Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: You_are_my_sunshine    03/03/2013    2 recensioni
Dal capitolo 1:
Era davvero bellissima. Portava i capelli lunghi,lisci e biondi sciolti e indossava il suo cappellino grigio che le valorizzava gli occhi , anche essi grigi, o meglio azzurro-grigi. Le sue labbra erano carnose e incurvate in un sorriso, e Harry non poté far a meno di sorridere notando il piccolo neo vicino al labbro inferiore. Era veramente una bellissima ragazza, ma lei non ci credeva.
È una storia d'amore, un po' travagliata ma non noiosa o triste. Se siete delle romanticone, vi piacciono le storie sentimentali e siete delle normali adolescenti incasinate, leggetela per favore. Mi farebbe tanto piacere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Pov Madison.-

La scuola riiniziò e tutto continuò normalmente. Julie aveva tentato più volte di affrontarmi, era decisa a farsi perdonare, ma io ancora non ero pronta. Ci ero stata davvero troppo male, le sue parole erano stato un taglio inferto da una lama arrugginita. Non potevo comunque negare di volerle bene, in fondo era una delle mie amiche più care, però avevo bisogno ancora di tempo. Non è poi tanto facile passare sopra a delle cose che ti portano a rivivere il passato e ti fanno sentire quella morsa al cuore che non augureresti nemmeno al tuo peggior nemico.

Comunque, di Julie mi sarei preoccupata più avanti. A scuola avevo proibito ad Harry di starmi troppo appiccicato, non volevo assolutamente che diventassimo come una di quelle coppiette che io ho sempre insultato. Sì sapete, quelle che urtano la sensibilità altrui, piazzandosi nei corridoi della scuola a scambiarsi germi e saliva. Dico io, ma una casa? Un bagno? Qualsiasi cosa che non sia un corridoio o un aula scolastica ,no?  Ma sorvoliamo. Il mio intento stava riuscendo, non stavamo proprio appicciati, ma i nostri sguardi bastavano. L’unica cosa un po’ più difficile era quando si accendevano quegli istinti, sapete no, quelli che  proprio fai fatica a reprimere. Quelli che si accendono con uno sguardo, un po’ più intrigante e malizioso, e non ti scatenano le farfalle nello stomaco, ma piuttosto un gran calore un po’ più in basso. Oddio, non pensate male eh, sono cose normalissime. Solo che, diciamo che esserne preda a scuola, magari alla seconda ora durante filosofia, non è poi il massimo. Ed è ancora peggio aver subito dopo un incontro ravvicinato con la causa di quei “ bollori” .  Incontro che ovviamente non si può approfondire a scuola. Bhe ecco, quelle situazioni sono abbastanza frustranti.  Comunque, tornando seri, dopo aver fatto capire molto chiaramente a Victoria , con una scenata poco minacciosa, di lasciare in pace Harry e stare alla larga da lui, la mia vita sembrava quasi tranquilla. Avevo raggiunto un equilibrio, e la cosa era nuova per me. Ero finalmente felice, avevo una migliore amica semplicemente perfetta, con cui passavo gran parte del mio tempo, che era ormai più una sorella che un’amica per me, e a cui volevo un bene inimmaginabile. Poi avevo trovato un grande amico in Louis, anche se devo dire che le gelosie da parte di Eleanor e Harry non mancavano. E poi, bhe, poi c’era LUI. Lui che rendeva tutto più facile e più bello. Che era la ragione dei miei sorrisi, e che riusciva a sorprendermi ogni giorno. Lui che mi faceva capire che io non ero da dare per scontata, e lui lo sapeva. Lui che con un sorriso mi rallegrava la giornata. Veder comparire quelle fossette sulle sue guance, era un’emozione unica e nuova ogni volta. Lui che mi stava facendo capire cos’era davvero l’amore. Lui che semplicemente, era la mia vita. Lui, il mio migliore amico, il mio ragazzo, Harry.

