' di essere indispensabile per loro, perché si ricongiungessero con ciò che avevano perduto.

Donkey ha borbottato qualcosa a proposito di una presunta capacità di preveggenza dei fantasmi, ma Luigi non ha capito molto bene a che cosa si riferisse.

Di sicuro, non si sarebbe mai aspettato di assistere a una scena del genere.

Il mastodontico gorilla ha finto di calcolare la direzione del vento inumidendo l'indice della mano superiore con fare esperto, ha teso l'orecchio, in ascolto di chissà che cosa e, infine, ha afferrato una grossa pietra, l'ha sollevata come se fosse leggerissima come una farfalla e l'ha lanciata nel cielo con tutte le sue forze.

Per averne un'idea, immaginatevi un giocatore di baseball che lancia dal diamante, ma uno grande e grosso, muscolosissimo, allenatissimo, magari pure abbronzatissimo... tutto ricoperto da un fitto pelo scuro.

Questa 'palla' (che è in realtà una pietra, e non l'hai fatta tu, Luigi!) è stata vista diventare sempre più piccola finché non è sparita nel cielo.

E, dopo pochi secondi, s'è sentita la lontanissima eco di uno schianto. Come se avesse colpito un satellite.

Ed ecco che qualcosa è precipitato, aprendo un cratere proprio di fronte a loro, alzando un polverone impossibile da definire.

Quel qualcosa non è altro, o meglio, non era altro che il mezzo volante di Mario.

È chiaro che, quando si rialza, miracolosamente illeso, è un po' frastornato.

Ecco fatto.” commenta Donkey soddisfatto spolverandosi le mani “Tutto a posto.”

Dire che Luigi è rimasto basito sarebbe un eufemismo. Diciamo che potrebbe avere la mandibola al suolo.

Ma poi, naturalmente, è costretto a considerare che, in quel mondo, ha assistito a robe ancora più assurde di questa. Ha visto cose che voi umani...

In realtà, il sospetto che gli nasce è che si sia trattato di nient'altro che di un colpo di fortuna. Ma ci passa sopra.

Prima che Mario possa riprendersi del tutto, viene investito dalla carica di Yvan, di Wolley, di Yoshi, che gli sono letteralmente saltati addosso per la felicità di riaverlo indietro sano e salvo.

Lo schiacciano a terra, gli fanno tante feste, ridono, piangono, fanno un bel po' di confusione.

E ovviamente Mario si ritrova ad abbracciarli uno per uno. Anche lui è felice di rivederli. Hanno tante cose da raccontarsi.

Sì, mi siete mancati anche voi.” dice ridendo spensieratamente e presenta a tutti lo Sfavillotto, che ormai ha perso la sua carica e deve riprendersi.

Una volta che l'esaltazione iniziale si esaurisce, Mario si accorge che manca qualcuno.

Ehi.” dice quando lo individua, dopo una rapida ispezione con lo sguardo “Non vieni a salutare il tuo fratellone?”

Luigi è rimasto indietro.

Anche lui aveva avuto l'impulso di corrergli incontro, eppure s'è accorto dell'improvvisa comparsa di qualcosa che ha bloccato il suo entusiasmo.

Una sensazione strana, una sorta di malessere che gli ha paralizzato le gambe e che lo costringe a restarsene fermo e impalato come uno stoccafisso.

Il leggero sospiro e il “Bentornato”, detto senza muoversi e in un tono quasi freddo, che Mario si vede presentare come risposta lo straniscono. S'è accorto subito del suo distacco. Sembra quasi che non sia contento di rivederlo.

Grazie” dice, perplesso per il suo comportamento. Poi, per coprire l'imbarazzante e inaspettato silenzio che si sta creando tra loro aggiunge: “Sai che ho incontrato la principessa più bella della Galassia?”

E l'hai portata qui.” sussurra Luigi con aria completamente inespressiva, fissando un punto alle sue spalle.

Mario sta per negare la sua strana affermazione, poi si ricorda che con sé aveva un passeggero.

Dietro di lui, infatti, c'è Daisy, ancora spalmata per terra. Le sue gambe si sono allargate sotto il suo corpo, lasciandola bloccata in una specie di dolorosa spaccata.

