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Autore: Raven_Phoenix    16/09/2007    4 recensioni
Ecco la ff che tutti stavate aspettando sui Teen Titans! è incentrata su Corvina, ma non é detto che non ci siano scene anche con gli altri quattro^^ Che cosa dovrà affronztare Corvina? Chi saranno i suoi aiuti? Che male si sta nascondendo sotto terra? Scopritelo leggendo e recensite!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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E dopo quelli che sembravano millenni, sono tornata a postare questa ff! Ce ne è voluto un bel po’, di tempo, ma ero rimasta ferma, causa: la scrittura di nuove storie che per la mia mente avevano più “sostanza” (Tipo quella dei Tokio Hotel *ç*). Ma Non preoccupatevi, non ho dimenticato i cari Titans, e i guardiani! Ringrazio tanto Revolutions per le sue recensioni. Senza quelle non avrei mai trovato la voglia di continuare^^


Corvina, dopo un tempo che le parve infinito, aprì gli occhi, per ritrovarsi a fissare la stanzetta dell’ostello. Era sdraiata nel letto, e in un primo momento non riuscì letteralmente a capire che cosa stese accadendo li dentro. C’era una baraonda incredibile! Una volta che la sua mente si era fatta più lucida, non poté fare a meno di osservare la scena scuotendo la testa, esasperata.
A muovere tutto quel chaos erano Angel e Alex , intento in una furiosa lite. Lei lo accusava di averle fatto sparire praticamente tre quarti della sua colazione, e lui si giustificava con il fatto che lui ne avesse ricevuto una porzione troppo piccola rispetto agli altri. Thunder era seduta per terra, letteralmente piegata in due, mentre si ammazzava dalle risate nel seguire la lite, che si gonfiava sempre più di insulti coloriti e man mano il tono aumentava di livello. Nonostante gli schiamazzi dei due e le risate allucinanti di Thunder, Cedric dormiva serenamente come un sasso…in piedi, appoggiato ad un armadio, intento a russare come un trombone.
Corvina alzò un sopracciglio.
“Mi chiedo come io abbia fatto a dormire con questo branco di decidenti nella stessa stanza…” pensò tra sé e sé, mentre si batteva una mano sulla fronte per poi farsela scivolare lungo il viso.
Dopo diversi minuti, Thunder si voltò verso di lei, e si rimise in piedi, avvicinandosi al letto.
-Ehi, Bella addormentata nel bosco! Sono due giorni che non aprivi occhio!- la salutò con un sorriso.
-E io avrei passato due giorni a dormire in mezzo a questo circo?!- rispose stizzita strabuzzando gli occhi, esterrefatta
-Eeeeeeesatto.- annuì l’amica mentre la aiutava ad alzarsi dal letto –Dopo che sei stata colpita e ti abbiamo portata qui, non c’è stato un momento di pace, sai?- disse accennando al resto della scenetta con ancora la ridarella.
-Bene…allora vorrà dire che ci penserò io a far calmare il tutto.- si schiarì la gola, per poi spalancare la bocca urlando –BRANCO DI TROGLODITI, CHIUDETE QUELLE FORNACI ENTRO CINQUE SECONDI O VI ASSICURO CHE VE NE PENTIRETE! –
Thunder la guardò con gli occhi grandezza piattini da caffè, mentre i due litiganti si zittirono, e l’addormentato contro l’armadio si svegliò di soprassalto, arrancando di qualche passo, con le gambe ancora addormentate, di conseguenza rovinò al suolo con un grugnito.
Ci fu un attimo di silenzio, dove tutti fissavano stralunati la ormai sveglia e irritata Corvina.
Bastarono pochi secondi perché Thunder facesse compagnia sul pavimento a Cedric, mentre si rotolava dalle risate.
-Ragazzi, che soprano, Corvy!- commentò con i lacrimoni agli occhi. Cedric guardava la ragazza senza capire, con ancora una faccia da coma pesante.
-Oh, santa champions league…che è, sto sognando il ricordo del dopo sbornia del festino per i campionati di Città-Argentea?- disse con uno sbadiglio.
-No, fratello…andiamo, devi ammettere che tu eri conciato MOLTO peggio di lei.- lo corresse immediatamente Alex con un ghigno, Angel lo fulminò con lo sguardo, evidentemente in lotta per trattenere l’istinto di farlo volare fuori dalla finestra all’istante.
-Ebbene…- continuò Corvina fulminando di nuovo tutti – dato che purtroppo abbiamo rallentato di un paio di giorni, propongo di partire subito alla ricerca dell’ultimo guardiano, ready?- spiegò la situazione.
Gi altri, dopo essersi minimamente ricomposti, annuirono tutti, e si prepararono per la partenza che avevano deciso di fissare per quel pomeriggio. Mentre infilavano il tutto negli zaini, Angel era intenta a ripiegare la cartina, quando improvvisamente sbiancò più del dovuto, diventando simile al colorito di Edward di Twilight. (Nda:ghhhhhhhhhhhhhhhhh, Edwaaaaaaaard *ç*)
