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Autore: lotc    28/02/2013    0 recensioni
Uno studente di scuola superiore, Goldiaz si trova ad avere la vita stravolta a causa degli incidenti che
implicano atroci misfatti del passato commessi da alcune persone che hanno messo in piedi una
storia fuori controllo ormai aggravata da un entità di nome Golmar.
La cosa più grottesca è che si vedono coinvolti Dante e altre persone.
Quali sono gli obbietivi di questo Golmar?
Cosa hanno poi a che vedere con gli Youkai che sembrano in parte coinvolti con questa faccenda?
Quale è la verita?
Non è Drive nel senso di guidare un Go Kart stile Mario, infatti nel dizionario di inglese vuol dire anche
un' altra parola che sarebbe "Incrementare".
Comunque gli avvisi sono questi:
Ci sarano un pò di Violenza se non anche alcuni dettagli crudi,
Alcuni riferimenti maturi,
E sopra tutto ci saranno delle Parolacce che mi assicurero di ridurne la dose del 88%
Spero di non sgarrare ne sui contenuti e nemmeno sulla punteggiatura.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Era sera e lui vide dall' alto che non ci furono altre di quelle creature, quindi tirò un sospiro di sollievo.
All' improviso si accorse che ci furono altri di questi esseri sopra la parte alta della collina dove lui era ora.
Pur di non essere visto, si adentrò in una galleria fino ad arrivare davanti a tre sbocchi stradali.
Lui scelse quello alla sua sinistra e prosegui aspettandosi di arrivare dalla parte opposta,
ma appena arrivò il paessagio davanti a lui fu del tutto diverso.
Il cielo era esageratamente rosse, la luna era di un luminoso agghiacciante, e gli alberi
era senza foglio del tutto, senza mancare quelle lapidi messe accanto ad essi.
Arrivò davanti ad un edificio che sembrava una scuola superiore, nonostante sia in mezzo
a questa desolazione.

Goldiaz:<< Sono in un altra dimensione per caso? Con pure una scuola dentro?
                Non mi basta che la mia vita sia stravolta, ora sono pure finito
                in questo posto. >>

Il ragazzo entrò nella scuola e diede un occhiata in ogni stanza, contando
che non c' era nessuno.
Lui si sta pure chiendo chi era l' architteto che lo aveva costruita.
Arrivò ad un piano alto all' aperto dove c' era la piscina.
Lui diede per scontanto che non c' era nessuno, finche qualcosa
che sembrerebbe una sirena dai capelli color verde marino
non uscì dall' acqua avventandosi verso
il ragazzo con tanto di espressione animalesca inferocita da squalo
con le zanne e gli artigli che si ritrovava.

Tamao:<< UN UMANO!! >>
Goldiaz:<< Ehi! Ma che vuoi!? >>

Non perde tempo che Goldiaz tirò fuori la spada con la mano
del suo braccio destro prima che lei emerga.
La sirena appena lo raggiunse, tentò di morderlo con le sue
zanne, ma il ragazzo parò il morso con lo scudo.
Lei pur avendo morso lo scudo anziche il ragazzo, si mise le mani
accanto alla bocca per via del dolore dentale subito.
La creatura generò due vortici e li scagliò contro il ragazzo
che però vennerò parati.
Appena Goldiaz abbassò lo scudo, lei provò a lacerarlo con gli artigli,
ma lui li schivo e, seccato come era, iniziò a fare il gioco pesante
o meglio gli sferrò una combo di quattro colpi di spada ferendola criticalmente.
Prima ancora che la sirena cadesse in acqua, lui la afferò e la appoggiò per terra
puntandogli contro la spada.
L' espressione della creatura diventava più umana ad ogni secondo che passa,
e gli artigli e le zanne si ritirarono.
Dopo averla guardata negli occhi, capiva che qualcosa non andava.

Goldiaz:<< Dimmi Per quale motivo mi hai attaccato? Io non ti avevo neanche aggredita! >>
Tamao:<< I-Io l' ho fatto...solo..per gli istinti con cui la mia razza vive.
               E non solo quello, scommetto che tu sei un Umano che caccia gli Youkai. >>
Goldiaz:<< Cosa!? >>
Tamao:<< Aspetta un attimo, gli Umani non sono il benvenuto nel nostro mondo....ugh!....tu non sei
               Umano...ma non sei neanche di questo mondo....che razza di essere sei?...gah! >>

Dopo questo gemito, la sirena svenì.
Goldiaz, preoccupato di venire incriminato da questo mondo come se
di guai non ne avesse gia abbastanza, tirò fuori il rotolo di bende
e lo avvolse nelle parti in cui aveva ferito lei con la spada.
Dopo di che andò a prendere dalle varie sale della scuola un retino che servirà
magari ai suoi compagni di classe quando verrano a prenderla, tre fogli e una penna.
Uno di questi lo usò per scrivere una lettera di scusa per l' incidente,
poi, dopo averlo piegato in quattro ficcò il foglio tra le bende usate per medicare la sirena.
A questo punto rientrò scendendo al piano terreno uscendo dall' entrata principale
avviandosi verso il punto da dove era sbucato.

