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Autore: VasHappeninPotato    25/02/2013    6 recensioni
Sedeva al tavolo concentrato, masticando la penna di tanto in tanto, nervoso.
Cercava di rimettere a posto i pezzi, tutto quello che a lei piaceva, per farsi perdonare.
Non avrebbe davvero abbandonato tutto.
Come poteva farlo?
Capiva l’errore che aveva commesso e capiva anche che lei non lo avrebbe perdonato facilmente.
Doveva fare una cosa che avrebbe sorpreso lei. Doveva arrivare a fare la cosa più romantica, più bizzarra, che ogni ragazza si potesse aspettare.
Lei gli aveva detto che amava la musica, che si rispecchiava nelle parole che scorrevano melodiche.
Gli aveva anche detto che ogni volta che si guardava allo specchio trovava un’imperfezione, anche se lui l’amava, l’amava anche perché ora lo faceva disperare per trovare il modo di farsi perdonare.
Gli aveva detto che l’aveva amato in segreto, morendo dentro ogni volta che lo vedeva con un'altra.
E lui lo ricordava.
Ricordava quella volta nel parco, quando lei gli aveva detto di amarlo, quando lui aveva sentito singhiozzare lei, quando era corso da lei chiedendogli il perché di quelle lacrime, quando lei aveva urlato “perché ti amo, cazzo”.
Anche lui l’aveva amata, solo che non se ne era mai accorto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*8 anni dopo*
-Allison, sbrigati!-sentii Niall chiamarmi, mentre io cercavo qualcosa di decente nell’armadio.
-non ho niente da mettermi!-urlai di risposta. Lui arrivò nella mia stanza, mentre mi infilavo la camicia, con i pantaloni ancora slacciati.
Si avvicinò a me, prendendomi per i fianchi e posò la sua fronte sulla mia.
-Niall, sono in ritardo-lui fece scivolare le sue mani su tutto l’orlo dei pantaloni, fino ad arrivare al bottone, che chiuse.
-buongiorno amore-mi sussurrò a fior di labbra per poi darmi un veloce bacio a stampo.
-mi abbottono la camicia e ti allaccio la cravatta, giuro-dissi abbottonandomi la mia camicia.
-mamma-sentii la piccola al che mi chiamava e corsi in camera sua.
-piccola, che c’è?-le chiesi abbassandomi all’altezza del suo lettino su cui si era appena svegliata.
-pappa-annunciò lei facendo il labbruccio.
Devo dire che in fatto di cibo aveva preso dal padre.
-Niall- lo chiamai urlando dalla stanza di Al.
-cosa c’è?-chiese lui sorridente apparendo da fuori la porta con una cravatta slacciata al collo e la camicia sbottonata.
Era stupendo, aveva i capelli spettinati e un sorriso smagliante.
-non è stupendo papà?-chiesi alla piccola Al che mi osservava affamata. Lei annuì dolcemente sfoggiando lo stesso sorriso del padre.
Niall rise, con quella risata che coinvolgeva tutti.
-mai quanto la mamma e la mia piccola principessa-disse avvicinandosi a me e ad Al e adagiando le labbra sulla fronte di entrambe.
-pappa-insistette la piccola Al.
-ai suoi ordini principessa-sorrise Niall, ed andò a prendere la colazione di al.
-Niall, sono in ritardo, la cravatta te l’allaccio domani- gridai prima di chiudere la porta alle mie spalle, pronta, ma non troppo, per una nuova giornata di lavoro.
Appena arrivata in ufficio, Liam mi corse incontro.
-Allison, ricordi del pranzo, vero?-mi chiese sorridente mentre mi passava le cartelle con i documenti.
-certo! Come potrei scordarmene? Tutti insieme appassionatamente… di nuovo-risposi sorridendo.
-di nuovo-ripetè lui e sempre sorridente andò a sedersi al suo posto.
La giornata passò abbastanza velocemente, e l’ora di pranzo arrivò prima di quanto mi potessi immaginare.
Liam mi accompagnò al ristorante dove avremmo dovuto pranzare tutti insieme.
Liam, Harry, Zayn, Louis, Alice, Niall e me.
Di nuovo insieme dopo tutto questo tempo.
-Allison!- Harry corse ad abbracciarmi, poi arrivò il turno di Louis, che mi sorrise semplicemente e mi diede una pacca sulla spalla, infine Zayn.
Mi tese la mano per salutarmi, ma io dopo averla presa lo tirai per il braccio, stringendolo in un abbraccio.
-non fare il bad boy, ok?-ci scherzai su ridendo, lui sorrise.
-lo so, sono in ritardo, scusate-salutò Niall entrando nel ristorante, tutti risero.
-è arrivato il biondo tinto-urlò Louis ridendo, facendo girare tutti gli sguardi dei clienti su di noi.
-sai louis, pensavo fossi diverso, invece sei sempre il solito coglione-ammisi ridendo anche io.
