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Autore: Justice Gundam    20/09/2007    4 recensioni
Molto tempo fa, in uno dei Mondi Digitali conosciuti, un Digimon angelico dotato di poteri incommensurabili riuscì a porre fine ad una lunga guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali... ma qualcosa andò storto, e Lucemon, questo il suo nome, divenne un tiranno, animato dal solo desiderio di sottomettere tutto il creato al suo crudele 'nuovo ordine'. Questo è quanto avvenne... Questa storia è il prequel delle mie storie di Digimon, e ad esse si ricollega. Sommario un pò penoso, ma prometto che la storia sarà migliore!
Genere: Generale, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Lost Past-04

Digimon: The Lost Past

Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam

 

Hmmm... è una mia impressione, o sta diventando sempre più difficile scrivere l'introduzione? No, perchè ogni volta devo farmi venire in mente le parole giuste per iniziare... ^_^

Comunque, a tutti i miei lettori, bentornati a 'The Lost Past'! La volta scorsa, dopo aver visto qualche spezzone dell'apprendistato del piccolo Lucemon, quest'ultimo ha iniziato la sua discesa verso il Mondo Digitale della Frontiera, dove lo aspetta un mare di caos e distruzione in netto contrasto con l'ambiente paradisiaco nel quale è stato cresciuto. Riuscirà a portare un pò di pace in quella terra rovinata dal conflitto? Non mi aspetto di fare un capitolo molto lungo, ma spero che risponderà bene alla vostra domanda...

E come sempre, prima di iniziare, devo rispondere a chi mi lascia gentilmente recensioni...

Ah, per questo aggiornamento ce n'è solo una... beh, KillKenny, non si può dire che il tuo punto di vista sia errato. Poche cose inebriano più del potere, e i Digimon divini se ne accorgeranno a loro spese... ma la ribellione di Lucemon non avverrà subito subito: ci sarà dietro qualcosa di un attimo più sostanzioso della semplice sete di conquista...

Ah, no, non solo una! C'è anche quella di TopoMouse! Beh, vedi, ho voluto sottolineare il fatto che Lucemon non abbia mai conosciuto, almeno fino a questo momento, vere e proprie avversità... e ho voluto anche rendere l'idea di quanto netto, e devastante, sarà poi il suo cambio di carreggiata! Dopotutto, come si suol dire, chi ha fatto esperienza del bene e poi gli ha voltato le spalle, è sicuramente più colpevole - e più crudele - di chi non ha mai conosciuto altro che l'oscurità...

Tutto qui, davvero! Non avevo nulla di particolare da dire, quindi... vi lascio a questo nuovo capitolo! Non mi aspetto che sia nulla di eccezionale, ma... sappiatemi dire come lo avete trovato!

E come sempre, buona lettura!

 

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Capitolo 4 - Arrivo nel Mondo Digitale

 

Il viaggio lungo il passaggio dimensionale si rivelò più corto di quanto Lucemon avesse osato sperare, e ben presto il piccolo angelo giunse nelle vicinanze del Mondo Digitale a cui era stato assegnato.

"Quindi questo... è il Mondo Digitale della Frontiera... non avevo mai visto prima niente di simile." disse tra sè, guardando incuriosito l'enorme globo, avvolto da una calda luce bianca e risplendente del blu dell'oceano e del verde delle foreste vergini. La bianca lanuggine delle nuvole interrompeva a tratti il panorama, come greggi di pecore fluttuanti. Visto da lassù, quel pianeta era davvero uno spettacolo suggestivo, e nulla avrebbe fatto credere che in realtà in esso divampasse una guerra feroce ed insensata...

E tuttavia, grazie ai suoi sensi sovrumani, Lucemon capiva che la tranquillità di facciata nascondeva l'orrore della guerra che si combatteva praticamente ovunque; riusciva a percepire uno sgradevole sentore di odio e desiderio di combattere, che pervadeva quasi tutta la superficie del pianeta... quasi riusciva a sentire le urla, il caos e il frastuono delle battaglie che imperversavano ovunque, e alla sua mente pura queste sensazioni arrivavano come crudeli macigni. Essendo nato e cresciuto nella dimora di Huanglongmon, la roccaforte del Bene assoluto, non era abituato a percepire tanta malvagità, e per quanto fosse preparato ad essa, grazie agli avvertimenti che gli avevano dato il Primo Digimon e i suoi seguaci, si sentì comunque stringere il cuore.

"Huanglongmon-sama e i miei maestri avevano ragione... questo mondo è davvero in preda al caos, riesco a sentirlo anche da questa distanza..." riflettè ad alta voce il cherubino, mentre la sfera di bianca luce sacrale che lo conteneva si apprestava a fare il suo ingresso. "E il mio compito è quello di porre fine a tutto questo, in modo che nessun Digimon debba soffrire mai più... e va bene, allora cerchiamo un punto da dove iniziare..."

I suoi occhi celesti, ora leggermente serrati in un'espressione di assoluta concentrazione, cominciarono a scandagliare attentamente la superficie del pianeta, in cerca di un luogo in cui rivelarsi agli abitanti. Lucemon stava deliberatamente cercando un'area in cui stesse infuriando una grande battaglia, in modo da interromperla e parlare a tutti i Digimon presenti della futilità di quanto stavano facendo... Ci doveva essere un luogo, da qualche parte...

Un momento!

Eccolo lì, infatti! I sensi di Lucemon furono repentinamente investiti da una sensazione negativa ancora più forte, proveniente da un grande continente solcato da grandi catene montuose, che una volta doveva essere stato un luogo idilliaco, ma che la devastazione della guerra aveva visibilmente tramutato in una specie di gigantesco incubo divenuto realtà. Ancora adesso, riusciva a capire il piccolo angelo, la battaglia stava andando avanti tra due eserciti altrettanto enormi e potenti, senza vincitori nè vinti.

Lucemon riflettè per un istante... poi, prese la sua decisione e iniziò a scendere verso il continente in preda alle ostilità. Un brivido pieno di eccitazione, impazienza, determinazione e forse anche un sospetto di paura attraversò il suo piccolo corpo, e il cherubino inspirò profondamente l'aria pura e gelata come se volesse calmarsi e prepararsi mentalmente al suo primo, forse più difficile, giorno di lavoro.

Ad un semplice comando mentale di Lucemon, la sfera di luce nella quale era rinchiuso fece rotta verso il punto da lui designato, muovendosi con la rapidità e la grazia di una cometa, e con il silenzio perfetto di una libellula.

"Andiamo dunque. Il lavoro che mi attende non sarà breve." concluse Lucemon.

 

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In uno degli sterminati campi di battaglia in cui ormai si erano trasformate molte zone di DigiWorld, un enorme esercito di Digimon umanoidi era schierato e in posizione, pronto a ricevere un altrettanto grande battaglione di Digimon animali. Armi manufatte e artefatti tecnologici scintillavano minacciosamente alla luce del sole filtrata dalle nuvole grigie e nere, in opposizione alle zanne e agli artigli che venivano sfoderati dall'altra fazione. Urla di battaglia e ruggiti pieni di animosità squarciavano l'aria, proveniendo da una parte e dall'altra, e immergendo la zona in un frastuono infernale che faceva da preludio al violento scontro che si preparava. Nè stendardi, nè ornamenti venivano esibiti da nessuno dei due eserciti... c'era soltanto la cieca, feroce determinazione a distruggere coloro che stavano loro davanti. O almeno, così sembrava... visto che in quelle marmaglie urlanti l'individualità si perdeva e il soggetto scompariva... Ma se i comandanti dei rispettivi eserciti si fossero presi la briga di controllare il morale delle loro truppe, invece di scagliarle l'una contro l'altra come niente fosse, si sarebbero accorti che non tutti i loro soldati erano esattamente entusiasti di quella battaglia...

