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Autore: lotc    27/02/2013    2 recensioni
Uno studente di scuola superiore, Goldiaz si trova ad avere la vita stravolta a causa degli incidenti che
implicano atroci misfatti del passato commessi da alcune persone che hanno messo in piedi una
storia fuori controllo ormai aggravata da un entità di nome Golmar.
La cosa più grottesca è che si vedono coinvolti Dante e altre persone.
Quali sono gli obbietivi di questo Golmar?
Cosa hanno poi a che vedere con gli Youkai che sembrano in parte coinvolti con questa faccenda?
Quale è la verita?
Non è Drive nel senso di guidare un Go Kart stile Mario, infatti nel dizionario di inglese vuol dire anche
un' altra parola che sarebbe "Incrementare".
Comunque gli avvisi sono questi:
Ci sarano un pò di Violenza se non anche alcuni dettagli crudi,
Alcuni riferimenti maturi,
E sopra tutto ci saranno delle Parolacce che mi assicurero di ridurne la dose del 88%
Spero di non sgarrare ne sui contenuti e nemmeno sulla punteggiatura.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
   >>
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 Nei quartieri di Tokyo era tutto tranquillo dato che infatti la gente aveva la mente occupata dai loro problemi ed interessi.
Un ragazzo vestito tutto di nero in giacca, Goldiaz Kirano, era uno studente delle scuole superiori che viveva una vita abbastanza agiata.
Questo ragazzo praticava degli sport di lotta come il Kendo, la Scherma, e il Taekwondo.
Eppure, nonostante avvesse delle prestazioni migliori, lui non era uno che si allenava molto spesso.
Infatti non era proprio un tipo da sport, ma doveva comunque farlo perchè suo padre glie lo imponeva per
salvaguardare la sua salute secondo lui.
La madre era una psicologa, e il padre era un medico che per motivi suoi aveva insegnato al figlio
i suoi metodi che applica nel suo lavoro nonostante i pareri contrari della madre.
I motivi erano:
Evitare incidenti con la gente che gli sta attorno,
Aiutare le persone ferite se era possibile,
E soprattutto non avere nessuno sulla coscienza.
Non per niente Goldiaz fu costretto a portarsi dietro nella tasca destra della sua giacca l' unica cosa che gli
fu permessa, un rotolo di bende per la medicazione delle ferite.
L' abitazione della sua famiglia è un appartamento al quinto piano di un palazzo, e lo studio in cui lavorano
era 3 piani sotto di esso.
Infatti era uno che si interessava piuttosto a leggere qualche libro e a fare ricerche sui i miti, le leggende e
i presunti strani avvenimenti sopranaturali, di cui molti di questi per lui furono delle gran balle.
Il ragazzo era uno che non si stupiva proprio di molte cose, ne di alcune cose pazzesche accadute in pubblico,
e nemmeno di certe leggende metropolitane, popolari e pure mitologiche.
Lui era anche un tantino realista, e quindi era un pò scettico su queste cose.
Un giorno egli, dopo la scuola, stava accompagnando una sua compagna di classe nonchè sua amica, Mina Nitsuki.
Lei aveva i capelli neri a cascetto, i suoi occhi erano anche loro neri e aveva la classica divisa scolastica con la gonna come da tradizione.
Essendo tradizionalista, le non vedeva di buon occhio il fatto che Goldiaz indossasse dei vestiti neri e la giacca invece della
classica divisa maschile, ma con il tempo lei ci aveva quasi fatto l' abitudine.
I due raggiunsero l' abitazione della ragazza ed ebbero il tempo di qualche ultima parola prima di salutarsi,
anche se però Mina era piuttosto contrariata riguardo a qualcosa avvenuto a scuola.

Mina:<< Non vorrei dirlo, ma non ci sarai andato un pò verbalmente pesante al Club dell' Occulto quando hai
            smontato duramente le tesi del Preside del Club sulle leggende che si narrano sulla scuola abbadonata? >>
Goldiaz:<< Ho solo detto le cose come stavano. Loro mi hanno chiesto una cosa e io gli ho risposto.
                Non volevo essere scocciante, ma è così che la penso. >>
Mina:<< Oh, perfavore. Va bene essere sinceri, però fammi un favore. Cerca di non esagerare in quello che fai
            e in quello che dici. Te lo dico perchè alcuni membri del Club sono anche amici miei. >>
Goldiaz:<< Ci proverò. >>
Mina:<< A domani. >>
Goldiaz:<< Ci vediamo. >>

Appena i due si separarono, Goldiaz penso di andare a casa come al solito, ma poi cambiò idea e prese una strada
diversa.

