1
Bulma se ne stava affacciata alla finestra pensando alla nuova minaccia che
incombeva sulla Terra: Cell aveva da poco completato
la sua trasformazione assorbendo all'interno di sé C18, diventando così una
delle maggiori potenze malvagie che Goku, Vegeta, Junior e tutti gli altri avessero mai affrontato.
Aveva
fiducia in loro, logicamente, ma chi poteva sapere effettivamente cosa sarebbe
successo al suo Pianeta, e sopratutto come non avere paura?!
Fu scossa dai suoi pensieri dal pianto di Trunks,
rimasto tranquillo fino a quel momento nella sua culla. Si avvicinò al piccolo,
lo sollevò e tra le braccia della madre il bambino si calmò.
Decise di
scendere giù e preparargli qualcosa da mangiare, entrò in cucina e sistemò Trunks nel seggiolone, prese il biberon ,lo
riempì di latte e lo scaldò, qualche minuto dopo spense i fornelli e lo prese.
Era sul punto di controllare se la temperatura era al punto giusto, quando
sentì la porta dell'ingresso chiudersi in modo brusco e dei passi inquieti nel
salotto. Istintivamente posò il biberon, e si diresse verso il salotto, avrebbe
riconosciuto il rumore di quei passi tra mille, ma non poteva essere…invece
appena si affacciò sulla soglia della stanza lo vide: Vegeta
era proprio davanti a lei, sempre il solito, non si era accorto di lei,
rimase con i pugni stretti lungo i fianchi con il suo classico sguardo duro, e
sopratutto non aveva avvertito del suo arrivo.
<<
Ehi! >> azzardò Bulma entrando.
Al suono
della sua voce Vegeta portò il suo sguardo verso di lei, ma non le disse nulla.
<<
Perchè sei qui...? >> continuò Bulma sperando in una risposta dal suo visitatore.
Ma Vegeta
continuava a restare zitto ed immobile.
<<
Ti ho fatto una domanda, e mi piacerebbe sentire una risposta!!
>> disse lei spazientita mettendosi a braccia conserte.
<< Tsz >>
Fu
l'unico suono che uscì dalla bocca di Vegeta, che si avviò verso l'uscita diretto probabilmente in cucina, Bulma spalancò la bocca dalla sorpresa, non poteva
andarsene così.
<<
Vegeta, non puoi fare così, ti presenti a casa mia senza preavviso e per di più
senza neanche dirmi il perchè!! >> urlò quasi
lei.
Vegeta si
girò, alzò un sopracciglio sorpreso dal suo tono autoritario.
<<
Ho bisogno di un posto dove allenarmi, Junior ha occupato la stanza dello
spirito e del tempo! >> le rispose a quel punto, con la sua voce profonda
che non nascose il suo disappunto e disprezzo, come a voler sottolineare
l'inutilità dell'entrata di Junior in quella stanza, in quanto non sarebbe
stato mai al suo livello.
<<
Quanto pensi di rimanere? >> le chiese Bulma
con gli occhi colmi di speranza.
<<
Tre giorni, non di più! >> tagliò corto Vegeta.
Bulma annuì in silenzio, proprio in quel momento entrò sua madre.
<<
Vegeta!! >> esclamò vedendolo.
Gli andò
vicino e lo abbracciò, Bulma spalancò la bocca e
arrossì, Vegeta serrato in quell'abbraccio indurì
tutti i muscoli del corpo.
<<
Sei sempre lo stesso, diventi uno pezzo di legno
appena una signora ti sfiora >> osservò la madre di Bulma
sorridendo, civettuola come sempre.
<<
Mamma!! >> Urlò con voce stridula Bulma, che
sentendo la sua voce si portò una mano sulle labbra, arrossendo ancora di più.
<< Bulma sei sempre la stessa >> le disse l'altra senza
smettere di sorridere e scuotendo il capo, poi rivolta nuovamente a Vegeta:
<<
Vieni in cucina, ti preparo qualcosa da mangiare >>
Lo prese
per un braccio e lo condusse nella stanza di fronte, Bulma
li seguì a testa china. Entrando in cucina vide il biberon e suo figlio che la
guardava in modo interrogativo, che sbadata si era completamente scordata di
dar da mangiare a Trunks, prese il biberon,
fortunatamente sentì che il contenitore era ancora tiepido, prese in braccio il
piccolo e cominciò a sfamarlo.
Intanto
guardava sua madre cucinare canticchiando e Vegeta addossato alla parete che
guardava fuori dalla finestra, accortosi che lo stava
fissando si girò verso di lei, Bulma spalancò gli
occhi che riportò immediatamente verso Trunks, non lo
guardò più.
Quando
sua madre finì di cucinare apparecchiò il tavolo per Vegeta.
<<
Ecco fatto! >> disse soddisfatta del risultato finale, poi rivolta verso
Vegeta:
<<
Siediti!! >> lo invitò indicando la sedia ed il tavolo.
Vegeta
senza dire una parola, si avvicinò a grandi passi.
<<
Spero ti piaccia! >> disse la madre di Bulma
intrecciando le dita, poi si avvicinò alla figlia, le prese dalle braccia Trunks e le disse:
<<
Và a preparare la stanza per Vegeta... a Trunks ci
penso io >>
Bulma la guardò in un primo momento sconcertata
infine annuì ed uscì.
Salì le
scale sentendosi confusa, davanti la porta della camera che Vegeta avrebbe
occupato durante il suo breve soggiorno chiuse gli occhi, quanti ricordi
avrebbe dovuto affrontare entrando, si appoggiò contro quella porta chiusa,
sospirando mentre delle lievi lacrime di frustrazione, gioia e tristezza le
cadevano sulle guance.
Scosse il capo asciugandole, però proprio non riusciva a capire,
aveva procreato un figlio con quell’uomo eppure lui
sembrava neanche vederla, sospirò e si decise a varcare la soglia di quella
porta, che era rimasta chiusa per mesi.