Ma ormai, l'odio tra le due tipologie di Digimon andava avanti da così tanto tempo, che già esso da solo forniva alla guerra l'inerzia sufficiente ad andare avanti. Farsi la guerra era diventato quasi un obbligo morale, una parte integrante della vita a DigiWorld senza il quale si sarebbe arrestato tutto... ma questo non significava che i Digimon fossero tutti a favore di questa violenza...

Ciò nonostante, i leader delle due fazioni insistevano a portare avanti le ostilità, per principio o per puro e semplice puntiglio. Uno di essi, a capo dell'esercito dei Digimon umanoidi, era un Silphymon, una creatura umanoide vagamente simile ad un'arpia la cui metà inferiore era quella di un uccello rapace dalle piume rosso mattone, con una larga coda piumata e zampe dotate di grandi artigli bianchi... mentre la metà superiore sfoggiava dei muscoli ben sviluppati e delle braccia leggermente più lunghe della norma dalle quali spuntavano piume bianche dalla punta rossa. Indossava un paio di spalliere, una cintura e un pettorale di metallo, assieme ad un visore grigio che copriva i suoi occhi e scompigliava leggermente i suoi lunghi capelli rossi e le sue orecchie frastagliate... ma anche così, si poteva quasi sentire la scintilla di odio fanatico che bruciava all'interno del suo cuore!

"Digimon umanoidi!" esclamò l'uomo-aquila, squadrando da una posizione di superiorità l'esercito dei Digimon animali schierato a non più di qualche centinaio di metri di distanza. "Voi sapete perchè siamo qui oggi! Dobbiamo difendere la nostra dignità, e il nostro predominio su DigiWorld! Quei barbari senza cultura, i Digimon animali, sono una minaccia per tutti noi, per la nostra civiltà e per la nostra sopravvivenza! Per questo, noi dobbiamo opporci a loro, e farli stare al loro posto, visto che non comprendono la loro posizione di inferiorità! La nostra è una lotta per la giustizia! Noi siamo il progresso, la civiltà! Noi siamo il futuro di DigiWorld, e non abbiamo bisogno di quelle bestie senza cervello per costruire il domani! Siete d'accordo con me, vero?"

Un urlo collettivo si levò dall'esercito dei Digimon umanoidi, proveniente da tutti coloro che detestavano i Digimon animali quanto quel Silphymon... ma molti, che erano lì soltanto perchè ne erano costretti, restarono in silenzio, preparandosi mentalmente all'ennesima battaglia che non volevano combattere. Ignaro del malcontento di molti suoi guerrieri, Silphymon annuì e sfoderò un feroce sogghigno, per poi tornare a scrutare la formazione dei Digimon animali, anch'essi arringati a dovere dal loro comandante...

Il leader dei Digimon animali era una strana creatura che ricordava parecchio un incrocio tra un cavallo e un'aquila: coperto per la metà posteriore da un mantello di corto crine, e per la metà anteriore da morbide piume, entrambi bianco-azzurrini con soltanto qualche striscia blu sulle zampe posteriori e sull'addome, era lungo circa tre metri, e aveva un corpo snello e muscoloso al tempo stesso, con dei lunghi artigli da rapace là dove sarebbero dovuti essere gli zoccoli anteriori, e grandi ali bianche che spuntavano dalle spalle. Portava un campanellino dorato attorno al collo, e la testa era quella di un uccello predatore, con un grosso becco leggermente uncinato, dei segni rossi in stile indiani d'America sugli zigomi, occhi azzurri come il cielo e delle lunghe orecchie triangolari, mentre il resto del corpo era da cavallo, con gli zoccoli posteriori dorati (ma da essi, particolare che sarebbe sembrato fuori posto se non si fosse trattato di un animale mitologico, spuntavano tre lunghi artigli neri) e una folta coda grigia che si agitava nervosamente dietro di lui, esprimendo la sua eccitazione per la battaglia imminente. Questa creatura, un HippoGryphomon, teneva lo sguardo sul comandante dell'esercito nemico, pronto a scagliarsi su di lui...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: HippoGryphomon

Tipo: Animale Mitologico

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Heat Wave, Sonic Voice

Questo raro Digimon ha una personalità feroce e aggressiva, combinata ad una velocità quasi supersonica che lo rende un combattente di tutto rispetto! Si dice che il suo grido di battaglia sia in grado di gettare i suoi nemici nella confusione.

 

"Miei fratelli... le parole sono inutili a questo punto!" esclamò HippoGryphomon, con una voce potente ed imperiosa che risuonava nelle orecchie delle sue truppe, Digimon animali di ogni forma e dimensione, senza che lui neanche fosse voltato verso di loro. "Noi siamo qui per proteggere la purezza della razza dei Digimon da quegli apostati che vorrebbero pervertirla e farci dimenticare le nostre radici! E noi... abbiamo forse intenzione di permetterglielo?"

Ancora una volta, un coro di ruggiti di protesta e urla di battaglia si levò dallo schieramento, unendosi al già assordante frastuono e immergendo quello che presto sarebbe diventato il campo di battaglia in un caos ancora più soffocante.

"Certo che no!" si sentì distintamente una voce ringhiante, in risposta alla domanda di HippoGryphomon. "Noi combatteremo per impedire a quei disgustosi Digimon umanoidi di fare una cosa così mostruosa!"

"Siamo con lei, signor HippoGryphomon!" esclamò un altro Digimon, esagitato dalla foga con cui l'animale mitologico aveva parlato. Ghignando soddisfatto, HippoGryphomon puntò un indice artigliato verso le truppe dei Digimon umanoidi, che avevano deciso di rompere gli indugi e si stavano precipitando lungo il dislivello roccioso che li separava dai loro eterni rivali, in uno sferragliare da incubo di armi e corazze che li faceva sembrare animaleschi quanto loro! Ironia della sorte, pensò il Digimon mitologico, proprio loro che si vantavano della loro intelligenza superiore e della loro inventiva, alla fine si erano fatti talmente accecare dall'odio da ricorrere al metodo più primitivo e semplice... l'attacco frontale! Tuttavia, l'esperienza aveva insegnato ad HippoGryphomon che poteva essere un trucco, e ci poteva essere qualche altro contingente di Digimon umanoidi pronto ad intervenire dai lati o da retro... l'astuzia diabolica di quegli insulti alla razza dei Digimon non conosceva limiti! Perciò, decise di non correre rischi e fece disporre le sue truppe a quadrato, in modo da poter opporre a qualsiasi attaccante una solida fila di difensori.

"Stanno arrivando!" tuonò l'ippogrifo, aprendo le sue maestose ali e librandosi in volo assieme a qualche centinaio di suoi seguaci. Di fronte a loro, anche i Digimon umanoidi avevano fatto decollare i loro attaccanti aerei, tra cui c'era anche il Silphymon comandante... "Mettetevi a quadrato e cominciate ad avanzare! Li prenderemo a metà strada, e gli faremo fare la fine che meritano! Per la purezza della razza dei Digimon, compagni... combattiamo!"