Goldiaz:<< Scommetto che i miei stanno ancora lavorando, per cui è meglio non disturbarli.
                Meglio rompere le abitudini per una volta. Andrò in Biblioteca. >>

Goldiaz arrivò a destinazione dopo tre minuti di camminata ed entrò in biblioteca giusto il tempo per leggere
qualcosa che non sia, almeno per una volta, i libri dei suoi soliti generi:
Avventura, Grottesco e Sopranaturale.
Al riguardo del Sopranaturale pensava avesse molte cose simboliche e morali, ma non che fossero reali.
Si appresto ad andara in una sezione di un genere differente quando un libro della sezione della Mitologia
di colore beige antico non attirò la sua attenzione.
Lui prese il libro e guardò la copertina che raffigurò il volto di un demone che a sua volta era un emblema,
infatti era un libro che narrava di un potente demone, della lotto contro i suoi simili e dei suoi figli.
Si mise a leggerlo, e dopo 3 ore, il ragazzo aveva finito di leggerlo, lo chiuse e lo mise al suo posto con uno pseudo sarcasmo.

Goldiaz:<< Il Legendario Cavaliere Oscuro Sparda? senza offesa, però trovo storie di cui riconosco i
                valori simbolici nei miti come quelli di
                Ercole, Prometeo oppure Gilgamesh....ma questo?
                se fossi nella mente di chi ha scritto questa storia,
                avrei piazzato il libro nella sezione delle Favole,
                e non in quella della Mitologia. >>

Al commento del ragazzo, un aziano signore non poteva fare a meno di raccontare alcune cose al riguardo.

Anziano:<< Ma a sostenere la tesi di questo mito è il proprietario di un negozio, cacciatore di
                 demoni free lance vigilante e figlio del demone il cui nome è Dante.
                 Dal momento che non lo mai visto, non so nemmeno se esiste.
                 Ma se quello che dicono alcuni testimoni o persone che dicono di avergli fatto svolgere dei lavori a lui
                è vero, forse una possibilità c' è.>>
Goldiaz:<< Io ho un interesse per il Sopranaturale,
                ma non fino al punto da ritenerle vere. >>

Detto questo, il ragazzo uscì dalla biblioteca e decise di prendere una scorciatoia per arrivare verso casa
rapidamente.
Entrò in un cunicolo dove arrivò ad un muro alla sua sinistra con una finestra aperta sotto, e capì di essere
in un vicolo cieco.
Decise di tornare indietro quando degli esseri orribili d' ambra dalle fattezze Umanoidi con occhi rossi e iride
verde gli bloccarono la strada.
A quel punto Goldiaz scappò inseguito entrando nella finestra prima ancora che potessero raggiungerlo,
poi si nascose dietro ad uno scaffale, e osservò le creature che si dividevano in tre gruppi andando direzioni
diverse.
Dopo avere seminato quegli esseri, andò a cercare rifugio per i corridoi del posto finchè non finì in
un laboratorio dove c' era un ponte di metallo instabile.
Sotto vi era una insolita machina con dentro dei cilindri di vetro pieni di qualche
liquido.
Erano collegati a delle pseudo siringhe, però erano trattenuti da delle chiusure in fondo
ai cilindri.
In molti lati del laboratorio si notava che attorno alla macchina vi erano
vari documenti sparsi per terra, di cui alcuni furono distrutti.
Guardo ogni lato in basso finchè non vide con orrore
dei cadaveri di scienziati lacerati, di cui alcuni orridamente mutilati.
Non volendo sapere niente di questa storia, lui decise di tornare indietro due di quelle creature
non arrivorono sul posto bloccandolo.
Uno di quegli essere diede un colpo che fece crollare il ponte faccendo precipitare il ragazzo.
Goldiaz fini infilzato ai tre pungiglioni della macchina in maniera dolorosa,
poi senti un crack e poi una sensazione come se qualcosa gli entrasse di traverso.
Il ragazzo non fece in tempo a schiodarsi da li che il ponte di metallo gli cade
addosso alla macchina, che esplose dopo due provocando un incendio e lasciando
volare molti pezzi di ferraglia.
Dando il ragazzo per morto, i due esseri si dileguarono.
La sua morte sembrava confermata finchè non si elevò una collona di luce nera da dove
il ragazzo era caduto.
Si senti un urlo tremendo.