-scusate il ritardo ragazzi, dovevo fare compere- disse Alice entrando e baciando Harry.
-allora, come vanno le cose tra di voi?- chiese Zayn a Harry e Alice.
-avremo un piccolo Styles-confessò alice con gli occhi lucidi e sorridendo. Mi scappò un urlo di gioia e l’abbracciai saltellando.
-sono felicissima per te-le dissi sorridente.
-e invece, tu? Cosa c’è di nuovo?-mi chiese con un sorriso smagliante. Niall mi prese per i fianchi facendomi indietreggiare fra le sue braccia, poi afferrò la mia mano e la mostrò ad alice, facendole notare la fede al dito.
-oh, e non è tutto, abbiamo anche una piccola Allison a casa- disse Niall ridendo.
-ha l’appetito e il sorriso del padre-dissi io. Alice mi abbracciò e dopo decidemmo finalmente di pranzare e tra una chiacchiera e l’altra passarono ore.
-dovremmo farle più spesso questi incontri tra amici-propose Liam.
-già, è vero- accordammo tutti, poi ci alzammo dai tavoli.
Erano tutti più grandi, eppure sembrava ieri che affrontavamo il liceo insieme, era una sensazione strana.
Improvvisamente mi sentivo vecchia, sentivo che le cose erano cambiate, eppure potevo percepire che ognuno di noi, in quel momento, era tornato ai vecchi tempi.
Tutti insieme, di nuovo.
Uscimmo tutti dal ristorante, salutandoci e abbracciandoci, io mi incamminai con Niall verso la sua auto.
-ho una cosa per te- mi sussurrò Niall all’orecchio, sfiorandomi la mano. Un brivido percorse la mia schiena.
-cosa?-gli chiesi guardandolo negli occhi e cercando di prelevare il maggior numero di informazioni da essi. Ormai dopo tutti questi anni avevo imparato a capirlo, semplicemente con uno sguardo.
-è una sorpresa-disse lui, entrando in macchina e mettendo in moto, appoggiai la testa sul sedile dell’auto, dopo esserci entrata anche io, e rimasi ad osservalo, mentre era concentrato a guidare, mordicchiandosi di tanto in tanto il labbro inferiore –so di essere maledettamente sexy mentre guido, ma potresti evitare di fissarmi? Non riesco a concentrarmi- rise lui, abbassai lo sguardo ridendo.
Dopo qualche minuto arrivammo nel quartiere più costoso di Londra, c’ero stata solo una volta in quel posto, ed era stato circa otto anni fa, a Natale.
-Niall, sbaglio o mi ci hai già portato qui?- gli chiesi divertita, lui si grattò la nuca annuendo.
-ricordi?-mi domandò, anche lui divertito. Annuii e aprii lo sportello dell’auto.
-sai che comunque sono contraria a questo, spendi un sacco di soldi in questo ristorante e ci siamo già abbuffati a pranzo, anche a cena?- lo rimproverai, lui strinse i miei fianchi con un braccio, dicendomi di fare silenzio, per poi entrare nel ristorante dove mi aveva portato otto anni prima.
-ricordi che razza di figure di merda ci abbiamo fatto qui dentro?- gli chiesi ridendo. Lui annuì, ridendo.
-e ne abbiamo ancora tante da fare- puntualizzò, poi si rivolse al cameriere, chiedendogli di portarci al nostro tavolo. Ci sedemmo al solito tavolo sul terrazzo, con la vista sul quartiere più bello di Londra.
-allora, signor Horan, lei cosa vuole ordinare?-le chiesi prendendolo per il culo, anche se ormai era davvero il ‘signor Horan’.
-beh, signora Horan- ci giocò su lui –io direi di partire con un bacio di ringraziamento per la sorpresa, uno per il passaggio ed uno perché sono dolce e strafigo allo stesso tempo- scoppiai a ridere, mentre arrivò il cameriere, che lanciava occhiatacce ad entrambi.
-ne riparliamo stasera, va bene signor Horan?- gli chiesi cercando di calmare le mie risate e coprendo il mio viso con il menù. Ordinammo e divorammo tutto, con lo stesso ‘charm’ di otto anni prima.
-merda, la cravatta-imprecò Niall quando gli cadde della salsa sopra l’indumento.
-sei sempre il solito Niall-risi a crepapelle, mentre lui cercava di rimediare pulendo la cravatta con il suo tovagliolo.
La storia si sarebbe ripetuta all’infinito, non saremmo mai cambiati, come non sarebbe mai cambiato il nostro amore.
Finita la cena, decidemmo di tornare a casa.
-ho i piedi distrutti-dissi entrando dentro casa e sfilandomi le scarpe.
-suvvia, fanno così male i tacchi amore?-mi chiese Niall sottovalutando le scarpe.
-vuoi provare, dolcezza?-lo sfidai porgendogli le scarpe con i tacchi, ridendo al pensiero di Niall con i tacchi.