L'ordine di HippoGryphomon venne eseguito con fin troppa solerzia, e in men che non si dica, i Digimon animali erano schierati in una compatta formazione di muscoli, zanne, artigli, tentacoli e innumerevoli altre armi naturali, tutti pronti a ricevere i loro acerrimi rivali e farli a pezzi! La distanza tra i due eserciti si stava assottigliando sempre di più, e assieme alla vicinanza crescevano le grida di battaglia, il clangore e la sete di sangue! Anche i Digimon che non erano contenti di essere là si sentivano percorrere da un feroce desiderio di combattere, se non altro per restare vivi un giorno di più...

Ormai soltanto una ventina di metri separavano Silphymon e HippoGryphomon... e i due comandanti già sfoderavano gli artigli per farsi a pezzi a vicenda...

Quando accadde qualcosa che nessuno aveva previsto!

In mezzo ai due leader degli eserciti nemici, la terra sembrò sollevarsi da sola, proiettando verso il cielo brandelli di argila e fango, mentre una colonna di accecante luce bianca si levava dalle profondità del terreno, come una sorta di enorme geyser luminoso, e separava i due eserciti proprio a pochi istanti dallo scontro! Con un grido di terrore, Silphymon e HippoGryphomon balzarono all'indietro, appena in tempo per non essere inghiottiti dalla scintillante colonna di energia, il cui frastuono aveva coperto persino quello dei due schieramenti! Tutti i Digimon, sia da una parte che dall'altra, si erano fermati di botto, e i loro sguardi seguivano come ipnotizzati la colonna di luce mentre questa proseguiva il suo corso, diradava le nubi di polvere e detriti che ostruivano il cielo, e permetteva così a dei dorati raggi di sole di raggiungere dopo tanto tempo la landa deserta, martoriata dalla guerra. L'intensità della luce fu tale che i due comandanti e le truppe che si trovavano nelle prime file dovettero coprirsi gli occhi!

"Ma che diavolo..." esclamò Silphymon. "Cosa significa tutto questo? E' un vostro trucco, maledetti barbari?"

"Non... non dare la colpa a noi, sgorbio umanoide!" rispose HippoGryphomon con tono offeso. "Non useremmo mai i trucchetti da codardi di cui voi vi fate vanto!"

La luce era diventata così abbagliante, e il rumore dell'impatto così assordante, che Silphymon quasi non riuscì a sentire la risposta, nè a vedere l'esercito nemico che (prendendo giustamente esempio dal suo) si ritirava lentamente. "Ugh... e... e allora... cosa diavolo è questa cosa? Chi osa intromettersi in questa battaglia?"

Tra le esclamazioni delle due fazioni intimorite, e la rabbia dei comandanti, la colonna di luce si espanse ancora di qualche metro, risucchiando verso il cielo ingombro ancora qualche zolla di terra, ma senza fare danni ai Digimon presenti. Il caos, la luce e il frastuono durarono ancora per qualche secondo... prima che tutto, gradualmente, cessasse, lasciando al proprio posto soltanto delle innocue scintille di luce dorata che fluttuavano leggiadramente... e un piccolo Digimon simile ad un grazioso bambino biondo con numerose ali piumate, occhi azzurri e limpidi che risplendevano di vita, e una toga bianca che avvolgeva il suo piccolo corpo, talmente sottile da sembrare quasi trasparente. La meraviglia per quell'apparizione era tale, che entrambi gli eserciti sembravano aver dimenticato la loro sete di sangue, e restavano fermi, increduli, ad osservare il nuovo Digimon che scendeva delicatamente, accompagnato da qualche piuma luminosa. Era uno spettacolo meraviglioso, quasi toccante... una scintilla di purezza ed innocenza in mezzo a quel campo di battaglia dove migliaia di Digimon avevano perso la vita per una causa così futile...

"E... e tu..." riuscì a balbettare HippoGryphomon, non appena lo shock gli ebbe permesso di articolare qualche parola. "Da... da dove sei venuto? Cosa ci fai qui? E soprattutto... chi sei, e come ti permetti di interferire?" Per sottolineare il concetto, il Digimon metà cavallo e metà rapace avanzò minacciosamente verso il piccolo angelo, sicuro di riuscire ad intimorirlo grazie alla semplice differenza di stazza. Inutile dirlo, rimase piuttosto interdetto quando il piccolo 'intruso' si limitò a guardarlo con un'espressione dolce, comprensiva... quasi paterna!

Poi, parlò, e la sua voce suonava limpida come l'acqua di una sorgente alpina.

"Salute a voi, Digimon di questo mondo tormentato. Posso capire che la mia apparizione, così improvvisa, vi abbia sorpreso... perciò, mi presenterò come credo sia giusto." disse, prendendo appena un metro di quota in modo da potersi rivolgere a tutti i Digimon presenti... i quali, da parte loro, continuavano a guardare come ipnotizzato la piccola figura angelica. Istintivamente, sentivano che era lì per dare loro una notizia che li avrebbe riempiti di gioia...

"Il mio nome è Lucemon. Sono un Digimon che è stato creato e istruito per mettere fine a questa insensata guerra tra Digimon, e per condurre questo Mondo Digitale ad un futuro in cui non sarà rovinata la felicità di nessuno." proseguì serafico il bambino angelico. "So che in questo Mondo Digitale, già è molto tempo, voi Digimon animali, e voi Digimon umanoidi... vi state contendendo la supremazia, ognuno di voi pretendendo di essere intrinsecamente superiore alla propria controparte..."

Silphymon, irritato da quei discorsi che sembravano ridicolizzare quella che lui definiva una 'lotta per la giustizia', interruppe bruscamente il piccolo Lucemon. "Noi Digimon umanoidi SIAMO superiori a quelle... quelle... BESTIE!" ringhiò, enfatizzando ogni parola come se volesse far capire che quello che diceva era scontato. "Come potremmo non esserlo? NOI abbiamo costruito abitazioni, strade, città e mercati... NOI abbiamo portato la cultura nel Mondo Digitale, abbiamo promosso la scienza e la comunità, abbiamo collaborato per il miglioramento di DigiWorld! Mentre questi animali senza cervello non fanno altro che cacciare e foraggiare, vivendo alla macchia e soddisfacendo solo i loro bassi istinti! Quei barbari sono inutili per DigiWorld! La loro presenza non fa altro che rallentare il nostro progresso! E' per questo che li dobbiamo eliminare!"

"MENZOGNE!" tuonò inferocito HippoGryphomon, gli occhi dardeggianti d'ira e fissi sul suo rivale, e reso forte di un piccolo gruppo di Pteramon (Digimon simili a pterodattili meccanici con dei missili montati sulle ali) che gli si era avvicinato. "Quegli sgorbi che si fanno chiamare Digimon umanoidi... questi ABOMINII... sono LORO ad essere solo un peso morto per DigiWorld! Con le loro città, le loro strade e le loro fabbriche erodono sempre più le aree naturali, e deturpano questo mondo! Non solo, ma pretendono anche di corrompere la natura di noi Digimon... costringendoci ad abbracciare quella mentalità... quella CULTURA, loro la chiamano... che essi propugnano! A noi Digimon non serve la conoscenza o l'istruzione! Anche senza di esse, noi Digimon animali riusciamo lo stesso a vivere bene, a stare in gruppo, a gioire, a comunicarci i nostri sentimenti! E invece questi farabutti... dicono di essersi elevati ad un livello superiore, quando tutto quello che fanno, in realtà, è andare contro lo scopo per cui i Digimon esistono!"