No, eh.” la si sente sbottare in tono seccatissimo ma al contempo affannato “Non vi disturbate ad aiutarmi, faccio da sola...”

È Donkey Kong ad allungare un braccio per tirarla su. E questo gesto provoca in Mario una specie di dejà vu. Ha rivisto il Donkey originale rapire la sua storica fidanzata... che poi ha fatto la fine che tutti noi non sappiamo... Ma non sa mica che adesso ha cambiato nome ed è diventato un irritabile spettro scorbutico.

Io ti conosco?” dice in tono istintivamente minaccioso.

Ma lo scimmione ha già lasciato andare la ragazza, completamente disinteressato, e se ne saltella via, pronunciando due uniche parole di congedo: “Ci rivedremo.”

Mario non può fare a meno di fare uno scatto per corrergli dietro e inseguirlo, proprio come faceva una volta con suo nonno.

È Yvan a sbarrargli il passo. “Non è lo stesso che pensi tu.” gli dice.

E mentre Mario lo guarda senza capire e attende spiegazioni, Luigi ha mosso un passo, seppur esitante, verso Daisy.

Te lo dicevo che sarei tornata per darvi una mano.” fa la ragazza allegramente, poi lo sorprende con un abbraccio caloroso. “Che strano.” aggiunge poi “Come te la sei passata?”

Piuttosto bene.” scandisce lui molto chiaramente “Ma non saremmo mai arrivati qui senza il tuo aiuto. E a proposito...” mette una mano nella tasca della salopette e tira fuori il famoso libro “Questo è tuo.” dice, porgendoglielo fieramente.

Ah.” fa lei, del tutto dimentica di quel particolare “Lo hai conservato tutto intero.”

Ovviamente.” risponde lui serrando le palpebre.

E questo che cos'è?” chiede lei aprendolo distrattamente e trovando nel mezzo delle pagine un grosso fiore “Un regalo?”

È soltanto un segnalibro...”

È la margherita del Marghibruco!” esclama riconoscendola. I suoi occhi si accendono di interesse.

Già. Pare.”

Dalle mie parti non se ne vedono molti. Potrei prelevarne un seme per far contenta mia madre...” comincia, ma poi si interrompe bruscamente, come se si fosse lasciata scappare una brutta parolaccia.

Puoi farlo, certo...” risponde Luigi sorridendo in modo incerto, senza comprendere a pieno l'attenzione che la principessa riserva a quell'oggetto.

Sai cosa?” fa lei dopo un po' “Penso che potresti tenerlo tu, per il momento. Potrebbe ancora servirti.” gli porge il libro.

Beh, non ne sono tanto sicuro...”

A me non serve. So già tutto ciò che devo sapere!” esclama lei in tono vispo “Anzi sono così buona che te lo regalo.”

La sua allegria lo contagia, lo mette a suo agio.

Va bene.” acconsente ridendo mentre si rende conto, con orgoglio, di essere riuscito a dominarsi alla perfezione.

Mario decide di passare in mezzo ai due appositamente per interromperli, mentre pronuncia una serie di parole in uno strettissimo dialetto napoletano -che mi astengo dal riportare qui, visto che io non sono napoletana ma lui sì- coronate da un comico “Yamme-ya!” conclusivo, che risultano, alle orecchie di Daisy, buffe tuttavia incomprensibili.

Che cos'ha detto?” chiede la fanciulla innocentemente.

Ma Luigi è arrossito e ha pensato che, in fondo, non sarebbe stato male essere figlio unico.

Nello stesso momento, Bowser li sta guardando, ormai è quasi assuefatto allo show da non potervi rinunciare.

Ha riconosciuto con rabbia e disgusto il jumpman redivivo e si immagina solo vagamente chi possa essere la ragazza. Ancora una volta, non vi riporto qui quello che pensa di loro, ma posso dirvi che non è molto gentile.

Un troopa guardiano chiede la parola.

Stanno per arrivare.” dice, quando gli viene concessa “Volete che mandiamo loro incontro qualche altra ondata di soldati?”

Il re si dondola sul suo trono a dondolo, cogitabondo.