Poi, premettendo che io sono dolce quanto un pompelmo, devo dire che con lui tiravo fuori il meglio di me. E soprattutto non mi venivano attacchi diabetici ogni volta che mi faceva un complimento, o mi diceva una cosa tenera. Perché ? Perché lui sapeva come prendermi, perché dopo ogni complimento c’era una battuta, perché c’era sempre una leggera ironia nell’aria , ad alleggerire tutto. E proprio lui, questo ragazzaccio con gli occhi verde smeraldo che potevano far resuscitare un morto, con i ricci castani che ti veniva voglia di stropicciare, con quelle labbra sottili e rosse che ti chiamavano costantemente, e con quel sorriso che sapeva farti sciogliere SEMPRE, ecco, lui riuscì a stupirmi ancora una volta.  Come? Bè è un po’ lungo da dire, ma ne vale la pena.

Il mio compleanno è il 12 febbraio. Il 14 , come tutti sanno, è San Valentino. Io ho sempre pensato che essendo così vicini come giorni, se mai fossi stata fidanzata in quel periodo dell’anno, nessun ragazzo si sarebbe messo a farmi due regali. Ecco questo era quello che pensavo, ma quello che volevo, e in un certo senso pretendevo, era proprio riceverne due diversi! Era una fissa, una piccola cosa che non riuscivo a levarmi dalla testa. Ma ero consapevole dell’immaturità del pensiero, e quindi ho sempre evitato di parlarne con qualcuno. Ho sempre pensato  “ Il ragazzo giusto mi sorprenderà con due regali “. Insomma, mi sono sempre fatta parecchi film mentali. Così quell’anno evitai accuratamente di parlare di San Valentino e mi concentrai sul mio compleanno.  Fin da piccola è sempre stato un momento di gioia, era uno dei momenti miei e di mio padre. Avevamo una specie di tradizione, tutta nostra. Ogni anno da che ne ho memoria, lui mi portava con sé e facevamo un giro di tutti i negozi, mi faceva scegliere il mio regalo e poi insieme sceglievamo il regalo di San Valentino per mia madre, per mia sorella e anche per me. Mio padre è sempre stato l’unico uomo che inconsciamente ha sempre realizzato quel mio piccolo desiderio infantile. Perché era una cosa infantile infondo, il voler scartare due pacchetti diversi per aver qualche gioia in più. Eppure lui l’ha sempre fatto senza rendersene conto, è sempre stato il mio uomo, il mio re. Dopo la sua morte, il mio compleanno per me è diventato un periodo terribilmente strano e contorto. Alternavo stati d’eccitazione per l’imminente festa a stati di depressione per la sua assenza. C’era sempre quel velo di tristezza che mi rabbuiava la giornata. Negli anni precedenti, El ed Harry, sapendo la precarietà del mio amore in quel giorno, cercavano sempre di stupirmi, con piccole sorprese per rendermi la giornata migliore. Si organizzavano per non lasciarmi sola tutto il giorno, e si sforzavano in ogni modo per farmi passare una bella giornata. Un anno, per i miei 16 anni, arrivai in classe e mi ritrovai un cartellone appeso sul muro. Era rosso con un’enorme scritta: Madison e poi 16. Intorno era pieno