"E' per questo che voi siete una massa di animali senza cervello!" tuonò Silphymon. "Vi rifiutare di evolvere! Volete continuare a vivere come dei bruti! C'è bisogno di altro, per provare che noi Digimon umanoidi siamo superiori a voi?"

"Smettetela."

Una sola parola, detta senza rabbia e senza rancore, ma con un tono di distacco e al tempo stesso di autorità, fece cessare il battibecco tra i due comandanti, che stava minacciando di infervorare di nuovo gli altri Digimon. Lucemon, considerando deboli le argomentazioni di entrambe le parti, aveva interrotto quella discussione, che in realtà non serviva ad altro che ad imporre il proprio punto di vista all'altro, e svolazzò leggiadramente vicino ai due contendenti, facendosi arbitro tra le fazioni.

"Il punto di vista di entrambi voi... non è sbagliato. E, al tempo stesso, non è nemmeno giusto." dichiarò, in maniera piuttosto sibillina. "Silphymon, tu dici che i Digimon umanoidi hanno contribuito allo sviluppo di DigiWorld con le loro scoperte, la loro cultura, e la loro organizzazione. Mentre tu, HippoGryphomon, sostieni che voi Digimon animali vivete secondo natura, rifiutando di farvi sofisticare da inutili cavilli. Entrambi voi, avete esposto un comprensibile punto di vista e l'avete giustificato secondo quello che ritenevate corretto. Come mi è stato insegnato, la verità sta nel mezzo."

Sotto gli sguardi dubbiosi - per non dire sospettosi - dei due comandanti, Lucemon aprì le sue magnifiche ali piumate, ora rivolto agli eserciti. "Quello che dicono i Digimon umanoidi non è del tutto sbagliato. Nè è del tutto giusto. E lo stesso si può dire dei Digimon animali, non sono nè completamente nel giusto, nè completamente in torto: quello che entrambi voi sembrate aver dimenticato, è che sia i Digimon animali che i Digimon umanoidi hanno il loro ruolo nel mantenimento dell'equilibrio di questo mondo, e nessuno dei due potrebbe esistere senza l'altro. Davvero non c'è altro modo che questa guerra, per conciliare le differenze tra di voi? Davvero l'unica soluzione è l'eliminazione del nemico? Non sarebbe molto più semplice e più giusto risolvere i nostri disaccordi con il confronto pacifico e il dialogo, come dovrebbe fare ogni Digimon che si ritiene davvero moralmente superiore? Già troppo a lungo il Mondo Digitale della Frontiera è stato piagato da questa disputa senza senso... disputa della quale, sono convinto, molti dei Digimon qui presenti farebbero volentieri a meno. E poi, la verità è che sconfiggendo il vostro avversario, in questo caso sconfiggete voi stessi. Non ci avete mai pensato?"

HippoGryphomon grugnì con espressione derisoria. "Hmph! Dì pure quello che vuoi, nuovo arrivato, ma non credo che i miei guerrieri ti ascolteranno! I Digimon animali e i Digimon umanoidi si odiano per principio... e la pace tra loro non sarà mai possibile!"

"Per una volta, sono d'accordo con questi barbari primitivi." sentenziò Silphymon. "Nessuno, nei nostri eserciti, ascolterà mai le tue sciocchezze. Essi vogliono una sola cosa, e cioè annientare il nemico che sta davanti a loro! La tua, angioletto, è una voce che grida nel deserto..."

Anzichè offendersi per quei commenti maleducati, Lucemon sorrise con infinita pazienza. Azulongmon, Verdandimon e Iupitermon lo avevano avvertito, che molti Digimon avrebbero accolto in quel modo il suo annuncio di pace. "Molto bene... voi dite che nessun Digimon qui presente vuole la pace. Voi dite che tutti loro desiderano la guerra... desiderano combattere altre inutili battaglie e rischiare le vite loro e dei loro compagni in scontri senza costrutto..."

"Tanto anche se i Digimon muoiono, si trasformano in un Digi-Tama e rinascono in un Primary Village!" lo interruppe bruscamente Silphymon.

Lucemon gli fece cenno di attendere, alzando il palmo della mano. "Ti inviterei a non interrompere gli altri mentre parlano. Le tue parole, Silphymon, dimostrano che non hai per niente centrato l'argomento, uno... e due, che non ti interessa nulla delle vite dei tuoi uomini, che pure vorresti guidare. Qui non si sta discutendo del fatto che un Digimon rinasca. Anche se è così, credi davvero che i Digimon non soffranno per la perdita di un loro compagno? Tutti i Digimon qui presenti sono dotati di sentimenti ed emozioni, esattamente come te... come te, HippoGryphomon... e come me. Ora, tornando al discorso di prima... vogliamo verificare se davvero tutti i guerrieri qui presenti sono decisi a portare avanti questa infinita battaglia? Avendo scelta, fratelli Digimon, cosa preferireste? Combattere o tornare a casa a vivere la vostra vita di tutti i giorni? Rispondete pure senza sentirvi obbligati... nè da me, nè dai vostri comandanti! Dite semplicemente quello che pensate!"

Quando Lucemon si fermò per osservare le reazioni dei Digimon, sia lui che i due comandanti poterono sentire che diverse voci si levavano dalle due schiere... e soltanto poche sembravano non essere d'accordo con il piccolo angelo!

"Però... devo dire che questo Lucemon ha ragione..." mormorò un Meramon tra le fila dei Digimon umanoidi. "In effetti, io sono qui più che altro per fedeltà alla mia razza, ma non ho nulla contro i Digimon animali!"

"Lo stesso vale per me!" esclamò un Apemon che si trovava lì vicino. "Sono stufo di questa guerra! Sono già stato cancellato, e di conseguenza sono rinato, più volte di quante mi faccia piacere contare... e tutto questo per cosa? Per uno stupido puntiglio dei miei superiori? Niente da fare, non ci sto più!"

"Sì, quel nuovo arrivato ha ragione..."

"Sono stanco anch'io di combattere! Non si può trovare una soluzione pacifica?"

"Hai ragione, Lucemon! Questa guerra è inutile!"

L'espressione di Silphymon, dopo aver sentito la reazione dei suoi 'fedelissimi' alle parole di Lucemon, passò dalla sicurezza all'incredulità e all'oltraggio! Che razza di follia era quella? I suoi soldati... stavano abbandonando il loro comandante... soltanto per le parole senza senso di quello stupido angioletto, che non sapeva niente di come andavano le cose nel Mondo Digitale della Frontiera! No, non poteva permetterlo!

"Che... che... che cosa vi salta in mente di fare, idioti?" sbraitò, rivolto ai numerosi Digimon che si erano già staccati dall'armata. "Avete forse dimenticato il motivo per cui stiamo combattendo? La nostra lotta per salvare DigiWorld da quei selvaggi senza cervello? Noi siamo qui per preservare la nostra cultura... e per consentire al Mondo Digitale di progredire! Non ditemi che ve lo siete dimenticato!"