Goldiaz:<< Devo andarmene prima che scopi un delirio. >>

Mentre percorreva il boschetto con le lapidi della stessa strada in cui era passato,
nonostante andava a passo veloce, non ebbe il tempo di dire altro che arrivò davanti
a lui una ragazza con delle ali da pipistrello, degli artigli, una coda da diavolo nera,
capelli corti azzurri, e vestito con gonna e uniforme gialla.
Egli è una succube, ma anche se aveva un fisico provocante, al ragazzo non glie ne
fregava niente.

Goldiaz:<< Tu che vuoi? io per ora non ho ammazzato nessuno. >>
Kurumu:<< Bella scusa, ma la stavi quasi uccidendo! Non posso permettere che tu provochi altre vittime. >>
Goldiaz:<< Levati di mezzo. Questo è solo un leggitima difesa. >>
Kurumu:<< Lo chiami legittima difesa proprio tu che sei armato così pesantemente!? Ti darò una lezione decisamente
                 pesante! >>

La succube andò in picchiata con gli artigli verso di lui nonostante egli avese alzato
lo scudo pensando di tagliarlo in due come farebbe con qualsiasi altra materia che potrebbe
tagliare.
Ma non sapendo che lo scudo era di Adamantio, invece di tagliarlio, gli artigli si strusciarono
su metallo invano, e si fece male.

Kurumu:<< AAAAAAAAHIA! Che Male! Proprio le mie unghie rischiavano di rompersi.
                Ma di che cosa è fatto quel coso. >>
Goldiaz:<< Non sono tenuto a rispondere. >>

Lei provo un altro approccio come afferarle il collo con la coda, ma fallì nel tentavo.
Il ragazzo provò a colpirla con fendente verticale che la succube evitò in volo
elevandosi in alto.

Kurumu:<< Mi sa ti che starai divertendo ad osservare le mie mutandine, eh, PERVERTITO!? >>
Goldiaz:<< MA CHE DIAMINE VUOI!? SEI TU CHE LE METTI IN MOSTRA GRATUITAMENTE IN VOLO!
                NON ME NE FREGA UN CAVOLO! >>

Le succube seccata da questa affermazione andò in picchiata parecchie volte,
mentre Goldiaz continuava a schivare i colpi.
Lei si elevò in alto di nuovo.
A questo punto, Goldiaz ripose la spada, afferò con la mano destra il grilletto dei cannoni
al plasma che le stava accanto, e li punto su di lei.

Goldiaz:<< Vediamo se puoi sorvolare questo! >>

Il ragazzo tenete premuto il grilletto, e i cannoni sparo a mitriglia de proiettili
di energia viola da tutte e tre i cannoni senza venire sbalzato indietro dell' impatto
degli spari.
Avendo preso di miri la succube, quest' ultima si ritrovo a scappare dalla loro traiettoria.

Kurumu:<< COME CASPITA HAI FATTO A TROVARE UN ARMAMENTO COSì PERICOLOSO!? >>

La fuga continua fino a quando una delle pallottole andò colpire la sua
ala destra buccandola e facendola precipitare.
Dopo la caduta, si rimise in piedi a malapena, stordita come era.
Non ebbe il tempo di reagire che Goldiaz corse rapidamente verso di lei
e gli sferro quattro fendeti l' ultimo era violento e fulmineo.
Lei si accascò a terra e rimase priva di sensi.
Goldiaz aveva la seccatura di fare la stessa procedura:
Medicò la ragazza con le bende mediche per prevenire l' insaguinamento,
Scrivere la lettera di scuse con uno dei fogli rimasti,
E la ficcò tra le bende che lui ha messo su di lei.
Goldiaz riprese a percorrere la strada verso l' uscita.
Dopo un pò di miglia, rimase seccato nel vedere che c' era
un altra ragazza a lui pseudo stramboide a bloccargli il percorso.
Stavolta era una ragazza dai capelli bianchi, con occhi rosso sangue,
uniforme verde scolastica con gonna come quella di prima, espressione
fredda e intimidatoria, e un collare con una catena.