-Ehm…ragazzi…?- disse con voce stridula mentre apriva bene la cartina e la poggiava sul tavolo, gli altri le si affiancarono per sbirciare cosa fosse successo. Dapprima, nessuno notò niente…poi, però, individuando la direzione in cui sarebbero dovuti andare, iniziarono a sentire un certo disagio allo stomaco, che poi si trasformò in ulcera nel vedere che la sottile lineetta che consisteva nella strada da seguire, si snodava in un immenso, isolatissimo deserto, senza nemmeno l’ombra di un villaggio da qualche parte. La loro destinazione, Shalyr, era proprio dalla parte opposta di quell’enorme distesa di dune.
-COSA?!- urlarono tutti all’unisono non credendo ai propri occhi.
-Ma sarà almeno il triplo di tutto quello che abbiamo fatto finora partendo da Lantuna!- commentò con voce stridula Thunder mettendosi le mani tra i capelli. –E adesso?-
Ci fu un “piccolo” attimo di panico, dove Alex e Cedric si abbracciavano a vicenda con i lacrimoni dicendo di non voler rischiare di morire seccati al sole del deserto, finendo a parlare con vocine stridule da ragazzine, lasciando le altre tre a fissarli, indecise se chiamare al più presto il servizio in camera per metter loro delle comode camice bianche con le maniche sulla schiena.
-Dunque, vediamo di non perdere la calma. Adesso, usando la scala giusta sulla cartina vedremo quanti chilometri ci separano, e sono sicura che non ci si preoccuperà più così tanto se seguiremo un numero chiuso.- propose Angel mentre prendeva un bastone e lo usava come una riga.
Armeggiò per un poco sulla mappa con il righello improvvisato ed un pennarello per fissare vari punti. Quando sembrava essere giunta alla fine dell’opera, questa lasciò cadere i due strumenti, e voltandosi verso gli altri con una espressione a dir poco allibita, farfugliò:
-Allora! Chi ha un’altra idea?!?!?!?!-
Corvina si mise in meditazione, mentre Angel preparava la sacca per metterci il suo uovo rosso, Thunder trafficava dentro e fuori dalla finestra, nel tentativo di trovare per la città qualcosa che potesse far loro comodo, ma ogni volta rientrava con le ali basse, ed infine i due fratelli stavano cercando di trovare campo nella stanzetta per chiamare da un cellulare “non proprio ultimo modello”, tanto che era stato ribattezzato vecchia carretta senza fili.
In una situazione di assoluto silenzio, Alex lanciò un urlo che avrebbe potuto superare i trecento decibel.
-C’è campo, ragazzi! C’È CAMPO!!!- urlò poi Cedric in seguito mentre iniziava a dettare un numero al fratello che lo digitava velocemente. Tutti rimasero in attesa, fissando i due.
-…Pronto? Ehi, amigo! Senti, figlio del rigore fallito! Avremmo bisogno di un po’ della tua sapienza…esatto…sì… ce ne servono cinque…davvero? No problem? PEEEEERFETTO!!! Arriviamo subito!- dopodiché, Alex riattaccò.
-Ehm…chi sarebbe questo “figlio del rigore fallito”?- chiese Corvina, alzando un sopracciglio.
I due fratelli si esibirono in un sorrisone, per poi spintonare fuori dalla stanza le tre, e condurle fuori dall’ostello.
La compagnia attraversò mezza città, passando dai vicoli più stretti che potessero esserci, infestati dai cactus, per la gioia di tutti, fino ad arrivare ad un grosso stabile di metallo arrugginito, dalla quale provenivano suoni metallici. Doveva essere una sorta di garage. Entrarono da una porticina una poco nascosta, dove davanti li aspettava un ragazzo, con indosso una tenuta da lavoro piuttosto lercia. Non appena vide il gruppetto avvicinarsi, venne loro incontro.
-Ecco le mie carogne preferite! Hola, Al! Hola, Ced!- li salutò tendendo un pugno verso i due, che fecero scontrare contro i loro, in segno di saluto.
-Tutto pronto?- chiese Cedric ammiccando al grande stabile alle sue spalle.
-Certo! Le ho appena portate davanti, non aspettano altro che essere portate all’aria aperta.- rispose il ragazzo con un sorrisone. Alex si voltò verso Corvina, Thunder e Angel.
-Mademoiselles, se volete seguirci.- le invitò con una sorta di inchino.
Le tre li seguirono dubbiose. Sul retro c’era una porta come quella di un garage, che il ragazzo si accinse ad aprire, strattonando una maniglia verso l’altro, tra il cigolio dei cardini.
Quel che si parò di fronte al gruppo era davvero inaspettato. Alex e Cedric esibirono un sorriso a trentadue denti.
-Oooooh…- disse Angel alla vista del contenuto, sorpresa, ma con una espressione compiaciuta.
-CHEEEEEEEE FIGATAAAAA!!!!!!!- urlò saltellando Thunder con gli occhi che le luccicavano.
-Oh…cavolo…- disse con voce strozzata Corvina, per niente tranquilla.
-Ragazze, vi presentiamo le nostre assistenti di viaggio!- annunciarono in coro Alex e Cedric. Corvina deglutì.
“che la farò a salire su QUESTE cose?!” pensò mentre fissava ancora incredula le cinque enormi moto che risplendevano davanti a loro.



Uahahahah!!! I guardiani alle prese con le moto! XD Ma ve li vedete, ragazzi? Thunder che in pratica ci sbava sopra. Beh...ve ne potrete render conto molto meglio nel prossimo capitolo. Vi aspetto^^ BOOYAKA BOOYAKAAAAA!!!!
  
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