A rispondergli fu un Garudamon che si era librato in volo in quel momento. "No, comandante Silphymon! Non ce ne siamo dimenticati... solo che ormai, non ci importa più niente di quello che dici tu! Tu non sei mai stato cancellato in battaglia? Non hai mai visto uno dei tuoi amici cancellato davanti ai tuoi occhi? Beh, noi lo abbiamo sperimentato... molti di noi più di una volta, per giunta! E possiamo dirti, in tutta coscienza, che non ci va di proseguire per questa strada, se ce n'è un'altra più pacifica! Finora abbiamo sempre sopportato senza dire nulla... ma ora, questo bambino è venuto ad offrirci qualcosa di diverso! A dare un nuovo significato alle nostre vite! Quindi, di tutto quello che puoi dire sulla presunta superiorità di noi Digimon umanoidi... non ci importa più nulla! Costruiremo un DigiWorld migliore... anche a fianco dei Digimon animali!"

Silphymon si sentì avvampare quando un coro di ovazioni si levò dall'esercito dei Digimon umanoidi... e ancora di più quando HippoGryphomon gli sghignazzò in faccia, deridendo la sua presunta debolezza come comandante!

"Huhuhuhuuu... vedo, come ti sono fedeli i tuoi uomini! Una bella dimostrazione di fedeltà alla causa!" sghignazzò il Digimon mitologico, il becco uncinato sollevato boriosamente verso il cielo. "Beh, nulla a che vedere con i miei, che sicuramente non si saranno lasciati incantare dalla retorica di questo marmocchio. Giusto, fratelli miei?"

Il brusco risveglio dal suo sogno ad occhi aperti arrivò una frazione di secondo dopo. "Sbagliato!" esclamò un gigantesco Kuwagamon verde, spalancando le sue enormi mandibole per dare maggiore enfasi alla sua protesta. "Anche noi ci siamo stufati di combattere, HippoGryphomon! Questa è una guerra a cui ormai crede soltanto un gruppetto di fanatici... per quanti riguarda noi, siamo pronti ad abbandonarla!"

"Siamo con te, Kuwagamon!" ringhiò un Boarmon, un Digimon simile ad un grosso cinghiale dalla pelliccia rosso-arancione che emanava lingue di fuoco. "I nostri comandanti dicono che i Digimon umanoidi vogliono pervertire la natura di noi abitanti di DigiWorld... ma io dico che questa guerra, portata avanti solo per dei vuoti principi, è una cosa che va ancora di più contro il nostro scopo! Noi Digimon animali combattiamo per difenderci o per sopravvivere... non per dimostrare a tutti che siamo migliori!"

Proprio come era successo con i Digimon umanoidi, molti membri dell'esercito dei Digimon animali si staccarono dal corpo principale, esclamando quei cori di protesta contro la guerra che fino a quel momento avevano tenuto dentro di sè per paura di rappresaglie! Da una parte e dall'altra, quella vallata che sarebbe dovuta diventare il luogo dell'ennesimo massacro... stava risuonando, invece che dello sferragliare di armi e artigli, di ovazioni a Lucemon e proteste contro la guerra! Pochi erano i Digimon che non aderivano... la maggior parte si era già, dentro di sè, preparata a seguire Lucemon e la sua offerta di un futuro migliore!

Tuttavia, la cosa non andava per niente a genio ai due comandanti... in particolare ad HippoGryphomon, che aveva visto i suoi guerrieri ammutinarsi proprio dopo essersi vantato della loro devozione alla sua causa! Con il becco spalancato per la rabbia e l'incredulità, il Digimon metà rapace e metà cavallo osservava la torma di Digimon animali che, dopo essersi staccata dalla sua schiera, si univa ai Digimon umanoidi ribelli - delitto inaudito! - e si metteva a protestare contro di lui, contro la loro 'sacra' causa... e contro l'intera guerra umanoidi-animali!

"Siamo stufi di combattere!"

"Sì, Lucemon ha ragione!"

"Basta con le armi... perchè non possiamo vivere assieme in pace?"

Livido in volto per la rabbia, le mani artigliate che tremavano per il desiderio di uccidere qualcuno, HippoGryphomon si voltò verso la causa più immediata di quella intollerabile ribellione... e i suoi occhi da predatore si strinsero minacciosamente non appena si posarono sul piccolo cherubino biondo che, con la semplice parola e la promessa di far cessare la violenza, aveva portato tutti quei Digimon dalla sua parte!

Sì, era sua la colpa di tutto... e avrebbe pagato!

"Tu, miserabile insetto..." sibilò HippoGryphomon, voltandosi ferocemente verso Lucemon che lo osservava impassibile, provando una sorta di distaccata compassione per quella che, ai suoi occhi, appariva come uno scatto di rabbia impotente. "Sei riuscito a far rivoltare i miei fedeli fratelli contro di me grazie alla tua lingua scaltra, eh? Beh, se continui così, qualcuno potrebbe tagliartela, lo sai?"

"Per quanto mi irriti essere d'accordo con un Digimon animale, quello che lui dice corrisponde a quello che penso!" esclamò Silphymon. I due Digimon si erano messi a svolazzare attorno a Lucemon in cerchi sempre più stretti, per trasmettergli il messaggio che ormai per lui non c'era più scampo... ma l'angioletto biondo non cambiava di una virgola la sua espressione pacifica, e non sembrava nemmeno portare rancore verso chi stava cercando di ucciderlo. "Anche se sei riuscito a convincere una manciata di codardi, ci basterà farti fuori per ricordare loro chi è che comanda qui! Dopo che ti avremo tolto di mezzo, l'eco delle tue parole si spegnerà, e noi torneremo alla nostra giusta guerra contro questi barbari!"

Lucemon sospirò e scosse la testa, come un adulto che ascolta i capricci di un bambino viziato senza darci tanto peso. "Sigh... sembra che voi due non abbiate afferrato il concetto... vedete, anche se io venissi ucciso, questo non toglierebbe che i vostri sottoposti sono quasi tutti contrari a questa guerra. Anche senza di me, ora che hanno trovato il coraggio di parlare liberamente, essi continuerebbero a protestare. Come potete vedere, ormai la vostra guerra è agli sgoccioli... come si può portarla avanti, senza nessuno che ci crede più?" chiese retoricamente.

"Non avrai di che preocuparti per questo..." ringhiò HippoGryphomon prendendo fiato. "Visto che adesso sarai cancellato! Heat Wave!"

Congiungendo tra loro le zampe anteriori artigliate, il feroce Digimon alato scagliò dai loro palmi una potente scia di fiamme scarlatte che attraversò l'aria con un sibilo e colpì direttamente il piccolo corpo apparentemente indifeso di Lucemon, esplodendovi contro e tingendo l'aria tutt'attorno di rosso! Con un ghigno, HippoGryphomon ammirò soddisfatto il suo operato, sicuro di essersi tolto di mezzo quel seccatore... e rimase sconvolto quando vide che Lucemon, pur avendo preso in pieno il suo attacco, non aveva nemmeno cambiato espressione! Le fiamme scivolavano sul suo corpo come l'acqua sulle piume di un'anatra, e l'angioletto, in risposta a quell'attacco mal ponderato, si limitò a scuotere la testa.