Goldiaz:<< Fammi indovinare, sei una vampira. Non mi servono altre spiegazioni. >>
Moka Int.:<< Io però ne vorrei qualcuna da te visto che stai provocando dei
                   problemi agli altri come hai fatto con le due Youkai. >>
Goldiaz:<< Dammi tregua, infatti ho avuto una giornataccia, e poi questa è stato
                solo un orribile equivoco, ok?
                Possiamo finirla senza la ben che minima traccia di violenza? >>
Moka Int.:<< Purtroppo no, non posso lasciare libero un problema ben spiacevole
come te. >>

Non si fece ripetere due volte che la ragazza si avvio a gran velocità
verso di intento a darle un poderoso calcio.

Moka Int.:<< Conosci il tuo posto! >>

Il ragazzo lo parò con lo scudo, ma viene spinto all' indietro dopo il colpo tenedolo
innalzandolo.
La vampira provò ad usare delle combinazione di pugni e calci ben cordinati che però
vennerò parati e schivati a loro volta.
Goldiaz iniziò a sparare con i Cannoni al Plasma sullo scudo, ma lei evitò i luminosi proiettili
saltando con un calcio verso di lui, che a sua volta era costretto ad interrompere la mitragliata
e ad indietreggiare.
Durante i colpi mancati, alcuni proiettili finirono a terra creando nell' impatto dei
minuti cratteri.
Lui estrasse la spada e provo molti fendenti e un affondo, ma la vampira gli
schivo e mise assengno tre colpi di cui un pugno e due calci, di cui l' ultimo
lo ha preso in faccia sulla parte sinistra faccendo volare.
Il ragazzo si rimise in piedi a malapena con una mascella fratturata e il sangue
sulla faccia.
Quando la ragazza si avvicino e continuo a sferrare calci continui che lui continuò
a schivare, il che per lei sembrava che riuscisse a malapena a difendersi,
venne sorpresa dal fatto che la mascella venne rimessa lentamente al suo posto e lui la rimise a posto
muovendola con le mani verso la direzione giusta faccendo il resto e si senti un crack.
A quanto pare Goldiaz si accorse che non rigenerava solo le ferite esterne,
ma anche le ossa e gli organi interni.
Lui non schivava perchè non riusciva contrattacara a causa del danno subito,
infatti in realtà stava solo guadagnando tempo.
Appena uscito dallo stupore le tenta un calcio volante, ma non fece in tempo che lui
fece un attacco anche a lui assurdo.
Si avvio ad alta velocità , e mentro colpì con un fendente verticale,
avvolse lei in una specie di triangolo oscuro faccendola flutuare, poi scomparì entrando nel
triangolo dove era, successivemente nello stesso momento in cui scompare la travolse con una raffica di fendenti
continua, ricomparì per poi terminare con un altro fendente verticale nello stesso momento in cui riappare.
Mentre Moka si accasciava accanto ad un albero piena di tagli e stremata a tal punto che non riusciva a muoversi
con la parte superiore dell' uniforme era ridotta in molti brandelli,
Goldiaz, incavolato come era, si avvicinò a lei e le puntò la spada tenuta alla mano destra capovolta
a pugnale.

Goldiaz:<< Vita o morte? >>
Moka Int.:<< ......Morte. >>

Lui sembrava fosse pronto ad impalarla al cuore, ma invece impala il terreno mancandola,
riprese la spada, e la ripose.

Goldiaz:<< Sbagliato. >>

Lui ne approfittò dell' immobiltà fortunatamente temporanea della ragazza per avvolgerle le bende
sulle ferite per fermare l' insagunimento.

Moka Int.:<< Cosa? >>
Goldiaz:<< Tu devi essere completamente andata nel pensare che ti avrei impalata. >>
Moka Int.:<< Mi hai quasi fatto a fettine e ora mi ti stai curando!? >>
Goldiaz:<< Non iniziare a rompere, è stata legittima difesa. >>
Moka Int.:<< Anche se hai messo le bende anche alle altre due, loro non la penserano allo stesso modo. >>
Goldiaz:<< Pensino quello che vogliono.>>
Moka Int.:<< Tu non sei Umano, eppure non sei neanche nel nostro mondo. Che razza di mostro sei? >>
Goldiaz:<< Io ero Umano, finchè non venni trasformato in un mezzo Demone per via di uno sciagurato incidente. >>

Goldiaz raccontò tutto a Moka, quella interiore, e gli mostrò pure i documenti che aveva in tasca.