di foto mie e di Eleanor, e c’erano frasi delle nostre canzoni preferite. Un altro anno mi aveva scritto la nostra canzone su un specie di quadro. Insomma, ogni anno faceva qualcosa di spettacolare. Per i  miei 18 anni mi aveva fatto trovare la torta in classe con le candeline, 2 pacchetti e una lettera. Inutile dirvi che mi sono commossa. Comunque, questo per farvi capire come comunque , loro si sforzassero sempre per farmi passare piacevolmente il 12 febbraio. E quell’anno, bè, fu il migliore. Oltre i mille auguri ricevuti già a mezza notte, la mattina del 12, che era un lunedì, Harry mi passò a prendere sotto casa. Appena scesi lo vidi con un mazzo enorme di rose bianche. << Buon compleanno splendore >> mi sussurrò. Dio, già solo quando mi chiamava “ splendore” mi scioglievo, era il soprannome che preferivo. Era l’unico che poteva, e doveva, chiamarmi così. Risposi agli auguri con un lungo bacio. Presi i fiori che  gentilmente mi porse e li annusai. Una goduria! Sul mio viso intanto si era stampato un sorriso ebete, che mi avrebbe accompagnato per tutta la giornata.  << Oggi niente scuola piccola, ho già pensato a tutto. Oggi vieni con me, e niente domande. >> disse con tono autoritario, ma con un sorriso malizioso sulle labbra, che cercava di nascondere. << Va bene >> dissi semplicemente. Lui mi guardò stupito, non penso si aspettasse una risposta simile. Rise divertito e mi fece salire in macchina. << Questi fiori sono magnifici Harry >> dissi ancora euforica. Sbirciai nella sua direzione e vidi le sue labbra incurvate in un sorriso sincero. Mi sembrava ancora più bello quel giorno. I suoi lineamenti così perfetti venivano migliorati dal suo sorriso. << Solo il meglio per la mia principessa >> disse ridendo. Gli tirai un pizzicotto, in segno di affetto, e lui rise. Dopo un quarto d’ora circa arrivammo nei pressi del Parlamento, nella zona di Westminster. << Che ci facciamo qua? Mi vuoi far imbucare al parlamento? >> chiesi curiosa e un po’ confusa. Che sorpresa poteva esserci là? Harry rise.<< Abbi pazienza pulce >> disse senza togliersi quell’espressione divertita dal viso.  Parcheggio, mi fece scendere dalla macchina e mi prese per mano. Mi portò nei giardini dietro la casa del parlamento, davanti all’abbazia. Rimasi a fissarla imbambolata, amavo quella chiesa, aveva un non so che che mi intrigava parecchio. << so di essere ripetitiva, ma che ci facciamo qua ? >> chiesi rivolgendogli uno sguardo curioso. Lui sorrise. << Vieni andiamo a vedere quella bacheca, magari ci sono informazioni sulle visite all’abbazia >> disse, senza rispondermi. Lo seguii, e arrivammo davanti alla bacheca. C’erano poche persone, per lo più turisti. Era pur sempre Lunedì mattina , e la gente era a scuola o al lavoro. Diedi un’occhiata veloce alla bacheca. Notai che lo sguardo di Harry , sempre divertito, era fisso su un punto. Seguii il suo sguardo e notai un foglietto rosso. Mi avvicinai. Il foglietto diceva :