Sarebbe un inutile spreco di risorse.” riflette “Fino a ora nessuno è stato in grado di fermarli. Non è servito farli perdere nel bosco così come non è servito separarli. Visto che sono praticamente alle porte del nostro castello, lasciamoli entrare. Giocheremo in casa.”

Il troopa non è particolarmente convinto, ma non osa obbiettare allo sguardo fiammeggiante del suo padrone.

Piuttosto” riprende il re “Perché non vai a vedere a che punto sono i magikoopa con la formula?”

Il troopa non risponde nemmeno, va e basta.

Dimenticandosi di non essere solo nella sala, Bowser si lascia prendere dalla rabbia, che decide di scaricare in un colossale pugno che fa letteralmente esplodere il povero televisore.

Sente un'esclamazione soffocata e solo in questo istante si ricorda che nella stanza ci sono due dei suoi figli. Sono Lemmy e Iggy, rispettivamente il secondogenito e il quartogenito.

Ehilà” dice loro il re, forzando un tono spensierato, ancora con il pugno ficcato in mezzo allo schermo, che ormai è ridotto a un cumulo di taglienti schegge di vetro.

I due lo stanno fissando, mostrando due emozioni diverse.

Il più giovane sembra spaventato e i suoi occhi azzurri sono sgranati dietro la spessa montatura nera. “Tutto a posto, paparino?” dice, un po' preoccupato.

Evviva!” esulta invece il più grande, che sembra divertito “Finalmente papà da i numeri!”

Ne abbiamo duemila.” si giustifica l'adulto staccando la mano dalla gabbia nera.

Non era per il televisore, era per i tuoi nervi.” dice Iggy.

Spaccare cose è un toccasana per rilassarsi.” assicura Lemmy in tono allegro.

In quanto ad aspetto fisico, posso dirvi che Iggy sembra più grande di Lemmy, in quanto quest'ultimo è molto piccolo di statura, ma è anche vero che Iggy è il più alto fra tutti i Bowserotti, e ciò soprattutto a causa del pennacchio verde di capelli che gli si dirama dalla testa, dunque non sono sicura che faccia testo.

Segue un silenzio.

Volevate dirmi qualcosa?” dice Bowser più per romperlo che per altro.

Sì, Iggy ha fatto una cosa per te.” afferma Lemmy tutto contento.

In che senso?” chiede il re.

Nel senso... che ha fatto una cosa per te.” ripete Lemmy con un certo sforzo, probabilmente senza che si sia accorto di non aver aggiunto niente.

Ho aggiustato il tuo veicolo volante.” si affretta a spiegare Iggy.

Perché, si era rotto?”

Iggy guarda suo fratello ”Non glielo avevi detto che si era rotto?” gli chiede.

Ma che glielo dicevo a fare, non è naturale che quando una palla di una tonnellata rimbalza sopra qualcosa, quel qualcosa si scassi?!” dice Lemmy ridacchiando e roteando i suoi occhi strabici, senza abbandonare la sua eterna aria di felicità.

Che cosa hai appena detto?”

È stato un incidente.” interviene Iggy notando il cipiglio del padre. “Però è stata una buona occasione per migliorarlo. Ora va più veloce di un razzo. Ti potrà essere utile, nello scontro finale.”

Bowser si calma subito e guarda suo figlio, che sorride un po' imbarazzato, con un'aria carica di attesa.

Sa che è un genio della meccanica e lo ha sempre apprezzato per questo motivo.

È stato lui a installare nel castello tutte quelle indispensabili diavolerie tecnologiche difensive e offensive, ha predisposto lui il sistema di telecamere a circuito chiuso con cui tiene d'occhio i suoi nemici ed è lui l'unico in tutta la Terra Oscura a preferire nettamente la scienza alla magia, oltre a essere l'unico a saper programmare il videoregistratore.

I suoi servigi, le sue conoscenze e il suo intuito si sono sempre rivelati molto utili, anche solo per migliorare le loro condizioni di vita, e soprattutto quando si è trattato di rendere il castello ignifugo nonostante la presenza della lava che altrimenti lo avrebbe sciolto inesorabilmente, lasciandoli tutti quanti senza una casa.

Si rende conto improvvisamente di averlo sempre dato per scontato quel suo ragazzo, anche se è ancora molto giovane, così pensa che questo possa essere il momento giusto per ringraziarlo.