-no, ti ringrazio amore, ma a me vanno bene le mie di scarpe-rifiutò la sfida, togliendosi anche lui le sue scarpe –oh, dimenticavo… non abbiamo un conto in sospeso noi due? Sai… quei tre baci…?- mi chiese avvicinandosi a me, ma venne interrotto dalla voce di mia madre, che badava ad Allison mentre noi non c’eravamo.
-shh, fate silenzio, Al si è addormentata- ci sgridò mia madre.
-ok mamma, ora puoi andare, grazie mille per esserti presa cura di Allison-quasi la cacciai di casa, per poi far rimanere solo due quelli svegli nella casa.
-ripeto… i tre baci?-insistette Niall ridendo. Mi alzai in punta di piedi lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra che durò svariati secondi, poi lui posizionò un braccio dietro la mia schiena e uno sotto le mie ginocchia, sollevandomi da terra e portandomi come una sposa alla nostra stanza da letto. Lì arrivò il secondo bacio –Allison, non trovi che la mia camicia vada lavata?- risi, capendo dove voleva arrivare.
-oh, certamente Niall-dissi slacciandogli la cravatta, per poi passare alla camicia, lui fece la stessa cosa con i miei pantaloni.
-mamma? Papà?- ci chiamò Allison sulla soglia della porta, che per un incubo si era svegliata. Niall si spostò subito da me e si girò verso la piccola Al.
-stavo aiutando la mamma a mettere il pigiamino- disse lui prendendo nostra figlia in braccio. Risi, anche io imbarazzata.
-butto sogno-disse Allison guardandoci entrambi con il labbro inferiore in sporgenza.
-ow, la mia piccolina, vuoi dormire insieme a mamma e papà?-le chiesi io, mentre Niall me la passava per mettersi il suo pigiama. Allison annuì, infilandosi sotto le coperte. Mi cambiai anche io e poi ci infilammo tutti e tre nel letto.
Niall mise il suo braccio sulle mie spalle, io appoggiai la testa sul suo petto, Allison stava in mezzo a noi due.
-papà, stolia-ordinò Al. Niall cominciò a tossire per far finta di schiarirsi la voce e fare strane facce per essere al centro dell’attenzione. Risi.
-allora-cominciò –c’era una volta una principessa, innamorata del ragazzo che sellava i suoi cavalli, che era il suo migliore amico- sbarrai gli occhi, guardando Niall, forse era un impressione, ma sembrava raccontare di noi –il ragazzo che sellava i cavalli non aveva mai notato quanto fosse bella la ragazza che vedeva quasi tutti i giorni, non si era mai accorto che la ragazza perfetta per lui fosse al suo fianco- Niall rivolse lo sguardo a me, per poi sorridermi dolcemente. Mi morsi un labbro cercando di non mettermi a piangere.
-e poi come finisce, papà?-lo incitò la piccola Al.
-poi finalmente il ragazzo si innamora della principessa e quando lei fu in pericolo, lui la salvò. Così il re diede il permesso alla principessa di sposare il ragazzo e…- lo interruppi.
-…e vissero tutti felici e contenti-finii la frase io, dando un bacio fra i capelli di Allison.
-mamma, sei tu la pincipescia?- mi chiese la piccola.
-sì, la tua mamma è la principessa-rispose per me Niall.
Allison sbadigliò, accucciandosi tra me e Niall.
-buonanotte principessa- mi disse Niall, per poi baciarmi e mettersi comodo nel letto.
Mi accoccolai sul petto di Niall, sentendo il suo calore, chiusi lentamente le palpebre, sapendo che lì sarei stata al sicuro… per sempre.



°°°

Ok, è finita.
Giuro, tra poco mi metto a piangere.
Non sapete quanto mi mancheranno Allison e Niall insieme, le vostre recensioni, anche se poche.
Davvero, credo che il mio sogno sia quello di diventare scrittrice, anche se faccio altamente cagare, e voi, recensendo, mettendo tra le preferite, seguite e ricordate la mia fanfiction mi avete resa felice, tanto.

Mi scuso tantissimo se a volte non ho risposto alle recensioni, dato che non avevo tempo.
Spero magari di sentirvi comunque, o su twitter, o con le mie altre fanfiction.
Non so che altro dirvi, se non GRAZIE per aver letto questa storia.
Ringrazio specialmente Michela, che quando volevo cancellare questa ff mi costrinse a continuarla.
Beatrice, che è dolcissima e mi ha dato consigli su come finire la ff.
Priscilla, che è il mio correttore d'italiano(?) lol
e Gianmarco, che ultimamente recensiva sempre c:
Spero continuerete a seguire le mie fanfiction e se durante tutta la storia non avete recensito, vi prego, fatelo adesso.
All'ultimo capitolo.
Che vi costa farmi tanto felice?


I love you. xx
@liamsolos

  
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