Moka Int.:<< Ti sei messo in un casino più grosso. Solo una cosa, visto che eravamo dei mostri per te,
                   perchè ci hai risparmiati? >>
Goldiaz:<< Non eravate cattive persone. Cercavate solo di difendere i vostri simili per paura di perderli.
                Ero idiota io ad avervi attaccato perchè pensavo foste come quelle putride creature folli.
Non ti preoccupare, fidati, non racconterò del vostro segreto.>>

Il ragazzo si mise a scrivere l' ultima lettera di scuse, e la ficco tra le bende
che erano avvolte attorno a lei.

Moka Int.:<< Non credere che accetterano le tue scuse dopo quello che è accaduto.
                   Ti conviene andartene prima che si riprendano. Oltretutto mi sento in imbarazzo
                   a venire sconfitto da un che sarebbe anche solo a metà Umano.
                   Non che te ne importi, ma noi vampiri abbiamo un orgoglio. >>
Goldiaz:<< A me non sembrerebbe che tu ne abbia visto che durante gli attacchi fai
                tu metti in mostra la stessa cosa che la succubo non si degna di coprire. >>
Moka Int.:<< (Innervosita) Cosa? >>
Goldiaz:<< Sappi che mi stanno sulle scatole gli esibizionisti. Lei non si è deniata
                 neanche di usare la coda per coprirsi le mutandine, e mi ha dato pure
                 del pervertito. Mi auguro che quando mi stavi scalciando non le stavi mostrando intenzionalmente, 
                 o potrei mettere questo tuo orgoglio in dubbio.>>
Moka Int.:<< (con una vena pulsante sulla sua fronte) MA PER CHI DIAMINE MI HAI PRESO, PER UNA MANIACA!!!? >>
Goldiaz:<< Comunque me ne vado perchè ho perso anche fin troppo tempo. Arrivederci. >>
Moka Int.:<< MA NON TORNARE PROPRIO!!! >>

Il ragazzo, uscendo dalla dimensione degli Youkai, percorse la galleria correndo ad alta velocità fino a sbucare
fuori da dove era prima, e osservò il panorama per vedere se le acque si fossero calmate.
Ma quello che vide fu uno spettacolo orribile.
Il quartiere di casa sua e altre zone di Tokyo in fiamme.
La cosa peggiore è che molti ospedali furono distrutti.
Il ragazzo aveva appena capito chi erano i responsabili di tutto questo.
Goldiaz si mise a correre rapidamente faccendo strada verso il palazzo del suo appartamento.
Accanto all' edificio c' erano la auto della polizia e delle ambulanze provienti da ospedali
lontanissimi da qui.
Una donna e un uomo erano in barella.
Erano sua madre e suo padre.

Goldiaz:<< NO!!! >>

Egli rimase inorridito dalla scene che stava vedendo e voleva andare da loro, ma pur non volendo farsi beccare decise di rimanere appostato dietro ad una parete.
Ascoltando alcuni medici discutere fra loro, lui viene a sapere che i suoi genitori sono in uno stato di coma profondo.
In aggiunta aveva pure sentito da loro che i vigili del fuoco era andati a soccorrere una ragazza
che purtroppo risulta scomparsa. La persona era qualcuno a lui caro, Mina Nizuki, che lui aveva accompagnato a casa.
Lui notò che qualcosa non quadra, infatti il suo corpo non è mai stato trovato il che gli fece presumere che lei non è morta.
Goldiaz lasciò la scena nefasta e vagò in ogni angolo colpito di Tokyo per trovare delle risposte sulle cause
dell' orrido inferno.
Il ragazzo era furioso e malediva se stesso di non essere rimasto in città prima che questo succedesse.
Arrivò in una delle zone colpite dove vide alcuni locali distrutti e edifici in fiamme, e le strade furono
affollate da molti cadaveri lacerati e mutilati.
Goldiaz non ebbe il tempo di dare un occhiata che vide le immonde creature che lo stavano aspettando.
Loro essendo più numerosi di prima iniziarono ad attaccarlo, ma lui li trucidò con una rabbia imane e ben
determinato ad ucciderli.

Goldiaz:<< Ora vi farò vedere cosa accade quando fatte incazzare qualcuno! >>

 

Vorrei scusarmi con i lettori per i disagi che hanno trovato nel leggere la storia.

Gli errori fatti con HTML e intendo HTML non gli avevo previsti.

Spero che voi non troviate difficolta in futuro.

  
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