Bravo. Tu sei il mio orgoglio.” dichiara con molta sincerità.

Grazie.” esclama Iggy, sorpreso. In realtà, tutti i Bowserotti (tranne Larry) si sono sempre contesi le attenzioni del loro papà reale, dunque lui non sa nascondere quanto questo complimento lo abbia reso contento.

No, grazie a te.” dice Bowser seriamente “Se non ci fossi tu a rimediare ai danni di tuo fratello!” indica Lemmy, il quale ha perso interesse e sta facendo l'equilibrista su uno dei suoi adorati palloni, ma è appena caduto e, per la sua stessa sbadataggine, è scoppiato a ridere da solo.

Avrete capito che questo poveretto non è del tutto sano di mente. Nessuno sa se sia veramente un po' stupido di suo o se in realtà faccia finta per attirare l'attenzione su di sé.

Santo cielo.” disapprova il padre a bassa voce, esasperandosi “Perché non può essere normale?”

Da piccolo deve essere caduto dal passeggino e aver battuto la capoccia.” dice Iggy, ma senza cattiveria. Lui e Lemmy sono sempre andati molto d'accordo, perché la genialità di uno compensa la stravaganza dell'altro. Ne accarezza affettuosamente la testa multicolore, segretamente orgoglioso di sé. Lemmy pigola come un uccelletto affamato.

Ora, perché non me lo mostrate?” interrompe la scena il re.

Cosa?” chiede Iggy riscuotendosi.

Il veicolo! Se è davvero più veloce di prima, me lo devi far provare, in modo che non ne perda il controllo.”

Iggy fa una faccia contentissima, che suo padre non si sarebbe mai aspettato di vedere (e che è felicissimo di vedere), lo prende per un braccio e lo conduce fuori dalla sala.

E mentre la nostra allegra famigliola prosegue con le sue cerimonie, noi ce ne torniamo zitti zitti dai nostri eroi, per scoprire che sono già più vicini di quanto ci potessimo aspettare.

Non sono sicuro che sia proprio quello lì, il castello di Bowser.” sussurra Wolley con una punta di timore nella voce.

E di chi altri potrebbe essere?” chiede Yvan in tono serio.

Siamo nella Terra Oscura, è difficile trovare qualcosa che non sia di proprietà dei koopa.” osserva con noncuranza Daisy portando le mani strette a pugno sui fianchi.

Il gruppetto si avvicina al ponte di semplice corda sospeso sull'abisso ripieno di lava ribollente che lo separa dalla pantagruelica costruzione che si estende in altezza e che sembra ricoperta da gusci spinosi, ma che in realtà non sono altro che degli elaborati elementi architettonici.

Luigi esita, mirandone la bellezza, che affascina e respinge a un tempo, anche se non è nuovo a questo genere di cose.

Con la coda dell'occhio si accorge che Daisy lo sta guardando e allora cerca invano di nasconderle il lieve tremore che gli ha preso le ginocchia.

Al che la ragazza gli chiede se sia tutto a posto, immaginandosi che possa avere la febbre.

Lui annuisce incerto, poi si nasconde dietro un sorriso e le fa un gesto di invito.

Prima le signore?” suggerisce, sperando che accetti.

Lei scoppia a ridere, pensando di essere presa in giro, ma non sa di sbagliarsi.

Non ci sono più foglie tanooki?”

L'idraulico si stringe nelle spalle. Quella pare essere l'unica via.

Vado io per primo.” dichiara intrepidamente Yvan.

Wolley lo guarda preoccupato “Non avrò mai il coraggio di seguirti!” esclama.

Ti ricordo che io sono un soldato, sono addestrato per queste cose.” ribatte il fungo blu. Poi, senza ulteriori indugi, afferra il suo compagno sollevandolo sopra la testa e lo trasporta sul ponte.

L'asse di legno scricchiola quando ci appoggia il piede, ciò fa allarmare Mario.

Sarebbe meglio avanzare uno alla volta in fila indiana.” dice, ma mentre sta parlando, Yvan è già a metà del percorso, avanza velocemente ma senza fretta.