Talmente sbalordito da essere ormai al di là delle parole, HippoGryphomon interruppe l'attacco separando le mani, e immediatamente la scia di fuoco che si dipartiva da esse cessò, dissolvendosi nell'aria e lasciando dietro di sè solo un lievissimo odore di carbone. Per una frazione di secondo, il comandante dei Digimon animali credette di avere le allucinazioni, e si stropicciò gli occhi... ma anche così, l'immagine dell'impassibile Digimon angelico continuava a pararglisi davanti, quasi volesse prenderlo in giro!

L'incredulità di HippoGryphomon era riflessa sui volti di tutti i Digimon presenti, e anche su quello di Silphymon... Per quanto impossibile la cosa potesse sembrare, quel piccolo Rookie dall'aspetto innocente ed innocuo non si era fatto neanche un graffio dopo aver subito l'attacco di un Digimon di livello Ultimate! Una cosa del genere non si era mai neanche sentita! Era assurdo, impossibile... eppure, lo avevano visto con i loro stessi occhi!

"Hai paura, HippoGryphomon?" chiese Lucemon al Digimon che aveva appena tentato di ucciderlo, come se stesse parlando con un caro amico piuttosto che con un nemico giurato. "Io me ne rendo conto, sai? Hai paura di come potrebbe cambiare DigiWorld, hai identificato la normalità in questo stato di guerra eterna... e adesso, ti riesce difficile pensare ad una vita di pace. Ma non devi temere... perchè io e i Digimon a me fedeli faremo in modo che non venga rovinata la felicità di nessuno."

Silphymon, che per tutto quel tempo era rimasto là senza fare niente, terrificato dalla facilità con cui quel piccolo Digimon aveva respinto l'attacco del suo rivale, decise infine di averne avuto abbastanza e congiunse le mani, creando tra i palmi una sfera di energia rosa per poi scagliarla contro il cherubino biondo! "Basta con i tuoi giochetti e la tua stupida retorica di una pace impossibile, angioletto! Non farai quello che vuoi finchè ci sarò io ad impedirtelo, e non accetterò mai di vivere accanto a quelle bestie senza cervello! Static Force!"

Il proiettile energetico solcò l'aria e colpì in pieno Lucemon... che non fece neanche lo sforzo di spostarsi! Al momento dell'impatto, con un rumore simile a quello di vetro infranto, il colpo di Silphymon si spaccò in un milione di schegge di luce e, come un fuoco artificiale in miniatura, risplendette per un attimo di una spettacolare luce colorata prima di dissolversi innocuamente nel nulla. Ancora una volta, il Digimon angelico non aveva subito nessun danno, e mentre Silphymon si ritirava con il volto distorto in una smorfia di orrore, reagì solamente guardando il suo avversario senza odio nè rancore... soltanto con una scintilla di compassione nei suoi occhi celesti.

Un brivido di paura cieca percorse la spina dorsale dell'uomo-aquila. Se davvero quel piccoletto poteva resistere senza problemi a colpi simili... allora questo voleva dire che il suo potere era veramente ENORME! Ben al di là della portata sua e di HippoGryphomon! Se avesse voluto, quell'angioletto dall'aspetto infantile li avrebbe potuti distruggere in un istante! Ma com'era possibile? Eppure... sembrava soltanto un Rookie!

"Anche tu... anche tu sembreresti aver paura di quello che sono venuto a proporre... vero, Silphymon?" chiese gentilmente Lucemon. "Come ho detto, nessuno sarà infelice una volta che la guerra sarà finita. Io, per conto del nostro grande padre Huanglongmon-sama, voglio offrire a DigiWorld un futuro di pace e prosperità... ma da solo, non posso farlo. Ho bisogno che tutti i Digimon che la pensano allo stesso modo, e so che sono molti, si uniscano a questa causa. Silphymon, HippoGryphomon... come potete vedere, già moltissimi dei vostri uomini non credevano al conflitto eterno che voi propugnavate, e hanno scelto di abbracciare la mia via. Loro saranno i primi di una rivoluzione spirituale che salverà il futuro di DigiWorld... e molti altri si aggregheranno ad essi, poichè questa insensata animosità non può più mettere radici nei loro cuori..."

Un altro grido di giubilo da parte dei Digimon che si erano schierati con Lucemon... e altri Digimon che, staccatisi dalle ormai esigue file dei più fanatici, andavano ad accrescere ulteriormente quelle dei 'ribelli'. Evidentemente, l'aver posto innanzi il nome del Primo Digimon aveva avuto un certo effetto sulle menti dei più radicali...

Quando fu sicuro che non ci fosse più nessuno, nei due eserciti ormai decimati senza vibrare nemmeno un colpo, che volesse unirsi a lui di sua spontanea volontà, Lucemon osservò con soddisfazione l'eterogenea, ma cospicua folla di Digimon che si era schierata sotto di lui - un esercito pacifico sicuramente molto più grande di ciascuna delle due schiere che pochi minuti prima si apprestavano a massacrarsi a vicenda... poi, senza rabbia nè rancore, si rivolse ai due comandanti, e ai pochi Digimon rimasti ancora al loro fianco. "Quanti di voi non se la sentono, sono liberi di fare la loro scelta. Tengano comunque presente, che io sono disposto ad accoglierli in qualunque momento decidano di cambiare idea." disse. "Quanti di voi fratelli Digimon, invece, abbiano deciso di seguirmi, vengano pure con me. Senza timore. Voglio credere che da oggi, qualcosa abbia iniziato a muoversi nel'animo degli abitanti di questo mondo, e sia iniziata una nuova era."

"Siamo con lei, Lucemon-sama!" esclamò una Lillymon, la prima di un coro di voci entusiaste che inneggiavano all'opera di pace dell'inviato di Huanglongmon.

"Lunga vita al nostro salvatore!"

"Lucemon-sama, noi la seguiremo!"

Le esclamazioni di giubilo si susseguirono, e al tempo stesso iniziarono a smorzarsi man mano che il piccolo angelo e il suo esercito di fedeli si allontanavano dalla vasta pianura, lasciandosi dietro soltanto Silphymon, HippoGryphomon, e qualche decina di Digimon ormai troppo sbalorditi per avere ancora voglia di lottare...

Per quanto odiassero ammetterlo, i due comandanti dovevano ammettere che quanto diceva Lucemon era vero... nel bene o nel male, era iniziata una nuova era per DigiWorld...

Neanche loro e neppure Lucemon stesso, bisognava dirlo, immaginavano fino a che punto questo si sarebbe rivelato vero...

 

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E questo, non fu che l'inizio della grande opera di pacificazione che Lucemon avviò... dovunque passasse, migliaia di Digimon stanchi di vivere sotto la continua minaccia della guerra abbandonarono i loro eserciti e si unirono a lui. Per la prima volta dopo tanto tempo, Digimon umanoidi e animali parlavano ad una sola voce, e per la stessa causa.

Certo, non si trattò sempre di un compito semplice. Molti Digimon rimanevano ostinatamente convinti che la guerra fosse giusta, e tentarono di attaccare Lucemon e i suoi fedeli... ma si trattava di una minoranza, che al massimo poteva rallentare il lavoro del nostro allievo prediletto...