“ Ciao splendore, ti va di fare un gioco? Una caccia al tesoro, per tutta Londra. Cerca il prossimo indizio per scoprire di che si tratta. –H “

 Lessi il biglietto un paio di volte, lo staccai dalla bacheca e guardai Harry con aria interrogativa. << Volevo fare qualche cosa di diverso >> mi disse contento. Io scoppiai in una dolce risata. << Spero solo non comporti troppo cammino o sforzo, sai la mia pigrizia >> dissi lasciandogli un bacio a fior di labbra. Ma quando feci per staccarmi Harry mise le sue mani dietro la mia schiena e mi attirò a sé. Mi baciò con più passione, poi si distacco e mi lanciò un sorrisetto malizioso. << Gira il biglietto e scopri dove dobbiamo andare >> mi ordinò, e così feci. Il biglietto indicava di andare al London Bridge. << Harry, ma sarà tanto lunga sta cosa? >> dissi. Lui mi guardò confuso. Poi sorrise. << Amore, al prossimo posto giuro che ti sarà tutto più chiaro. >>  Conoscendo la mia pigrizia, mi portò al luogo indicato in macchina. Una volta arrivati iniziai a percorrere il ponte con aria spaesata. Non avevo idea di dove guardare e cercare.  Lanciai al mio fidanzato uno sguardo implorante. Lui si avvicinò sorridendo, mi prese per mano, poi lanciò uno sguardo verso un’estremità del ponte. La raggiungemmo: Nascosto, dietro a un muretto c’era un pacchetto rosso. Lo presi curiosa e lo scartai. Dentro vi trovai una collana con un ciondolo particolare. Più che ciondolo erano due lettere e un anello. Guardai Harry confusa. << Una delle prime volte che siamo usciti come coppia siamo venuti qua, e tu hai detto che ti sarebbe piaciuto avere qualcosa di mio sempre con te. Quindi ti ho preso questa collana, con le nostre iniziali e il mio anello. Così avrai sempre qualcosa di mio, e qualcosa che rappresenta noi due. >> disse quasi imbarazzato , tenendo gli occhi fissi sulla collana. Sentii gli occhi inumidirsi. Tirai su il volto ad Harry e gli gettai le braccia al collo. << TU, sei sensazionale ! >> gli sussurrai. Lui ricambiò l’abbraccio, poi mi catturò con una carezza una delle lacrime di gioia che minacciavano di uscire dai miei occhi. << Guarda bene nel pacchetto >> mi disse poi , senza staccare i suoi occhi dai miei.  Sotto la collana c’era un altro bigliettino. Diceva:

“ Hai visto ? Mi ricordo tutto ciò che mi dici. –H”

Poi girai il foglietto, in cerca delle prossime indicazioni e trovai l’indirizzo di Harrods.  Guardai Harry con aria stupita, lui mi prese la mano e mi riportò alla macchina. Cinque minuti dopo eravamo di fronte al grande edificio, oggetto di molte mie fantasie. Io ero sempre più confusa ed Harry era sempre più divertito. Entrammo, e lui mi portò diretto nel reparto gioielleria. Arrivammo a un bancone, lui disse qualcosa a una commessa, qualcosa che non capii. La commessa sparì dietro una porta, Harry si girò verso di me con uno strano sorriso. Lo osservai. I suoi occhi verde erano illuminati da una luce particolare, il suo sorriso era più grande del solito, le sue fossette immancabili più marcate. Mi avvicinai ancora di più ed afferrai la sua mano. Poco dopo tornò la commessa e lasciò un pacchetto sul bancone. Guardai Harry in cerca di una risposta , lui fece un cenno al pacchetto. << Aprilo >> disse. Io ero tremendamente titubante. Appoggiai la mia borsa a terra e presi in mano il pacchetto. Me lo rigirai tra le mani. Piano, molto molto piano , iniziai a scartarlo. Ero tesissima. Cioè, avete idea di cosa voglia dire scartare un pacchetto di Harrods? Nel reparto gioielleria per di più! Il pacchetto conteneva una specie di scatola, la aprii e mi ritrovai davanti agli occhi un piccolo diadema Lo guardai, incredula. Spostai il mio sguardo  da quello splendido gioiello al mio ragazzo, ancora in piedi vicino a me, con un sorriso sempre più grande. << è uno scherzo vero? >> chiesi. Lui rise piano. Mi prese peri fianchi e mi lasciò un bacio sulla testa. Individuai un biglietto nella scatola:

“ Avevi nove  anni, mi hai ripetuto per un anno intero che tu saresti diventata una principessa. Hai continuato a ripeterlo per tutto l’anno successivo. Quindi: Vuoi essere la MIA principessa? Tuo –H”

A quelle parole non riuscii a trattenere qualche lacrima. Nessuno aveva mai fatto tanto per me, e pensare che Harry si ricordasse di cose successe dieci anni prima mi sconvolgeva. Harry strinse la presa sui miei fianchi . << ti prego dimmi che sono lacrime di gioia >> sussurrò. Mi lasciai scappare una piccola risate. Alzai il volto per guardalo negli occhi. Cercai di esprimere tutto il mio amore in quello sguardo. Mi avvicinai a lui e gli lasciai un tenero bacio. Mi discostai di poco, e appoggiai la mia fronte sulla sua. << Io non merito tutto ciò >> dissi debolmente. << Hai ragione: tu meriti di meglio. >> disse, poi mi strinse forte.