Resiste.” dice senza mostrare alcuna emozione. Per compensarlo, Wolley si lascia andare a una risata un po' isterica, ma resta immobile fino a che non hanno raggiunto sani e salvi l'altra parte.

Ora a chi tocca?” fa Mario, voltandosi verso gli altri compagni. I tre dinosauri fanno un passo indietro, sono rimasti già colpiti dal precedente assalto a un castello e l'idea di dover ripetere l'impresa li spaventa moltissimo.

Non veniamo.” dice Yoshi.

Non vi avrei costretto.” fa Mario, che in verità se lo aspettava “Siete già stati dei campioni per averci accompagnati fino a qui. Adesso se volete potete andare.”

Yoshi batte le palpebre e sorride di un sorriso dolcissimo.

Vi aspettiamo.” dice semplicemente. Mario gli da un bacio veloce sul muso, poi si volta per affrontare l'avanzata. Ai primi passi gli sembra facilissima, ma improvvisamente sente la necessità di sbrigarsi. Perché anche un cuore di leone può vacillare quando il pericolo lo perseguita con il suo sentore putrido di morte.

E il pericolo si manifesta nella presenza dei Fiammetto, delle vere e proprie lingue di fuoco con gli occhi, che mettendosi a saltellare intorno al viaggiatore lo fanno un po' confondere.

Non andare così veloce!” gli urla Yvan rendendosi conto che il fragile ponte dondola pericolosamente, rischiando di fargli perdere l'equilibrio.

Ma Mario si è già avviato e non si può fermare. Quando arriva di fronte ai due toad con un ultimo, estremo salto, le corde sfinite si incendiano e cedono e il povero ponte finisce irreparabilmente nel lago di magma, incenerendosi in un attimo.

Bravo!” lo rimprovera il fungo incavolato e indica Luigi e Daisy che sono rimasti indietro “Ora spiegami come fanno a passare.”

L'italiano non sa fare altro che stringersi nelle spalle.

Ok, non facciamoci scoraggiare!” esclama la principessa “Ci deve essere una strada secondaria, c'è sempre una strada secondaria.”

Con un gesto quasi automatico, Luigi tira fuori il libro.

In effetti” dice, con una calma che stupisce perfino lui “Qui c'è scritto che c'è, ma si deve fare un giro un po' largo.”

Allora non perdere un minuto di più.” ordina Daisy mettendosi immediatamente in marcia.

Aspettami. La via non è sicura.” grida Luigi inseguendola.

Sempre meglio che saltare nella lava e provare a nuotarci dentro...”

Ma non sai nemmeno da che parte devi andare.”

E dimmelo.” fa la ragazza seccata.

Di qua.”

È dove andavo io.”

Tutta fortuna.”

Dall'altra parte, Mario li osserva allontanarsi. “Non importa.” minimizza “Ci raggiungono dopo. Per il momento entriamo, così gli spianiamo la strada.”

Interessante.” fa la vocina spaventata di Wolley, che spera di poter ritardare la visita al castello il più possibile “Aspettarli no?”

Ma non ti pare che abbiamo già perso abbastanza tempo aspettando questo provolone qui?” sbotta Yvan accennando a Mario, il quale mette su una faccia quasi offesa “La principessa è là dentro da qualche parte, spaventata, sola...”

In realtà, la vera preoccupazione del funghetto blu è quella di sfidare una seconda volta il karma.

E come facciamo a dire che non si trovi in un altro castello?” domanda Wolley timidamente.

Un altro?” fa Mario quasi casualmente.

Ah, giusto, tu prima non c'eri... siamo già stati in un castello e non l'abbiamo trovata.”

Beh, non è che ci sono molte alternative, entriamo e scopriamolo.”

Il povero toad giallo sa di non poter più obbiettare niente, ma si attacca al braccino del suo amato mentre segue il suo destino.

L'interno del castello non è molto dissimile da quello in cui siamo già stati. Lava e mostriciattoli ossuti, simili a scheletri viventi di tartaruga, con orbite orrendamente vuote e con annesso un enorme guscio calcificato, dentato, puntuto, e le cui ossa a ogni movimento sbattono le une contro le altre emettendo un inquietante suono come di uno xilofono. Ma la vera, grande novità è la carrucola-ascensore al centro della grande sala, con la quale si può salire al piano superiore...