E così, pian piano, zone sempre più ampie di DigiWorld venivano pacificate... finchè, circa un anno dopo la creazione di Lucemon, non si potè dire che, a tutti gli effetti, la guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali era finita!

Lucemon era riuscito a fare quello che nessuno, fatti salvi Huanglongmon-sama e i suoi fedeli, avrebbe creduto possibile. Per mano di un unico Digimon di livello Rookie, che aveva combattuto senza armi nè armature, solo con le parole e il buon esempio, la guerra era finita... DigiWorld si apprestava ad entrare nella nuova era di pace, con Lucemon come governatore e guida spirituale, a cui ogni Digimon avrebbe fatto riferimento.

Fin qui, la nostra storia è relativamente edificante. E lo diventerà ancora di più adesso, che vi narrerò di un gruppo di nobili Digimon guerrieri che, per aiutare Lucemon a mantenere la pace, avevano a lui giurato fedeltà...

 

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Un anno dopo l'arrivo di Lucemon nel Mondo Digitale...

Una immensa folla di Digimon festanti era riunita attorno ad una massiccia ziggurat dorata che si ergeva maestosa in mezzo ad uno spettacolare complesso di statue e templi, e tutti loro attendevano con ansia il momento in cui il nuovo governatore del Mondo Digitale della Frontiera, colui che aveva posto fine alla secolare guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali, si sarebbe a loro rivelato. Digimon di tutti i tipi, dai più piccoli ai più grandi, di ogni razza, Virus, Anti-Virus e Dati... finalmente uniti sotto un'unica guida illuminata che ben presto, accompagnato dai suoi seguaci più fedeli, avrebbe preso il posto che gli spettava in cima ai gradini della piramide. Il cielo azzurro e il sole brillante sembravano rispecchiare l'atmosfera di felicità che regnava suprema. Erano ormai secoli che gli abitanti di quel mondo sconvolto dalla guerra non vedevano un giorno come quello, e l'idea che fosse soltanto il primo di una lunga serie sembrava ancora un sogno a tutti loro... un bellissimo sogno da cui non avrebbero mai voluto svegliarsi!

L'entusiasmo della folla giunse al culmine quando finalmente, dopo un'attesa durata ore, il piccolo Lucemon apparve sulla piattaforma in cima alle scale della piramide a gradoni, accompagnato da altri due Digimon angelici, e da una enorme creatura dall'aspetto animalesco e nobile al tempo stesso, che torreggiava sugli altri tre. Con un sorriso benevolo, il salvatore di DigiWorld alzò una mano, accogliendo le ovazioni del pubblico mentre si godeva la calda sensazione dei raggi del sole sul suo corpo da bambino, coperto soltanto dalla sua impalpabile toga di seta.

"Digimon di questo mondo!" esordì il bambino angelico. "E' per me fonte di orgoglio e un grandissimo onore annunciare che, grazie agli sforzi di tutti voi, la guerra che per decenni ha imperversato su questa terra... è finalmente giunta ad una conclusione! A coronare quest'opera di pace, come emissario di Huanglongmon-sama, io accetto con gioia, assieme ai miei fedeli MagnAngemon, Angewomon e Antylamon, la vostra preghiera di essere la vostra guida per questa nuova età, in cui DigiWorld guarirà dalle ferite del suo burrascoso passato!"

Altre grida di gioia, che salivano sempre di più fino quasi ad assomigliare al ruggito di un incendio, accolsero le parole del piccolo angelo, mentre quest'ultimo si ritirava di un passo, facendo un rispettoso inchino alla folla, e indicava con la mano destra i suoi tre assistenti. Subito dietro di lui, stava un maestoso angelo vestito di bianco, con otto ali piumate alcune delle quali erano maestosamente avvolte attorno al suo corpo come una sorta di armatura mistica. Due grandi anelli d'oro, intarsiati di rune, circondavano la parte superiore del suo corpo, intersecandosi ad X proprio all'altezza dello sterno, e il suo volto serio era per metà coperto da una sorta di copricapo papale viola, decorato con un paio di piccole ali bianche sulle tempie, mentre tra le mani, il guerriero angelico teneva uno scudo e una spada, entrambi fatti di luce viola. Ai piedi, l'angelo indossava un paio di stivali di acciaio splendente che gli davano ancora di più l'aria del paladino senza macchia e senza paura. Questo era MagnAngemon, rappresentante dei Digimon umanoidi nel nuovo Mondo Digitale!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: MagnAngemon

Anche chiamato: HolyAngemon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Gate of Destiny, X-Calibur, Magna Antidote

Forma Ultimate di Patamon, è un guerriero celestiale temuto da ogni servitore del Male. Combatte con la sua potente spada, in grado di creare varchi dimensionali nei quali i maligni vengono risucchiati... ed è abbastanza potente da sconfiggere anche un Digimon di livello Mega!

 

Alla sinistra di MagnAngemon, si trovava un bellissimo angelo femminile dai lunghi capelli biondi, le cui ali ripiegate dietro la schiena fluttuavano dolcemente ad ogni soffio di vento, accompagnate dall'elegante scialle rosa che la Digimon teneva sulle spalle e attorno alle braccia. Il suo elmetto di metallo, che come il copricapo di MagnAngemon presentava un paio di piccole ali ai lati, non detraeva nulla dalla sua bellezza, ulteriormente accentuata dal suo corpetto aderente bianco, con decorazioni dorate sul seno, e dai suoi guanti bianchi, uno lungo fino al polso e l'altro fino al gomito, che aderivano alle sue braccia come se ci fossero stati dipinti. Anche le sue calzature erano spaiate: lo stivale destro saliva solo fino alla caviglia, ed era ricoperto di piume, mentre l'altro, il sinistro, saliva lungo la gamba fino quasi a congiungersi al corpetto. Un paio di cinghie nere erano avvolte attorno all'addome della creatura angelica, in modo da celare un pò le sue forme e darle un contegno da guerriera, e ce n'erano altre due che le cingevano la gamba destra appena sopra il ginocchio.

Angewomon, la consigliera più fidata di Lucemon, guardò il pubblico festante e, con tutta la delicatezza che le era propria, fece loro un elegante inchino di ringraziamento.

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Angewomon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Ultimate

Attacchi: Heaven's Charm, Celestial Arrow

Forma Ultimate di Gatomon. Angewomon è la controparte femminile di Angemon, e ne condivide il cuore nobile e il desiderio di proteggere i deboli. Il suo attacco speciale, Heaven's Charm, blocca e indebolisce le creature malvagie, che poi vengono finite dalle sue frecce di luce.

 

Infine, il terzo consigliere, Antylamon, era un gigantesco coniglio umanoide, alto non meno di otto metri, dalla corta pelliccia bruna che diventava bianca in mezzo agli occhi e sulla punta delle sue lunghe orecchie, che anzichè drizzarsi in aria o afflosciarsi verso terra erano parallele al terreno. Vestito di un grande pettorale bianco, una sciarpa viola legata attorno al collo, e un paio di lunghi e ampi pantaloni di seta bianca che avvolgevano tutto il suo corpo dalla vita in giù, non aveva l'aria paciosa e tranquilla che di solito era associata ai conigli, e anzi i suoi occhi rossi, oltre che le tre piccole corna appuntite poste in mezzo alle sue orecchie, incutevano una certa soggezione, mentre le mani erano decisamente troppo grandi per il suo corpo ed erano dotate di artigli. Anche così, però, l'effetto di insieme era di un Digimon maestoso e nobile... nè poteva essere altrimenti, visto che Antylamon era il rappresentante scelto dai Digimon animali!

