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Autore: _vdechelon    03/03/2013    1 recensioni
"La differenza tra l'amore e il sesso è che il sesso allevia le tensioni e l'amore le provoca." Woody Allen.
Solo uno sporco provocatore. Solo una stupida amante. Chi vincerà?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26 Febbraio 2007
 
«Hai visto il mio Blackbarry?» Quando Jared non trova il suo amato cellulare va nel panico totale, è divertente, ma anche insopportabile, perchè dà la colpa a tutti tranne che a se stesso, sapendo sempre che..
«Controlla nella tasca dei jeans» Roteo gli occhi, e quando lui estrae il cellulare dalla tasca, i suoi occhi brillano di gioia. 
«Un giornò dovrai ammettere che sei innamorato di lui, sai, non aspetta altro»
«Sei molto spiritosa» Ribatte ironico. 
Siamo in auto, direzione Radio Rock per un'intervista con la band. Sono seduta tra Tomo e Jared mentre avanti ci sono Shannon e Jason alla guida.
Appena arriviamo, i conduttori che intervisteranno i tre si presentano. Il primo, un ragazzo smilzo, pelle chiara, capelli e barbetta nera, l'altra, bassina, bionda, con due paia di occhiali neri. Salutano anche me e Jared mi presenta come sua assistente personale. Sembra che ne vada fiero, come minimo. 
La ragazza sembra essere in difficoltà nel parlare con Jared. Non che lui dia una mano, anzi so che gli piace stuzzicare la gente. Irritante. 
«Stai mettendo quella ragazza in soggezione.» Sussurro quando si avvicina a me. 
«Cosa?» Fa finta di niente. 
«Jared, non fare il finto tonto, quella ragazza è attratta da te e i tuoi occhioni puntati fissi su di lei non l'aiutano, è ansiosa.»
«Sei gelosa?» Chiede con quel suo sorrisetto da macho. 
«No, è solo che non puoi abusare del tuo charme e del tuo fascino per ridicolizzare la gente»
«Allora mi trovi affascinante?» Ecco, lo sta facendo. I suoi splendidi occhi sono puntati suoi miei, ed è come se mi stesse divorando. È quasi fastidioso. 
«Forse è meglio che vai» 
Ghigna, poi ritorna insieme ai suoi, prendendo posto ai microfoni della radio. 
Mi metto dietro il vetro che separa le due stanze, e per tutta l'intervista ho guardato Jared in quel modo in cui lo guardai quando lo vidi al piano. Non ho mai conosciuto una persona come lui. Mi rendo conto di sentirmi in colpa per il modo in cui lo guardo la maggior parte del tempo: sbruffone, odioso, sexy. Sono così superficiale. Ogni tanto alza lo sguardo e i nostri occhi s'incontrano, però non è come prima, ora è diverso, sembra esserci un legame, forte, intenso. Mi sorride, poi ritorna all'intervista, rispondendo alle domande dei conduttori. 
Alcune volte credo fortemente di correre quel rischio, ho paura che possa innamorarmi di lui. Un sentimento c'è, tengo a lui. In due mesi ho capito che può essere una persona affidabile ed amichevole. Spero solo che non si trasformi in altro. 
«Vuoi il caffè?» Jason mi porge il bicchiere, lo prendo e ringrazio. 
«Non farlo.»
«Fare cosa?» Chiedo, bevendo un primo sorso. 
«Innamorarti di Jared» Il caffè mi va di traverso, e inizio a tossire. Jason si avvicina, dandomi due schiaffetti dietro la schiena.
«Stai bene?» Annuisco, e riprendo a respirare. 
«Perchè dici una cosa del genere? Non sono innamorata di Jared»
«Si però lo stavi guardando con lo sguardo di chi prova più di una semplice amicizia»
«Non lo stavo guardando affatto così» Sbotto, scuotendo la testa irritata. 
«Lo dico per te, Jared è una persona fantastica, ma in amore ha sofferto, e non se la cava tanto bene, è meglio quando è solo. Ha gli amici, la band e i fan, credo che gli basti»
Forse ha ragione, forse è meglio che la smetti di farmi tanti film mentali per una cosa che non sarà mai possibile. Jared non ha mai avuto un lieto fine amoroso, magari davvero è meglio che stia da solo. Gli sarò amica, niente di più. 
«Jason?»
«Si?»
«Non raccontare a Shannon della nostra conversazione»
«Certo» Sorride, ricambio, poi ritorno a guardare attraverso il vetro. Hanno dato la pubblicità, Jared mi sta guardando ancora. Vorrei ricambiare il sorriso, ma non voglio fare un passo sbagliato. Abbasso lo sguardo e mi allontano, andando in bagno.
Apro la porta, e bam. Credo di aver colpito qualcosa, o qualcuno. 
Ritrovo dietro la porta un ragazzo con un mano che preme sulla fronte, ecco chi avevo colpito. 
«Oddio, scusami. Stai bene?» Chiedo preoccupata e imbarazzata. 
«Sto bene, sto bene» Il ragazzo stringe gli occhi e quando li riapre mi sorride. 
«Piacere, sono John»
«Christine, ma puoi chiamarmi Cri. Sicuro di stare bene?» Solo ora noto che ha un sorriso meraviglioso, due occhi verdi grandi, castano chiaro, con un po' di barbetta, alto, muscoloso. 
«Ora sto meglio» Sorrido imbarazzata, e abbasso lo sguardo. Rimaniamo così in silenzio per un po', ma la pipì scappa. 
«Beh, io dovrei..» Con un gesto nervoso della mano indico il bagno. 
«Certo» Prima di uscire dalla stanza, mi guarda. «Ci vediamo»
Annuisco. «Ci vediamo» Chiude la porta, e per un attimo metabolizzo l'incontro. Ho fatto colpo, e lui ha colpito me. 
Sorrido fiera, e mi dirigo verso la toilette. 
 