Detto così, magari non è molto chiaro di che cosa si tratti. Immaginatevi una specie di altalena, sospesa ma sorretta da due corde, attaccate da uno e dall'altro lato. Basta tirarle e si va su. Molto intuitivo, user friendly, oserei dire.

I nostri tre fanno esattamente ciò che ho appena detto ed è tutto abbastanza semplice, salvo la grande seccatura per cui non appena hanno macinato un paio di metri in verticale, dal soffitto iniziano a piovere sulle loro testoline dei corpi estranei, piccoli, neri, sferici e, come Yvan può ben accorgersi quando uno di essi gli rimbalza sulla capoccia molle, duri come dei sassi.

Riconoscendoli, Mario se ne mostra molto infastidito.

Le bob-ombe sono la cosa che odio di più.” sbotta scacciandone un paio con un pugno “A parte ovviamente i koopa.”

Wolley all'improvviso viene preso dal panico.

Ne ho una in mano!” strilla “Mi è saltata in mano! E s'è accesa!”

Buttala di sotto!” gli intima Yvan.

Wolley agita le mani e sul suo viso compare un'espressione terrorizzata “S'è incollata alle dita.” mormora.

E prima che si possa trovare un solvente, esplode. Come un petardo.

Yvan sbianca e resta con lo sguardo fisso mentre un milione di piccole spore gialle gli si spiaccicano sul volto.

Mario tira freneticamente la corda e non appena sono arrivati al nuovo piano afferra il polso del funghetto e lo trascina via prima che altre bombe gli finiscano addosso.

Yvan si lascia condurre mollemente, inerme, segue il compagno per pura inerzia.

Ha avuto una fitta al cuore che gli altera le percezioni, gli dà le vertigini, la nausea, gli ingroppa la gola.

Mario lo prende per le spalle.

Wolley aveva una vita extra?” è una domanda che suona come un'affermazione.

Yvan resta con lo sguardo vacuo e istintivamente si ripulisce la faccia imbrattata con il pollice.

Mario ripete lentamente la domanda.

Non lo so.” risponde il toad, poi si riscuote dal torpore e fa uno sforzo per ricordare, per non pensare al peggio “Ne avevamo divisa una perché ne erano rimaste pochissime e non volevamo esaurire la scorta inutilmente.”

Come fate a sapere se ha funzionato?”

La prospettiva che mezza vita possa non bastare ha l'effetto di atterrire ulteriormente il povero toad blu.

Deve aver funzionato!” esclama con una nuova angoscia che traspare cristallina dalla voce rotta.

Mario non sa cosa rispondere.

Intanto, qualcuno sopra di loro sghignazza. “Che mira perfetta! Avete visto come l'ho fatto saltare in aria? E avete visto la sua faccia? Impagabile...”

Beh, però è stato un po' sleale.” ammette Iggy.

Avresti voluto farlo tu, vero?” riprende Lemmy facendo una linguaccia al fratello.

No.” protesta Iggy.

Invece sì.”

Non litigate.” li avvisa Bowser. E conduce via il veicolo volante.

Guardate un po', cos'è quella cosa che sale in alto?” Lo interrompe Lemmy. Gli altri seguono il suo sguardo curiosamente sollevato e vedono come una bolla di sapone che fluttua nell'aria.

Lemmy fa un salto dal veicolo e cerca di aggrapparvisi sopra, come fa spesso con il suo pallone, ma una volta che la riesce a ghermire, la fa scoppiare.

Il funghetto che c'era al suo interno precipita nel vuoto con uno strillo.

Chi diavolo era?” chiede confusamente il koopa dai mille colori mentre Bowser lo acchiappa con una mano per non far cadere anche lui.

Che importa!” esclama questi osservandolo sparire sotto di loro. “Sarà pappa per vermi.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note autrice: La morte di Wolley in realtà era prevista per il capitolo cinque, ma allora mi era sembrato troppo presto, così l'ho posticipata. Se c'è qualcuno che sta leggendo lo ringrazio, ma questo è un appello: per favore, commenta! Anche solo per dirmi che fa schifo! Io ne ho bisogno e a te non costa nulla. Grazie...

  
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