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Antylamon

Tipo: Animale Sacro

Attributo: Dati

Livello: Ultimate

Attacchi: Bunny Blades, Treasure Axe

Questo guerriero di DigiWorld è un esperto nella manipolazione del 'chi', ovvero dell'energia spirituale, che usa come arma d'attacco sotto forma di vere e proprie lame di luce! Un Antylamon fa parte dei dodici Deva al servizio di Zhuqiaomon nel Mondo Digitale del Sud.

 

Mentre Lucemon e i suoi tre consiglieri venivano accolti dagli applausi e dalle esclamazioni entusiaste della folla, un Digimon particolarmente grande che ad essa si era mischiato decise che era venuto il momento di farsi avanti... e un attimo dopo, non appena egli si schiarì la gola, il suo vocione cavernoso spezzò la confusione che gli altri Digimon stavano facendo e attirò su di lui l'attenzione di tutti. Un pò sorpreso da quell'inaspettata intrusione, Lucemon alzò lo sguardo verso colui che aveva parlato, e che in quel momento, tra due ali di folla che si era fatta da parte per permettergli di passare, si stava avvicinando ai gradini della ziggurat: era un immenso Digimon draconico lungo almeno venti metri dal muso alla punta della coda, che ricordava per certi versi una versione ingigantita di ExVeemon, con tanto di squame azzurre e ventre bianco. Tuttavia, le zampe erano protette da una spessa armatura nera con giunture, decorazioni e speroni dorati, e terminavano con lunghissimi artigli ricurvi, anch'essi dorati. Una grossa placca di armatura, anch'essa nera con decorazioni dorate, proteggeva la schiena del nuovo Digimon, e su di essa era montato un cannone cilindrico, ai cui lati spuntavano un paio di enormi e potenti ali rosse. La testa del drago presentava due vibrisse rosse appena sopra la bocca, ed era protetta da un elmetto bianco decorato con due grandi corna ricurve, una sulla fronte e una sul naso, e da sotto il quale fluiva una corta criniera bianca. Con rispetto, e al tempo stesso con sicurezza, l'enorme drago raggiunse finalmente la base della ziggurat e si fermò, chinando la testa di fronte al piccolo angelo che continuava a guardarlo incuriosito.

"Lucemon-sama..." esordì, semplicemente. "Le porto i miei omaggi. Come tutti i presenti, anch'io sono felice che lei oggi prenda il posto che le spetta come governatore di DigiWorld."

Lucemon sbattè gli occhi un paio di volte, chiaramente perplesso. "Ehm... ti... ti ringrazio per le tue buone parole... er... potrei sapere il tuo nome, per favore?" chiese.

Il dragone fece un piccolo sobbalzo, rendendosi conto solo allora di non essersi nemmeno presentato nell'emozione del momento. "Ehm... mi... mi perdoni, Lucemon-sama... ha ragione, è stata una grave scortesia nei suoi confronti non presentarmi prima... il mio nome è Imperialdramon... forse avrà già sentito parlare di me..."

"Imperialdramon." ripetè MagnAngemon, ora anche lui con lo sguardo fisso sul colossale rettile corazzato. "Certamente. Chi è che non ha mai sentito parlare di te? Hai la fama di essere uno dei guerrieri più forti e nobili di tutto DigiWorld. Tant'è che nel corso della guerra non ti sei schierato con nessuna delle due fazioni, non volendo partecipare ad uno scontro per te insensato."

"Sì, sono io... vi ringrazio, anche se temo di non meritare appieno le vostre lodi..." disse Imperialdramon, inchinandosi di nuovo. "Comunque, Lucemon-sama, io vengo qui oggi, al vostro cospetto, e porto con me i miei dodici allievi, per giurarle eterna fedeltà."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Imperialdramon

Tipo: Antico Drago

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Positron Laser, Giga Crusher, Splendor Blade

 

Imperialdramon è un antichissimo Digimon della cui esistenza pochi sanno, e che ancora meno hanno visto. Il suo potere è enorme, è talmente veloce da poter fare il giro completo del pianeta Terra in meno di un giorno, e quando la sua forza si manifesta per intero, può assumere forme nuove ed impreviste!

 

"Hai detto, dodici allievi?" chiese Angewomon. L'antico drago alzò leggermente la testa e rispose con un cenno affermativo all'angelo femminile.

"Sì, Lady Angewomon..." confermò. "Mentre la guerra infuriava, io vagavo di zona in zona per cercare Digimon che volessero aiutarmi a far cessare le ostilità, e a riportare un pò di giustizia in questa terra... Ne ho trovati dodici, sei dalla parte degli umanoidi e sei da quella degli animali, e li ho addestrati al fine di farli diventare i protettori di questo mondo. Poichè la guerra è finita prima che io e i miei allievi avessimola possibilità di intervenire, abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea unirsi a lei, Lucemon-sama, e farle da braccio per il mantenimento della pace a DigiWorld."

Lucemon si sfregò il mento con una mano, mentre il resto della platea ammutoliva in segno di rispetto al potente Digimon drago. In effetti, doveva ammettere che l'offerta di Imperialdramon era interessante... ed era ulteriormente lusingato dalla sua volontà di presentarsi spontaneamente e giurargli fedeltà...

Perchè no, decise infine. Sotto la sua guida, Imperialdramon e quei dodici guerrieri sarebbero diventati i più grandi difensori della giustizia che il Mondo Digitale avesse mai visto...

"Imperialdramon." esclamò Lucemon, avvicinandosi all'orlo della piattaforma per guardare negli occhi il grande drago. "Sapere della tua devozione alla causa del bene e della pace riempie il mio cuore di speranza. Dimmi dunque... questi dodici guerrieri di cui parli, di chi si tratta? Me li potresti presentare?"

Imperialdramon fece un lieve, rispettoso sorriso... e subito dopo, una dozzina di misteriose figure in armatura apparve dal nulla ai suoi lati e dietro il suo enorme corpo, tutte armate e dall'aspetto nobile... e tutte piegate in un elegante inchino all'emissario di Huanglongmon!

"Ne sarò onorato, Lucemon-sama..." rispose Imperialdramon. "E' con grande orgoglio che le presento i dodici guerrieri della giustizia. I Cavalieri Reali!"

 

CONTINUA...

 

Nota dell'autore: E così, finalmente, la guerra tra Digimon animali e umanoidi è finita. Spero che questo capitolo sia stato interessante, e sono sicuro che il prossimo lo sarà ancora di più... visto che entreranno in scena i Cavalieri Reali!

A proposito di loro... finora, soltanto nove sono stati ufficialmente rivelati (a partire dalla prima serie di Digimon, per finire con Savers, che è la serie che li utilizza di più). Quindi, tre di essi saranno mie invenzioni, o comunque ripresi da qualche Digimon già esistente. Vi informerò a proposito quando li introdurrò.

Questo è quanto! Alla prossima, che spero sia presto, visto che ho finito gli esami!

 

Justice Gundam

 

 

 

  
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