28 Febbraio 2007
 
Sono le sette e mezzo di mattina e Leto già ha chiamato due volte, quando questa mattina avevo deciso di fare un po' di jogging, per evitare l'espansione territoriale dei miei fianchi. E quando torno, me lo ritrovo fuori porta.
«Buongiorno» Sbuffo, apro la porta e lo faccio entrare. 
«Buongiorno Jared» Entra con una smorfia, mi chiudo la porta alle spalle e vado in cucina a prendere il mio succo d'arancia. 
«Ti posso offrire qualcosa?» Chiedo, mentre lui si dà un'occhiata in giro.
«Non ero mai venuto qua» Lo prendo per un no. Riempio il mio bicchiere e lo raggiungo in salotto. 
«Si può sapere cosa vuoi di prima mattina?»
«È sempre bello vederti» Ironizza, roteo gli occhi, e finisco il mio succo. 
«Vedo che ci teniamo in forma» Puntualizza, dando uno sguardo al mio outfit da sportiva. Ho una canotta bianca e un leggins nero e un paio di sneakers bianche.
«Scusami, anche gli essere umani provano ad apparire sexy» Ghigna e si avvicina a me, mettendomi a disagio. 
«Stai dicendo che sono sexy?» Ecco, ci risiamo. Dannati quegli occhi azzurri. 
«Anche se fosse? Non credo sia la prima a dirti che sei sexy, no?»
«Infatti non sei la prima, però detto da te profuma di vittoria.» 
«Ti ricordo che sei stato tu a dirmi di non farmi desiderare da te» Si avvicina ancora di più, mantenendo il suo sorrisetto e i suoi occhi su di me. La situazione sta degenerando.
«Non ti sei chiesta il perchè?» Davvero vuole giocare a questo gioco?
«Si, ma non ho saputo dare risposta. Potresti togliermi ogni dubbio?»
«Non ci provare, non ti darò questa soddisfazione»
«Quale soddisfazione?» Faccio la finta tonta, e il suo corpo ormai è poco distante dal mio, ma non devo cedere. 
«Smettila» 
«Sei in difficoltà?» Ghigna, poi mette una mano dietro al mio fianco destro e mia attira a sè. Ok, ora il mio corpo potrebbe non rispondere più al mio cervello. Sento il suo respiro sul mio viso, la sua mano che preme sempre di più il mio fianco. 
«Sei in difficoltà?» Ora non so proprio cosa rispondere. 
  
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