Ciao! Mi chiamo Selene e ho 17 anni. Ho i capelli neri, leggermente mossi, che mi arrivano alla schiena. I miei occhi sono chiarissimi e fanno molto contrasto con i capelli.

 Vivo a Londra, con mio padre e mia sorella, Hope. Mia madre è morta quando avevo 14 anni. Mio papà l'amava moltissimo e la sua morte gli ha sconvolto la vita. Ha iniziato a diventare aggressivo con me e Hope, e lo è tuttora. Ogni volta che a scuola ho ginnastica dico che i lividi che ho sulla schiena me li sono fatti andando a sbattere contro una porta, nessuno ci crede ma nessuno fa niente. 

Mi picchia, mentre a mia sorella fa anche qualcos'altro... Non mi hai mai toccato perchè mi lascia ai suoi amici... 

Sento qualcuno che cerca di svegliarmi. Più che altro sento il dolore che mi fanno le botte... Apro gli occhi e vedo mia sorella

-Che vuoi?!- dico io. No, non sono una ragazza molto cortese, forse è per questo che rimango sempre sola

-Veloce, preparati, ce ne andiamo- mi dice lei

-Come? Ma stai bene?! Se lo viene a sapere quel mostro c'ammazza!- urlo io. Non riesco a chiamarlo papà

-Non lo verrà a sapere, è uscito- mi risponde

-E dove andiamo??- le chiedo

-A casa di un' amica di mamma, Pattie- mi risponde mentre sta svuotando il mio armadio dentro a una valigia.

Mi alzo, mi vesto e l'aiuto. Me ne voglio andare da qui

-Dove abita?- chiedo ancora

-Los Angeles- mi risponde

-Che?!?!- 

-Lì non ci troverà mai- dice mia sorella -E poi Pattie ha un figlio che ha un anno in più di te-

-Come si chiama??-

-Justin- 

One moment... Los Angeles... Pattie... Justin...

-Cognome??- chiedo

-Bieber- mi dice

-Aspetta, stiamo andando a vivere a casa di Justin Bieber?! il ragazzo più adorato di questo universo?!- urlo

-Sì- mi risponde lei calma

-E secondo te non ci trova?!!!!!- e che cazzo! come fa a non trovarci se Justin ha perennemente le telecamere addosso??!!!!

-Mi ha assicurato che avremo sempre delle guardie del corpo con noi, non ci succederà niente- mi assicura

-Fantastico! ora abbiamo anche la scorta!- sarcasticamente

-Meglio che essere picchiate ogni sera...- mi dice lei

Finiamo di preparare le valigie e ci dirigiamo all'aeroporto. Londra non mi mancherà, o forse sì... Ma non ce la faccio più a essere continuamente sbattuta su ogni parete e a vedere tutti quei lividi sul mio corpo.

Saliamo sull'aereo. Non scambio una parola con Hope, finchè appoggio la testa sul finestrino e, rigorosamente con le cuffiette, mi addormento. 

Mi sveglia lei quando siamo arrivate

-Forza- mi dice -Pattie e Justin ci stanno aspettando fuori-

Mi alzo imprecando a bassa voce contro le botte che fanno malissimo. 

-Pattie!- grida mia sorella una volta scese dall'aereo

-Hope!- una signora sui 35 anni si gira verso di noi

-Santo cielo state bene??- chiede appena ha finito di abbracciare mia sorella

-Sì, almeno io, Selene è ricoperta di lividi però...- dice Hope

-Povera piccola...- dice Pattie

-Mamma...- si avvicina un ragazzo alto, biondo con gli occhi color miele

-Ragazze, lui è mio figlio Justin, non so se già lo conoscete- dice Pattie

-è un po' difficile non conoscerlo- dico io

-Belieber?- mi chiede lui

-No, però mi piace come canti- gli rispondo

-Bene, sono contento- mi dice lui appoggiandomi una mano sulla spalla

Sussulto dal dolore, perchè quando mio padre mi ha spinto contro la stufa mi sono bruciata

-Scusa...- dice lui

-Non preoccuparti- gli sorrido

-Ehm... andiamo a casa?- chiede Pattie

-Sì, che è meglio- le risponde Hope

Faccio per prendere le mie valigie, ma Justin mi ferma

-Lascia stare, te le porto io-

-Grazie- che ragazzo gentile, ed è anche carino! Ok, la devo smettere di fare certi pensieri

Arriviamo a una macchina enorme su cui Justin carica le valigie. Saliamo, io e mia sorella dietro e Pattie accanto a Justin che guida. Io rimango zitta per tutto il viaggio, mentre Hope spiega a Justin e Pattie la situazione e io odio parlare di questo argomento. Justin ogni tanto mi rivolge un'occhiata quando mia sorella accenna a quello che mio padre e i suoi amici mi facevano.