Dopo essermi ripresa dallo shock, aver provato il mio MAGNIFICO diadema, aver ripetuto mille volte ad Harry quanto fosse fantastico e quanto lo amassi, dissi: << Ti prego dimmi che le soprese sono finite perché non credo reggerei altro. >> Lui sorrise e annuì debolmente. << Per quanto riguarda me e te sono finite. Oggi pomeriggio ho promesso a Eleanor che ti avrei lasciata a lei. >> io lo guardai con un espressione un po’ triste. Avrei voluto passare con lui tutto il giorno.  << Non fare così splendore, staremo di nuovo insieme sta sera >> mi sussurrò cogliendo la mia tristezza. Poi mi prese per mano, e mi riportò in macchina. Facemmo ancora un giro per Londra, pranzammo in un dei nostri ristoranti preferiti, Harry mi comprò 19 cupcakes, e poi verso le 2 e mezza del pomeriggio, controvoglia, mi riportò a casa.

 << Sali? >>  chiesi speranzosa. Lui mi prese il volto tra le mani e mi baciò. << Non posso amore, tra mezz’ora arriverà Eleanor, se salgo non ti lascio più. Ci vediamo sta sera >> mi disse a due centimetri dalle mie labbra. Dio il suo respiro , il suo odore, tutto di lui mi dava alla testa. In fondo aveva ragione, se fosse salito non sarei riuscita a resistere, e nemmeno lui. Era decisamente meglio rimandare.

 

Alle 3 arrivò  Eleanor, puntuale come sempre. Scesi e non ebbi nemmeno il tempo di salutarla che lei mi saltò addosso. << Auguri amica mia! Auguri! Auguri! Auguri! >> continuò a ripetere euforica. Abbracciai calorosamente la mia migliore amica . Mi fece salire in macchina. << Dove mi porti bellezza? >> tentai di chiedere io. << Sorpresa! >>  rispose, ovviamente, la mora. Sbuffai divertita e mi lasciai andare. Venti minuti dopo ci fermammo davanti a un edificio che non mi era del tutto estraneo. << El, ma siamo alle terme? >> chiesi euforica fissando la mia amica. Lei scoppiò  in una risata euforica e annuì , visibilmente eccitata. << Sorpresaaaa >> gridò. La abbracciai emozionata. Entrammo nel grande edificio bianco, vidi El avvicinarsi alla ragazza alla reception. Poco dopo la mia amica tornò da me. << Okkei amore bello, ho già prenotato un po’ di cose: c’è un programma preciso che faremo insieme. Alla fine del poemriggio poi, ti darò l’altra sorpresa! >> disse con un sorriso malizioso.

Fu un pomeriggio spettacolare. Eleanor aveva prenotato dei massaggi col fango, trattamenti rilassanti, pulizia del viso, Manicure, pedicure e per finire c concedemmo una sauna veloce. Verso le sette uscimmo da la. Alle otto e mezza sarebbe iniziata la cena di compleanno che mia madre si era impegnata ad organizzare a casa nostra, invitando parenti e amici più stretti. Tornammo verso casa mia e appena Eleanor parcheggiò sotto casa mi fissò in maniera strana. << Che c’è? >> chiesi un po’ spazientita. << La sorpresa! >> rispose lei eccitata. Sorrisi, me ne ero già scordata. << Non puoi darmela su? >> chiesi. Eleanor si sarebbe fermata da me, mancavo poco all’arrivo degli ospiti, sarebbe stato inutile tornare a casa sua per poi ritornare a casa mia. << No, è una cosa.. che voglio darti da sola. >> disse timidamente. Poi senza darmi il tempo di replicare mi porse una busta abbastanza grande. La presi . Alla busta era attaccata una lettera. La aprii per prima. Era estremamente dolce, ripercorreva alcuni dei momenti più belli che avevamo vissuto insieme, mi diceva quanto fossi importante per lei, e quanto la mia presenza rallegrasse la sua vita. Era stata tremendamente tenera. Ma la parte che più mi ha commosso della lettera è stata questa:

Ma soprattutto, tu per me sei come una sorella, la sorella che ho sempre voluto e mai avuto. Sei una boccata d’aria fresca, sei la mia risata facile, la mia spalla su cui piangere. Sei la mia anima gemella, la mia amica perfetta. Sai nell’ultimo episodio di Sex and the City quando big dice a Miranda, Samantha, e Charlotte che loro sono le vere anime gemelle di Carrie e un uomo è fortunato se arriva quarto? Bè tu sei la mia anima gemella, e un uomo è fortunato ad arrivare secondo. Grazie di tutto, stellina. Ricordati: fino alla vecchiaia! È una minaccia.

Questa era stata la parte che aveva dato il via alle lacrime. Se già piangevo per la lettere non osavo immaginare per il regalo che avrei fatto. Riposi la lettera e gettai le braccia al collo della mia migliore amica. << Ti voglio bene >> le sussurrai tra i singhiozzi. << Te ne voglio anche io topo, ora scarta il regalo! >> rispose lei. E così feci. Non stavo più nella pelle mentre scartavo . Tirai fuori dalla busta una borsa di Liu Jo semplicemente favolosa. Era blu elettrico, una degli ultimo modelli, una borsa che desideravo da tanto tempo! Lanciai un grido di gioia a cui Eleanor rispose con una smorfia, poi gettai nuovamente le braccia al collo della mia amica. La giornata fino a quel momento era stata semplicemente perfetta.

 

Alle 8.30 precise erano già arrivati tutti. Per l’occasione mia madre aveva invitato solo le persone più strette alla nostra famiglia. Per lo più c’erano la famiglia di Harry, la mia, Eleanor, e altri amici di mia madre che mi conoscono da quando avevo circa 3 anni. Quella sera Harry era più bello che mai. Aveva indossato dei jeans neri aderenti, una camicia bianca stretta che metteva in mostra i suoi pettorali, e una giacca grigia, per dargli un tocco di classe. I capelli erano rigorosamente spettinati e ricci. Ma tutto ciò che vedevo io erano due pietre verdi scintillanti, incastonati in tanta bellezza.

Quella serata concluse perfettamente quella giornata. Era stato tutto semplicemente magnifico. La cena fu perfetta e alla fine mia madre mi diede un’ultima sorpresa. Appena vidi il pacchetto mi illuminai . Era un pacchetto di Fendi. Aprii la scatola e trovai una pochette marrone, con delle sfumature beige. Era semplicemente stupenda: tutto era stato semplicemente stupendo. Quello, fu ufficialmente il compleanno più bello della mia vita dopo la morte di mio padre. Ero veramente e totalmente felice.

 

Verso mezza notte andarono tutti via. Convinsi Harry a fermarsi, avevo una voglia immensa di stare con lui, e fu facile convincere mia madre. Inutile dire che conclusi quella giornata in maniera perfetta.

-Pov Harry-

Vedere la sua espressione di stupore e gioia durante tutta la mattinata mi rese il ragazzo più felice del mondo. Mi ero impegnato in ogni modo per far sì che quello fosse il compleanno migliore della sua vita. La mia caccia al tesoro l aveva colta impreparata, ma anche piacevolmente sorpresa . Riuscivo a leggere la gioia e la gratitudine nei suoi occhi, e le emozioni che mi dava essere consapevole di ciò sono assolutamente indescrivibili.  L’unica cosa che mi era dispiaciuta, era di non poter passare anche il pomeriggio con lei, ma in fondo era giusto che anche Eleanor potesse passare del tempo con Madison. Mi rendevo conto di essere decisamente ed eccessivamente geloso di Maddy, ma proprio non riuscivo a contenermi. Sapevo di essere il ragazzo giusto per lei, e sapevo che lei lo era per me, anzi lei era l’unica, la mia metà, la mia anima gemella.