Goldiaz:<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!! >>

Lui era ancora in vivo in mezzo alle fiamme, l' unica cosa che non quadrava è che lui era avvolto da un aura oscura che
poi svanì nel giro di pochi secondi.
Goldiaz non capiva come aveva fatto, finchè non si ricordò che era caduto sui tre pungiglioni, e che l' impatto del crollo del ponte
aveva creato delle fratture nelle chiusure di sicurezze faccendo confluire tutti e tre i liquidi erano ignettati nel corpo del ragazzo prima che la macchina esplodese.
Lui sentiva che qualcosa in se stesso non era più lo stesso, infatti si sentiva diverso, quindi andò in cerca di risposte,
raccogliendo ogni documento per terra che non fosse distrutto mentre evitava le fiamme.
Ne aveva trovati solo alcuni di cui uno specificava esattamente quale era lo scopo della macchina, e cosa erano quei liquidi.
Aveva fatto una scoperta orribile e allo stesso tempo assurda per lui.
Il primo liquido era una formula per aumentare la forza fisica, il secondo era una formula per aumentare l' agilità,
e infine il terzo fu la più inconcepibile delle notizie per il ragazzo: Era il Campione di DNA di un Demone che non è Sparda, però non si seppe l' identità.
Il Demone in questione doveva avere a che fare con degli esperimenti sugli umani che implicava
proprio quella macchina che non erano ancora cominciati.
Goldiaz, era diventato un Mezzo Demone acquisendone i poteri del DNA che gli era stato ignietato.
Fortunatamente mantenne le sue fattezze umane, ma questo non lo consola visto il casino in cui si trovava.
Iniziò a leggere l' altro documento per scoprire l' identità del Demone a cui gli apparteneva il DNA, ma non trovò niente.
L' unica informazione che aveva scoperto era la progettazione di uno Scudo di Adamantio
con sopra alla punta tre cosi che secondo il documento erano dei piccoli sottili Cannoni di cui uno
era saldato allo scudo mentre gli altri due vennero aggiunti dato che erano componenti separate dotati
della capacità di sparare dei Proiettili al Plasma a ripetizione stile gatling, e che erano progettati per abbattere
i nemici in spazi ristretti senza esplodere nel passaggio.
A lui ovviamente non gli interessava. Mise in tasca i documenti dopo averli piegati in quattro, e sollevò lo sguardo verso una vetrina
con dentro una spada larga con su un simbolo cinese dentro un fodero.
Il nome della spada era Paimon.
Pensando ai dei teorici prossimi malintenzionati che potrebberò stargli alle costolle, spaccò un pugno la vetrata per prendersela.
Egli si fece dei tagli dolorosi al braccio per via dei frammenti di vetro faccendolo  sanguinara, però le ferite si rigenerano lentamente.
Appena estrae la spada e la brandì, il ragazzo restò estraniato per un fatto: La spada dovava essere pesante viste le sue dimensioni, eppure la brandiva come se fosse una spada da Kendo che sarebbe di legno.
Passati alcuni secondi la sua espressione diventava subito meno sorpresa perchè ora la risposta era ovvia visto le alterazioni che ha subito.
Mise il fodero sulla schiena e ci rimise a posto la spada pronto ad andarsene quando notò anche un' altra cosa.
Era un grosso scudo metallico di una lega di metallo insolita con attaccate alla punta
tre canne che sembrano quelle delle pistole, ognuno con una decorazione diversa dall'
altra, e un grilletto dietro accando all' impugnatura.
Era lo scudo di adamantio con i cannoni al plasma che aveva visto nel documento,
ma lui non era molto convinto delle premesse visto che un metallo simile non poteva esistere.
Il nome dello scudo di adamantio era Reaper, mentre quelli attribuiti ai mini cannoni furono Breaker e Destroyer.
Lui prese anche lo scudo di adamantio, ma solo per difendersi e mai per sparare finche non sarà necessario.
Appena impugnò lo scudo con il braccio destro, Goldiaz si preparò ad andarsene, quindi salto al punto in qui
il ponte era crollato, e noto che il salto era molto più alto del solito.
Uscendo dal laboratorio, vagò per i corridoi dei sotteranei fino ad arrivare alla finestra da dove era entrato.
Nonostante noto con espressione estraniata di come la sua agilità sia aumentata notevolmente,
non aveva neanche il tempo di pensarci visto quello che stava avenendo.
Appena uscito dalla finestra notò fuori dal cunicolo con espressione scocciata che le creature d' ambra immonde non se ne sono andate,
ma questa volta aveva gli strumenti per difendersi.
Gli esseri gli saltarono addosso tutti insieme, ma non riuscirono a fargli nulla che Goldiaz gli affetto uno per uno
con la spada decimandoli.
Non volendo aspettare che altre creature come quelle arrivino a fargli la festa,
il ragazzo corse rapidamente per almeno un ora fino ad arrivare davanti ad una galleria in un punto alto di una collina.

Questo è solo la prima parte della Missione ed il primo capitolo di questa fanfiction,

spero di non avere sbagliato qualcosa al riguardo della storia o delle avvertenze, e

se vi è piaciuta, insomma, vedro cosa posso fare.

  
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