Dopo circa mezz'ora arriviamo a una villa extra enorme

-Cazzo! è enorme!- esclamo io

-Selene! contieniti con il linguaggio!- mi rimprovera Hope

-Tranquilla- dice Pattie -Anche mio figlio è così-

-Mamma!- urla Justin

-Tesoro, lo sai che è la verità- gli dice sua mamma

Io rido a quella scena, anche io e mia madre eravamo così...

-Vieni Selene, ti mostro la tua stanza- mi dice Justin prendendo le mie valigie

-Ok- rispondo.

Lo seguo all'interno di quella casa enorme e mi accompagna in una stanza grandissima

-Questa sarebbe camera mia?- gli chiedo

-Sì- mi risponde

-Minchia! è gigantesca!- esclamo

Lui ride -In questa casa non esistono stanze piccole!- mi dice

-Dovevo immaginarlo- dico io

-Hai bisogno di una mano per svuotare le valigie?- mi chiede

-Se vuoi aiutarmi...- gli dico

-Certo-

Iniziamo a svuotare la prima

-Justin?- lo chiamo dopo un po'

-Sì?- 

-Tu non sei così gentile con me perchè ti faccio pena vero?- se c'è una cosa che odio è quando la gente prova pena nei miei confronti

-No, sono gentile con te perchè lo sono con tutti- mi risponde

-Meglio- dico io

-Non ti piace che la gente provi pena?- mi chiede

-Per niente, mi guardano come se venissi da Marte- 

-Mi dispiace... ma non sto provando pena- dice lui

Io rido.

 

Finiamo di svuotare le mie valigie giusto in tempo per la cena

-Siamo mitici!- dice Justin

-Sì!- gli rispondo io -Chissà perchè con te sono così gentile...- dico poi

-Forse perchè sono tanto coccoloso??- mi chiede lui

-L'importante è che tu ne sia convinto Bieber- gli rispondo

-Siete già grandi amici??- chiede Pattie

-Justin mi sta simpatico- dico

-E lei sta simpatica a me- dice Justin

è da tanto che non ceno in questo modo. Justin scherza sempre e io ho rischiato di strangolarmi più di una volta. Non so perchè, ma quel ragazzo riesce a tranquillizzarmi e a farmi ridere. è la prima persona dopo la morte di mia madre.

Finito di mangiare vado in camera mia a cazzeggiare un po' su twitter, finchè qualcuno bussa

-Avanti- dico

-Vuoi venire con me sul tetto??- mi chiede Justin

-A fare cosa?- gli chiedo

-Ci vado ogni sera a suonare un po'- mi risponde

-Per allietare tutto il quartiere con la tua voce?- gli chiedo

-Ahahah! sì! vieni?-

-Certo!- gli rispondo

Ci sediamo sul tetto e guardo il cielo

-C'è la luna piena- dico

-Già- risponde Justin, strimpellando la chitarra -Posso chiederti una cosa?- mi chiede 

-Sì- 

-Cosa ti ha fatto tuo padre?- 

Mi giro a guardarlo e lui guarda me 

-Perchè ti interessa saperlo?!- gli chiedo acida

-Voglio solo saperne un po' di più... ma se ti da fastidio non serve che rispondi- mi dice

Sospiro -Che vuoi sapere?- gli chiedo

-Come è morta tua madre?- 

-Incidente d'auto- rispondo

-E da lì tuo padre ha cominciato a picchiarti??- 

Annuisco. Mi sposto i capelli dalla parte destra del collo 

-Qui- indico un punto -C'è una cicatrice-

Justin appoggia la chitarra di fianco a lui e si avvicina a me. Lo sento passare un dito sopra alla cicatrice

-Come te l'ha fatta?- mi chiede

-Sbattendomi contro lo spigolo del tavolo...- gli rispondo

Lo sento rabbrividire

-Che mostro...- dice

Rimango in silenzio... Lui continua a toccarmi la cicatrice, finchè ci posa le labbra sopra. è una sensazione stranissima, non mi ero mai sentita così. Lui si avvicina al mio orecchio

-Ti prometto che ora che sei con me nessuno ti farà più del male- mi sussurra, poi mi stringe a sè. 

Lo abbracciò anche io e appoggio la testa sulla sua spalla

-Selene, non sei sola- mi dice

Affondo la testa nel suo collo e sento il suo profumo. Mi sento così al sicuro tra le sue braccia...