Quella sera mi chiese di fermarmi da lei. Ovviamente non desideravo altro, ma cercai di non darlo a vedere.  Verso mezza notte casa sua si svuotò, in breve rimanemmo io , lei , Kate, Jenny e John. Jenny sarebbe andata a dormire dal suo ragazzo, Kate e John sarebbero rimasti, ma io e Maddy non avevamo strane intenzioni. Per una notte potevamo resistere.

Ci coricammo sul suo letto e ci abbracciammo. La sua testa era appoggiata sul mio petto, io le accarezzavo dolcemente il braccio con una mano e con l’altra stringevo la sua. << Grazie di tutto >> mi sussurrò ancora lei. Io mi voltai, appoggiai la mia fronte alla sua e sorrisi. << Ti amo >> le soffiai sulle labbra. Sta volta fu lei a sorridere. Mi lasciò un bacio delicato sulle labbra e disse a sua volta << Ti Amo anche io >>.  Poi fui io a baciarla. L’attrazione però era molto forte, un bacio tirava l’altro , e le nostre mani andavano ormai a ruota libera sui nostri corpi. La desideravo, e anche da morire, e sentivo che anche lei desiderava me. Ma non potevamo, sua madre e il suo compagno erano nella stanza accanto, e non sarebbe stato proprio carino farci sentire. Cercai in ogni modo di resistere alla tentazione. Non so come, riuscii a staccarmi da quel bacio poco casto. << Non possiamo amore, c’è tua madre.. >> dissi con il fiato corto. La sentii sospirare e adagiarsi col capo sul mio petto. << Hai ragione, mi farò bastare le tue coccole sta sera >> disse lei , in un tono a dir poco tenero e sexy allo stesso tempo. Risi divertito dalla sua risposta, la strinsi più forte e le lasciai un bacio sulla nuca. Infondo non avrei dovuto aspettare tanto, avevo in serbo una grandissima sorpresa per San Valentino , e ci saremmo rifatti di tutte le occasioni perse in passato. Ero eccitato all’idea di quel San Valentino. Era la prima volta che mi importava di quella insulsa festa. Per la prima volta in vita mia, volevo festeggiare con l’amore della mia vita. E sarebbe stato tutto magnifico.

 

*spazio autrice*

Salve bellezze! Come state? Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma la scuola mi sta uccidendo.

Volevo chiarire un po’ di cose riguardo a questa FF. Come avrete notato non è una di quelle storie caratterizzate da continui colpi di scena, da amori che trionfano solo alla fine , lasciando col fiato sospeso per tutta la FF, e angosciando i lettori. Bè ecco, io volevo scrivere una storia un po’ diversa. Una storia “ felice” non angosciata, una storia in cui ci si possa immedesimare , sognare, viaggiare con la fantasia. Una storia tranquilla. Il mio unico scopo e  farvi sognare un po’, farvi vivere indirettamente una storia d’amore bellissima e piena di sentimento. Spero che questo fatto sia apprezzato, e che questa FF vi piaccia quanto possa piacerne una piena di ostacoli che creano sempre situazioni imprevedibili e angosciose (:

detto ciò: che ne dite? Vi piace? Non vi piace? Avete qualche idea sulla possibile sorpresa di Harry?

E tra Louis ed Eleanor si sarà sistemato tutto? Fatemi sapere che ne pensate (:

Ringrazio tutte quelle che han messo tra le preferite/ seguite/ ricordate. Non avete idea della gioia che mi date!

ps: il prossimo capitolo sarà sempre dolcios, forse di più, vi anticipo solo che si tratta di San valentino **

Vi adoro, Mary <3 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: You_are_my_sunshine